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AL CENTRO ESTIVO DI SANTERNO SI INSEGNANO I VECCHI MESTIERI
D’estate si viaggia sempre molto, ma viaggiare nel tempo non è un’esperienza che capiti facilmente a tutti. Succede sicuramente ai giovanissimi del Centro Estivo ‘Insieme sul Filo della Memoria’ di Santerno, a Ravenna: qui ragazzine e ragazzini, oltre a divertirsi, giocare e stare assieme, imparano i mestieri antichi e lo fanno con maestri d’eccezione, ovvero i 25 nonni e nonne volontari della struttura. Così la settimana scorre tra laboratori di cucito, falegnameria, pasta e bricolage con il giovedì dedicato a sfornare pane per tutti. Il tutto grazie all’impegno dell’Associazione Culturale e Ricreativa di Santerno e della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna che da anni sostiene questo progetto per la sua originalità e valenza sociale ed educativa. I giovanissimi sono i più entusiasti di tutti: confezionano prodotti ricamati, imparano ad attaccare i bottoni, preparano gli impasti con la farina e poi tirano la pasta con il mattarello, lavorano piccoli pezzi di falegnameria e alla sera in genere portano a casa i risultati della propria preziosa giornata lavorativa. Il forno a legna aggiunge sapori e aromi indimenticabili: pane e pizzette sfornate da questi novelli chef sono sinonimo di sicura allegria. Ma i giovanissimi non sono i soli entusiasti dell’iniziativa: lo sono ancor più i nonni che, al piacere di trasmettere la propria arte alle giovani generazioni, abbinano la possibilità di socializzare e riattivare il dialogo tra generazioni, spesso interrotto dalla vita stressante di oggi. ‘Abbiamo iniziato 27 anni fa _ spiega il Presidente dell’Associazione Culturale Ricreativa di Santerno Mauro Perini _ sviluppando un’idea che con gli anni si è rivelata sempre più vincente: oggi purtroppo dobbiamo creare una lista ed a volte escludere qualche ragazzo o ragazza perché facciamo gruppi di cento iscritti e non possiamo andare oltre. Vedo signore di novant’anni entusiaste di trasmettere la propria conoscenza a questi ragazzi e bambini talmente felici di apprendere cose belle e concrete da essere dispiaciuti quando i laboratori terminano: una giovanissima qualche giorno fa si è sistemata da sola un vestitino strappato e con grande soddisfazione’. Il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Ernesto Giuseppe Alfieri sottolinea l’importanza del progetto di Santerno, cui annualmente la Fondazione contribuisce in modo importante: ‘Si tratta di un’idea geniale e di un esempio virtuoso di educazione _ dice il Presidente _, che oltre ad insegnare ai giovanissimi cose importanti e preziose, consente a persone di tutte le età di ritrovare la gioia dello stare assieme e del condividere valori veri e fondanti della nostra società, come il lavoro, la collaborazione, l’impegno, la convivenza e il benessere’. Ravenna, 25 luglio 2024
Progetto Fondazioni per la Romagna
La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, da una iniziativa di raccolta fondi tra le associate di ACRI Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa, mette a disposizione dei cittadini di Ravenna colpiti dalla drammatica alluvione della primavera scorsa, un plafond di 250 mila euro per contributi diretti a chi ha subito danni agli immobili, agli arredi ed ai mobili: la Croce Rossa Italiana Comitato di Ravenna gestirà operativamente la raccolta e l’esame delle richieste e della relativa documentazione. Il modulo è disponibile sul sito della Croce Rossa Italiana sezione di Ravenna https://criravenna.jimdo.com/ Ravenna, 22 gennaio 2024
GIORNATA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI: L’IMPEGNO DELLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI RAVENNA DALL’UNIVERSITA’ ALLE PRIMARIE
Tra i banchi di scuola c’è da anni una fedele alleata di tutti gli studenti, alunni, docenti e genitori. E’ la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna che non solo ha nel proprio ruolo istituzionale quello di sostenere, promuovere, qualificare e implementare l’educazione in tutti gli ordini e gradi, ma partecipa a questo suo compito con un valore aggiunto importante di entusiasmo e creatività intervenendo non solo come ente erogatore, ma come protagonista dell’ideazione, dell’organizzazione e dello sviluppo dei progetti per tutti gli istituti e le scuole che oggi celebrano la Giornata Internazionale degli Studenti. <Il nostro impegno nel settore dell’educazione, strategico per il futuro del paese e per le famiglie _ spiega il Presidente della Fondazione, Ernesto Giuseppe Alfieri _ è a 360 gradi, dai corsi universitari alle classi dei più piccoli delle scuole primarie. L’intervento più importante negli ultimi anni e nei prossimi è a sostegno del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia a Ravenna, giunto al quarto anno accademico con innumerevoli e positivi risvolti di carattere economico e di sviluppo delle strutture e cure dell’Ospedale S. Maria delle Grazie di Ravenna e con la possibilità di sfruttare anche terapie sperimentali e nuovi trattamenti terapeutici>. La Fondazione inoltre ha messo gratuitamente a disposizione dell’Ateneo di Bologna il fabbricato di via Tombesi dell’Ova per il Corso di Laurea in Ingegneria. Ma, se l’Università è il vertice della piramide degli interventi della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, la sua base è ancora più ampia, ricca e variegata erogando energie e risorse all’ampia e capillare attività di sostegno dell’attività educativa per studenti più giovani. La partecipazione attiva degli studenti è il vero valore aggiunto del grande progetto che ha coinvolto da quattro anni un numero crescente di classi: <Progetto Futuro> è nato da un’idea dell’ingegner Romeo Tasselli, la cui azienda, la Secam, promuove assieme a Fondazione Cassa di Risparmio Ravenna, Fondazione Golinelli e Ufficio Scolastico Provinciale un premio destinato ai migliori progetti elaborati dagli istituti scolastici sul futuro delle nostre città. <Una serie di video, supporti multimediali, animazioni grafiche e dinamiche consente di vedere le nostre città come saranno tra qualche anno o decina d’anni – spiega ancora Alfieri -, una visione possibile attraverso gli occhi geniali e originali dei nostri giovani. Mentre si sta già lavorando alla prossima edizione, i progetti premiati in questi primi anni sono stati davvero sorprendenti: città sostenibili, integrazione, rivoluzione dei trasporti a basso impatto ambientale, risparmio energetico, protezione delle categorie più deboli, condivisione di spazi ed esperienze, un nuovo rapporto domestico con gli animali. La recente premiazione al Palazzo dei Congressi, con i giovani vincitori della prima edizione chiamati a premiare in prima persona i vincitori dell’edizione più recente, è stata davvero un momento emozionante e di crescita per tutti, non solo per i ragazzi>. <Anche nel 2024 la Fondazione _ spiega ancora Alfieri _ sarà al fianco dell’importante progetto di didattica e scrittura che ha preso corpo 18 anni fa per la prima volta in Emilia Romagna proprio nella nostra provincia di Ravenna: il Campionato di Giornalismo, promosso dal quotidiano QN – Il Resto del Carlino e rivolto a tutte le secondarie di primo grado della provincia>. i. E’ al suo primo anno di vita invece il <Parlamento dei Ragazzi>, un grande progetto regionale che vede i ragazzi vivere in proprio l’esperienza concreta dell’educazione civica. Sono gli studenti delle primarie infatti ad eleggere con scrutinio segreto un proprio parlamento che è chiamato a votare progetti specifici per la propria scuola avendo a disposizione un budget totale di 500 euro. Ideata dal Presidente del Gabinetto Vieusseux di Firenze Riccardo Nencini e coordinato dalla professoressa Monica Frasca, il progetto è sostenuto attivamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, che nel 2024 continuerà a collaborare e sostenere tanti altri progetti tra cui quello in collaborazione con l’Acri per la Repubblica Digitale. <Nell’anno dell’apertura a Ravenna del Museo Byron, prevista nella primavera 2024 conclude Alfieri _ sono anche innumerevoli le iniziative che la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna sostiene in tutte le scuole: per preparare i nostri cittadini del futuro non solo ad un grande evento che coinvolgerà tutta la città ma anche a quella che è la forma di economia mondiale a più alto valore aggiunto, la cultura>.
