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AL CENTRO ESTIVO DI SANTERNO SI INSEGNANO I VECCHI MESTIERI
D’estate si viaggia sempre molto, ma viaggiare nel tempo non è un’esperienza che capiti facilmente a tutti. Succede sicuramente ai giovanissimi del Centro Estivo ‘Insieme sul Filo della Memoria’ di Santerno, a Ravenna: qui ragazzine e ragazzini, oltre a divertirsi, giocare e stare assieme, imparano i mestieri antichi e lo fanno con maestri d’eccezione, ovvero i 25 nonni e nonne volontari della struttura. Così la settimana scorre tra laboratori di cucito, falegnameria, pasta e bricolage con il giovedì dedicato a sfornare pane per tutti. Il tutto grazie all’impegno dell’Associazione Culturale e Ricreativa di Santerno e della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna che da anni sostiene questo progetto per la sua originalità e valenza sociale ed educativa. I giovanissimi sono i più entusiasti di tutti: confezionano prodotti ricamati, imparano ad attaccare i bottoni, preparano gli impasti con la farina e poi tirano la pasta con il mattarello, lavorano piccoli pezzi di falegnameria e alla sera in genere portano a casa i risultati della propria preziosa giornata lavorativa. Il forno a legna aggiunge sapori e aromi indimenticabili: pane e pizzette sfornate da questi novelli chef sono sinonimo di sicura allegria. Ma i giovanissimi non sono i soli entusiasti dell’iniziativa: lo sono ancor più i nonni che, al piacere di trasmettere la propria arte alle giovani generazioni, abbinano la possibilità di socializzare e riattivare il dialogo tra generazioni, spesso interrotto dalla vita stressante di oggi. ‘Abbiamo iniziato 27 anni fa _ spiega il Presidente dell’Associazione Culturale Ricreativa di Santerno Mauro Perini _ sviluppando un’idea che con gli anni si è rivelata sempre più vincente: oggi purtroppo dobbiamo creare una lista ed a volte escludere qualche ragazzo o ragazza perché facciamo gruppi di cento iscritti e non possiamo andare oltre. Vedo signore di novant’anni entusiaste di trasmettere la propria conoscenza a questi ragazzi e bambini talmente felici di apprendere cose belle e concrete da essere dispiaciuti quando i laboratori terminano: una giovanissima qualche giorno fa si è sistemata da sola un vestitino strappato e con grande soddisfazione’. Il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Ernesto Giuseppe Alfieri sottolinea l’importanza del progetto di Santerno, cui annualmente la Fondazione contribuisce in modo importante: ‘Si tratta di un’idea geniale e di un esempio virtuoso di educazione _ dice il Presidente _, che oltre ad insegnare ai giovanissimi cose importanti e preziose, consente a persone di tutte le età di ritrovare la gioia dello stare assieme e del condividere valori veri e fondanti della nostra società, come il lavoro, la collaborazione, l’impegno, la convivenza e il benessere’. Ravenna, 25 luglio 2024
Progetto Fondazioni per la Romagna
La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, da una iniziativa di raccolta fondi tra le associate di ACRI Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa, mette a disposizione dei cittadini di Ravenna colpiti dalla drammatica alluvione della primavera scorsa, un plafond di 250 mila euro per contributi diretti a chi ha subito danni agli immobili, agli arredi ed ai mobili: la Croce Rossa Italiana Comitato di Ravenna gestirà operativamente la raccolta e l’esame delle richieste e della relativa documentazione. Il modulo è disponibile sul sito della Croce Rossa Italiana sezione di Ravenna https://criravenna.jimdo.com/ Ravenna, 22 gennaio 2024
GIORNATA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI: L’IMPEGNO DELLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI RAVENNA DALL’UNIVERSITA’ ALLE PRIMARIE
Tra i banchi di scuola c’è da anni una fedele alleata di tutti gli studenti, alunni, docenti e genitori. E’ la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna che non solo ha nel proprio ruolo istituzionale quello di sostenere, promuovere, qualificare e implementare l’educazione in tutti gli ordini e gradi, ma partecipa a questo suo compito con un valore aggiunto importante di entusiasmo e creatività intervenendo non solo come ente erogatore, ma come protagonista dell’ideazione, dell’organizzazione e dello sviluppo dei progetti per tutti gli istituti e le scuole che oggi celebrano la Giornata Internazionale degli Studenti. <Il nostro impegno nel settore dell’educazione, strategico per il futuro del paese e per le famiglie _ spiega il Presidente della Fondazione, Ernesto Giuseppe Alfieri _ è a 360 gradi, dai corsi universitari alle classi dei più piccoli delle scuole primarie. L’intervento più importante negli ultimi anni e nei prossimi è a sostegno del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia a Ravenna, giunto al quarto anno accademico con innumerevoli e positivi risvolti di carattere economico e di sviluppo delle strutture e cure dell’Ospedale S. Maria delle Grazie di Ravenna e con la possibilità di sfruttare anche terapie sperimentali e nuovi trattamenti terapeutici>. La Fondazione inoltre ha messo gratuitamente a disposizione dell’Ateneo di Bologna il fabbricato di via Tombesi dell’Ova per il Corso di Laurea in Ingegneria. Ma, se l’Università è il vertice della piramide degli interventi della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, la sua base è ancora più ampia, ricca e variegata erogando energie e risorse all’ampia e capillare attività di sostegno dell’attività educativa per studenti più giovani. La partecipazione attiva degli studenti è il vero valore aggiunto del grande progetto che ha coinvolto da quattro anni un numero crescente di classi: <Progetto Futuro> è nato da un’idea dell’ingegner Romeo Tasselli, la cui azienda, la Secam, promuove assieme a Fondazione Cassa di Risparmio Ravenna, Fondazione Golinelli e Ufficio Scolastico Provinciale un premio destinato ai migliori progetti elaborati dagli istituti scolastici sul futuro delle nostre città. <Una serie di video, supporti multimediali, animazioni grafiche e dinamiche consente di vedere le nostre città come saranno tra qualche anno o decina d’anni – spiega ancora Alfieri -, una visione possibile attraverso gli occhi geniali e originali dei nostri giovani. Mentre si sta già lavorando alla prossima edizione, i progetti premiati in questi primi anni sono stati davvero sorprendenti: città sostenibili, integrazione, rivoluzione dei trasporti a basso impatto ambientale, risparmio energetico, protezione delle categorie più deboli, condivisione di spazi ed esperienze, un nuovo rapporto domestico con gli animali. La recente premiazione al Palazzo dei Congressi, con i giovani vincitori della prima edizione chiamati a premiare in prima persona i vincitori dell’edizione più recente, è stata davvero un momento emozionante e di crescita per tutti, non solo per i ragazzi>. <Anche nel 2024 la Fondazione _ spiega ancora Alfieri _ sarà al fianco dell’importante progetto di didattica e scrittura che ha preso corpo 18 anni fa per la prima volta in Emilia Romagna proprio nella nostra provincia di Ravenna: il Campionato di Giornalismo, promosso dal quotidiano QN – Il Resto del Carlino e rivolto a tutte le secondarie di primo grado della provincia>. i. E’ al suo primo anno di vita invece il <Parlamento dei Ragazzi>, un grande progetto regionale che vede i ragazzi vivere in proprio l’esperienza concreta dell’educazione civica. Sono gli studenti delle primarie infatti ad eleggere con scrutinio segreto un proprio parlamento che è chiamato a votare progetti specifici per la propria scuola avendo a disposizione un budget totale di 500 euro. Ideata dal Presidente del Gabinetto Vieusseux di Firenze Riccardo Nencini e coordinato dalla professoressa Monica Frasca, il progetto è sostenuto attivamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, che nel 2024 continuerà a collaborare e sostenere tanti altri progetti tra cui quello in collaborazione con l’Acri per la Repubblica Digitale. <Nell’anno dell’apertura a Ravenna del Museo Byron, prevista nella primavera 2024 conclude Alfieri _ sono anche innumerevoli le iniziative che la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna sostiene in tutte le scuole: per preparare i nostri cittadini del futuro non solo ad un grande evento che coinvolgerà tutta la città ma anche a quella che è la forma di economia mondiale a più alto valore aggiunto, la cultura>.
Approvato all’unanimità il bilancio previsionale 2026 della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna
Il Consiglio di Amministrazione e l’Organo di Indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna hanno approvato all’unanimità il documento programmatico previsionale per il 2026, un documento che, ispirato dagli innovativi principi dell’Acri (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio), si caratterizza per le molteplici tipologie ed i consistenti filoni di intervento articolati in tre diverse direttrici. Per la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, presieduta da Mirella Falconi Mazzotti, il 2026 sarà un anno di particolare rilevanza, sia perché sarà il 35° anno dalla nascita del 1° gennaio 1992, sia per i forti ed ulteriori incrementi delle entrate dovuti ai dividendi nuovamente cresciuti della partecipata Cassa di Ravenna Spa. La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna è tra l’altro azionista, oltre che della Cassa di Ravenna Spa, anche della Cassa Depositi e Prestiti e della Banca d’Italia, vale a dire le più importanti istituzioni finanziarie del paese, ed opera con prevalenza nei territori in cui è presente La Cassa. Sono state individuate dal Consiglio di amministrazione e dall’Organo di Indirizzo tre direttrici di intervento: le attività istituzionali, le erogazioni di servizi e comodati d’uso ed i progetti strategici. Per le attività istituzionali, il Cda e l’Organo di indirizzo, tenendo in considerazione il perdurare del delicato momento vissuto da larghi strati della popolazione, ha rafforzato l’impegno in cinque settori di intervento per un importo totale di oltre tre milioni e mezzo, nettamente superiore ai 2 milioni e 700 mila euro dell’anno scorso: anziani e categorie disagiate (in particolare per il sostegno ai mutui prima casa per le famiglie meno abbienti e con l’avvio del progetto per persone disabili a Godo di Russi), educazione e formazione (tra cui spicca il contributo cospicuo per il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia che nel 2026 festeggerà i primi laureati a Ravenna, ed i numerosi progetti per le scuole di ogni ordine e grado), volontariato (con numerosissimi progetti diffusi su tutto il territorio, tra cui sta avendo particolare rilievo il progetto ‘Il Mare attrezzato’, stabilimento balneare per disabili gravi a Punta Marina), salute pubblica (tra gli investimenti il contributo per la dotazione del robot chirurgico all’ospedale di Ravenna e quello per l’apertura nel 2026 del nuovo centro per trapianti allogenici, unico in tutta la Romagna) e la cultura con il sostegno diretto ad attività e progetti che vanno dalla biblioteca Oriani a Casa Zaccagnini, dal Museo delle Ceramiche di Faenza alle attività del Ravenna Festival e dell’Associazione Angelo Mariani. La seconda direttrice di intervento riguarda le erogazioni di servizi ed i comodati d’uso: la Fondazione in particolare contribuisce in modo determinante allo sviluppo della Facoltà di Ingegneria con la concessione in comodato d’uso gratuito dell’ampio palazzo di via Tombesi dell’Ova e sostiene le attività del Museo Multimediale Dantesco e la preziosa Biblioteca Dantesca dei Frati Francescani concedendo in comodato d’uso gratuito l’intero piano sovrastante il ‘Chiostro Dante’, di proprietà della Fondazione. La terza direttrice individuata dal Consiglio di amministrazione e dall’Organo di Indirizzo è quello dei progetti strategici, in cui la Fondazione è impegnata direttamente: i progetti strategici riguardano i Musei Byron, del Risorgimento, delle Bambole ed altri Balocchi, la cui apertura un anno fa ha acceso su Ravenna i riflettori dei grandi media e network internazionali, ospitando Capi di Stato ed Autorità istituzionali dell’Unione Europea, della Repubblica Italiana e di altri Stati come il Regno Unito e la Repubblica di San Marino, portando a Ravenna migliaia di turisti da tutto il mondo, e ricevendo visite importantissime di personaggi eminenti del mondo della cultura, del teatro, della letteratura e della musica. Nei progetti strategici rientra anche l’organizzazione di ‘Prospettiva Dante’, l’unico grande Festival al mondo dedicato interamente a Dante, alla conoscenza ed alla diffusione della cultura, del pensiero e dell’importanza storica e letteraria del Padre della lingua italiana. Una serie di interventi sono destinati ad ampliarsi ulteriormente a breve quando saranno realizzati il pieno recupero funzionale di Casa Zaccagnini, destinata ad ospitare parte dei volumi della Biblioteca Oriani, e del Palazzo dell’Orologio in piazza del Popolo, recentemente acquisito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. ‘Siamo particolarmente soddisfatti di questo bilancio _ spiega la Presidente della Fondazione Mirella Falconi Mazzotti _ per il quale dobbiamo riconoscere un grande merito al Gruppo La Cassa di Ravenna che con la Presidenza di Antonio Patuelli ci assicura quest’anno dividendi sempre più cospicui ed importanti con i quali programmare interventi crescenti e strategici sul territorio. Il 2026 sarà un anno di grande importanza per la Fondazione, il cui ruolo centrale nella vita e nello sviluppo dei territori è diventato sempre più crescente e strategico: prova ne è l’aumento esponenziale di attenzione legato ai Musei Byron e del Risorgimento, la crescita delle presenze turistiche e dei giorni di permanenza degli ospiti, la moltiplicazione degli eventi culturali di altissimo profilo e la continua crescita degli studenti e delle studen tesse dell’Università, con il completamento del primo ciclo di Medicina come fiore all’occhiello. Questi fatti rappresentano un motivo di grande orgoglio ed uno stimolo a proseguire con sempre più forza e convinzione sulla strada intrapresa dai miei predecessori Lanfranco Gualtieri ed Ernesto Giuseppe Alfieri’. Ravenna, 14 novembre 2025
L’educazione finanziaria e la parità di genere: lezione alla scuola ‘Oriani’ di Longastrino con Cassa e Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna
L’Educazione Finanziaria entra per la prima volta con la Cassa di Ravenna e la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna nella scuola secondaria di primo grado ‘A. Oriani’ di Alfonsine e lo fa nelle classi di Longastrino grazie alle docenti Valeria Bragonzoni e Sara Albarello ed alla dirigente scolastica Ornella Benedetto. La lezione, intitolata ‘Contiamo pari’ e tenuta dalla professoressa Laura Ranca della Fondazione per l’educazione finanziaria ed al risparmio (Feduf) promossa dall’Associazione bancaria Italiana (Abi) e dalla Direttrice della filiale della Cassa Ravenna, Francesca Vitali, ha visto studentesse e studenti affrontare il tema della parità di genere declinato all’ambito economico: dal diritto alla parità retributiva tra donne e uomini, alle pari opportunità nelle carriere, dalla lotta agli stereotipi alla costruzione di una società più equa e coerente con gli obiettivi dell’Agenda 2030, tra i cui punti cardinali figura appunto il raggiungimento della parità di genere. Ragazze e ragazzi hanno formulato moltissime domande e dato vita anche ad un interessante scambio di opinioni, a riprova del grande interesse che, anche da giovanissimi, hanno per le grandi sfide della modernità. L’Educazione finanziaria, divenuta materia obbligatoria per legge ma promossa da anni con regolarità ed in forma gratuita dalla Cassa di Ravenna, tornerà in classe alla scuola ‘A. Oriani’ il prossimo 1° dicembre con una lezione dedicata ai temi del risparmio, della pianificazione delle spese e della gestione consapevole del denaro.Ravenna, 11 novembre 2025 In allegato: foto delle classi al termine della lezione
