FONDO PER IL CONTRASTO ALLA POVERTA’ EDUCATIVA MINORILE
DOMANI SARANNO PUBBLICATI I PRIMI DUE BANDI NAZIONALI DEDICATI ALLA PRIMA INFANZIA E ALL’ADOLESCENZA. A DISPOSIZIONE 115 MILIONI DI EURO

Entra nella fase operativa il “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”, nato da un accordo tra Fondazioni di origine bancaria e Governo, con l’avvio dei primi due bandi dedicati alla prima infanzia (0-6 anni) e all’adolescenza (11-17 anni).

Le due iniziative, che mettono a disposizione complessivamente 115 milioni di euro, sono rivolte a organizzazioni del terzo settore e mondo della scuola.

I bandi saranno pubblicati sabato 15 ottobre sul sito di “Con i Bambini”, soggetto attuatore del Fondo, impresa sociale interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org

Roma 14 ottobre – Lo scorso aprile il Governo e le Fondazioni di origine bancaria, rappresentate da Acri, hanno firmato un Protocollo di Intesa per la costituzione del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”, (Art. 1 comma 392 della legge 28 dicembre 2015, n. 208) destinato al sostegno di interventi sperimentali finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori.
La governance del Fondo è affidata a un Comitato di Indirizzo Strategico, composto da quattro rappresentanti del Governo, quattro delle Fondazioni, quattro del Terzo Settore, due esperti in materie statistiche nominati dall’Isfol e uno dall’EIFE – Istituto Einaudi per l’economia e la finanza e presieduto dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Tommaso Nannicini.
Soggetto attuatore del Fondo è l’impresa sociale “Con i Bambini” – nata il 15 giugno 2016 interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD – che entra ora nella fase di piena operatività attraverso la pubblicazione il 15 ottobre sul sito www.conibambini.org dei primi due bandi elaborati sulla base delle linee guida tracciate dal Comitato di Indirizzo Strategico.
I primi due bandi sono dedicati alla prima infanzia (0-6 anni) e all’adolescenza (11-17 anni). L’invito è rivolto a livello nazionale alle organizzazioni del terzo settore e al mondo della scuola per presentare proposte di progetti per il contrasto alla povertà educativa minorile.
A disposizione ci sono complessivamente 115 milioni di euro (69 milioni di euro per la “Prima Infanzia” e 46 milioni di euro per l’ “Adolescenza”). Una quota delle risorse sarà ripartita a livello regionale, in relazione ai bisogni di ciascun territorio. Nella programmazione del secondo anno, il Fondo promuoverà interventi rivolti anche ad altre fasce d’età.
“Per contrastare la povertà educativa, la madre di tutte le diseguaglianze, servono risorse importanti da assegnare a progetti mirati e innovativi – dichiara Tommaso Nannicini, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio – Ringrazio le Fondazioni bancarie per avere aderito in modo convinto all’iniziativa e l’associazione del Terzo Settore che, insieme a scuole ed enti locali, sarà il motore di questa sfida. Tempo fa, ho visitato un centro per l’infanzia gestito da una Ong e in un laboratorio di disegno sui diritti, mi ha colpito che una bambina o un bambino avevano disegnato “il diritto a studiare tanto”. Dobbiamo dare le ali a queste ambizioni.

“L’avvio della fase operativa del ‘Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile’ è davvero una buona notizia per il Paese. E sono orgoglioso della tempestività ed entusiasmo con cui le Fondazioni di origine bancaria abbiano messo a disposizione le risorse necessarie – dichiara Giuseppe Guzzetti, Presidente di Acri -. Servizi socio-educativi capaci di incidere sulla reale accessibilità alle varie opportunità educative e formative da parte di bambini e giovani appartenenti a famiglie disagiate non solo riducono le disuguaglianze, ma creano i presupposti per una maggiore mobilità sociale, a tutto vantaggio dell’intera collettività”

“Siamo soddisfatti per la rapidità con cui tutti i soggetti promotori sono stati capaci di passare alla fase operativa del progetto – dichiara Pietro Barbieri, Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore -. La pubblicazione dei due bandi segna ora la vera grande sfida per il terzo settore italiano, che dovrà entrare nel vivo delle azioni volte a sostenere disagio e povertà minorile, e dovrà farlo in piena sinergia con le comunità e le istituzioni locali, mettendo in campo interventi strategici e funzionali che lascino una traccia duratura ed indelebile, soprattutto in quelle comunità a maggior rischio, e che rappresentino un primo concreto passo per fornire gli strumenti e le competenze necessarie per lo sviluppo culturale, sociale, e la piena inclusione di tutti i minori”.

Il Bando per la prima infanzia ha l’obiettivo di potenziare l’offerta di servizi di cura ed educazione dedicati ai minori tra 0 e 6 anni, con particolare riferimento ai bambini appartenenti a famiglie in difficoltà, promuovendone la qualità, l’accessibilità, la fruibilità, l’innovazione. Un ruolo centrale dovranno avere le famiglie, da coinvolgere attivamente negli interventi sia nella fase di progettazione che in quella di realizzazione delle attività.
Il Bando dedicato all’adolescenza si prefigge di promuovere e stimolare il contrasto dei fenomeni di dispersione e abbandono scolastici, nonché situazioni di svantaggio e di rischio devianza, particolarmente rilevanti tra gli adolescenti che vivono in contesti ad alta densità criminale. Le proposte dovranno prevedere azioni congiunte “dentro e fuori la scuola”, per ri-avvicinare i giovani che hanno abbandonato gli studi o che presentano forti rischi di dispersione; la promozione della “scuola aperta”, ossia un luogo di apprendimento, confronto, socializzazione e crescita, con l’auspicata partecipazione, fin dalla fase di progettazione, degli Istituti scolastici.

Per entrambi i bandi, le proposte dovranno prevedere il coinvolgimento di soggetti che, a vario titolo, si occupano di infanzia, educazione, minori (scuole, famiglie e più in generale la “comunità educante”).
Gli interventi proposti, inoltre, dovranno adottare adeguati e innovativi strumenti di valutazione