Approvato all’unanimità il bilancio previsionale 2026 della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna
Il Consiglio di Amministrazione e l’Organo di Indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna hanno approvato all’unanimità il documento programmatico previsionale per il 2026, un documento che, ispirato dagli innovativi principi dell’Acri (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio), si caratterizza per le molteplici tipologie ed i consistenti filoni di intervento articolati in tre diverse direttrici. Per la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, presieduta da Mirella Falconi Mazzotti, il 2026 sarà un anno di particolare rilevanza, sia perché sarà il 35° anno dalla nascita del 1° gennaio 1992, sia per i forti ed ulteriori incrementi delle entrate dovuti ai dividendi nuovamente cresciuti della partecipata Cassa di Ravenna Spa. La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna è tra l’altro azionista, oltre che della Cassa di Ravenna Spa, anche della Cassa Depositi e Prestiti e della Banca d’Italia, vale a dire le più importanti istituzioni finanziarie del paese, ed opera con prevalenza nei territori in cui è presente La Cassa. Sono state individuate dal Consiglio di amministrazione e dall’Organo di Indirizzo tre direttrici di intervento: le attività istituzionali, le erogazioni di servizi e comodati d’uso ed i progetti strategici. Per le attività istituzionali, il Cda e l’Organo di indirizzo, tenendo in considerazione il perdurare del delicato momento vissuto da larghi strati della popolazione, ha rafforzato l’impegno in cinque settori di intervento per un importo totale di oltre tre milioni e mezzo, nettamente superiore ai 2 milioni e 700 mila euro dell’anno scorso: anziani e categorie disagiate (in particolare per il sostegno ai mutui prima casa per le famiglie meno abbienti e con l’avvio del progetto per persone disabili a Godo di Russi), educazione e formazione (tra cui spicca il contributo cospicuo per il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia che nel 2026 festeggerà i primi laureati a Ravenna, ed i numerosi progetti per le scuole di ogni ordine e grado), volontariato (con numerosissimi progetti diffusi su tutto il territorio, tra cui sta avendo particolare rilievo il progetto ‘Il Mare attrezzato’, stabilimento balneare per disabili gravi a Punta Marina), salute pubblica (tra gli investimenti il contributo per la dotazione del robot chirurgico all’ospedale di Ravenna e quello per l’apertura nel 2026 del nuovo centro per trapianti allogenici, unico in tutta la Romagna) e la cultura con il sostegno diretto ad attività e progetti che vanno dalla biblioteca Oriani a Casa Zaccagnini, dal Museo delle Ceramiche di Faenza alle attività del Ravenna Festival e dell’Associazione Angelo Mariani. La seconda direttrice di intervento riguarda le erogazioni di servizi ed i comodati d’uso: la Fondazione in particolare contribuisce in modo determinante allo sviluppo della Facoltà di Ingegneria con la concessione in comodato d’uso gratuito dell’ampio palazzo di via Tombesi dell’Ova e sostiene le attività del Museo Multimediale Dantesco e la preziosa Biblioteca Dantesca dei Frati Francescani concedendo in comodato d’uso gratuito l’intero piano sovrastante il ‘Chiostro Dante’, di proprietà della Fondazione. La terza direttrice individuata dal Consiglio di amministrazione e dall’Organo di Indirizzo è quello dei progetti strategici, in cui la Fondazione è impegnata direttamente: i progetti strategici riguardano i Musei Byron, del Risorgimento, delle Bambole ed altri Balocchi, la cui apertura un anno fa ha acceso su Ravenna i riflettori dei grandi media e network internazionali, ospitando Capi di Stato ed Autorità istituzionali dell’Unione Europea, della Repubblica Italiana e di altri Stati come il Regno Unito e la Repubblica di San Marino, portando a Ravenna migliaia di turisti da tutto il mondo, e ricevendo visite importantissime di personaggi eminenti del mondo della cultura, del teatro, della letteratura e della musica. Nei progetti strategici rientra anche l’organizzazione di ‘Prospettiva Dante’, l’unico grande Festival al mondo dedicato interamente a Dante, alla conoscenza ed alla diffusione della cultura, del pensiero e dell’importanza storica e letteraria del Padre della lingua italiana. Una serie di interventi sono destinati ad ampliarsi ulteriormente a breve quando saranno realizzati il pieno recupero funzionale di Casa Zaccagnini, destinata ad ospitare parte dei volumi della Biblioteca Oriani, e del Palazzo dell’Orologio in piazza del Popolo, recentemente acquisito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. ‘Siamo particolarmente soddisfatti di questo bilancio _ spiega la Presidente della Fondazione Mirella Falconi Mazzotti _ per il quale dobbiamo riconoscere un grande merito al Gruppo La Cassa di Ravenna che con la Presidenza di Antonio Patuelli ci assicura quest’anno dividendi sempre più cospicui ed importanti con i quali programmare interventi crescenti e strategici sul territorio. Il 2026 sarà un anno di grande importanza per la Fondazione, il cui ruolo centrale nella vita e nello sviluppo dei territori è diventato sempre più crescente e strategico: prova ne è l’aumento esponenziale di attenzione legato ai Musei Byron e del Risorgimento, la crescita delle presenze turistiche e dei giorni di permanenza degli ospiti, la moltiplicazione degli eventi culturali di altissimo profilo e la continua crescita degli studenti e delle studen tesse dell’Università, con il completamento del primo ciclo di Medicina come fiore all’occhiello. Questi fatti rappresentano un motivo di grande orgoglio ed uno stimolo a proseguire con sempre più forza e convinzione sulla strada intrapresa dai miei predecessori Lanfranco Gualtieri ed Ernesto Giuseppe Alfieri’. Ravenna, 14 novembre 2025
L’educazione finanziaria e la parità di genere: lezione alla scuola ‘Oriani’ di Longastrino con Cassa e Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna
L’Educazione Finanziaria entra per la prima volta con la Cassa di Ravenna e la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna nella scuola secondaria di primo grado ‘A. Oriani’ di Alfonsine e lo fa nelle classi di Longastrino grazie alle docenti Valeria Bragonzoni e Sara Albarello ed alla dirigente scolastica Ornella Benedetto. La lezione, intitolata ‘Contiamo pari’ e tenuta dalla professoressa Laura Ranca della Fondazione per l’educazione finanziaria ed al risparmio (Feduf) promossa dall’Associazione bancaria Italiana (Abi) e dalla Direttrice della filiale della Cassa Ravenna, Francesca Vitali, ha visto studentesse e studenti affrontare il tema della parità di genere declinato all’ambito economico: dal diritto alla parità retributiva tra donne e uomini, alle pari opportunità nelle carriere, dalla lotta agli stereotipi alla costruzione di una società più equa e coerente con gli obiettivi dell’Agenda 2030, tra i cui punti cardinali figura appunto il raggiungimento della parità di genere. Ragazze e ragazzi hanno formulato moltissime domande e dato vita anche ad un interessante scambio di opinioni, a riprova del grande interesse che, anche da giovanissimi, hanno per le grandi sfide della modernità. L’Educazione finanziaria, divenuta materia obbligatoria per legge ma promossa da anni con regolarità ed in forma gratuita dalla Cassa di Ravenna, tornerà in classe alla scuola ‘A. Oriani’ il prossimo 1° dicembre con una lezione dedicata ai temi del risparmio, della pianificazione delle spese e della gestione consapevole del denaro.Ravenna, 11 novembre 2025 In allegato: foto delle classi al termine della lezione