La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna si complimenta con il Presidente della Cassa Antonio Patuelli per il conferimento della laurea honoris causa dell’Università di Pisa
La Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti, il Vice Presidente Franco Gabici e tutto il Consiglio di amministrazione si complimentano con Antonio Patuelli, Presidente della Cassa di Ravenna e dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi) per la laurea honoris causa conferitagli questa mattina dall’Università Statale di Pisa in ‘Banca, Finanza Aziendale e Mercati Finanziari’. ‘Si tratta di un riconoscimento di eccezionale prestigio ed importanza _ ha detto Mirella Falconi Mazzotti _, concesso dalla più antica Università di Toscana: la laurea honoris causa testimonia il contributo fondamentale sui temi economici assicurato da Antonio Patuelli al nostro paese, sia per la sua importante e continua attività nell’Associazione Bancaria Italiana, che nel contributo sempre coerente e continuo alla stabilizzazione del settore bancario ed alla conoscenza dei meccanismi, delle prospettive e delle implicazioni del sistema economico. Legando sempre con grande coerenza etica ed economia, Patuelli sa con energia, costanza e spirito di servizio affrontare i temi e le sfide più importanti dei nostri tempi, spesso intrecciate tra loro, in ambito economico, culturale e sociale, e questa laurea ne è la testimonianza più fedele e significativa’. Pisa, 7 novembre 2025
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AL CENTRO ESTIVO DI SANTERNO SI INSEGNANO I VECCHI MESTIERI
D’estate si viaggia sempre molto, ma viaggiare nel tempo non è un’esperienza che capiti facilmente a tutti. Succede sicuramente ai giovanissimi del Centro Estivo ‘Insieme sul Filo della Memoria’ di Santerno, a Ravenna: qui ragazzine e ragazzini, oltre a divertirsi, giocare e stare assieme, imparano i mestieri antichi e lo fanno con maestri d’eccezione, ovvero i 25 nonni e nonne volontari della struttura. Così la settimana scorre tra laboratori di cucito, falegnameria, pasta e bricolage con il giovedì dedicato a sfornare pane per tutti. Il tutto grazie all’impegno dell’Associazione Culturale e Ricreativa di Santerno e della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna che da anni sostiene questo progetto per la sua originalità e valenza sociale ed educativa. I giovanissimi sono i più entusiasti di tutti: confezionano prodotti ricamati, imparano ad attaccare i bottoni, preparano gli impasti con la farina e poi tirano la pasta con il mattarello, lavorano piccoli pezzi di falegnameria e alla sera in genere portano a casa i risultati della propria preziosa giornata lavorativa. Il forno a legna aggiunge sapori e aromi indimenticabili: pane e pizzette sfornate da questi novelli chef sono sinonimo di sicura allegria. Ma i giovanissimi non sono i soli entusiasti dell’iniziativa: lo sono ancor più i nonni che, al piacere di trasmettere la propria arte alle giovani generazioni, abbinano la possibilità di socializzare e riattivare il dialogo tra generazioni, spesso interrotto dalla vita stressante di oggi. ‘Abbiamo iniziato 27 anni fa _ spiega il Presidente dell’Associazione Culturale Ricreativa di Santerno Mauro Perini _ sviluppando un’idea che con gli anni si è rivelata sempre più vincente: oggi purtroppo dobbiamo creare una lista ed a volte escludere qualche ragazzo o ragazza perché facciamo gruppi di cento iscritti e non possiamo andare oltre. Vedo signore di novant’anni entusiaste di trasmettere la propria conoscenza a questi ragazzi e bambini talmente felici di apprendere cose belle e concrete da essere dispiaciuti quando i laboratori terminano: una giovanissima qualche giorno fa si è sistemata da sola un vestitino strappato e con grande soddisfazione’. Il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Ernesto Giuseppe Alfieri sottolinea l’importanza del progetto di Santerno, cui annualmente la Fondazione contribuisce in modo importante: ‘Si tratta di un’idea geniale e di un esempio virtuoso di educazione _ dice il Presidente _, che oltre ad insegnare ai giovanissimi cose importanti e preziose, consente a persone di tutte le età di ritrovare la gioia dello stare assieme e del condividere valori veri e fondanti della nostra società, come il lavoro, la collaborazione, l’impegno, la convivenza e il benessere’. Ravenna, 25 luglio 2024
Progetto Fondazioni per la Romagna
La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, da una iniziativa di raccolta fondi tra le associate di ACRI Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa, mette a disposizione dei cittadini di Ravenna colpiti dalla drammatica alluvione della primavera scorsa, un plafond di 250 mila euro per contributi diretti a chi ha subito danni agli immobili, agli arredi ed ai mobili: la Croce Rossa Italiana Comitato di Ravenna gestirà operativamente la raccolta e l’esame delle richieste e della relativa documentazione. Il modulo è disponibile sul sito della Croce Rossa Italiana sezione di Ravenna https://criravenna.jimdo.com/ Ravenna, 22 gennaio 2024
GIORNATA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI: L’IMPEGNO DELLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI RAVENNA DALL’UNIVERSITA’ ALLE PRIMARIE
Tra i banchi di scuola c’è da anni una fedele alleata di tutti gli studenti, alunni, docenti e genitori. E’ la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna che non solo ha nel proprio ruolo istituzionale quello di sostenere, promuovere, qualificare e implementare l’educazione in tutti gli ordini e gradi, ma partecipa a questo suo compito con un valore aggiunto importante di entusiasmo e creatività intervenendo non solo come ente erogatore, ma come protagonista dell’ideazione, dell’organizzazione e dello sviluppo dei progetti per tutti gli istituti e le scuole che oggi celebrano la Giornata Internazionale degli Studenti. <Il nostro impegno nel settore dell’educazione, strategico per il futuro del paese e per le famiglie _ spiega il Presidente della Fondazione, Ernesto Giuseppe Alfieri _ è a 360 gradi, dai corsi universitari alle classi dei più piccoli delle scuole primarie. L’intervento più importante negli ultimi anni e nei prossimi è a sostegno del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia a Ravenna, giunto al quarto anno accademico con innumerevoli e positivi risvolti di carattere economico e di sviluppo delle strutture e cure dell’Ospedale S. Maria delle Grazie di Ravenna e con la possibilità di sfruttare anche terapie sperimentali e nuovi trattamenti terapeutici>. La Fondazione inoltre ha messo gratuitamente a disposizione dell’Ateneo di Bologna il fabbricato di via Tombesi dell’Ova per il Corso di Laurea in Ingegneria. Ma, se l’Università è il vertice della piramide degli interventi della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, la sua base è ancora più ampia, ricca e variegata erogando energie e risorse all’ampia e capillare attività di sostegno dell’attività educativa per studenti più giovani. La partecipazione attiva degli studenti è il vero valore aggiunto del grande progetto che ha coinvolto da quattro anni un numero crescente di classi: <Progetto Futuro> è nato da un’idea dell’ingegner Romeo Tasselli, la cui azienda, la Secam, promuove assieme a Fondazione Cassa di Risparmio Ravenna, Fondazione Golinelli e Ufficio Scolastico Provinciale un premio destinato ai migliori progetti elaborati dagli istituti scolastici sul futuro delle nostre città. <Una serie di video, supporti multimediali, animazioni grafiche e dinamiche consente di vedere le nostre città come saranno tra qualche anno o decina d’anni – spiega ancora Alfieri -, una visione possibile attraverso gli occhi geniali e originali dei nostri giovani. Mentre si sta già lavorando alla prossima edizione, i progetti premiati in questi primi anni sono stati davvero sorprendenti: città sostenibili, integrazione, rivoluzione dei trasporti a basso impatto ambientale, risparmio energetico, protezione delle categorie più deboli, condivisione di spazi ed esperienze, un nuovo rapporto domestico con gli animali. La recente premiazione al Palazzo dei Congressi, con i giovani vincitori della prima edizione chiamati a premiare in prima persona i vincitori dell’edizione più recente, è stata davvero un momento emozionante e di crescita per tutti, non solo per i ragazzi>. <Anche nel 2024 la Fondazione _ spiega ancora Alfieri _ sarà al fianco dell’importante progetto di didattica e scrittura che ha preso corpo 18 anni fa per la prima volta in Emilia Romagna proprio nella nostra provincia di Ravenna: il Campionato di Giornalismo, promosso dal quotidiano QN – Il Resto del Carlino e rivolto a tutte le secondarie di primo grado della provincia>. i. E’ al suo primo anno di vita invece il <Parlamento dei Ragazzi>, un grande progetto regionale che vede i ragazzi vivere in proprio l’esperienza concreta dell’educazione civica. Sono gli studenti delle primarie infatti ad eleggere con scrutinio segreto un proprio parlamento che è chiamato a votare progetti specifici per la propria scuola avendo a disposizione un budget totale di 500 euro. Ideata dal Presidente del Gabinetto Vieusseux di Firenze Riccardo Nencini e coordinato dalla professoressa Monica Frasca, il progetto è sostenuto attivamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, che nel 2024 continuerà a collaborare e sostenere tanti altri progetti tra cui quello in collaborazione con l’Acri per la Repubblica Digitale. <Nell’anno dell’apertura a Ravenna del Museo Byron, prevista nella primavera 2024 conclude Alfieri _ sono anche innumerevoli le iniziative che la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna sostiene in tutte le scuole: per preparare i nostri cittadini del futuro non solo ad un grande evento che coinvolgerà tutta la città ma anche a quella che è la forma di economia mondiale a più alto valore aggiunto, la cultura>.
Approvato all’unanimità il bilancio previsionale 2026 della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna
Il Consiglio di Amministrazione e l’Organo di Indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna hanno approvato all’unanimità il documento programmatico previsionale per il 2026, un documento che, ispirato dagli innovativi principi dell’Acri (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio), si caratterizza per le molteplici tipologie ed i consistenti filoni di intervento articolati in tre diverse direttrici. Per la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, presieduta da Mirella Falconi Mazzotti, il 2026 sarà un anno di particolare rilevanza, sia perché sarà il 35° anno dalla nascita del 1° gennaio 1992, sia per i forti ed ulteriori incrementi delle entrate dovuti ai dividendi nuovamente cresciuti della partecipata Cassa di Ravenna Spa. La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna è tra l’altro azionista, oltre che della Cassa di Ravenna Spa, anche della Cassa Depositi e Prestiti e della Banca d’Italia, vale a dire le più importanti istituzioni finanziarie del paese, ed opera con prevalenza nei territori in cui è presente La Cassa. Sono state individuate dal Consiglio di amministrazione e dall’Organo di Indirizzo tre direttrici di intervento: le attività istituzionali, le erogazioni di servizi e comodati d’uso ed i progetti strategici. Per le attività istituzionali, il Cda e l’Organo di indirizzo, tenendo in considerazione il perdurare del delicato momento vissuto da larghi strati della popolazione, ha rafforzato l’impegno in cinque settori di intervento per un importo totale di oltre tre milioni e mezzo, nettamente superiore ai 2 milioni e 700 mila euro dell’anno scorso: anziani e categorie disagiate (in particolare per il sostegno ai mutui prima casa per le famiglie meno abbienti e con l’avvio del progetto per persone disabili a Godo di Russi), educazione e formazione (tra cui spicca il contributo cospicuo per il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia che nel 2026 festeggerà i primi laureati a Ravenna, ed i numerosi progetti per le scuole di ogni ordine e grado), volontariato (con numerosissimi progetti diffusi su tutto il territorio, tra cui sta avendo particolare rilievo il progetto ‘Il Mare attrezzato’, stabilimento balneare per disabili gravi a Punta Marina), salute pubblica (tra gli investimenti il contributo per la dotazione del robot chirurgico all’ospedale di Ravenna e quello per l’apertura nel 2026 del nuovo centro per trapianti allogenici, unico in tutta la Romagna) e la cultura con il sostegno diretto ad attività e progetti che vanno dalla biblioteca Oriani a Casa Zaccagnini, dal Museo delle Ceramiche di Faenza alle attività del Ravenna Festival e dell’Associazione Angelo Mariani. La seconda direttrice di intervento riguarda le erogazioni di servizi ed i comodati d’uso: la Fondazione in particolare contribuisce in modo determinante allo sviluppo della Facoltà di Ingegneria con la concessione in comodato d’uso gratuito dell’ampio palazzo di via Tombesi dell’Ova e sostiene le attività del Museo Multimediale Dantesco e la preziosa Biblioteca Dantesca dei Frati Francescani concedendo in comodato d’uso gratuito l’intero piano sovrastante il ‘Chiostro Dante’, di proprietà della Fondazione. La terza direttrice individuata dal Consiglio di amministrazione e dall’Organo di Indirizzo è quello dei progetti strategici, in cui la Fondazione è impegnata direttamente: i progetti strategici riguardano i Musei Byron, del Risorgimento, delle Bambole ed altri Balocchi, la cui apertura un anno fa ha acceso su Ravenna i riflettori dei grandi media e network internazionali, ospitando Capi di Stato ed Autorità istituzionali dell’Unione Europea, della Repubblica Italiana e di altri Stati come il Regno Unito e la Repubblica di San Marino, portando a Ravenna migliaia di turisti da tutto il mondo, e ricevendo visite importantissime di personaggi eminenti del mondo della cultura, del teatro, della letteratura e della musica. Nei progetti strategici rientra anche l’organizzazione di ‘Prospettiva Dante’, l’unico grande Festival al mondo dedicato interamente a Dante, alla conoscenza ed alla diffusione della cultura, del pensiero e dell’importanza storica e letteraria del Padre della lingua italiana. Una serie di interventi sono destinati ad ampliarsi ulteriormente a breve quando saranno realizzati il pieno recupero funzionale di Casa Zaccagnini, destinata ad ospitare parte dei volumi della Biblioteca Oriani, e del Palazzo dell’Orologio in piazza del Popolo, recentemente acquisito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. ‘Siamo particolarmente soddisfatti di questo bilancio _ spiega la Presidente della Fondazione Mirella Falconi Mazzotti _ per il quale dobbiamo riconoscere un grande merito al Gruppo La Cassa di Ravenna che con la Presidenza di Antonio Patuelli ci assicura quest’anno dividendi sempre più cospicui ed importanti con i quali programmare interventi crescenti e strategici sul territorio. Il 2026 sarà un anno di grande importanza per la Fondazione, il cui ruolo centrale nella vita e nello sviluppo dei territori è diventato sempre più crescente e strategico: prova ne è l’aumento esponenziale di attenzione legato ai Musei Byron e del Risorgimento, la crescita delle presenze turistiche e dei giorni di permanenza degli ospiti, la moltiplicazione degli eventi culturali di altissimo profilo e la continua crescita degli studenti e delle studen tesse dell’Università, con il completamento del primo ciclo di Medicina come fiore all’occhiello. Questi fatti rappresentano un motivo di grande orgoglio ed uno stimolo a proseguire con sempre più forza e convinzione sulla strada intrapresa dai miei predecessori Lanfranco Gualtieri ed Ernesto Giuseppe Alfieri’. Ravenna, 14 novembre 2025
L’educazione finanziaria e la parità di genere: lezione alla scuola ‘Oriani’ di Longastrino con Cassa e Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna
L’Educazione Finanziaria entra per la prima volta con la Cassa di Ravenna e la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna nella scuola secondaria di primo grado ‘A. Oriani’ di Alfonsine e lo fa nelle classi di Longastrino grazie alle docenti Valeria Bragonzoni e Sara Albarello ed alla dirigente scolastica Ornella Benedetto. La lezione, intitolata ‘Contiamo pari’ e tenuta dalla professoressa Laura Ranca della Fondazione per l’educazione finanziaria ed al risparmio (Feduf) promossa dall’Associazione bancaria Italiana (Abi) e dalla Direttrice della filiale della Cassa Ravenna, Francesca Vitali, ha visto studentesse e studenti affrontare il tema della parità di genere declinato all’ambito economico: dal diritto alla parità retributiva tra donne e uomini, alle pari opportunità nelle carriere, dalla lotta agli stereotipi alla costruzione di una società più equa e coerente con gli obiettivi dell’Agenda 2030, tra i cui punti cardinali figura appunto il raggiungimento della parità di genere. Ragazze e ragazzi hanno formulato moltissime domande e dato vita anche ad un interessante scambio di opinioni, a riprova del grande interesse che, anche da giovanissimi, hanno per le grandi sfide della modernità. L’Educazione finanziaria, divenuta materia obbligatoria per legge ma promossa da anni con regolarità ed in forma gratuita dalla Cassa di Ravenna, tornerà in classe alla scuola ‘A. Oriani’ il prossimo 1° dicembre con una lezione dedicata ai temi del risparmio, della pianificazione delle spese e della gestione consapevole del denaro.Ravenna, 11 novembre 2025 In allegato: foto delle classi al termine della lezione
La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna si complimenta con il Presidente della Cassa Antonio Patuelli per il conferimento della laurea honoris causa dell’Università di Pisa
La Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti, il Vice Presidente Franco Gabici e tutto il Consiglio di amministrazione si complimentano con Antonio Patuelli, Presidente della Cassa di Ravenna e dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi) per la laurea honoris causa conferitagli questa mattina dall’Università Statale di Pisa in ‘Banca, Finanza Aziendale e Mercati Finanziari’. ‘Si tratta di un riconoscimento di eccezionale prestigio ed importanza _ ha detto Mirella Falconi Mazzotti _, concesso dalla più antica Università di Toscana: la laurea honoris causa testimonia il contributo fondamentale sui temi economici assicurato da Antonio Patuelli al nostro paese, sia per la sua importante e continua attività nell’Associazione Bancaria Italiana, che nel contributo sempre coerente e continuo alla stabilizzazione del settore bancario ed alla conoscenza dei meccanismi, delle prospettive e delle implicazioni del sistema economico. Legando sempre con grande coerenza etica ed economia, Patuelli sa con energia, costanza e spirito di servizio affrontare i temi e le sfide più importanti dei nostri tempi, spesso intrecciate tra loro, in ambito economico, culturale e sociale, e questa laurea ne è la testimonianza più fedele e significativa’. Pisa, 7 novembre 2025
Inaugurata la mostra sull’Educazione Finanziaria: resterà aperta fino al 18 novembre
‘L’educazione finanziaria è un investimento sulla conoscenza che la Cassa di Ravenna e la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna fanno ogni anno con sempre maggiori adesioni di scuole e scolaresche: per dirla con le parole di Einaudi, conoscere è fondamentale per decidere e nella finanza come nella società più cose sappiamo più possiamo decidere in piena libertà e consapevolezza’. Lo ha detto Antonio Patuelli, Presidente della Cassa di Ravenna, intervenendo questa mattina alla cerimonia di inaugurazione della mostra sull’Educazione Finanziaria al Private Banking della Cassa in piazza del Popolo a Ravenna. ‘Siamo molto soddisfatti di promuovere questa attività _ ha detto Mirella Falconi Mazzotti, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna _ perché abbiamo visto direttamente l’entusiasmo e l’interesse di migliaia di giovani di tutte le età per questi temi, che sono economici e finanziati, ma anche etici e morali, con una diretta attinenza con i temi della sostenibilità, della lotta allo spreco, della parità di genere e con tutti i temi dell’Agenza 2030’. Alla cerimonia di inaugurazione, che coincide anche con l’apertura ufficiale dell’anno accademico dell’educazione finanziaria, hanno preso parte il Vice Direttori Generale Vicario Alessandro Spadoni, il Vice Presidente della Fondazione Franco Gabici, il Responsabile dell’Area commerciale Matteo Ramilli, la coordinatrice dei corsi della Fondazione per l’Educazione finanziaria (Feduf), Laura Ranca, l’Assessora alla Scuola ed alla Parità di Genere del Comune di Ravenna Francesca Impellizzeri e la funzionaria dell’Ufficio scolastico provinciale di Ravenna Anna Lombardo. I giovanissimi scolari e scolare della San Vincenzo De Paoli, guidati dal Dirigente scolastico Romano Valentini, che hanno realizzato in laboratorio alcuni dei lavori esposti nella mostra, hanno rivolto domande agli intervenuti. I progetti di educazione finanziaria hanno raggiunto nel 2024-2025 oltre 2.800 studenti e studentesse di scuole di ogni ordine e grado, dalle primarie alle superiori: gli istituti che hanno aderito sono stati numerosi, nelle province di Ravenna, Ferrara, Bologna, Firenze e Lucca. Le lezioni sono state modulate secondo l’età ed i temi preferiti da docenti e scolaresche: fiore all’occhiello di tutta l’attività è stata la finale nazionale, con nono posto assoluto in Italia, degli studenti dellìITC Manfredi Tanari di Bologna, grandi protagonisti del Progetto ‘Conoscere la Borsa’. Quest’anno le lezioni sono già partite all’IT Morigia Perdisa ed a breve inizieranno in un numero doppio di scuole rispetto all’anno scorso, con l’ingresso di istituti che per la prima volta affontano con Cassa e Fondazione i temi dell’educazione finanziaria, dalle scuole di Russi, Alfonsine, Longastrino e Budrio fino alla De Pisis ed alla Dante Alighieri di Ferrara. Ravenna, 6 novembre 2025
Martedì 4 novembre alle 19 uno speciale di Studio Aperto di Italia 1 sui Musei Byron e del Risorgimento. Inaugurata intanto la mostra del Micromosaico
Le reti Mediaset sono sempre più interessate ed attente ai Musei Byron e del Risorgimento: ne è una nuova importante prova la rubrica di approfondimento Mag di Sturio Aperto che martedì prossimo 4 novembre alle 19 trasmetterà un ampio servizio sui Musei realizzato dall’inviato Vito Giliberto, con una intervista al Presidente della Cassa di Ravenna e ideatore dei Musei Antonio Patuelli ed un focus sulla visita di Robin Byron, pronipote del grande poeta, assieme alla moglie Robyn nei luoghi che ospitarono dal 1919 al 1821 l’illustre antenato. Giliberto, tra l’altro, curò già in passato un ampio approfondimento sui Musei, trasmesso nella Rubrica On Air: il suo ritorno, a qualche mese di distanza, non fa che confermare il grande appeal mediatico dei Musei inaugurati quasi un anno fa a Ravenna. Un interesse che continua sempre più a raggiungere tante parti del mondo: martedì 18 infatti arriveranno Shiori Kazama e Masakatsu Ikeda, due inviati giapponesi rispettivamente della Rivista online Frau e della Rivista online Saporita Web, due media che si occupano in special modo di viaggi, lifestyle e gourmet ma che, grazie al coordinamento dell’APT regionale, hanno voluto inserire i Musei Byron e del Risorgimento nel loro itinerario italiano. I due giornalisti saranno la stessa domenica anche a Teatro per il Messiah della Triologia d’autunno. Ieri intanto è stata inaugurata la mostra dei Gioielli in Micromosaico nel cortile dei Musei dal lato di via Morigia, nell’ambito della Biennale del Mosaico, realizzata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Erano presenti la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti, l’Assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia, la Direttrice dei Musei Alberta Fabbri e la Direttrice dell’Accademia di Belle Arti Paola Babini. In allegato: foto dell’evento Ravenna, 1 novembre 2025
Domani (venerdì 31 ottobre) l’inaugurazione della Mostra dei gioielli in micromosaico ai Musei Byron e del Risorgimento
I Musei Byron e del Risorgimento partecipano alla Biennale del Mosaico di Ravenna in programma fino al 18 gennaio 2026 Si inaugura ufficialmente domani alle 17 – davanti alle vetrine lato via Camillo Morigia – la mostra dei gioielli in micromosaico collocati nella corte dei Musei Byron e del Risorgimento che, in questo modo, partecipano alle iniziative della Biennale del Mosaico di Ravenna in corso a Ravenna fino al 18 gennaio 2026 in stretta collaborazione con l’Accademia di Belle arti di Ravenna. L’evento vedrà, tra le altre, la partecipazione della presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti, della direttrice dei Musei Byron e del Risorgimento Alberta Fabbri e della direttrice dell’Accademia di Belle Arti Paola Babini. Le opere – realizzate da alcuni studenti dell’Accademia di Belle arti di Ravenna che frequentano il corso triennale di “Design del gioiello” – verranno esposte nelle vertine del palazzo, lato via Morigia, e saranno liberamente visitabili negli orari di apertura del palazzo, dal martedì alla domenica delle 10 alle 23. “Si tratta – spiega Emanuela Bergonzoni, coordinatrice del corso di Design del gioiello presso l’Accademia delle Belle arti di Ravenna – di lavori realizzati in metallo da otto studenti del primo anno di corso che hanno creato micro collezioni di circa 3/5 gioielli l’una. Gli studenti hanno creato i prototipi decorandoli utilizzando il classico vetro filato di tradizione romana”. Nelle collezioni il lavoro manuale di prototipazione ha poi trovato applicazione nella serializzazione industriale. I gioielli sono stati progettati e realizzati per poter entrare nel commercio del settore gioiello con particolare attenzione al mondo del design, dell’alta moda e del luxury. “Per noi – spiega la presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti – si tratta di una occasione importante per dare visibilità ai Musei Byron e del Risorgimento collocandoli anche all’interno della serie di eventi che caratterizzano la Biennale del Mosaico”. Le collezioni presentate sono il frutto del lavoro progettuale e tecnico di un gruppo di giovani autori, che ha saputo coniugare la prototipazione manuale con la serializzazione industriale. Attraverso l’accurata posa dei filamenti di vetro, Anna Agati, Giovanni Amadori, Eleonora Ancarani, Shuyi Qui, Alice La Franca, Debora Dell’Aquila, Sara Cavina e Jingyi Zhang hanno dato vita a gioielli in micromosaico dal forte impatto estetico e dall’elevato contenuto innovativo. Molteplici sono le possibilità di sbocco lavorativo degli studenti dopo il percorso triennale del corso di Design del gioiello. Si va dall’apertura di una bottega, anche virtuale, in cui proporre le proprie creazioni ad entrare nell’industria del gioiello, sia come addetto alle lavorazioni che come designer. Inoltre la laurea triennale permette di accedere ai concorsi pubblici per l’insegnamento. Info: Emanuela Bergonzoni, 333302062; Corrado Piffanelli, 3357269756.
IT Morigia Perdisa a lezione di educazione finanziaria con La Cassa e la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna
L’IT Morigia Perdisa, istituto cittadino con due sedi ed oltre mille studenti, ha ospitato, in occasione della Giornata Mondiale del Risparmio, la prima lezione di educazione finanziaria dell’anno 2025-2026, attività organizzata dalla Cassa di Ravenna e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna n collaborazione con la Fondazione per l’Educazione ed al Risparmio (Feduf) promossa dall’Associazione Bancaria Italiana (Abi). Gli studenti e le studentesse della V A, V B e V C dell’indirizzo di Grafica e Comunicazione, coordinati dalla professoressa Anna Togni, hanno partecipato alla lezione su ‘Risparmio, pianificazione delle spese ed uso consapevole del denaro’ tenuta dalla professoressa Laura Ranca della Feduf. Gli oltre 80 partecipanti alla lezione sono intervenuti frequentemente con domande di grande interesse su azioni, obbligazioni, risparmio, tassi di interesse, inflazione, investimenti e mutui, confermando come, soprattutto a questa età ed a pochi mesi dal potenziale ingresso sul mercato del lavoro, i temi dell’educazione finanziaria siano di grande interesse per i giovani. Ed infatti l’IT Morigia Perdisa diretto dal Dirigente scolastico Paolo Taroni, è stato tra i primi istituti ad aderire con convinzione al progetto Educazione Finanziaria promosso dalla Cassa di Ravenna e dalla Feduf, venendo incontro anche alla nuova legge entrata in vigore con la conversione del Decreto Capitali che prevede obbligatoriamente l’insegnamento di questa materia nelle scuole nell’ambito più vasto dell’educazione civica. Le lezioni proseguiranno al Morigia Perdisa con la seconda lezione del 25 novembre prossimo su ‘Pagamenti digitali e sicurezza online’ tenuta dal professor Igor Lazzaroni. In tutto sono oltre mille gli studenti e le studentesse già iscritti ai corsi di educazione finanziaria con la Cassa di Ravenna, per oltre una decina di istituti di ogni ordine e grado delle province di Ravenna, Ferrara, Bologna e Roma. Giovedì 6 novembre intanto al Private Banking della Cassa (ex Bubani) in piazza del Popolo a Ravenna verrà inaugurata la mostra sull’Educazione finanziaria a scuola, alla presenza tra gli altri del Presidente della Cassa di Ravenna Antonio Patuelli, della Presidente della Fondazione Cassa di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti, dell’Assessora alla Scuola e alla Parità di genere Francesca Impellizzeri e della funzionaria dell’Ufficio Scolastico provinciale Anna Lombardo. Ravenna, 29 ottobre 2025
La scomparsa dell’ex Segretario Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mario Bacigalupo
‘La scomparsa di Mario Bacigalupo addolora tutto mondo della Cassa di Ravenna’, ha dichiarato il Presidente Antonio Patuelli. Mario Bacigalupo è stato fra i protagonisti della modernizzazione e della forte crescita in autonomia della Cassa di Risparmio di Ravenna fin dal 1979, quando vi entrò come Vice Direttore Generale, dopo una importante esperienza professionale nella Banca Commerciale Italiana. Poi nel 1987 Bacigalupo venne nominato Direttore Generale della Cassa di Ravenna, allora presieduta da Sergio Bandini, incarico che ricoprì fino al dicembre 1995 quando concentrò il suo impegno professionale quale Segretario Generale dell’allora recentemente nata Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. ‘Con Mario Bacigalupo Direttore Generale– ha sottolineato il Presidente Patuelli – la Cassa scelse le modernizzazioni innanzitutto tecnologiche fornite dal CSE di Bologna e si avviò alle strategie di crescita autonoma del proprio dinamico Gruppo bancario. Rimarrà in noi forte il ricordo di Mario Bacigalupo per le sue qualità intellettuali, per il dinamismo professionale e per le sensibilità umane: la Cassa – ha concluso il Presidente Patuelli- lo ricorderà adeguatamente’.