La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna si complimenta con il Presidente della Cassa Antonio Patuelli per il conferimento della laurea honoris causa dell’Università di Pisa
La Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti, il Vice Presidente Franco Gabici e tutto il Consiglio di amministrazione si complimentano con Antonio Patuelli, Presidente della Cassa di Ravenna e dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi) per la laurea honoris causa conferitagli questa mattina dall’Università Statale di Pisa in ‘Banca, Finanza Aziendale e Mercati Finanziari’. ‘Si tratta di un riconoscimento di eccezionale prestigio ed importanza _ ha detto Mirella Falconi Mazzotti _, concesso dalla più antica Università di Toscana: la laurea honoris causa testimonia il contributo fondamentale sui temi economici assicurato da Antonio Patuelli al nostro paese, sia per la sua importante e continua attività nell’Associazione Bancaria Italiana, che nel contributo sempre coerente e continuo alla stabilizzazione del settore bancario ed alla conoscenza dei meccanismi, delle prospettive e delle implicazioni del sistema economico. Legando sempre con grande coerenza etica ed economia, Patuelli sa con energia, costanza e spirito di servizio affrontare i temi e le sfide più importanti dei nostri tempi, spesso intrecciate tra loro, in ambito economico, culturale e sociale, e questa laurea ne è la testimonianza più fedele e significativa’. Pisa, 7 novembre 2025
Inaugurata la mostra sull’Educazione Finanziaria: resterà aperta fino al 18 novembre
‘L’educazione finanziaria è un investimento sulla conoscenza che la Cassa di Ravenna e la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna fanno ogni anno con sempre maggiori adesioni di scuole e scolaresche: per dirla con le parole di Einaudi, conoscere è fondamentale per decidere e nella finanza come nella società più cose sappiamo più possiamo decidere in piena libertà e consapevolezza’. Lo ha detto Antonio Patuelli, Presidente della Cassa di Ravenna, intervenendo questa mattina alla cerimonia di inaugurazione della mostra sull’Educazione Finanziaria al Private Banking della Cassa in piazza del Popolo a Ravenna. ‘Siamo molto soddisfatti di promuovere questa attività _ ha detto Mirella Falconi Mazzotti, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna _ perché abbiamo visto direttamente l’entusiasmo e l’interesse di migliaia di giovani di tutte le età per questi temi, che sono economici e finanziati, ma anche etici e morali, con una diretta attinenza con i temi della sostenibilità, della lotta allo spreco, della parità di genere e con tutti i temi dell’Agenza 2030’. Alla cerimonia di inaugurazione, che coincide anche con l’apertura ufficiale dell’anno accademico dell’educazione finanziaria, hanno preso parte il Vice Direttori Generale Vicario Alessandro Spadoni, il Vice Presidente della Fondazione Franco Gabici, il Responsabile dell’Area commerciale Matteo Ramilli, la coordinatrice dei corsi della Fondazione per l’Educazione finanziaria (Feduf), Laura Ranca, l’Assessora alla Scuola ed alla Parità di Genere del Comune di Ravenna Francesca Impellizzeri e la funzionaria dell’Ufficio scolastico provinciale di Ravenna Anna Lombardo. I giovanissimi scolari e scolare della San Vincenzo De Paoli, guidati dal Dirigente scolastico Romano Valentini, che hanno realizzato in laboratorio alcuni dei lavori esposti nella mostra, hanno rivolto domande agli intervenuti. I progetti di educazione finanziaria hanno raggiunto nel 2024-2025 oltre 2.800 studenti e studentesse di scuole di ogni ordine e grado, dalle primarie alle superiori: gli istituti che hanno aderito sono stati numerosi, nelle province di Ravenna, Ferrara, Bologna, Firenze e Lucca. Le lezioni sono state modulate secondo l’età ed i temi preferiti da docenti e scolaresche: fiore all’occhiello di tutta l’attività è stata la finale nazionale, con nono posto assoluto in Italia, degli studenti dellìITC Manfredi Tanari di Bologna, grandi protagonisti del Progetto ‘Conoscere la Borsa’. Quest’anno le lezioni sono già partite all’IT Morigia Perdisa ed a breve inizieranno in un numero doppio di scuole rispetto all’anno scorso, con l’ingresso di istituti che per la prima volta affontano con Cassa e Fondazione i temi dell’educazione finanziaria, dalle scuole di Russi, Alfonsine, Longastrino e Budrio fino alla De Pisis ed alla Dante Alighieri di Ferrara. Ravenna, 6 novembre 2025
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AL CENTRO ESTIVO DI SANTERNO SI INSEGNANO I VECCHI MESTIERI
D’estate si viaggia sempre molto, ma viaggiare nel tempo non è un’esperienza che capiti facilmente a tutti. Succede sicuramente ai giovanissimi del Centro Estivo ‘Insieme sul Filo della Memoria’ di Santerno, a Ravenna: qui ragazzine e ragazzini, oltre a divertirsi, giocare e stare assieme, imparano i mestieri antichi e lo fanno con maestri d’eccezione, ovvero i 25 nonni e nonne volontari della struttura. Così la settimana scorre tra laboratori di cucito, falegnameria, pasta e bricolage con il giovedì dedicato a sfornare pane per tutti. Il tutto grazie all’impegno dell’Associazione Culturale e Ricreativa di Santerno e della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna che da anni sostiene questo progetto per la sua originalità e valenza sociale ed educativa. I giovanissimi sono i più entusiasti di tutti: confezionano prodotti ricamati, imparano ad attaccare i bottoni, preparano gli impasti con la farina e poi tirano la pasta con il mattarello, lavorano piccoli pezzi di falegnameria e alla sera in genere portano a casa i risultati della propria preziosa giornata lavorativa. Il forno a legna aggiunge sapori e aromi indimenticabili: pane e pizzette sfornate da questi novelli chef sono sinonimo di sicura allegria. Ma i giovanissimi non sono i soli entusiasti dell’iniziativa: lo sono ancor più i nonni che, al piacere di trasmettere la propria arte alle giovani generazioni, abbinano la possibilità di socializzare e riattivare il dialogo tra