L’Accademia degli Incamminati in visita ai Musei Byron e del Risorgimento dopo la consegna del Vincastro d’argento al Magnifico Rettore Giovanni Molari
‘I Musei Byron e del Risorgimento hanno una importante similitudine con l’Università di Bologna: cercano e riescono ad essere attrattivi nel mondo. A Baku il Presidente Mattarella ricordava che noi italiani siamo i primi esportatori di cultura e questo nostro mettere in connessione il mondo ci accomuna molto con i Musei inaugurati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna’. Lo ha detto il Magnifico Rettore Giovanni Molari, ricevendo il ‘Vincastro d’Argento Premio a una Vita’, l’onorificenza dell’Accademia degli Incamminati che gli è stata consegnata questa mattina alla Sala Muratori della Biblioteca Classense. ‘La cosa più importante che l’Accademia degli Incamminati vuole riconoscere al Professor Giovanni Molari conferendogli il Vincastro d’Argento è il suo impegno costante, preciso, direi entusiastico per l’insediamento dell’Università in Romagna. Avere l’Università vuol dire avere vita, futuro: lo studio è libertà’ ha spiegato il Presidente dell’Accademia Venerino Poletti, aprendo i lavori della Tornata dedicata a ‘Byron in Romagna ed in Toscana’. ‘Questa Accademia ha molti punti in comune con l’Alma Mater _ ha continuato Molari _: il primo è la valorizzazione della cultura. Il secondo è che questa è una delle istituzioni culturali più antiche così come l’Alma Mater è una delle Università più antiche. Per l’Università è importante avere degli spazi che non siano in affitto, per dare futuro: lo stiamo facendo ovunque, ed a Ravenna stiamo lavorando per rendere sempre più stabili i nostri insediamenti, come dimostrano i lavori fatti in tutte le nostre sedi’. ‘Questa è una giornata doppiamente importante _ ha detto la Presidente Falconi Mazzotti _ perché il premio che viene conferito al Magnifico Rettore Giovanni Molari sottolinea il suo continuo impegno per il radicamento e lo sviluppo dell’Università in Romagna ed a Ravenna in particolare. Inoltre, la visita dell’Accademia ai Musei Byron e del Risorgimento rappresenta la conferma di come i Musei ideati da Antonio Patuelli e realizzati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna sono sempre più una meta ambita per le massime istituzioni culturali italiane’. ‘Sono qui accompagnato dallo spirito di un nostro grande predecessore, Natale Graziani, che è stato a lungo Presidente dell’Accademia e che scrisse un bel volume ‘Byron e Teresa, l’amore italiano’ ha esordito Antonio Patuelli. ‘Ma chi era Byron? Era l’erede di una famiglia di grandi feudatari inglesi. Byron dovette scappare dall’Inghilterra per lo spirito bacchettone dell’epoca, per lo spirito libertario e per le polemiche che le sue abitudini libertine suscitavano. Byron dovette quindi cambiare aria e non fu l’unico intellettuale del momento: la loro meta era soprattutto Firenze, perché la Toscana è sempre stata una luce di libertà nell’Italia oscurantista del Settecento e restaurata dopo il Congresso di Vienna, Firenze abolì la pena di morte già nel Settecento, prima in Europa e tra i primi nel mondo’. Il Grand Tour era un momento fondamentale della formazione dell’epoca: ‘Byron _ continua Patuelli _ iniziò il suo in Italia poco prima di quello di Goethe, che ne trasse una fotografia fantastica dell’Italia dell’epoca, ma anche dei costumi, della cultura profonda e delle varietà presenti. Il viaggio di Byron ebbe un orientamento diverso: la prima tappa fu Milano, i suoi occhi furono attratti dalla Scala, e da Milano andò direttamente a Venezia che, con il Congresso di Vienna, era tornata agli austriaci, che ne soffocarono le velleità internazionali, ma non le abitudini. E tra le abitudini c’erano l’attrazione per l’Europa, il lusso ed un Carnevale che durava tre mesi’. Patuelli ricostruisce così la figura di Byron. ‘Era sofferente e non poco e nascondeva la sua sofferenza per le malformazioni che gli avevano condizionato la vita: a Venezia, dove è stato dal 1816 al 1819, andava quasi tutti i giorni al Lido di Venezia per cavalcare ed al ritorno il più delle volte nuotava dal Lido a Palazzo Mocenigo’. Poi iniziava la lunga sera del Lord inglese ‘che si concludeva normalmente con dei fasti di natura amorosa ed un ritorno a nuoto seguito da un gondoliere’. Poi Patuelli, nell’affresco dei protagonisti della storia, passa a Teresa. ‘Lei era una Gamba, nata a Palazzo Gamba in via Gamba ma studiò a Faenza al Collegio dell’Antico convento di Santa Chiara dove rimase assieme alla sorella Faustina ed alla cugina Teresa Cavalli, sua coetanea. Teresa rimase sette anni in questo convitto. Il Conte Guiccioli era titolare del Palazzo Osio, abitava in via Cavour. I nobili ravennati ricchi andavano a svernare a Venezia, dove si trovavano nobili, ricchi e persone di cultura, per il lungo Carnevale. Ma sapendo com’erano morti prima Dante poi il Cardinale Bessarione, ci andavano via mare, dal porto. Così nacque l’incontro tra Teresa e Byron. Il Conte Guiccioli _ prosegue Patuelli _ era stato molto filo-napoleonico, la qual cosa era compresa ma non molto apprezzata: i napoleonici avevano portato un grande vento della libertà però erano francesi e lo stesso Napoleone aveva avuto timore di entrare in una città così ecclesiastica come Ravenna, ed infatti fece la via Emilia senza entrare a Ravenna, città con due Cardinali, quattri grandi Abbazie ed in cui una parte importante dei cittadini erano religiosi. Il viaggio di Byron, memore di Dante, si svolse su un percorso più lungo, passando da Bologna, si fermò qualche giorno ed arrivò a Ravenna. Tra le prime cose che fece, arrivato a Ravenna, fu inginocchiarsi davanti alla tomba di Dante e scrivere la Profezia di Dante ispirata proprio da Teresa, in cui attribuì a Dante tutti i suoi desideri di libertà, di separazione tra Stato e Chiesa, che diventò il primo libro di libertà che i patrioti romagnoli ebbero come fonte di ispirazione’. A Ravenna Byron incontrò i Carbonari, il cui punto d’incontro era la tuttora Farmacia Chigi tra via Cavour e via Carlo Cattaneo, ed il poeta, che era molto facoltoso, comprò dei fucili che nascose dove oggi c’è la Taverna Byron. Nel 1821 a Cadice venne concesso uno Statuto Costituzionale: fu un momento fortissimo per i primi moti risorgimentali, la Costituzione di Cadice venne adottata anche a Torino da Carlo Alberto, ci fu un tentativo di insurrezione di tante città e le notizie a Ravenna arrivarono tardi e si sfaldò subito il primo tentativo di insurrezione, così che la famiglia Gamba dovette partire dalla sera alla mattina in direzione Firenze. Byron, che aveva passaporto inglese e che era benvoluto dalla popolazione, rimase ancora un po’ ma un bel giorno gli fecero capire che era meglio che partisse. Andò subito dalla Contessa. Ma si accorse che quella forte passione non era così forte e lui andò a Pisa dove trovò Shelley ed un altro nucleo di letterati e dove c’era l’Università più storica ed antica della Toscana, per cui andare a Pisa per Byron era andare anche in un ruolo di cultura. Da lì una nuova partenza per la Liguria e poi per la Grecia: e lì iniziò purtroppo l’ultimo tratto della sua vita che si conclude in Grecia. Una storia che rende oggi Ravenna la capitale mondiale di Byron’. Alla Tornata sono intervenuti anche il Vice Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Franco Gabici, il Presidente dell’Italian Byron Society Ernesto Giuseppe Alfieri e la Presidente dell’Istituzione Biblioteca Classense Patrizia Ravagli. Nel pomeriggio i soci dell’Accademia hanno visitato i Musei Byron e del Risorgimento accompagnati dalla Direttrice Alberta Fabbri Ravenna, 18 ottobre 2025
Ecco chi è il mecenate che ha donato i suoi cimeli ai Musei Byron e del Risorgimento: Geoffrey Bond in visita ai Musei
Ricostruire la storia dei preziosi cimeli di Lord Byron conservati al Museo a lui dedicato è un esercizio ricco di fascino. Tanto più quanto i protagonisti arrivano ai Musei di persona. Geoffrey Bond lo ha fatto con la moglie Dianora in questo autunno di grandi sorprese per i Musei Byron e del Risorgimento. Bond non è un mecenate qualsiasi: vive nella casa che fu di Lord Byron, nella Contea di Nottingham, a Londra, ne conserva a tutt’oggi molti cimeli e nel 2019, quando venne a sapere che a Ravenna si stava lavorando alla realizzazione di un Museo dedicato al grande poeta inglese, decise di donarne una parte importante alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. ‘Byron visse nella casa in cui abitiamo noi dal 1803 al 1808 _ ricorda Bond, che era Procuratore Capo a Londra e ora può dedicarsi a tempo pieno alla sua grande passione di collezionista di opere _, quando aveva cioè dai 15 ai venti anni e compose molte delle poesie più belle’. Poesia contenute nell’Hebrew Melodies, la cui prima edizione è custodita nella Sala del Viaggio dei Musei Byron e del Risorgimento. Nella sua visita ravennate, Bond è stato accompagnato dalla Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti, dal Presidente dell’Italian Byron Society Ernesto Giuseppe Alfieri, dal Vice Presidente Gregory Dowling, dalla Direttrice dei Musei Alberta Fabbri, dal Coordinatore dei comitati scientifici Donatino Domini e dalla componente Claudia Giuliani. Lo stesso Domini racconta come è nato il ponte con casa Byron a Londra. ‘Nel 2019 quando era ormai in formazione il progetto dei Musei fu lo stesso Bond, che ne aveva avuto notizia in Inghilterra già nel 2015-2016, a mettersio in contatto con noi e venne a Ravenna. Ci ha donato cimeli straordinari, uno su tutti il busto di Byron che campeggia nella Sala Venezia accanto a Teresa’. Quello che Domini non dice è che Bond ha scelto di donare i suoi cimeli ai Musei Byron e del Risorgimento di Ravenna, pur essendoci a Londra un Museo, di dimensioni molto più ridotte, dedicato a Byron. E Bond continua ad arricchire la collezione dei Musei Byron e del Risorgimento con altri cimeli: durante la sua visita ha fatto dono ai Musei di due busti ‘che datano il 1830 e sono stati realizzati in una famosa fabbrica di porcellana’. Geoffrey Bond è un entusiasta: si è talmente appassionato alle narrazioni mutlimediali dei Musei che si è lasciato più volte scappare espressioni di stupore e sorpresa, culminate con un entusiastico applauso finale all’ultima interattività della Sala della Grecia, dove il colpo al tavolo attiva la narrazione degli ultimi giorni di Byron. Dopo la visita del pronipote di Byron, Robin, e della moglie Lady Robyn Byron, un altro illustre inglese legato alla storia del grande poeta arriva a Ravenna, attratto dalla straordinaria eco mediatica che i Musei Byron e del Risorgimento hanno ottenuto su tutta la stampa mondiale, ed anglosassone in particolare. Ma i Musei stanno conquistando tutti, prova ne sono le 1.050 visite registrate durante la giornata di ‘E’ Cultura’. Un boom che ha spinto la Presidente della Fondazione Mirella Falconi Mazzotti a studiare una grande sorpresa per festeggiare il compleanno dei Musei il 29 novembre 2025. Ravenna, 17 ottobre 2025
I gioielli in micromosaico in mostra ai Musei Byron e del Risorgimento
I gioielli in micromosaico fanno tappa nelle vetrine collocate all’interno di Palazzo Guiccioli nell’ambito dei Musei Byron e del Risorgimento che, in questo modo, partecipano attivamente alle iniziative della Biennale del Mosaico di Ravenna in corso a Ravenna dal 18 ottobre 2025 al 18 gennaio 2026 in stretta collaborazione con l’Accademia di Belle arti di Ravenna. Le opere – realizzate da alcuni studenti dell’Accademia di Belle arti di Ravenna che frequentano il corso triennale di “Design del gioiello” – verranno esposte nelle vertine del palazzo, lato via Morigia, e saranno liberamente visitabili negli orari di apertura del palazzo, dal martedì alla domenica delle 10 alle 23. “Si tratta – spiega Emanuela Bergonzoni, coordinatrice del corso di Design del gioiello presso l’Accademia delle Belle arti di Ravenna – di lavori realizzati in metallo da otto studenti del primo anno di corso che hanno creato micro collezioni di circa 3/5 gioielli l’una. Gli studenti hanno creato i prototipi decorandoli utilizzando il classico vetro filato di tradizione romana”. Nelle collezioni il lavoro manuale di prototipazione ha poi trovato applicazione nella serializzazione industriale. I gioielli sono stati progettati e realizzati per poter entrare nel commercio del settore gioiello con particolare attenzione al mondo del design, dell’alta moda e del luxury. “Per noi – spiega la presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti – si tratta di una occasione importante per dare visibilità ai Musei Byron e del Risorgimento collocandoli anche all’interno della serie di eventi che caratterizzano la Biennale del Mosaico”. Le collezioni presentate sono il frutto del lavoro progettuale e tecnico di un gruppo di giovani autori, che ha saputo coniugare la prototipazione manuale con la serializzazione industriale. Attraverso l’accurata posa dei filamenti di vetro, Anna Agati, Giovanni Amadori, Eleonora Ancarani, Shuyi Qui, Alice La Franca, Debora Dell’Aquila, Sara Cavina e Jingyi Zhang hanno dato vita a gioielli in micromosaico dal forte impatto estetico e dall’elevato contenuto innovativo. Molteplici sono le possibilità di sbocco lavorativo degli studenti dopo il percorso triennale del corso di Design del gioiello. Si va dall’apertura di una bottega, anche virtuale, in cui proporre le proprie creazioni ad entrare nell’industria del gioiello, sia come addetto alle lavorazioni che come designer. Inoltre la laurea triennale permette di accedere ai concorsi pubblici per l’insegnamento. L’inaugurazione ufficiale della mostra, comunque già visitabile a partire dal 18 ottobre, avverrà alle ore 17 di venerdì 31 ottobre nel cortile del Palazzo Guiccioli antistante le vetrine, alla presenza della presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti, del presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Ravenna Ernesto Giuseppe Alfieri, della direttrice dell’Accademia Paola Babini e della direttrice dei Musei Byron e del Risorgimento Alberta Fabbri. Info: Emanuela Bergonzoni, 333302062; Corrado Piffanelli, 3357269756.
Le scuole San Biagio e Damiano grandi protagoniste della giornata di ‘E’ Cultura’
Un grande successo straordinario con centinaia di persone in visita ai Musei Byron e del Risorgimento, ai Chiostri Danteschi della Fondazione Cassa di Rsiparmio di Ravenna ed all’ex Bubani di piazza del Popolo, ora Private Banking della Cassa. Questa la sintesi della giornata di apertura di palazzi, musei e monumenti promossa dall’Associazione Bancaria Italiana (Abi) presieduta da Antonio Patuelli e che ha visto Ravenna grande protagonista con l’apertura in contemporanea di tre luoghi che sono meta incessante di visitatori e visitatrici da tutto il mondo. L’apertura è stata organizzata nell’ambito della settimana di ‘E’ Cultura’, il grande evento nazionale promosso dall’Abi. Nella giornata in cui tradizionalmente banche e fondazioni bancarie aprono gratuitamente alla visita di cittadine e cittadini, scolaresche, turiste e turisti, i propri monumenti ed i propri palazzi, per una iniziativa assieme di conoscenza dei propri capolavori e di festa per la grande tradizione artistica e monumentale del nostro Paese, la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna presieduta da Mirella Falconi Mazzotti ha aperto, per la prima volta nell’evento ‘E’ Cultura’, gratuitamente le porte dei Musei Byron e del Risorgimento a tutti i visitatori e le visitatrici che, desideravano visitare oggi le sale dedicate al Grande Poeta inglese ed al Risorgimento. I primi ospiti, gia’ ben prima delle 10, sono stati quattro turiste e turisti di Bamberg in Germania. Nella mattinata i Musei sono stati visitati da diverse classi, tra le quali la III A e la III G della San Biagio, accompagnate dalle docenti Monica Cacciatore, Laura Monini e Rita Batistuli e da numerosi genitori, e la II E dell’Istituto Damiano accompagnata dalle professoresse Valentina Valente, Manuela Gismondi, Silvia Zanzi, Silvia Rossetti e Rosà Parente. Alla visita hanno poi aderito un nutrito gruppo di insegnanti di altri istituti cittadini, a titolo individuale, in attesa di accompagnare poi in altra data le relative classi. A quasi un anno di distanza, dall’inaugurazione, i Musei sono già stati visitati complessivamente da decine di migliaia di visitatori e visitatrici, tra i quali anche Capi di Stato, esponenti del mondo della cultura e dell’arte, della musica e del giornalismo. I Musei hanno poi ricevuto la visita nel pomeriggio, in occasione dei ’40 anni dei Garibaldini’, dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini che ha organizzato per oggi una celebrazione pubblica iniziata a Casa Matha alle 16.30, con gli interventi anche di Antonio Patuelli, Presidente della Cassa di Ravenna e direttore della rivista storico-culturale ‘Libro Aperto’ e proseguita poi ai Musei Byron e del Risorgimento, dove è stata accolta dalla Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Mirella Falconi Mazzotti e dalla Banda Città di Ravenna. Tantissimi ospiti in visita anche all’elegante e storico negozio ex Bubani, ora Private Banking della Cassa, in piazza del Popolo, sotto i portici, accolti dal responsabile del Private Roberto Vicari e dalla sua Vice Monica Berti. L’ex negozio in questa occasione ha anche allestito una mostra specifica in tema con la giornata di ‘E’ Cultura’: si tratta di una mostra che anticipa i temi della Biennale del Mosaico, in programma dal 18 ottobre 2025 al 18 gennaio 2026, con una mostra di libri illustrati dedicati al mosaico. L’esposizione è suddivisa in due parti: in una vetrina sono esposti libri che trattano il mosaico contemporaneo e gli artisti più famosi usciti dall’Accademia di Ravenna, nomi che sono presenti anche nella Mostra permanente del Mosaico contemporaneo del MAR, e che parteciparono alla mostra storica di Ravenna del 1959; l’altra vetrina presenta libri sui mosaici antichi di Ravenna, presenti anche nelle basiliche, nei mausolei e nel battistero. Tantissimi visitatori e visitatrici anche ai Chiostri Danteschi della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, nella zona del Silenzio attiguo alla Tomba di Dante. Per molti ospiti si è trattato di iniziare o concludere qui un percorso letterario di grandissimo fascino che unisce, a poche centinaia di metri di distanza, il Palazzo che fu di Byron alla casa eterna di Dante: un percorso che lo stesso Byron fece appena arrivato a Ravenna, per rendere omaggio al Sommo poeta, e che è sempre più scelto, amato e seguito da turiste e turisti di tutto il mondo Ravenna, 11 ottobre 2025
‘E’ Cultura’, che successo: 1.050 persone visitano i Musei Byron e del Risorgimento
Sono state 1.050 le persone che hanno visitato ieri (sabato 11 ottobre) i Musei Byron e del Risorgimento e il Museo delle Bambole durante la giornata di apertura straordinaria e gratuita al pubblico: l’iniziativa era inserita nell’ambito di ‘E’ Cultura’, il grande evento nazionale promosso dall’Associazione Bancaria Italiana (Abi). Per l’occasione sono stati aperti gratuitamente al pubblico anche l’ex Bubani di piazza del Popolo, ora Private Banking della Cassa di Ravenna, ed i Chiostri Danteschi della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Ma i Musei Byron e del Risorgimento sono stati la grande novità nazionale ed internazionale di ‘E’ Cultura’: prova ne è che fin dal primo mattino, ancora prima dell’apertura dei cancelli, erano presenti turisti e turiste dalla Germania, dall’Australia e dal Canada. Per tutta la giornata si sono susseguite poi le visite di persone provenienti in parte da Ravenna e dalla Romagna ed in larghissima parte da tutta Italia e dall’estero: in molti momenti, le guide ed il personale di Ravenna Antica hanno consigliato percorsi adeguati per evitare l’eccessiva affluenza delle sale, soprattutto nella mattinata quando i Musei sono stati visitati anche da diverse scolaresche, alcune delle quali hanno utilizzato il giorno libero del sabato per fare una visita con anche i genitori, e da numerosi docenti di varie scuole, in visita guidata per conto della propria scuola. Anche nel pomeriggio l’affluenza è stata altissima ed è culminata alla sera con l’arrivo di circa 100 garibaldini, coordinati dall’Associazione ‘Anita Garibaldi’, accompagnati dalla Banda Città di Ravenna ed anche dal Vice Sindaco di Ravenna Eugenio Fusignani e dall cittadino onorario di Laguna Gian Antonio Mingozzi. Ad accogliere la coloratissima e folta delegazione la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Mirella Falconi Mazzotti, e la Direttrice dei Musei Alberta Fabbri. I Musei Byron e del Risorgimento ed il Museo delle Bambole si avviano così a tagliare nel migliore dei modi il traguardo del loro primo anno di vita, il 29 novembre prossimo: un anno straordinario per affluenza, visite istituzionali di primissimo piano, ospiti illustri e visibilità mediatica mondiale. A riprova, come ha detto Antonio Patuelli intervenendo sabato alla giornata di studi dell’Associazione ‘Anita Garibaldi’ che ‘Byron ha dato al Risorgimento italiano una contestualizzazione internazionale che fa oggi di Ravenna e della Romagna un punto di riferimento imprescindibile per studiosi, turisti, appassionati, visitatori e visitatrici’. Ravenna, 12 ottobre 2025
Musei Byron e del Risorgimento aperti gratuitamente per la giornata di ‘E’ Cultura’ sabato 11 ottobre
Una grande novità caratterizza l’edizione 2025 di ‘E’ Cultura’, il grande evento nazionale promosso dall’Associazione Bancaria Italiana (Abi) presieduta da Antonio Patuelli. Nella giornata in cui tradizionalmente banche e fondazioni bancarie aprono gratuitamente alla visita di cittadine e cittadini, scolaresche, turiste e turisti, i propri monumenti ed i propri palazzi, per una iniziativa assieme di conoscenza dei propri capolavori e di festa per la grande tradizione artistica e monumentale del nostro Paese, la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna presieduta da Mirella Falconi Mazzotti aprirà, per la prima volta nell’evento ‘E’ Cultura’, gratuitamente le porte dei Musei Byron e del Risorgimento a tutti i visitatori e le visitatrici che, anche senza prenotazione, desidereranno visitare in quel giorno le sale dedicate al Grande Poeta inglese ed al Risorgimento. L’evento ‘E’ Cultura’ è in programnma sabato 11 ottobre dalle 10 alle 18. Dopo l’inaugurazione del 29 novembre 2024, a quasi un anno di distanza in cui i Musei sono stati visitati con grande frequenza anche da Capi di Stato, esponenti del mondo della cultura e dell’arte, della musica e del giornalismo, per la prima volta i Musei saranno aperti gratuitamente per tutti. L’iniziativa è particolarmente rivolta alle scuole di ogni ordine e grado per le quali, per motivi organizzativi, si richiede comunque la prenotazione al numero 335 7269756. I Musei Byron e del Risorgimento, che hanno finora avuto migliaia di visite da tutto il mondo, dall’Australia al Canada, dal Giappone all’Argentina, e che sono stati raccontati e apprezzati dai media di tutto il mondo, non solo anglosassone, promuovono in questa occasione una particolare giornata con tutti quanti vorranno vivere o rivivere le moderne realtà digitali che caratterizzano i Musei, la straordinaria ricchezza di documentazioni, fotografie, ricostruzioni storiche, approfondimenti, video e audio scientificamente ricostruiti dall’epoca. I Musei Byron e del Risorgimento, grande novità del 2025, non sono però l’unica attrazione della giornata di ‘E’ Cultura: nell’occasione infatti saranno aperti gratuitamente al pubblico anche i Chiostri Danteschi della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, nella zona del Silenzio attiguo alla Tomba di Dante, e lo storico negozio ex Bubani di piazza del Popolo a Ravenna, ora Private Banking della Cassa un gioiello di storia ed eleganza liberty nel cuore della città bizantina. Sarà visitabile online anche il Palazzo della Cassa di Ravenna, con una audio e video guida sul sito della Cassa (www.lacassa.com), ed il Palazzo della Banca di Imola sul sito www.bancadiimola.it. Ravenna, 4 ottobre 2025
Riccardo Cocciante conquistato dai Musei Byron e del Risorgimento
Un’altra graditissima visita a sorpresa per i Musei Byron e del Risorgimento: il notissimo cantautore e compositore Riccardo Cocciante è arrivato venerdì attorno alle 17, accompagnato dalla moglie francese Catherine Boutet, all’ingresso dei Musei dove c’erano ad attenderlo la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti e la Direttrice dei Musei Alberta Fabbri. Cocciante si è intrattenuto a lungo in particolare al Museo Byron, complimentandosi più volte con la Presidente Falconi Mazzotti per la straordinaria ricchezza di contenuti e di documenti e per la modernità della fruizione immersiva e digitale: il maestro ha provato anche tutte le interattività, fin dalla Sala del Viaggio dove ha inserito diverse schede dedicate alle tappe di Byron verso l’Italia, attraverso la Sala Venezia dove ha aperto assieme alla moglie gli scrigni che narrano l’incontro e la conoscenza tra Byron e Teresa a Venezia, e poi via via nella Sala Ravenna dove si è seduto a chiacchierare con la Presidente della Fondazione e fino all’ultima sala, quella dedicata all’esperienza finale tragica del poeta in Grecia, sala nella quale Cocciante ha attivato con il colpo sul tavolo interattivo l’ultima narrazione sui giorni finali di Byron. Cocciante si è poi intrattenuto anche al Bar L’Incontro, affollatissimo in un bel pomeriggio di sole, e quindi ha firmato il registro delle presenze dei Musei, apponendo la propria firma nell’album che annovera già quelle di Capi di Stato come i Reali d’Inghilterra Carlo e Camilla e come i Reggenti di San Marino Italo Righi e Denise Bronzetti, di eminenti figure istituzionali come il Vice Presidente della Commissione Europea Raffaele Fitto ed il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri della Repubblica Italiana Antonio Tajani. L’ultima firma prima di quella di Cocciante è quella di Lord Byron, il pronipote del poeta, che domenica era in visita ai Musei con la moglie Lady Byron. Ma tra gli illustri personaggi che hanno firmato il libro c’è niente meno che Gianni Morandi. I Musei Byron e del Risorgimento sono sempre più meta incessante di personaggi del mondo istituzionale e culturale e la visita di ieri di Riccardo Cocciante è stata un nuovo emozionante momento anche per molti curiosi che si sono fermati ad assistere al momento e per il personale dei Musei e della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Ravenna, 3 ottobre 2025 In allegato: Foto di Riccardo Cocciante con la moglie Catherine, la Presidente della Fondazione Falconi Mazzotti e la Direttrice Alberta Fabbri
La Fondazione a sostegno dello sport: al Teatro Alighieri premiati i campioni del Coni Regionale
In un teatro Alighieri di Ravenna gremito da oltre 400 presenze, sono Non tustate consegnate le medaglie al valore atletico del CONI per l’anno 2023 agli atleti che hanno ottenuto risultati particolarmente rilevanti tra campionati nazionali, europei e mondiali. Non tutti i 255 gli atleti/e medagliati erano presenti, specialmente per motivi sportivi, ma la gran parte di loro non ha voluto mancare alla cerimonia organizzata dal CONI dell’Emilia Romagna. Ha aperto la cerimonia il presidente del CONI dell’Emilia Romagna Andrea Dondi che ha ringraziato la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, per aver concesso l’utilizzo dello splendido teatro. “Una location prestigiosa, che ci onora. Un ringraziamento al nostro delegato Tosi Brandi che ha tenuto mi rapporti con il comune e la fondazione per arrivare a questa bella giornata. Siamo felici di ritrovarci ancora qui, così numerosi, segno di un movimento sportivo in grande crescita”. E’ stata poi la volta del numero uno della presidente della Fondazione Mirella Falconi Mazzotti, che ha sottolineato come: “E’ stato un piacere poter ospitare iul CONI e i suoi atleti. Per noi i valori promossi dallo sport sono fondamentali e la vostra presenza è stata per tutti un motivo di prestigio pensando anche agli sforzi che avete fatto per ottenerli”. Dello stesso tono l’intervento del sindaco di Ravenna Alessandro Barattoni: “Siamo davvero onorati di avervi qui a Ravenna. Ho tenuto la delega allo sport perché credo fortemente nei suoi valori e cerchiamo ogni momento per promuoverlo”. Ha chiuso gli interventi il vice presidente nazionale del CONI Marco Di Paola: “L’Emilia Romagna ha ottenuto ottimi risultati sia a livello sportivo che di gestione dello sport regionale. Questo grazie anche alle capacità del presidente Dondi e della sua squadra, tanto che la regione ha ora una forte valenza anche a livello nazionale ”. Sono poi iniziate le premiazioni cominciando dalle 21 le medaglie d’oro: Davide Guiducci (Deltaplano RE), Filippo Oppici (Deltaplano PR), Alessia Maurelli (Ginnastica FE), Massimiliano Cremona (Motonautica PC), Luca Finotti (Motonautica PC), Angela Trevisani (Nuoto pinnato BO), Marcello Corradi (Pesca MO), Giuliano Prandi (Pesca RE), Ferruccio Gabba (Pesca RE), Anthony Giacomini (Attività Marittime RN), Andrea Trezza (Attività marittime RN), Andrea Sasso (Pattinaggio MO), Alice Esposito (Pattinaggio RN), Federico Rossi (Pattinaggio BO), Rebecca Tarlazzi (Pattinaggio BO), Michele Cappelletti (Beach Tennis Cesenatico FC), Mattia Spoto (Beach Tennis BO), Simona Bonadonna (Beach Tennis FC), Sofia Cimatti (Beach Tennis BO), Giulia Gasparri (Beach Tennis BO), Nicole Nobile (Beach Tennis RA),
Il bastone da passeggio di Lord Byron donato ai Musei a pagina 3 del ‘The Times’ di oggi
La visita di Robin Byron, pronipote del grande poeta romantico inglese, e della moglie Robyn ai Musei Byron e del Risorgimento ed il prezioso dono del bastone da passeggio dell’antenato ha proiettato nuovamente i Musei inaugurati appena 10 mesi fa sulla grande stampa internazionale. Sul The Times di oggi, a pagina 3 dell’edizione cartacea, con un grande richiamo in prima pagina, compare infatti l’articolo dal titolo ‘Italians who caught Byrons’s wandering eye get perfect gift’ (‘gli italiani che hanno catturato l’occhio errante di Byron hanno ricevuto il regalo perfetto’), che segue l’ancora più ampio reportage sulla giornata pubblicato immediatamente dopo la cerimonia ieri pomeriggio dall’edizione online dello stesso The Times. A pochi mesi dalla visita dei Reali d’Inghilterra Carlo e Camilla, a pochi giorni da quella dei Capi di Stato della Repubblica di San Marino Denise Bronzetti e Italo Righi, dopo le visite istituzionali del Vice Presidente della Commissione Europea Raffaele Fitto e del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, un altro straordinario evento internazionale accende un nuovo riflettore sui Musei ideati da Antonio Patuelli, Presidente della Cassa di Ravenna. Corredato da foto della corte nobile dei Musei Byron e del Risorgimento e dalle immagini del poeta e di Teresa Guiccioli, l’articolo racconta la doppia narrazione della vita di Byron e del regalo di Robin Byron, Presidente della London Byron Society, ai Musei. Il giornalista approfondisce poi la storia del bastone da passeggio: ‘Come rivela un’iscrizione _ si legge _ si tratta di un comune bastone da passeggio che Byron diede a Thomas Medwin, che aveva pubblicato una biografia di Byron e Shelley quando il primo partì per la Grecia. Il bastone venne poi donato alla London Byron Society da una collezionista di bastoni mentre, come ricorda l’articolo ‘Byron è rappresentato dall’artista francese Alfred d’Orsay mentre mostra il suo bastone da passeggio’. La ricostruzione è stata scrupolosamente scritta da Gregory Dowling e Diego Saglia, entrambi docenti universitari, di letteratura inglese e anglo-americana, e Vice Presidenti dell’Italian Byron Society: durante la cerimonia di domenica, sono stati loro a leggere brani tratti dalle opera di Byron prima di accompagnare, assieme alla Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Mirella Falconi Mazzotti, Lord e Lady Byron alla visita dei Musei, dove da ieri è esposto, momentaneamente all’ingresso del bookshop per essere immediatamente presentato a visitatrici e visitatori, un nuovo preziosissimo cimelio. Ravenna, 29 settembre 2025
Il pronipote Robin Byron dona ai Musei Byron e del Risorgimento il bastone da passeggio del grande poeta inglese