generazioni, spesso interrotto dalla vita stressante di oggi. ‘Abbiamo iniziato 27 anni fa _ spiega il Presidente dell’Associazione Culturale Ricreativa di Santerno Mauro Perini _ sviluppando un’idea che con gli anni si è rivelata sempre più vincente: oggi purtroppo dobbiamo creare una lista ed a volte escludere qualche ragazzo o ragazza perché facciamo gruppi di cento iscritti e non possiamo andare oltre. Vedo signore di novant’anni entusiaste di trasmettere la propria conoscenza a questi ragazzi e bambini talmente felici di apprendere cose belle e concrete da essere dispiaciuti quando i laboratori terminano: una giovanissima qualche giorno fa si è sistemata da sola un vestitino strappato e con grande soddisfazione’. Il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Ernesto Giuseppe Alfieri sottolinea l’importanza del progetto di Santerno, cui annualmente la Fondazione contribuisce in modo importante: ‘Si tratta di un’idea geniale e di un esempio virtuoso di educazione _ dice il Presidente _, che oltre ad insegnare ai giovanissimi cose importanti e preziose, consente a persone di tutte le età di ritrovare la gioia dello stare assieme e del condividere valori veri e fondanti della nostra società, come il lavoro, la collaborazione, l’impegno, la convivenza e il benessere’. Ravenna, 25 luglio 2024
Progetto Fondazioni per la Romagna
La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, da una iniziativa di raccolta fondi tra le associate di ACRI Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa, mette a disposizione dei cittadini di Ravenna colpiti dalla drammatica alluvione della primavera scorsa, un plafond di 250 mila euro per contributi diretti a chi ha subito danni agli immobili, agli arredi ed ai mobili: la Croce Rossa Italiana Comitato di Ravenna gestirà operativamente la raccolta e l’esame delle richieste e della relativa documentazione. Il modulo è disponibile sul sito della Croce Rossa Italiana sezione di Ravenna https://criravenna.jimdo.com/ Ravenna, 22 gennaio 2024
GIORNATA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI: L’IMPEGNO DELLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI RAVENNA DALL’UNIVERSITA’ ALLE PRIMARIE
Tra i banchi di scuola c’è da anni una fedele alleata di tutti gli studenti, alunni, docenti e genitori. E’ la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna che non solo ha nel proprio ruolo istituzionale quello di sostenere, promuovere, qualificare e implementare l’educazione in tutti gli ordini e gradi, ma partecipa a questo suo compito con un valore aggiunto importante di entusiasmo e creatività intervenendo non solo come ente erogatore, ma come protagonista dell’ideazione, dell’organizzazione e dello sviluppo dei progetti per tutti gli istituti e le scuole che oggi celebrano la Giornata Internazionale degli Studenti. <Il nostro impegno nel settore dell’educazione, strategico per il futuro del paese e per le famiglie _ spiega il Presidente della Fondazione, Ernesto Giuseppe Alfieri _ è a 360 gradi, dai corsi universitari alle classi dei più piccoli delle scuole primarie. L’intervento più importante negli ultimi anni e nei prossimi è a sostegno del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia a Ravenna, giunto al quarto anno accademico con innumerevoli e positivi risvolti di carattere economico e di sviluppo delle strutture e cure dell’Ospedale S. Maria delle Grazie di Ravenna e con la possibilità di sfruttare anche terapie sperimentali e nuovi trattamenti terapeutici>. La Fondazione inoltre ha messo gratuitamente a disposizione dell’Ateneo di Bologna il fabbricato di via Tombesi dell’Ova per il Corso di Laurea in Ingegneria. Ma, se l’Università è il vertice della piramide degli interventi della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, la sua base è ancora più ampia, ricca e variegata erogando energie e risorse all’ampia e capillare attività di sostegno dell’attività educativa per studenti più giovani. La partecipazione attiva degli studenti è il vero valore aggiunto del grande progetto che ha coinvolto da quattro anni un numero crescente di classi: <Progetto Futuro> è nato da un’idea dell’ingegner Romeo Tasselli, la cui azienda, la Secam, promuove assieme a Fondazione Cassa di Risparmio Ravenna, Fondazione Golinelli e Ufficio Scolastico Provinciale un premio destinato ai migliori progetti elaborati dagli istituti scolastici sul futuro delle nostre città. <Una serie di video, supporti multimediali, animazioni grafiche e dinamiche consente di vedere le nostre città come saranno tra qualche anno o decina d’anni – spiega ancora Alfieri -, una visione possibile attraverso gli occhi geniali e originali dei nostri giovani. Mentre si sta già lavorando alla prossima edizione, i progetti premiati in questi primi anni sono stati davvero sorprendenti: città sostenibili, integrazione, rivoluzione dei trasporti a basso impatto ambientale, risparmio energetico, protezione delle categorie più deboli, condivisione di spazi ed esperienze, un nuovo rapporto domestico con gli animali. La recente premiazione al Palazzo dei Congressi, con i giovani vincitori della prima edizione chiamati a premiare in prima persona i vincitori dell’edizione più recente, è stata davvero un momento emozionante e di crescita per tutti, non solo per i ragazzi>. <Anche nel 2024 la Fondazione _ spiega ancora Alfieri _ sarà al fianco dell’importante progetto di didattica e scrittura che ha preso corpo 18 anni fa per la prima volta in Emilia Romagna proprio nella nostra provincia di Ravenna: il Campionato di Giornalismo, promosso dal quotidiano QN – Il Resto del Carlino e rivolto a tutte le secondarie di primo grado della provincia>. i. E’ al suo primo anno di vita invece il <Parlamento dei Ragazzi>, un grande progetto regionale che vede i ragazzi vivere in proprio l’esperienza concreta dell’educazione civica. Sono gli studenti delle primarie infatti ad eleggere con scrutinio segreto un proprio parlamento che è chiamato a votare progetti specifici per la propria scuola avendo a disposizione un budget totale di 500 euro. Ideata dal Presidente del Gabinetto Vieusseux di Firenze Riccardo Nencini e coordinato dalla professoressa Monica Frasca, il progetto è sostenuto attivamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, che nel 2024 continuerà a collaborare e sostenere tanti altri progetti tra cui quello in collaborazione con l’Acri per la Repubblica Digitale. <Nell’anno dell’apertura a Ravenna del Museo Byron, prevista nella primavera 2024 conclude Alfieri _ sono anche innumerevoli le iniziative che la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna sostiene in tutte le scuole: per preparare i nostri cittadini del futuro non solo ad un grande evento che coinvolgerà tutta la città ma anche a quella che è la forma di economia mondiale a più alto valore aggiunto, la cultura>.
Approvato all’unanimità il bilancio previsionale 2026 della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna
Il Consiglio di Amministrazione e l’Organo di Indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna hanno approvato all’unanimità il documento programmatico previsionale per il 2026, un documento che, ispirato dagli innovativi principi dell’Acri (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio), si caratterizza per le molteplici tipologie ed i consistenti filoni di intervento articolati in tre diverse direttrici. Per la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, presieduta da Mirella Falconi Mazzotti, il 2026 sarà un anno di particolare rilevanza, sia perché sarà il 35° anno dalla nascita del 1° gennaio 1992, sia per i forti ed ulteriori incrementi delle entrate dovuti ai dividendi nuovamente cresciuti della partecipata Cassa di Ravenna Spa. La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna è tra l’altro azionista, oltre che della Cassa di Ravenna Spa, anche della Cassa Depositi e Prestiti e della Banca d’Italia, vale a dire le più importanti istituzioni finanziarie del paese, ed opera con prevalenza nei territori in cui è presente La Cassa. Sono state individuate dal Consiglio di amministrazione e dall’Organo di Indirizzo tre direttrici di intervento: le attività istituzionali, le erogazioni di servizi e comodati d’uso ed i progetti strategici. Per le attività istituzionali, il Cda e l’Organo di indirizzo, tenendo in considerazione il perdurare del delicato momento vissuto da larghi strati della popolazione, ha rafforzato l’impegno in cinque settori di intervento per un importo totale di oltre tre milioni e mezzo, nettamente superiore ai 2 milioni e 700 mila euro dell’anno scorso: anziani e categorie disagiate (in particolare per il sostegno ai mutui prima casa per le famiglie meno abbienti e con l’avvio del progetto per persone disabili a Godo di Russi), educazione e formazione (tra cui spicca il contributo cospicuo per il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia che nel 2026 festeggerà i primi laureati a Ravenna, ed i numerosi progetti per le scuole di ogni ordine e grado), volontariato (con numerosissimi progetti diffusi su tutto il territorio, tra cui sta avendo particolare rilievo il progetto ‘Il Mare attrezzato’, stabilimento balneare per disabili gravi a Punta Marina), salute pubblica (tra gli investimenti il contributo per la dotazione del robot chirurgico all’ospedale di Ravenna e quello per l’apertura nel 2026 del nuovo centro per trapianti allogenici, unico in tutta la Romagna) e la cultura con il sostegno diretto ad attività e progetti che vanno dalla biblioteca Oriani a Casa Zaccagnini, dal Museo delle Ceramiche di Faenza alle attività del Ravenna Festival e dell’Associazione Angelo Mariani. La seconda direttrice di intervento riguarda le erogazioni di servizi ed i comodati d’uso: la Fondazione in particolare contribuisce in modo determinante allo sviluppo della Facoltà di Ingegneria con la concessione in comodato d’uso gratuito dell’ampio palazzo di via Tombesi dell’Ova e sostiene le attività del Museo Multimediale Dantesco e la preziosa Biblioteca Dantesca dei Frati Francescani concedendo in comodato d’uso gratuito l’intero piano sovrastante il ‘Chiostro Dante’, di proprietà della Fondazione. La terza direttrice individuata dal Consiglio di amministrazione e dall’Organo di Indirizzo è quello dei progetti strategici, in cui la Fondazione è impegnata direttamente: i progetti strategici riguardano i Musei Byron, del Risorgimento, delle Bambole ed altri Balocchi, la cui apertura un anno fa ha acceso su Ravenna i riflettori dei grandi media e network internazionali, ospitando Capi di Stato ed Autorità istituzionali dell’Unione Europea, della Repubblica Italiana e di altri Stati come il Regno Unito e la Repubblica di San Marino, portando a Ravenna migliaia di turisti da tutto il mondo, e ricevendo visite importantissime di personaggi eminenti del mondo della cultura, del teatro, della letteratura e della musica. Nei progetti strategici rientra anche l’organizzazione di ‘Prospettiva Dante’, l’unico grande Festival al mondo dedicato interamente a Dante, alla conoscenza ed alla diffusione della cultura, del pensiero e dell’importanza storica e letteraria del Padre della lingua italiana. Una serie di interventi sono destinati ad ampliarsi ulteriormente a breve quando saranno realizzati il pieno recupero funzionale di Casa Zaccagnini, destinata ad ospitare parte dei volumi della Biblioteca Oriani, e del Palazzo dell’Orologio in piazza del Popolo, recentemente acquisito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. ‘Siamo particolarmente soddisfatti di questo bilancio _ spiega la Presidente della Fondazione Mirella Falconi Mazzotti _ per il quale dobbiamo riconoscere un grande merito al Gruppo La Cassa di Ravenna che con la Presidenza di Antonio Patuelli ci assicura quest’anno dividendi sempre più cospicui ed importanti con i quali programmare interventi crescenti e strategici sul territorio. Il 2026 sarà un anno di grande importanza per la Fondazione, il cui ruolo centrale nella vita e nello sviluppo dei territori è diventato sempre più crescente e strategico: prova ne è l’aumento esponenziale di attenzione legato ai Musei Byron e del Risorgimento, la crescita delle presenze turistiche e dei giorni di permanenza degli ospiti, la moltiplicazione degli eventi culturali di altissimo profilo e la continua crescita degli studenti e delle studen tesse dell’Università, con il completamento del primo ciclo di Medicina come fiore all’occhiello. Questi fatti rappresentano un motivo di grande orgoglio ed uno stimolo a proseguire con sempre più forza e convinzione sulla strada intrapresa dai miei predecessori Lanfranco Gualtieri ed Ernesto Giuseppe Alfieri’. Ravenna, 14 novembre 2025
L’educazione finanziaria e la parità di genere: lezione alla scuola ‘Oriani’ di Longastrino con Cassa e Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna
L’Educazione Finanziaria entra per la prima volta con la Cassa di Ravenna e la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna nella scuola secondaria di primo grado ‘A. Oriani’ di Alfonsine e lo fa nelle classi di Longastrino grazie alle docenti Valeria Bragonzoni e Sara Albarello ed alla dirigente scolastica Ornella Benedetto. La lezione, intitolata ‘Contiamo pari’ e tenuta dalla professoressa Laura Ranca della Fondazione per l’educazione finanziaria ed al risparmio (Feduf) promossa dall’Associazione bancaria Italiana (Abi) e dalla Direttrice della filiale della Cassa Ravenna, Francesca Vitali, ha visto studentesse e studenti affrontare il tema della parità di genere declinato all’ambito economico: dal diritto alla parità retributiva tra donne e uomini, alle pari opportunità nelle carriere, dalla lotta agli stereotipi alla costruzione di una società più equa e coerente con gli obiettivi dell’Agenda 2030, tra i cui punti cardinali figura appunto il raggiungimento della parità di genere. Ragazze e ragazzi hanno formulato moltissime domande e dato vita anche ad un interessante scambio di opinioni, a riprova del grande interesse che, anche da giovanissimi, hanno per le grandi sfide della modernità. L’Educazione finanziaria, divenuta materia obbligatoria per legge ma promossa da anni con regolarità ed in forma gratuita dalla Cassa di Ravenna, tornerà in classe alla scuola ‘A. Oriani’ il prossimo 1° dicembre con una lezione dedicata ai temi del risparmio, della pianificazione delle spese e della gestione consapevole del denaro.Ravenna, 11 novembre 2025 In allegato: foto delle classi al termine della lezione
La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna si complimenta con il Presidente della Cassa Antonio Patuelli per il conferimento della laurea honoris causa dell’Università di Pisa
La Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti, il Vice Presidente Franco Gabici e tutto il Consiglio di amministrazione si complimentano con Antonio Patuelli, Presidente della Cassa di Ravenna e dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi) per la laurea honoris causa conferitagli questa mattina dall’Università Statale di Pisa in ‘Banca, Finanza Aziendale e Mercati Finanziari’. ‘Si tratta di un riconoscimento di eccezionale prestigio ed importanza _ ha detto Mirella Falconi Mazzotti _, concesso dalla più antica Università di Toscana: la laurea honoris causa testimonia il contributo fondamentale sui temi economici assicurato da Antonio Patuelli al nostro paese, sia per la sua importante e continua attività nell’Associazione Bancaria Italiana, che nel contributo sempre coerente e continuo alla stabilizzazione del settore bancario ed alla conoscenza dei meccanismi, delle prospettive e delle implicazioni del sistema economico. Legando sempre con grande coerenza etica ed economia, Patuelli sa con energia, costanza e spirito di servizio affrontare i temi e le sfide più importanti dei nostri tempi, spesso intrecciate tra loro, in ambito economico, culturale e sociale, e questa laurea ne è la testimonianza più fedele e significativa’. Pisa, 7 novembre 2025