A pochi giorni dalla visita ufficiale dei Capi di Stato della Repubblica di San Marino Denise Bronzetti ed Italo Righi, un altro grande evento ha acceso una luce internazionale sui Musei Byron e del Risorgimento. La consegna del bastone da passeggio appartenuto a Lord Byron da parte del pronipote Robin Byron e di Lady Robyn Byron è stato il momento clou della bella cerimonia che questa mattina ai Musei Byron e del Risorgimento ha preceduto la visita di Lord e Lady Byron ai Musei dedicati al grande poeta romantico inglese. Alla cerimonia hanno preso parte il Presidente della Cassa di Ravenna e ideatore dei Musei Antonio Patuelli, la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti, l’Assessore alla cultura del Comune di Ravenna Fabio Sbaraglia, il Presidente dell’Italian Byron Society Ernesto Giuseppe Alfieri con i Vice Presidenti Diego Saglia e Gregory Dowling, il Vice Presidente Franco Gabici ed il Segretario Generale Giancarlo Bagnariol, della Fondazione Cassa ri Risparmio di Ravenna. La Presidente Mirella Falconi Mazzotti ha ringraziato ‘Lord e Lady Byron per il prezioso dono del bastone, che diventerà uno dei cimeli più ricercati e importanti del nostro Museo’ spiegando che ‘con la loro visita si chiude un lungo percorso iniziato con i miei predecessori Lanfranco Gualtieri ed Ernesto Giuseppe Alfieri che ha portato ad avere oggi Musei frequentati quotidianamente da Capi di Stato, Istituzioni internazionali e visitatori e visitatrici da tutto il mondo, oltre che protagonisti quasi ogni giorno di reportage ed articoli su tutti i grandi media internazionali’. La giornata speciale per Ravenna e per i Musei è stata anche baciata dalla buona sorte: dopo la pioggia della prima mattinata, all’ora dell’evento un sole accattivante ha accompagnato i tantissimi presenti per tutto l’evento. Diego Saglia e Gregory Dowling hanno letto, in inglese e in italiano, brani tratti dalle principali opere di Lord Byron. ‘Mi complimento con la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna _ ha detto Lord Byron al momento conclusivo dell’evento, mentre firmava il libro delle presenze assieme alla moglie _ per un progetto straordinario che non è un tributo al mio lontano antenato, ma alla grande letteratura mondiale. In Inghilterra ed in tutto il mondo anglosassone si parla tantissimo dei Musei Byron e del Risorgimento e tantissime persone che li hanno visitati mi hanno riportato giudizi straordinariamente lusinghieri. Di questo grande merito va alla Presidente Mirella Falconi Mazzotti ed ai Presidenti che l’hanno preceduta’. Presenti alla giornata, svoltasi nello stesso spazio all’interno della corte nobile del Palazzo che ospitò i Reali d’Inghilterra nella’prile scorso, la Direttrice dei Musei Alberta Fabbri e numerosi consiglieri della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Ravenna, 28 settembre 2025
DOMENICA 28 SETTEMBRE ALLE 10.30 LA VISITA DI LORD BYRON (PRONIPOTE DEL POETA) AI MUSEI BYRON E DEL RISORGIMENTO CON UNA GRANDE SORPRESA PER I MUSEI
C’è un Lord Byron in arrivo a Ravenna. Non è ovviamente il poeta inglese dell’Ottocento, maestro del romanticismo e patriota per la libertà dei popoli, ma Robin Byron, discendente di George e oggi Presidente della prestigiosa Byron Society di Londra. Domenica mattina Lord Byron sarà in visita assieme alla moglie Robyn ai Musei dedicati al suo antenato ed al Risorgimento e sarà un’occasione speciale per tanti motivi. Primo, perché Lord Byron è a sua volta uno scrittore ed è un eminente esponente del mondo culturale e inglese in particolare. Inoltre, perché Lord Byron porterà in dono ai Musei Byron e del Risorgimento un prezioso cimelio: il bastone da passeggio del grande poeta romantico. Molti ricorderanno che Lord Byron cercava spesso di nascondere una leggera andatura claudicante, ma i bastoni eleganti erano anche oggetti della moda dell’epoca , persino per i giovani, e così Lord Byron, soprattutto per le lunghe camminate, poteva fregiarsi di questo accessorio alla moda, trovandolo anche confortevole e di aiuto per il suo incedere. Il bastone, che ha oltre due secoli di vita, ha anche una storia molto particolare. La Byron Society di Londra ha ricevuto infatti un lascito dall’eredità di Anne Clare Samson, con il bastone di Lord Byron, sul quale una minuta iscrizione aiuta in parte a ricostruirne la storia: ‘Uno dei comuni bastoni da passeggio di Lord Byron, donato alla sua partenza dall’Italia per Missolungi, 1824, al suo compagno Capitano Medwin e da questi trasferito al Dottor Granville come segno di antica amicizia e stima, 1842’. Diego Saglia e Gregory Dowling, Vice Presidenti dell’Italian Byron Society, ricostruiscono meglio la vicenda: ‘Il capitano Thomas Medwin (1788–1869) era un cugino di secondo grado del poeta Shelley, e a sua volta poeta e traduttore. Visse a lungo con gli Shelley durante i loro anni a Pisa. Nel novembre 1821 Shelley lo presentò a Byron e divennero amici; tra le altre cose, Medwin tradusse per Byron una parte del poema latino Africa di Petrarca. Nell’aprile 1822 lasciò Pisa per proseguire i suoi viaggi in Italia e Byron organizzò per lui una splendida festa di addio. Tornò a Pisa quando seppe della morte di Shelley e del suo amico Edward Williams, arrivando poche ore dopo che i loro corpi erano stati cremati sulla spiaggia di Viareggio. Poco dopo Medwin partì per Genova, Ginevra, Parigi e infine Londra. Quando seppe della morte di Byron, stese una raccolta delle sue conversazioni con il poeta, pubblicata nello stesso anno, il 1824 (Conversations of Lord Byron). L’opera fu molto criticata dagli amici del poeta all’epoca, e contiene certamente alcune inesattezze, ma è generalmente apprezzata adesso come testimonianza convincente dei pensieri di Byron su un’ampia gamma di argomenti e del suo stile di conversazione. Nel 1847 Medwin pubblicò una biografia di suo cugino, Percy Shelley, anch’essa molto criticata (soprattutto da Mary Shelley), ma oggi considerata una fonte preziosa su alcuni aspetti della vita del poeta, in particolare sulla sua infanzia. Byron non può certo aver donato il bastone a Medwin al momento della sua partenza dall’Italia, poiché ciò avvenne dopo che Medwin aveva lasciato Pisa. Tuttavia, è del tutto possibile che Byron glielo avesse regalato come segno di amicizia nei mesi trascorsi a Pisa e che Medwin in seguito lo abbia passato al suo amico, il dottor Granville’. E chi era il dottor A. B. Granville? Saglia e Dowling spiegano: ‘Era Augustus Bozzi (A. B.) Granville (1783–1872) — un medico, viaggiatore e scrittore nato in Italia (in seguito residente a Londra), che frequentava gli stessi ambienti europei e italiani di Medwin, Byron e Shelley e che compare nei resoconti e nelle memorie dell’epoca. Fu medico, autore di libri di viaggio e opere di tema medico, nonché membro della Royal Society londinese. Granville è menzionato nella letteratura dell’epoca relativa a Byron e al suo circolo: appare in corrispondenze e memorie del periodo ed è citato nelle discussioni sulle controversie e i ricordi riguardanti Byron e Medwin’. In alcuni ritratti Byron è raffigurato con un bastone da passeggio (per esempio, in un disegno del conte Alfred D’Orsay realizzato a Genova nella primavera del 1823, oggi conservato nella John Murray Collection). Abbiamo inoltre la testimonianza dell’editore di Byron, John Murray, del fatto che egli usasse spesso il suo bastone in modo giocoso: ‘Si divertiva a rinnovare il suo esercizio di “Carte et Tierce”, brandendo il bastone da passeggio contro gli scaffali, mentre Murray leggeva brani del poema, accompagnandoli di tanto in tanto con esclamazioni di ammirazione; al che Byron diceva: “Pensi che sia una buona idea, eh, Murray?” Poi affondava e tirava di scherma con il bastone contro qualche libro particolare che aveva scelto sugli scaffali davanti a sé. Come disse in seguito Murray: “Ero spesso molto contento di liberarmi di lui!” (A Publisher and His Friends: Memoir and Correspondence of the Late John Murray, with an Account of the Origin and Progress of the House, 1768-1843, di Samuel Smiles [John Murray, 1891). Robin Byron e Lady Byron saranno ai Musei Byron e del Risorgimento domenica mattina alle 10.30: dopo i saluti di benvenuto della Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti, del Presidente dell’Italian Byron Society Ernesto Giuseppe Alfieri e del Sindaco Alessandro Barattoni ci saranno alcune letture di testi byroniani, in inglese e in italiano, da parte dei professori Gregory Dowling e Diego Saglia, Vice Presidenti dell’Italian Byron Society. La cerimonia di consegna del bastone di passeggio di Lord Byron si svolgerà alla presenza anche del Presidente della Cassa di Ravenna e ideatore dei Musei, Antonio Patuelli, del Vice Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Franco Gabici e del Segretario Generale Giancarlo Bagnariol, della Direttrice Alberta Fabbri e del coordinatore dei Comitati Scientifici Donatino Domini, nonché dei consiglieri della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Seguirà la visita ai Musei Byron e del Risorgimento di Lord e Lady Byron. Ravenna, 25 settembre 2025
Sabato 27 al Teatro Alighieri la Festa dei Campioni del Coni Regionale con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna
Sabato 27 settembre alle ore 14.30 presso il teatro Alighieri di Ravenna, saranno consegnate le medaglie al valore atletico del CONI per l’anno 2023 agli atleti che hanno ottenuto risultati particolarmente rilevanti tra campionati nazionali, europei e mondiali. 255 gli atleti/e della regione che si sono aggiudicati vittorie tricolori, ai campionati europei o partecipazioni a mondiali e per questo riceveranno le medaglie d’oro, d’argento o di bronzo da parte del presidente del CONI dell’Emilia Romagna Andrea Dondi. Insieme a lui saranno presenti la padrona di casa, la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Mirella Falconi, il vice presidente nazionale del CONI Marco Di Paola e il sindaco di Ravenna Alessandro Barattoni e diversi amministratori locali di atleti premiati. Sono 21 le medaglie d’oro: Davide Guiducci (Deltaplano RE), Filippo Oppici (Deltaplano PR), Alessia Maurelli (Ginnastica FE), Massimiliano Cremona (Motonautica PC), Luca Finotti (Motonautica PC), Angela Trevisani (Nuoto pinnato BO), Marcello Corradi (Pesca sportiva MO), Giuliano Prandi (Pesca Sportiva RE), Ferruccio Gabba (Pesca Sportiva RE), Anthony Giacomini (Pesca Sportiva RN), Andrea Trezza (Pesca Sportiva RN), Roberta Sasso (Pattinaggio MO), Alice Esposito (Pattinaggio RN), Federico Rossi (Pattinaggio BO), Rebecca Tarlazzi (Pattinaggio BO), Michele Cappelletti 8Beach tennis Cesenatico FC), Mattia Spoto (Beach Tennis BO), Simona Bonadonna (Beach tennis FC), Sofia Cimatti (Beach Tennis BO), Giulia Gasparri (Beach tennis BO), Nicole Nobile (Beach Tennis RA), Sono 29 le medaglie d’argento, mentre ben 205 le medaglie di bronzo. Prima della premiazione, gli atleti e i loro accompagnatori sono stati ospiti della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna presso Palazzo Guiccioli, per visitare gratuitamente il “Museo Byron ed il Museo del Risorgimento” consentendo peraltro l’accesso agli Antichi Chiostri Francescani ed alla tomba di Dante Alighieri. PAROLA AL PRESIDENTE ANDREA DONDI “Per il 2023 abbiamo un numero di atleti premiati davvero molto numeroso e che rappresentano un gran numero di discipline sportive – ha dichiato il presidente del CONI dell’Emilia Romagna Andrea Dondi – Se è vero che la consegna delle medaglie al valore atletico rappresenta solamente un piccolo ma sentito grazie da parte di tutto il movimento sportivo agli atleti e atlete che con la loro passione e dedizione portano in alto a livello sportivo il nome della nostra regione, allo stesso modo i loro risultati, il loro esempio, la resilienza con la quale sono arrivati ai rispettivi obiettivi rappresenta un grande messaggio per la crescita non solo sportiva, ma anche umana per tutti, giovani e meno giovani, visto che alcune discipline possono praticarsi ad alti livelli anche in età evoluta. Tra pochi giorni porteremo oltre 300 ragazzi e ragazze a Lignano per difendere il trofeo CONI conquistato lo scorso anno e siamo certi che l’esempio degli atleti che hanno ottenuto grandi risultati sarà molto utile per la loro crescita umana e sportiva. Inoltre i valori dello sport sono riconosciuti da tutti come un’ottima medicina per stare bene con se stessi e con gli altri, mettendo in risalto specialmente il rispetto verso gli altri, in un momento nel quale il valore della pace e la lotta ad ogni tipo di violenza, deve tornare ad essere il fondamento del nostro agire. Da poco sono ripartiti anche i corsi di formazione della scuola regionale dello sport e nel 2026 continueremo a divulgare lo sport uscendo da palestre o piscine per essere presenti in fiere, nelle strade, nelle piazze e sulle spiagge di tutta la regione per portare a tutti questo messaggio”. Bologna, lì 23 settembre 2025 Ufficio stampa CONI Emilia Romagna Matteo Fogacci
I Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino in visita ai Musei Byron e del Risorgimento
Nuova prestigiosa visita istituzionale internazionale ai Musei Byron e del Risorgimento oggi (martedì 23 settembre), dopo quelle recenti del Vice Presidente della Commissione Europea Raffaele Fitto, del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri della Repubblica Italiana Antonio Tajani e dei Capi di Stato del Regno Unito, il Re Carlo III e la Regina Camilla. Oggi a far visita ai Musei sono stati i Capi di Stato della Repubblica di San Marino, i Capitani Reggenti Denise Bronzetti e Italo Righi che, accompagnati dal Prefetto di Ravenna Raffaele Ricciardi, dalla Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti, dal Vice Presidente Franco Gabici, dal Segretario Generale Giancarlo Bagnariol, dalla Presidente della Provincia Valentina Palli e dal Sindaco Alessandro Barattoni hanno espresso il loro stupore e la loro ammirazione per i Musei Byron e del Risorgimento, di cui hanno avuto notizia sia attraverso il grande eco che i Musei hanno suscitato su tutta la grande stampa nazionale ed internazionale sia dai numerosi ospiti istituzionali e non che, in visita a San Marino da tutto il mondo, hanno unito il viaggio sul Titano a quello nella città di Dante e di Byron. I Capitani Reggenti, ieri accompagnati dall’Ambasciatore di San Marino Giuseppe Della Balda e dal Console Marino Forcellini, sono una antichissima istituzione di San Marino, che risale addirittura al XIII secolo e che si è tramandata fino ai giorni nostri: eletti ogni sei mesi, i due Capitani sono a pari titolo i Capi di Stato della storica Repubblica di San Marino, secondo un antico modello a doppia guida istituzionale che risale storicamente ai consoli romani ed ha pochissimi altri esempi nel mondo, tra i quali Andorra. I Capitani Reggenti si sono intrattenuti al Museo, guidati dalla Direttrice Alberta Fabbri, ben oltre l’orario di chiusura degli stessi, dimostrando un vero interesse sia per i contenuti ed i documenti straordinari provenienti dalle collezioni della Biblioteca Classense e delle Fondazioni Spadolini Nuova Antologia e Craxi, sia della modernità e inclusività della narrazione, capace di unire nella nuovissima realtà multimediale ed immersiva approfondimento e intrattenimento, stimolando la curiosità e il desiderio di conoscere e condividere in modo semplice, diretto e di grande effetto. ‘Siamo particolarmente orgogliosi della prestigiosa visita dei Capi di Stato di San Marino _ ha detto la Presidente Mirella Falconi Mazzotti _ e delle parole lusinghiere che hanno speso per i nostri Musei. La grande attenzione ed i riflettori accesi dai media di tutto il mondo sui Musei sono un grandissimo stimolo per la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, a pochi giorni tra l’altro dalla conclusione di una edizione particolarmente di successo di Prospettiva Dante, per continuare sempre di più ad investire nella cultura, nel territorio, nelle eccellenze della nostra terra, per accrescerne ogni giorno l’attrattività turistica e culturale, il livello di benessere e le occasioni internazionali di conoscenza e di studio’. La visita dei Capitani Reggenti di San Marino apre un autunno di grande eventi che coinvolgeranno i Musei, sempre più al centro dell’attenzione internazionale e nazionale, e sempre più rischisti da scolaresche, istituzioni, associazioni e tour operator. Prova ne è la visita, per tutta la settimana, di diverse classi, ovvero tutte le prime, del Liceo Scientifico Oriani di Ravenna diretto dalla Dirigente scolastica Aurea Valentini. Ravenna, 23 settembre 2025
Ospiti, sorprese, grande pubblico: il successo di Prospettiva Dante 2025