Inaugurata la mostra sull’Educazione Finanziaria: resterà aperta fino al 18 novembre
‘L’educazione finanziaria è un investimento sulla conoscenza che la Cassa di Ravenna e la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna fanno ogni anno con sempre maggiori adesioni di scuole e scolaresche: per dirla con le parole di Einaudi, conoscere è fondamentale per decidere e nella finanza come nella società più cose sappiamo più possiamo decidere in piena libertà e consapevolezza’. Lo ha detto Antonio Patuelli, Presidente della Cassa di Ravenna, intervenendo questa mattina alla cerimonia di inaugurazione della mostra sull’Educazione Finanziaria al Private Banking della Cassa in piazza del Popolo a Ravenna. ‘Siamo molto soddisfatti di promuovere questa attività _ ha detto Mirella Falconi Mazzotti, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna _ perché abbiamo visto direttamente l’entusiasmo e l’interesse di migliaia di giovani di tutte le età per questi temi, che sono economici e finanziati, ma anche etici e morali, con una diretta attinenza con i temi della sostenibilità, della lotta allo spreco, della parità di genere e con tutti i temi dell’Agenza 2030’. Alla cerimonia di inaugurazione, che coincide anche con l’apertura ufficiale dell’anno accademico dell’educazione finanziaria, hanno preso parte il Vice Direttori Generale Vicario Alessandro Spadoni, il Vice Presidente della Fondazione Franco Gabici, il Responsabile dell’Area commerciale Matteo Ramilli, la coordinatrice dei corsi della Fondazione per l’Educazione finanziaria (Feduf), Laura Ranca, l’Assessora alla Scuola ed alla Parità di Genere del Comune di Ravenna Francesca Impellizzeri e la funzionaria dell’Ufficio scolastico provinciale di Ravenna Anna Lombardo. I giovanissimi scolari e scolare della San Vincenzo De Paoli, guidati dal Dirigente scolastico Romano Valentini, che hanno realizzato in laboratorio alcuni dei lavori esposti nella mostra, hanno rivolto domande agli intervenuti. I progetti di educazione finanziaria hanno raggiunto nel 2024-2025 oltre 2.800 studenti e studentesse di scuole di ogni ordine e grado, dalle primarie alle superiori: gli istituti che hanno aderito sono stati numerosi, nelle province di Ravenna, Ferrara, Bologna, Firenze e Lucca. Le lezioni sono state modulate secondo l’età ed i temi preferiti da docenti e scolaresche: fiore all’occhiello di tutta l’attività è stata la finale nazionale, con nono posto assoluto in Italia, degli studenti dellìITC Manfredi Tanari di Bologna, grandi protagonisti del Progetto ‘Conoscere la Borsa’. Quest’anno le lezioni sono già partite all’IT Morigia Perdisa ed a breve inizieranno in un numero doppio di scuole rispetto all’anno scorso, con l’ingresso di istituti che per la prima volta affontano con Cassa e Fondazione i temi dell’educazione finanziaria, dalle scuole di Russi, Alfonsine, Longastrino e Budrio fino alla De Pisis ed alla Dante Alighieri di Ferrara. Ravenna, 6 novembre 2025
Martedì 4 novembre alle 19 uno speciale di Studio Aperto di Italia 1 sui Musei Byron e del Risorgimento. Inaugurata intanto la mostra del Micromosaico
Le reti Mediaset sono sempre più interessate ed attente ai Musei Byron e del Risorgimento: ne è una nuova importante prova la rubrica di approfondimento Mag di Sturio Aperto che martedì prossimo 4 novembre alle 19 trasmetterà un ampio servizio sui Musei realizzato dall’inviato Vito Giliberto, con una intervista al Presidente della Cassa di Ravenna e ideatore dei Musei Antonio Patuelli ed un focus sulla visita di Robin Byron, pronipote del grande poeta, assieme alla moglie Robyn nei luoghi che ospitarono dal 1919 al 1821 l’illustre antenato. Giliberto, tra l’altro, curò già in passato un ampio approfondimento sui Musei, trasmesso nella Rubrica On Air: il suo ritorno, a qualche mese di distanza, non fa che confermare il grande appeal mediatico dei Musei inaugurati quasi un anno fa a Ravenna. Un interesse che continua sempre più a raggiungere tante parti del mondo: martedì 18 infatti arriveranno Shiori Kazama e Masakatsu Ikeda, due inviati giapponesi rispettivamente della Rivista online Frau e della Rivista online Saporita Web, due media che si occupano in special modo di viaggi, lifestyle e gourmet ma che, grazie al coordinamento dell’APT regionale, hanno voluto inserire i Musei Byron e del Risorgimento nel loro itinerario italiano. I due giornalisti saranno la stessa domenica anche a Teatro per il Messiah della Triologia d’autunno. Ieri intanto è stata inaugurata la mostra dei Gioielli in Micromosaico nel cortile dei Musei dal lato di via Morigia, nell’ambito della Biennale del Mosaico, realizzata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Erano presenti la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti, l’Assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia, la Direttrice dei Musei Alberta Fabbri e la Direttrice dell’Accademia di Belle Arti Paola Babini. In allegato: foto dell’evento Ravenna, 1 novembre 2025
Domani (venerdì 31 ottobre) l’inaugurazione della Mostra dei gioielli in micromosaico ai Musei Byron e del Risorgimento
I Musei Byron e del Risorgimento partecipano alla Biennale del Mosaico di Ravenna in programma fino al 18 gennaio 2026 Si inaugura ufficialmente domani alle 17 – davanti alle vetrine lato via Camillo Morigia – la mostra dei gioielli in micromosaico collocati nella corte dei Musei Byron e del Risorgimento che, in questo modo, partecipano alle iniziative della Biennale del Mosaico di Ravenna in corso a Ravenna fino al 18 gennaio 2026 in stretta collaborazione con l’Accademia di Belle arti di Ravenna. L’evento vedrà, tra le altre, la partecipazione della presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti, della direttrice dei Musei Byron e del Risorgimento Alberta Fabbri e della direttrice dell’Accademia di Belle Arti Paola Babini. Le opere – realizzate da alcuni studenti dell’Accademia di Belle arti di Ravenna che frequentano il corso triennale di “Design del gioiello” – verranno esposte nelle vertine del palazzo, lato via Morigia, e saranno liberamente visitabili negli orari di apertura del palazzo, dal martedì alla domenica delle 10 alle 23. “Si tratta – spiega Emanuela Bergonzoni, coordinatrice del corso di Design del gioiello presso l’Accademia delle Belle arti di Ravenna – di lavori realizzati in metallo da otto studenti del primo anno di corso che hanno creato micro collezioni di circa 3/5 gioielli l’una. Gli studenti hanno creato i prototipi decorandoli utilizzando il classico vetro filato di tradizione romana”. Nelle collezioni il lavoro manuale di prototipazione ha poi trovato applicazione nella serializzazione industriale. I gioielli sono stati progettati e realizzati per poter entrare nel commercio del settore gioiello con particolare attenzione al mondo del design, dell’alta moda e del luxury. “Per noi – spiega la presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti – si tratta di una occasione importante per dare visibilità ai Musei Byron e del Risorgimento collocandoli anche all’interno della serie di eventi che caratterizzano la Biennale del Mosaico”. Le collezioni presentate sono il frutto del lavoro progettuale e tecnico di un gruppo di giovani autori, che ha saputo coniugare la prototipazione manuale con la serializzazione industriale. Attraverso l’accurata posa dei filamenti di vetro, Anna Agati, Giovanni Amadori, Eleonora Ancarani, Shuyi Qui, Alice La Franca, Debora Dell’Aquila, Sara Cavina e Jingyi Zhang hanno dato vita a gioielli in micromosaico dal forte impatto estetico e dall’elevato contenuto innovativo. Molteplici sono le possibilità di sbocco lavorativo degli studenti dopo il percorso triennale del corso di Design del gioiello. Si va dall’apertura di una bottega, anche virtuale, in cui proporre le proprie creazioni ad entrare nell’industria del gioiello, sia come addetto alle lavorazioni che come designer. Inoltre la laurea triennale permette di accedere ai concorsi pubblici per l’insegnamento. Info: Emanuela Bergonzoni, 333302062; Corrado Piffanelli, 3357269756.