Prospettiva Dante, unico festival italiano dedicato allo studio, alla conoscenza ed alla diffusione della cultura legata al Padre della lingua italiana, ha concluso la sua XVI edizione con un grande successo di partecipazione, di ospiti e di consenso. Le cinque giornate e serate, premiate anche da un clima meraviglioso che ha reso i Chiostri Danteschi ancora più accoglienti e incantevoli sia negli eventi all’ombra del sole pomeridiano, sia nella serate illuminate da una scenografia studiata, si sono concluse con un bilancio eccellente. Il livello molto alto dei relatori, il clima di empatia, condivisione e scambio tra il pubblico, i premiati, ed i relatori, l’atmosfera speciale del luogo e la sapiente direzione artistica di Domenico De martino hanno completato il quadro di un’edizione celebrata dal pienone di tutti gli eventi, con tantissime persone in piedi e visite eccellenti, anche a sorpresa, durante le varie giornate. Una su tutte: giovedì sera sono arrivati, non annunciati e tra il pubblico, il Maestro Riccardo Muti e la moglie Cristina Mazzavillani Muti, per seguire la bella cerimonia di consegna del Premio Dante a Paolo Rumiz, di cui la stessa fondatrice del Ravenna Festival è stata l’ispiratrice di una dei suoi recenti libri, ‘La cotogna di Istanbul’ in endecasillabi. Tantissimi comunque gli ospiti di grande profilo che hanno reso indimenticabile questa edizione. Dall’inaugurazione con la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti fino alla gremitissima mattinata di domenica con la consegna del Premio Dante Web a Jacopo Veneziani, i Chiostri Danteschi hanno ospitato incessantemente centinaia di persone. ‘Siamo particolarmente soddisfatti _ ha detto la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti _ del successo che ha ottenuto anche questa edizione di Prospettiva Dante, per il quale ringrazio tutti coloro che vi hanno collaborato, ad iniziare dal Direttore Artistico Domenico De Martino, dall’Accademia della Crusca, per proseguire con il Vice Presidente della Fondazione Franco Gabici, tutto lo staff della Fondazione, le autorità che ci hanno onorato della loro presenza fin dalla giornata dell’inaugurazione. Siamo già al lavoro per l’edizione del 2026 che, partendo dai risultati eccellenti di quest’anno, punterà come sempre a rendere il Festival sempre più un evento di alto profilo per coltivare nel mondo il culto di Dante con ospiti e relatori di grandissimo valore’. Tantissimi i momenti veramente indimenticabili di questo festival. Dall’inaugurazione con Gabriele Lavia, alla presenza tra le altre autorità del Prefetto Raffaele Ricciardi, del Questore Gianpaolo Patruno, dell’Assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia e del Direttore dei Musei Nazionali Andrea Quintino Sardo, all’incontro con Dom Bernardo Gianni, Abate di San Miniato al Monte, al quale ha presenziato anche l’Arcivescovo di Ravenna e Cervia Monsignor Lorenzo Ghizzoni assieme al Sindaco di Ravenna Alessandro Barattoni. Tosca ha strappato applausi a scena aperta, sabato sera, citando Gabriella Ferri e Renzo Arbore tra i suoi maestri, e scaldando il cuore di molti presenti con il suo sound ricco di anima e passione, ritirando il Premio Dante Musica. Paolo Rumiz ha affascinato con i suoi racconti, tra paesi sperduti della Slovenia, la musicalità dei suoi pensieri, la religione del camminare come strumento per riflettere, scrivere e conoscere. Jacopo Veneziani, in una domenica mattina di rara bellezza, ha conquistato il pubblico chiudendo al meglio l’edizione con il ritiro del Premio Dante Web, l’ultimo nato tra i premi di Prospettiva Dante ed un’apertura al futuro, a linguaggi e mondi che non si sostituiscono, ma rafforzano il messaggio, l’opera e la cultura di Dante e della comunque sempre madre di tutti, la lingua italiana. Ravenna, 22 settembre 2025 In allegato: foto dell’evento conclusivo con Jacopo Veneziani al Chiostri Danteschi (foto di Giampiero Corelli)
Prospettiva Dante: stasera (sabato 20) ai Chiostri Danteschi la consegna del Premio ‘Musica e parole’ a Tosca
La XIV edizione di Prospettiva Dante, il festival interamente dedicato al Poeta promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna con la direzione scientifica dell’Accademia della Crusca, prosegue sabato 20 settembre per una giornata ricca di appuntamenti che dimostrano, ancora una volta, la straordinaria capacità del festival di intrecciare ricerca, alta divulgazione e arti dello spettacolo in una trama viva e sempre sorprendente. Alle 17.30 la Commedia è in scena con la performance di Virginio Gazzolo che restituisce al pubblico la forza drammatica di tre grandi figure archetipiche dell’Inferno dantesco. A seguire spazio alla ricerca con il filologo Paolo Squillacioti e la sua analisi del dialogo fra il Poeta e tradizione trobadorica. La serata si apre invece alle 21 con un confronto fra Dante, Lord Byron e Lorenzo Da Ponte, il librettista di Mozart, grazie a Vincenzo De Angelis, Amerigo Fontani e Marcello Prayer. Infine, immancabile, il Premio Musica e Parole, che quest’anno sarà consegnato alla cantante e ricercatrice musicale Tosca. Tutti gli appuntamenti sono nei Chiostri Danteschi accanto alla Tomba del Poeta e a ingresso libero. Alle 17.30 siamo invitati a intraprendere un viaggio drammatico attraverso tre dei personaggi più memorabili della Commedia, ovvero Ulisse, il consigliere fraudolento, cercatore di conoscenza oltre ogni limite, Ugolino, figura del dolore e della ferocia umana, e Lucifero, il male assoluto nel glaciale cuore dell’abisso: con il suo Pas de trois infernal, Virginio Gazzolo, decano degli interpreti danteschi, dà corpo e anima a questi archetipi tragici, in un intreccio di poesia e teatro che rinnova l’eco dei versi danteschi. A seguire un appuntamento in tema con il titolo di questa XIV edizione: con Luce fuoco ardore. I trovatori nella Commedia, Paolo Squillacioti, filologo romanzo e direttore dell’Opera del Vocabolario Italiano del CNR, ci accompagna in una viva indagine sui trovatori incontrati nel viaggio oltremondano, sulle ragioni della loro collocazione nelle tre cantiche e sulle sottili connessioni e simmetrie che legano le loro rappresentazioni: da Bertran de Born, esaltato per la liberalità nel Convivio ma punito fra i seminatori di discordie nell’Inferno, a Arnaut Daniel, maestro indiscusso dello stile poetico più raffinato e vertice assoluto della letteratura cortese che pure deve emendarsi nel fuoco purgatoriale, fino a Folchetto di Marsiglia, l’unico poeta rappresentato nella terza cantica per aver saputo orientare al bene divino la sua esperienza poetica. Esperto in particolare della letteratura galloromanza e italiana medievale ma studioso anche di letteratura contemporanea, dal 2020 Squillacioti dirige l’impresa del Vocabolario storico della lingua italiana dalle Origini alla morte di Boccaccio (Tesoro della Lingua Italiana delle Origini). Alle 21 Vincenzo De Angelis, Amerigo Fontani e Marcello Prayer propongono Come in un giuoco di specchi: Dante, Lord Byron e Lorenzo Da Ponte, dialogo animato attorno alla traduzione che nel 1819, mentre si trovava a New York, il librettista di Mozart propose della Profezia di Dante composta da Byron proprio a Ravenna, ispirato dall’amata Teresa Guiccioli. La performance precede la consegna del Premio Musica e Parole a Tosca. Tra le voci più intense e versatili della scena italiana e non solo, in oltre trent’anni di carriera Tosca ha saputo portare in scena un raffinato repertorio dove la musica italiana si contamina di altre culture, anche attraverso collaborazioni con artisti come quelli che hanno contribuito al disco Morabeza, con cui nel 2020 ha ottenuto due Targhe Tenco. Dal 2022 è inoltre supervisore artistico dell’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, il Laboratorio e HUB culturale della Regione Lazio che dal 2015 ha guidato come coordinatore e direttore della sezione Canzone. A Ravenna, Tosca conversa con Domenico De Martino, direttore di Prospettiva Dante, e regala al pubblico alcune sue interpretazioni, accompagnata da Giovanna Famulari al violoncello, Massimo De Lorenzi alla chitarra e Luca Scorziello alle percussioni. «Il verso che più̀ sento mio è l’amor che move il sole e l’altre stelle – Tosca ha raccontato in una recente intervista – L’amore per il lavoro e per ciò che ci circonda, perché è l’amore a generare altro amore. Una volta in un’omelia sentii dire: Oggi il bene non va di moda, e lo stesso vale per la musica autentica: non dobbiamo limitarci a intrattenere, ma avere il coraggio di dire al mondo che ci siamo». Il festival continua domenica 21 settembre: alle 11, il programma di eventi si conclude con il Premio Dante Web, introdotto nel 2024 e quest’anno conferito allo storico dell’arte Jacopo Veneziani, già beniamino della rete e del piccolo schermo (è ospite fisso di In altre parole di Massimo Gramellini e ha debuttato a giugno sui Rai 3 il suo Vita d’artista). A Ravenna discuterà Il cammino di Dante nella storia dell’arte. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero, fino a esaurimento posti disponibili In caso di pioggia, gli eventi previsti saranno ospitati al Teatro Alighieri Info e programma: www.prospettivadante.it – segreteria@prospettivadante.it – tel. 351 638 8442
Progetto Futuro: grande festa finale con oltre 250 persone per la sesta edizione
Giovani e futuro sono sinonimi naturali, e lo si è visto ieri all’Aula Magna dell’Istituto Ricci Muratori di Ravenna, gremita da oltre 250 persone per la cerimonia conclusiva della sesta edizione di Progetto Futuro. L’iniziativa, nata nel 2020 organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, presieduta da Mirella Falconi Mazzotti, in collaborazione con la Secam e il suo amministratore Romeo Tasselli e la Fondazione Golinelli , l’Ufficio Scolastico Territoriale di Ravenna e i principali Istituti Comprensivi della città, si è ormai consolidata come un appuntamento annuale atteso e partecipato. 🎓 Premiati 80 studenti Quest’anno hanno partecipato sei Istituti Comprensivi del Comune di Ravenna (Damiano, Randi, Ricci-Muratori, San Pietro in Vincoli, San Biagio, Valgimigli). Sono state assegnate 20 borse di studio da 750 euro ciascuna (di cui 250 euro in attività didattiche curate dalla Fondazione Golinelli) .Sono stati premiati inoltre altri 50 alunni con buoni acquisto per libri e materiale didattico. La Commissione di valutazione – composta da rappresentanti di Secam, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Fondazione Golinelli e Ufficio Scolastico Territoriale – ha selezionato i vincitori sulla base di criteri che hanno tenuto conto di rendimento scolastico, originalità, impegno sociale e parità di genere. Come da tradizione, a ciascun premiato è stata consegnata una copia della Costituzione italiana e il celebre discorso sulla stessa di Piero Calamandrei. 📖 I valori al centro Nel corso della cerimonia, gli interventi hanno sottolineato il valore educativo dell’iniziativa. Sono state ricordate le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «La scuola non è solo un luogo dove si imparano dati, nozioni e competenze: è il luogo in cui si costruisce identità, si coltiva il senso del dovere, dell’appartenenza, della responsabilità». E ai ragazzi è stato rivolto un messaggio diretto e forte: «Nessuno può scrivere il vostro destino al posto vostro. Il vostro futuro è nelle vostre mani. Voi avete questa responsabilità: di cercare i vostri talenti, di impegnarvi, di accettare le sfide – non perché qualcun altro ve lo chiede, ma perché è un dono che fate a voi stessi, al vostro futuro. Ognuno di voi sia testimonianza della forza dell’essere umano, della solidarietà, della cooperazione». I vincitori delle borse di studio Tra i 20 studenti premiati con borsa di studio figurano: Asia Bondi, Mattia delle Monache, Bernardo Gardini, Rebecca Michelazzi, Taskent Teoman, Sofia Guglielmelli, Francesco Lombardi, Tommaso Ravaioli, Alessandro Nicolò Brocchi, Giulio Pesaresi, Thiam Khoudia, Irene Zoli, Emiliano Cuzzocrea, Filippo Di Nuzzo, Marcello Randi, Nicoletta Tisari, Olivia Triossi, Vanessa Tronnolone, Simone Giraldi, Giacomo Montanari. A questi si aggiungono oltre 50 ragazzi e ragazze selezionati direttamente dagli istituti scolastici, cui è stato conferito un premio speciale di merito. Un impegno che guarda avanti La presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, Mirella Falconi Mazzotti, e l’Ing. Romeo Tasselli, amministratore delegato di Secam, hanno ribadito la volontà di proseguire e rafforzare il progetto, perché continui a rappresentare un’occasione unica per valorizzare il merito, favorire l’inclusione e sostenere i giovani nel loro percorso di crescita.
Prospettiva Dante: alle 17.30 ai Chiostri Danteschi l’incontro con Dom Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte
Ogni epoca interroga Dante con le proprie urgenze. La nostra, segnata da inquietudine e frammentazione, può trovare nella sua opera chiavi di lettura dell’esperienza umana quali la caritas, la bellezza e il tempo: è quanto propone dom Bernardo Gianni, Abate dell’Abbazia di San Miniato al Monte a Firenze, nella riflessione in programma venerdì 19 settembre alle 17.30 nei Chiostri Danteschi accanto alla Tomba del Poeta, per la terza giornata di Prospettiva Dante, la manifestazione promossa dalla stessa Fondazione con la direzione scientifica dell’Accademia della Crusca. Figura di riferimento del pensiero religioso contemporaneo, dom Bernardo Gianni ci invita a riscoprire la Commedia come inno alla carità, intesa come forza di trasformazione che guida l’uomo smarrito attraverso la consapevolezza del proprio limite e del peccato, fino alla contemplazione della verità come bellezza. Come per tutti gli appuntamenti del programma, l’ingresso è libero fino a esaurimento posti disponibili. Con la sua comunità monastica, San Miniato al Monte rappresenta da secoli una presenza viva nel cuore di Firenze. Negli ultimi anni, sotto la guida di dom Bernardo Gianni, il monastero si è reso ancora più accogliente verso la città, aprendosi a momenti di confronto, arte e dialogo; d’altronde l’abate è anche molto presente e seguito sui social network. Forse proprio perché il monastero, come l’abate ha confidato in un’intervista «desta nel mio cuore una sovrasensibilità alla novità, generando la passione per il futuro»: un sentimento che sembra in perfetta sintonia con la vocazione di Prospettiva Dante, che di anno in anno mette la grande eredità dantesca in dialogo con il presente. Per dom Gianni, Dante ci guida in una dimensione dove il tempo non è più nemico quanto alleato che conduce l’uomo verso l’eternità; non a caso è Ulisse una delle figure della Commedia più care all’abate, come simbolo della tensione verso la verità. Il festival continua sabato 20 settembre: alle 17.30 con il suo Pas de trois infernal, il decano degli interpreti danteschi Virginio Gazzolo dà corpo e anima ai tre archetipi tragici di Ulisse, Ugolino e Lucifero. A seguire, Paolo Squillacioti, esperto linguista e direttore dell’Opera del Vocabolario Italiano del CNR, ci invita a esplorare il rapporto tra Dante e la lirica occitana. Alle 21 Vincenzo De Angelis, Amerigo Fontani e Marcello Prayer propongono Come in un giuoco di specchi: Dante, Lord Byron e Lorenzo Da Ponte. La performance precede la consegna del Premio Musica e Parole a Tosca, che regalerà al pubblico alcune delle sue interpretazioni. In caso di pioggia, gli eventi previsti saranno ospitati al Teatro Alighieri Info e programma: www.prospettivadante.it – segreteria@prospettivadante.it – tel. 351 638 8442
Prospettiva Dante: stasera ai Chiostri la cerimonia di consegna del Premio Dante Ravenna 2025 a Paolo Rumiz
L’unico festival interamente dedicato al Poeta dichiara già dal nome la propria vocazione: Prospettiva Dante, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna con la direzione scientifica dell’Accademia della Crusca, è una manifestazione che si avvicina alla propria materia, non solo di studio ma anche di stimolo e ispirazione, attraverso punti di vista sempre diversi. E quelli scelti per la seconda giornata di eventi di questa XIV edizione del festival, giovedì 18 settembre, appartengono al musicista e al viaggiatore-scrittore. La serata si apre infatti alle 21 nei Chiostri Danteschi accanto alla Tomba del Poeta con un recital pianistico firmato da Gregorio Nardi e dedicato a come la musica del Romanticismo ha amato e reinterpretato le figure femminili della Commedia; il concerto fa da preludio a uno degli appuntamenti diventati una vera e propria tradizione del festival, ovvero il Premio Dante-Ravenna, destinato al giornalista, scrittore e viaggiatore Paolo Rumiz…un erede moderno del pellegrino dantesco? Gli appuntamenti sono a ingresso libero. Alle 21 il recital pianistico «Donne ch’avete intelletto d’amore». Le donne di Dante nella musica del Romanticismo evoca Beatrice, Francesca, Pia e altre figure femminili attraverso il repertorio di compositori come Liszt e Prokof’ev, ma anche pagine meno note come quelle di Hans von Bülow, Hermann Goetz, Antonio Scontrino e Teodulo Mabellini – quest’ultimo compose anche per le celebrazioni del sesto centenario della nascita di Dante nel 1865, tra i primi eventi della Firenze “italiana” post-risorgimentale. A unire virtuosismo e sensibilità filologica, come ideatore del programma e suo interprete, è il pianista Gregorio Nardi, che da sempre si dedica alla ricerca di composizioni nuove, inedite o pressoché sconosciute. Il concerto non è dunque soltanto una prova di virtuosismo, ma un vero viaggio nella ricezione musicale di Dante nell’Ottocento, secolo che, più di ogni altro, trasformò la sua opera in mito nazionale e in fonte di ispirazione artistica. Quest’anno il Premio Dante-Ravenna è conferito al giornalista e scrittore “errante” Paolo Rumiz, una delle voci più originali e riconoscibili del panorama letterario e civile italiano. Come Dante, che nel suo pellegrinaggio ultraterreno trasforma il viaggio in parabola conoscitiva e morale, anche Rumiz usa la strada, i confini e gli incontri come strumenti di interpretazione del mondo: l’Italia minore con i suoi borghi di provincia, l’Europa con le sue ferite e radici comuni, il Mediterraneo e l’Oriente con le loro memorie antiche e contraddizioni… Nei suoi libri e reportage, Rumiz concilia così il passo del pellegrino con quello del cronista, sguardo poetico e coscienza civile, finché la geografia non diventa metafora e la memoria si fa bussola; il viaggio diventa, insomma, un racconto universale. Il riconoscimento di Prospettiva Dante premia quindi non solo la qualità letteraria del suo lavoro, ma anche la capacità di incarnare uno spirito dantesco contemporaneo. Il festival continua venerdì 19 settembre: alle 17.30 dom Bernardo Gianni, Abate dell’Abbazia di San Miniato al Monte a Firenze, guida la riflessione sul tema Caritas, bellezza e tempo tra Dante. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero, fino a esaurimento posti disponibili In caso di pioggia, gli eventi saranno ospitati al Teatro Alighieri Info e programma: www.prospettivadante.it – segreteria@prospettivadante.it – tel. 351 638 8442