IT Morigia Perdisa a lezione di educazione finanziaria con La Cassa e la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna
L’IT Morigia Perdisa, istituto cittadino con due sedi ed oltre mille studenti, ha ospitato, in occasione della Giornata Mondiale del Risparmio, la prima lezione di educazione finanziaria dell’anno 2025-2026, attività organizzata dalla Cassa di Ravenna e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna n collaborazione con la Fondazione per l’Educazione ed al Risparmio (Feduf) promossa dall’Associazione Bancaria Italiana (Abi). Gli studenti e le studentesse della V A, V B e V C dell’indirizzo di Grafica e Comunicazione, coordinati dalla professoressa Anna Togni, hanno partecipato alla lezione su ‘Risparmio, pianificazione delle spese ed uso consapevole del denaro’ tenuta dalla professoressa Laura Ranca della Feduf. Gli oltre 80 partecipanti alla lezione sono intervenuti frequentemente con domande di grande interesse su azioni, obbligazioni, risparmio, tassi di interesse, inflazione, investimenti e mutui, confermando come, soprattutto a questa età ed a pochi mesi dal potenziale ingresso sul mercato del lavoro, i temi dell’educazione finanziaria siano di grande interesse per i giovani. Ed infatti l’IT Morigia Perdisa diretto dal Dirigente scolastico Paolo Taroni, è stato tra i primi istituti ad aderire con convinzione al progetto Educazione Finanziaria promosso dalla Cassa di Ravenna e dalla Feduf, venendo incontro anche alla nuova legge entrata in vigore con la conversione del Decreto Capitali che prevede obbligatoriamente l’insegnamento di questa materia nelle scuole nell’ambito più vasto dell’educazione civica. Le lezioni proseguiranno al Morigia Perdisa con la seconda lezione del 25 novembre prossimo su ‘Pagamenti digitali e sicurezza online’ tenuta dal professor Igor Lazzaroni. In tutto sono oltre mille gli studenti e le studentesse già iscritti ai corsi di educazione finanziaria con la Cassa di Ravenna, per oltre una decina di istituti di ogni ordine e grado delle province di Ravenna, Ferrara, Bologna e Roma. Giovedì 6 novembre intanto al Private Banking della Cassa (ex Bubani) in piazza del Popolo a Ravenna verrà inaugurata la mostra sull’Educazione finanziaria a scuola, alla presenza tra gli altri del Presidente della Cassa di Ravenna Antonio Patuelli, della Presidente della Fondazione Cassa di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti, dell’Assessora alla Scuola e alla Parità di genere Francesca Impellizzeri e della funzionaria dell’Ufficio Scolastico provinciale Anna Lombardo. Ravenna, 29 ottobre 2025
La scomparsa dell’ex Segretario Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mario Bacigalupo
‘La scomparsa di Mario Bacigalupo addolora tutto mondo della Cassa di Ravenna’, ha dichiarato il Presidente Antonio Patuelli. Mario Bacigalupo è stato fra i protagonisti della modernizzazione e della forte crescita in autonomia della Cassa di Risparmio di Ravenna fin dal 1979, quando vi entrò come Vice Direttore Generale, dopo una importante esperienza professionale nella Banca Commerciale Italiana. Poi nel 1987 Bacigalupo venne nominato Direttore Generale della Cassa di Ravenna, allora presieduta da Sergio Bandini, incarico che ricoprì fino al dicembre 1995 quando concentrò il suo impegno professionale quale Segretario Generale dell’allora recentemente nata Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. ‘Con Mario Bacigalupo Direttore Generale– ha sottolineato il Presidente Patuelli – la Cassa scelse le modernizzazioni innanzitutto tecnologiche fornite dal CSE di Bologna e si avviò alle strategie di crescita autonoma del proprio dinamico Gruppo bancario. Rimarrà in noi forte il ricordo di Mario Bacigalupo per le sue qualità intellettuali, per il dinamismo professionale e per le sensibilità umane: la Cassa – ha concluso il Presidente Patuelli- lo ricorderà adeguatamente’.
L’Accademia degli Incamminati in visita ai Musei Byron e del Risorgimento dopo la consegna del Vincastro d’argento al Magnifico Rettore Giovanni Molari
‘I Musei Byron e del Risorgimento hanno una importante similitudine con l’Università di Bologna: cercano e riescono ad essere attrattivi nel mondo. A Baku il Presidente Mattarella ricordava che noi italiani siamo i primi esportatori di cultura e questo nostro mettere in connessione il mondo ci accomuna molto con i Musei inaugurati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna’. Lo ha detto il Magnifico Rettore Giovanni Molari, ricevendo il ‘Vincastro d’Argento Premio a una Vita’, l’onorificenza dell’Accademia degli Incamminati che gli è stata consegnata questa mattina alla Sala Muratori della Biblioteca Classense. ‘La cosa più importante che l’Accademia degli Incamminati vuole riconoscere al Professor Giovanni Molari conferendogli il Vincastro d’Argento è il suo impegno costante, preciso, direi entusiastico per l’insediamento dell’Università in Romagna. Avere l’Università vuol dire avere vita, futuro: lo studio è libertà’ ha spiegato il Presidente dell’Accademia Venerino Poletti, aprendo i lavori della Tornata dedicata a ‘Byron in Romagna ed in Toscana’. ‘Questa Accademia ha molti punti in comune con l’Alma Mater _ ha continuato Molari _: il primo è la valorizzazione della cultura. Il secondo è che questa è una delle istituzioni culturali più antiche così come l’Alma Mater è una delle Università più antiche. Per l’Università è importante avere degli spazi che non siano in affitto, per dare futuro: lo stiamo facendo ovunque, ed a Ravenna stiamo lavorando per rendere sempre più stabili i nostri insediamenti, come dimostrano i lavori fatti in tutte le nostre sedi’. ‘Questa è una giornata doppiamente importante _ ha detto la Presidente Falconi Mazzotti _ perché il premio che viene conferito al Magnifico Rettore Giovanni Molari sottolinea il suo continuo impegno per il radicamento e lo sviluppo dell’Università in Romagna ed a Ravenna in particolare. Inoltre, la visita dell’Accademia ai Musei Byron e del Risorgimento rappresenta la conferma di come i Musei ideati da Antonio Patuelli e realizzati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna sono sempre più una meta ambita per le massime istituzioni culturali italiane’. ‘Sono qui accompagnato dallo spirito di un nostro grande predecessore, Natale Graziani, che è stato a lungo Presidente dell’Accademia e che scrisse un bel volume ‘Byron e Teresa, l’amore italiano’ ha esordito Antonio Patuelli. ‘Ma chi era Byron? Era l’erede di una famiglia di grandi feudatari inglesi. Byron dovette scappare dall’Inghilterra per lo spirito bacchettone dell’epoca, per lo spirito libertario e per le polemiche che le sue abitudini libertine suscitavano. Byron dovette quindi cambiare aria e non fu l’unico intellettuale del momento: la loro meta era soprattutto Firenze, perché la Toscana è sempre stata una luce di libertà nell’Italia oscurantista del Settecento e restaurata dopo il Congresso di Vienna, Firenze abolì la pena di morte già nel Settecento, prima in Europa e tra i primi nel mondo’. Il Grand Tour era un momento fondamentale della formazione dell’epoca: ‘Byron _ continua Patuelli _ iniziò il suo in Italia poco prima di quello di Goethe, che ne trasse una fotografia fantastica dell’Italia dell’epoca, ma anche dei costumi, della cultura profonda e delle varietà presenti. Il viaggio di Byron ebbe un orientamento diverso: la prima tappa fu Milano, i suoi occhi furono attratti dalla Scala, e da Milano andò direttamente a Venezia che, con il Congresso di Vienna, era tornata agli austriaci, che ne soffocarono le velleità internazionali, ma non le abitudini. E tra le abitudini c’erano l’attrazione per l’Europa, il lusso ed un Carnevale che durava tre mesi’. Patuelli ricostruisce così la figura di Byron. ‘Era sofferente e non poco e nascondeva la sua sofferenza per le malformazioni che gli avevano condizionato la vita: a Venezia, dove è stato dal 1816 al 1819, andava quasi tutti i giorni al Lido di Venezia per cavalcare ed al ritorno il più delle volte nuotava dal Lido a Palazzo Mocenigo’. Poi iniziava la lunga sera del Lord inglese ‘che si concludeva normalmente con dei fasti di natura amorosa ed un ritorno a nuoto seguito da un gondoliere’. Poi Patuelli, nell’affresco dei protagonisti della storia, passa a Teresa. ‘Lei era una Gamba, nata a Palazzo Gamba in via Gamba ma studiò a Faenza al Collegio dell’Antico convento di Santa Chiara dove rimase assieme alla sorella Faustina ed alla cugina Teresa Cavalli, sua coetanea. Teresa rimase sette anni in questo convitto. Il Conte Guiccioli era titolare del Palazzo Osio, abitava in via Cavour. I nobili ravennati ricchi andavano a svernare a Venezia, dove si trovavano nobili, ricchi e persone di cultura, per il lungo Carnevale. Ma sapendo com’erano morti prima Dante poi il Cardinale Bessarione, ci andavano via mare, dal porto. Così nacque l’incontro tra Teresa e Byron. Il Conte Guiccioli _ prosegue Patuelli _ era stato molto filo-napoleonico, la qual cosa era compresa ma non molto apprezzata: i napoleonici avevano portato un grande vento della libertà però erano francesi e lo stesso Napoleone aveva avuto timore di entrare in una città così ecclesiastica come Ravenna, ed infatti fece la via Emilia senza entrare a Ravenna, città con due Cardinali, quattri grandi Abbazie ed in cui una parte importante dei cittadini erano religiosi. Il viaggio di Byron, memore di Dante, si svolse su un percorso più lungo, passando da Bologna, si fermò qualche giorno ed arrivò a Ravenna. Tra le prime cose che fece, arrivato a Ravenna, fu inginocchiarsi davanti alla tomba di Dante e scrivere la Profezia di Dante ispirata proprio da Teresa, in cui attribuì a Dante tutti i suoi desideri di libertà, di separazione tra Stato e Chiesa, che diventò il primo libro di libertà che i patrioti romagnoli ebbero come fonte di ispirazione’. A Ravenna Byron incontrò i Carbonari, il cui punto d’incontro era la tuttora Farmacia Chigi tra via Cavour e via Carlo Cattaneo, ed il poeta, che era molto facoltoso, comprò dei fucili che nascose dove oggi c’è la Taverna Byron. Nel 1821 a Cadice venne concesso uno Statuto Costituzionale: fu un momento fortissimo per i primi moti risorgimentali, la Costituzione di Cadice venne adottata anche a Torino da Carlo Alberto, ci fu un tentativo di insurrezione di tante città e le notizie a Ravenna arrivarono tardi e si sfaldò subito il primo tentativo di insurrezione, così che la famiglia Gamba dovette partire dalla sera alla mattina in direzione Firenze. Byron, che aveva passaporto inglese e che era benvoluto dalla popolazione, rimase ancora un po’ ma un bel giorno gli fecero capire che era meglio che partisse. Andò subito dalla Contessa. Ma si accorse che quella forte passione non era così forte e lui andò a Pisa dove trovò Shelley ed un altro nucleo di letterati e dove c’era l’Università più storica ed antica della Toscana, per cui andare a Pisa per Byron era andare anche in un ruolo di cultura. Da lì una nuova partenza per la Liguria e poi per la Grecia: e lì iniziò purtroppo l’ultimo tratto della sua vita che si conclude in Grecia. Una storia che rende oggi Ravenna la capitale mondiale di Byron’. Alla Tornata sono intervenuti anche il Vice Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Franco Gabici, il Presidente dell’Italian Byron Society Ernesto Giuseppe Alfieri e la Presidente dell’Istituzione Biblioteca Classense Patrizia Ravagli. Nel pomeriggio i soci dell’Accademia hanno visitato i Musei Byron e del Risorgimento accompagnati dalla Direttrice Alberta Fabbri Ravenna, 18 ottobre 2025
Ecco chi è il mecenate che ha donato i suoi cimeli ai Musei Byron e del Risorgimento: Geoffrey Bond in visita ai Musei
Ricostruire la storia dei preziosi cimeli di Lord Byron conservati al Museo a lui dedicato è un esercizio ricco di fascino. Tanto più quanto i protagonisti arrivano ai Musei di persona. Geoffrey Bond lo ha fatto con la moglie Dianora in questo autunno di grandi sorprese per i Musei Byron e del Risorgimento. Bond non è un mecenate qualsiasi: vive nella casa che fu di Lord Byron, nella Contea di Nottingham, a Londra, ne conserva a tutt’oggi molti cimeli e nel 2019, quando venne a sapere che a Ravenna si stava lavorando alla realizzazione di un Museo dedicato al grande poeta inglese, decise di donarne una parte importante alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. ‘Byron visse nella casa in cui abitiamo noi dal 1803 al 1808 _ ricorda Bond, che era Procuratore Capo a Londra e ora può dedicarsi a tempo pieno alla sua grande passione di collezionista di opere _, quando aveva cioè dai 15 ai venti anni e compose molte delle poesie più belle’. Poesia contenute nell’Hebrew Melodies, la cui prima edizione è custodita nella Sala del Viaggio dei Musei Byron e del Risorgimento. Nella sua visita ravennate, Bond è stato accompagnato dalla Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti, dal Presidente dell’Italian Byron Society Ernesto Giuseppe Alfieri, dal Vice Presidente Gregory Dowling, dalla Direttrice dei Musei Alberta Fabbri, dal Coordinatore dei comitati scientifici Donatino Domini e dalla componente Claudia Giuliani. Lo stesso Domini racconta come è nato il ponte con casa Byron a Londra. ‘Nel 2019 quando era ormai in formazione il progetto dei Musei fu lo stesso Bond, che ne aveva avuto notizia in Inghilterra già nel 2015-2016, a mettersio in contatto con noi e venne a Ravenna. Ci ha donato cimeli straordinari, uno su tutti il busto di Byron che campeggia nella Sala Venezia accanto a Teresa’. Quello che Domini non dice è che Bond ha scelto di donare i suoi cimeli ai Musei Byron e del Risorgimento di Ravenna, pur essendoci a Londra un Museo, di dimensioni molto più ridotte, dedicato a Byron. E Bond continua ad arricchire la collezione dei Musei Byron e del Risorgimento con altri cimeli: durante la sua visita ha fatto dono ai Musei di due busti ‘che datano il 1830 e sono stati realizzati in una famosa fabbrica di porcellana’. Geoffrey Bond è un entusiasta: si è talmente appassionato alle narrazioni mutlimediali dei Musei che si è lasciato più volte scappare espressioni di stupore e sorpresa, culminate con un entusiastico applauso finale all’ultima interattività della Sala della Grecia, dove il colpo al tavolo attiva la narrazione degli ultimi giorni di Byron. Dopo la visita del pronipote di Byron, Robin, e della moglie Lady Robyn Byron, un altro illustre inglese legato alla storia del grande poeta arriva a Ravenna, attratto dalla straordinaria eco mediatica che i Musei Byron e del Risorgimento hanno ottenuto su tutta la stampa mondiale, ed anglosassone in particolare. Ma i Musei stanno conquistando tutti, prova ne sono le 1.050 visite registrate durante la giornata di ‘E’ Cultura’. Un boom che ha spinto la Presidente della Fondazione Mirella Falconi Mazzotti a studiare una grande sorpresa per festeggiare il compleanno dei Musei il 29 novembre 2025. Ravenna, 17 ottobre 2025