Oggi (mercoledì 17 settembre) ai Chiostri Danteschi l’inaugurazione di Prospettiva Dante alle 17.30
Dal sublime al comico, dal quotidiano al patetico, attraverso i territori semantici più disparati, Dante fa del volgare italiano il versatile strumento di una poesia capace di parlare di tutto e a tutti. In un solo caso nella Commedia ricorre a un’altra lingua moderna– nel canto XXVI del Purgatorio, otto versi in provenzale danno voce al poeta Arnaut Daniel, che nella sua lingua superò chiunque altro in «versi d’amore e prose di romanzi». È proprio questo verso 118 del canto a prestarsi come titolo della XIV edizione dell’unico festival interamente dedicato al Poeta. Promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna con la direzione scientifica dell’Accademia della Crusca, Prospettiva Dante è in scena a Ravenna dal 17 al 21 settembre per invitarci a scoprire e riscoprire le radici dantesche di un’idea di cultura e letteratura come sede di un’esemplare e tuttora attuale tensione spirituale e morale, che si fa anche linguistica. Per tornare a tessere insieme ricerca, alta divulgazione e arti dello spettacolo, quest’anno le cinque giornate di incontri ed eventi contano su ospiti come Paolo Rumiz, Tosca, Jacopo Veneziani, Gabriele Lavia, Roberto Mercadini, dom Bernardo Gianni, Paolo Squillacioti, Gregorio Nardi, Virginio Gazzolo, Amerigo Fontani, Marcello Prayer, Vincenzo De Angelis… Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e in programma nella “casa” del festival, i Chiostri Danteschi di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio, accanto alla Tomba del Poeta. L’apertura del festival è mercoledì 17 settembre, alle 17.30 con i saluti di Mirella Falconi Mazzotti (presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna), Rosario Coluccia (membro del Consiglio direttivo dell’Accademia della Crusca e fra i coordinatori del comitato di direzione del Vocabolario Dantesco della Crusca) e Domenico De Martino (direttore di Prospettiva Dante). Protagonista della giornata di apertura è un maestro del teatro italiano quale l’attore e regista Gabriele Lavia, che si confronterà con le parole di Dante, mettendo al servizio del Poeta quel suo approccio al contempo rigoroso e intenso che ne ha fatto un indimenticabile interprete di classici della scena e non. Alle 21 Roberto Mercadini propone Un monologo per Dante: «più nobile è il volgare». L’affabulatore, drammaturgo, scrittore e youtuber cesenate non è certo nuovo al confronto con figure ed eventi chiave della Storia attraverso la forma del monologo. Che si tratti di celebrare il genio di Leonardo da Vinci o prestare voce all’Eneide, ricostruire la storia della bomba atomica o discutere di filosofia, evoluzionismo, felicità, testi biblici, ingegno e ossessione, Mercadini è sempre un narratore d’eccezione, capace di dosare competenza e ironia, senso critico e meraviglia. Il festival continua fino a domenica 21 settembre. Giovedì 18 Gregorio Nardi è ideatore e interprete di un recital pianistico dal titolo «Donne ch’avete intelletto d’amore». Le donne di Dante nella musica del Romanticismo, attraverso compositori come Liszt e Prokof’ev e pagine meno note come quelle di Hans von Bülow, Hermann Goetz, Antonio Scontrino e Teodulo Mabellini. Il concerto introduce il Premio Dante-Ravenna, quest’anno destinato al giornalista e scrittore “errante” Paolo Rumiz. Venerdì 19 settembre alle 17.30 dom Bernardo Gianni, Abate dell’Abbazia di San Miniato al Monte a Firenze, guida la riflessione sul tema Caritas, bellezza e tempo tra Dante. Sabato 20 settembre con il suo Pas de trois infernal, il decano degli interpreti danteschi Virginio Gazzolo dà corpo e anima ai tre archetipi tragici di Ulisse, Ugolino e Lucifero. A seguire, Paolo Squillacioti, esperto linguista e direttore dell’Opera del Vocabolario Italiano del CNR, ci invita a esplorare il rapporto tra Dante e la lirica occitana. La performance Come in un giuoco di specchi: Dante, Lord Byron e Lorenzo Da Ponte con Vincenzo De Angelis, Amerigo Fontani e Marcello Prayer precede la consegna del Premio Musica e Parole a Tosca. Domenica 21 settembre il programma si conclude con il Premio Dante Web, conferito allo storico dell’arte Jacopo Veneziani, già beniamino della rete e del piccolo schermo. A Ravenna discuterà Il cammino di Dante nella storia dell’arte. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero, fino a esaurimento posti disponibili In caso di pioggia, gli eventi previsti saranno ospitati al Teatro Alighieri Info e programma: www.prospettivadante.it – segreteria@prospettivadante.it – tel. 351 638 8442
‘Silent Play’: la visita ai tesori di Ravenna con due guide speciali, le voci di Dante e Byron
Due guide speciali per una visita inedita ed emozionante ai tesori di Ravenna: Dante Alighieri e Lord Byron. E’ il ‘Silent Play per due poeti’ che grazie all’utilizzo di cuffie, guida le persone ai luoghi simbolo della città con la voce dei due grandi poeti che proprio all’ombra dei Chiostri Danteschi e del Museo Byron vissero la loro grande esperienza umana, letteraria e storica. Non una semplice visita guidata, quindi, ma un’esperienza poetica e coinvolgente, capace di unire memoria, arte e suggestione. Il percorso, promosso dall’Amministrazione Comunale di Ravenna e inaugurato dal Sindaco Alessandro Barattoni, dalla Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti, dall’Assessore al Turismo Fabio Sbaraglia e dalla Dirigente del Settore Turismo del Comune Maria Grazia Marini, parte da piazza San Francesco, raggiunge la Biblioteca Classense raccontando il sogno di San Romualdo, attraversa il colonnato della Basilica di San Francesco fino alla Cripta, racconta il Quadrarco e la Tomba di Dante, fa rivivere il Mistero delle Ossa di Dante e la bella storia della missione fallita dell’Accademia Medicea per portarle a Firenze, attraversa il fascino dei Chiostri Danteschi, degli stemmi delle città che omaggiano Dante e della lapide che ricorda il ritrovamento delle ossa prima della tappa del Museo Dante, dove il sommo poeta si congeda dalle visitatrici e dai visitatori, lasciando il testimone a Lord Byron. Il poeta romantico riavvolge il nastro della sua vita, dall’Inghilterra a Venezia, da Teresa Gamba alla Carboneria, accompagnando in cuffia le persone che assorte e quasi rapite dal fascino di una storia così appassionante, raggiungono con una bella passeggiata la corte nobile dei Musei Byron e del Risorgimento, apice della visita e punto di raccolta conclusivo dei visitatori e delle visitatrici che terminano qui proprio ai Musei dove visse Lord Byron un’esperienza straordinaria, già premiata da un grande successo di partecipazione da parte dei primi turiste e turisti, anche dall’Australia. Il Silent Play è prenotabile all’Ufficio Turistico del Comune in Piazza San Francesco. Regala un viaggio nel tempo, oltre che nello spazio, mettendo a tacere per due ore indimenticabili connessioni e telefonini e assicurando la pienezza di due storie senza pari nel mondo, così diverse e nello stesso tempo così simili, così lontane nel tempo come vicine nello spazio. Due storie che hanno già conquistato il mondo e che sono destinate a a farlo sempre di più, anche grazie a queste brillanti idee per valorizzarne, modernizzarne e migliornarne la fruizione. Nella foto: il primo ‘Silent Play’ con il Sindaco Alessandro Barattoni, la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Falconi Mazzotti e l’Assessore al Turismo Fabio Sbaraglia Ravenna, 15 settembre 2025
Notti trasfigurate: il grande successo dei concerti promossi dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna
Cosa si può chiedere di più della magia di Ravenna di sera, dei suoi tesori nascosti e raccontati con maestria, dell’incanto della musica in luoghi speciali? Si può chiedere tutto questo assieme, ovvero la grande bellezza di Notti Trasfigurate, in occasione delle serate di “Mosaico di notte”, la rassegna promossa già da due anni dall’Associazione “Angelo Mariani” diretta da Romano Valentini insieme ai Musei Nazionali diretti da Andrea Sardo e con il fondamentale sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna presieduta da Mirella Falconi Mazzotti. La visita ai tesori dei Musei come anteprima del concerto è una formula di straordinario successo, inventata l’anno scorso dallo stesso Romano Valentini e da Andrea Sardo e subito sostenuta dalla Fondazione. I concerti hanno fatto registrare il tutto esaurito in ciascuno dei quattro appuntamenti, coinvolgendo quasi 500 visitatori: molti potenziali spettatori e spettatrici hanno dovuto rinviare la propria presenza perché purtroppo non vi era più posto. Le visite all’antico monastero di San Vitale hanno aperto al pubblico veri e propri gioielli di Ravenna, di quelli meno frequentati e conosciuti da turiste e turiste e anche da molti cittadini e cittadine: davvero ricche di fascino le visite ai ‘Volti eterni’, nella Sala della Scultura del Primo Chiostro a cura di Andrea Sardo, all’antico mobile da farmacia a cura di Ilaria Lugaresi, alle ‘Trasparenze di Bisanzio’ nella Sala di San Vitale a cura di Serena Ciliani e al ‘Mosaico prima del mosaico’ a cura di Elisa Emaldi. Il programma musicale che è seguito è stato all’altezza di tanta anteprima. Straordinario il concerto di apertura con il Quartetto della Scala, al quale si sono susseguite giovani formazioni, espressioni di un nascente movimento artistico dedicato alla musica da camera: il Quartetto Mitja, il Trio Kanon e Alessandro Acqui (viola del Quartetto EOS), il Quartetto Klimt e Cristiana Papini (violino del Quartetto Guadagnini). “Ancora una volta la musica ha testimoniato quanto la convivenza delle differenze possa generare armonia – afferma Romano Valentini direttore artistico dell’Angelo Mariani -, un messaggio vibrante di forte speranza”. “Siamo particolarmente soddisfatti – ha detto la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna – del grande apprezzamento generale, di ravennati, turisti e appassionati di cultura e musica, per questa iniziativa che nasce da un’idea straordinaria e valorizza al meglio due delle eccellenze più straordinarie di Ravenna, ovvero la grande ricchezza museale e storico-culturale e la tradizione, la scuola ed il talento musicale”. “Mi piace riassumere l’incanto di questa seconda stagione di collaborazione con l’Associazione “Angelo Mariani” e la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna – aggiunge il direttore dei Musei nazionali Andrea Sardo – con tre parole: empatia, esplorazione, emozione. L’empatia ha caratterizzato il progetto sin dalle fasi iniziali e ci ha condotto a creare un programma armonico e condiviso; l’esplorazione di raccolte museali e linguaggi musicali non a tutti familiari ha amplificato il piacere di quanto visto e udito. Sull’emozione non spendo altre parole, se non l’augurio per chi quest’anno non ha potuto partecipare di viverla insieme in una futura edizione”. Ravenna, 13 settembre 2025
Musica e passione: secondo concerto (venerdì 12 settembre) dell’Orchestra Cherubini nella corte nobile dei Musei Byron e del Risorgimento
Due giganti della musica quali Mozart e Beethoven si confrontano attraverso l’Ottetto di fiati dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini nella corte interna dei Musei Byron e del Risorgimento, imponente ed elegante dimora storica che la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna ha trasformato in nuovo complesso museale. Proprio le memorie romantiche del soggiorno del poeta inglese a Ravenna hanno ispirato una rassegna in tre appuntamenti – quello di venerdì 12 settembre, alle 21.30, è il secondo – con le formazioni da camera dell’orchestra. Il programma musicale della serata si compone dell’Ottetto per fiati in mi bemolle maggiore op. 103 di Beethoven, che ancora conserva lo spirito leggero delle serenate viennesi, e l’enigmatica Serenata n. 12 K 388 di Mozart, con quella sua tonalità in do minore che sembra la manifestazione di un potere trascendente e fatale. Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili (non prenotabili). In occasione dei concerti, i musei saranno aperti fino alle 21. “Siamo molto felici della calorosa risposta che l’iniziativa ha ricevuto in occasione del primo appuntamento di venerdì scorso – dichiara Mirella Falconi Mazzotti, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna – La corte interna dei musei ha accolto un attento e numeroso pubblico di cittadini e visitatori, a conferma del profondo fascino che questi spazi sanno ancora esercitare, tanto più quando si fanno raffinata scena per la musica dal vivo. Per la nostra Fondazione è motivo di profonda soddisfazione vedere che questi spazi, riportati allo splendore da una al contempo titanica e accuratissima opera di restauro, stanno già diventando un nuovo e prezioso spazio culturale per tutta la città.” La rassegna si conclude venerdì 19 settembre con il Quintetto d’archi che accosta l’Allegro per archi in do maggiore di Donizetti al Quintetto n. 2 op. 87 di Mendelssohn. Info orchestracherubini.it
Robin Byron, pronipote di Lord Byron, in visita ai Musei dedicati al grande poeta inglese
Byron arriva a Ravenna. Non è ovviamente Lord George, cui da un anno è dedicato il Museo meta incessante di visitatori e visitatrici da tutto il mondo, ma Robin Byron, Presidente della London Byron Society, 13° Lord e discendente dell’illustre avo, poeta e paladino della libertà dei popoli. Robin Byron, che ha seguito le orme di George sia negli studi di Storia e poi di Legge al Trinity College e poi anche nella passione per la parola e la scrittura (ha pubblicato nel 2021 il libro Echoes of a life’, un’oprera di narrativa letteraria, prima e unica della famiglia Byron negli ultimi 200 anni), sarà a Ravenna con la moglie Robyn, Lady Byron, specificatamente per visitare i Musei Byron e del Risorgimento domenica 28 settembre. Ad accoglierlo ci sarà la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti, il Presidente dell’Italian Byron Society Ernesto Giuseppe Alfieri ed i due vicepresidenti Diego Saglia e Gregory Dowling, l’assessore alla cultura del Comune Fabio Sbaraglia. Robin Byron, avvocato, esperto di diritto marittimo, non aveva potuto essere presente alla cerimonia di inaugurazione dei Musei, il 29 novembre 2024, per la quale aveva inviato una emozionante lettera di complimenti alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e di saluto ai presenti, ma aveva sempre dichiarato la ferma intenzione di essere a Ravenna per visitare i Musei. E lo farà il 28 settembre, data per la quale la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna ha organizzato una cerimonia di benvenuto con lettura di poesie da parte dei Vicepresidenti della Byron Society, un saluto ufficiale dell’Amministrazione comunale e la visita guidata ai Musei. L’arrivo di Robin Byron impreziosisce ulteriormente il ricco e articolato calendario di appuntamenti che coinvolgono i Musei Byron e del Risorgimento fino a tutto il mese di dicembre, con numerosi eventi e appuntamenti anche internazionali. Ieri sera, tra l’altro, il primo concerto dell’Orchestra Giovanile Cherubini, nel cortile nobile dei Musei, ha avuto un successo straordinario di pubblico, di partecipazione e di consensi, con la corte affollatissima già molto prima dell’inizio del concerto e molte persone in attesa di un posto. I concerti si ripeteranno il 12 e 19 settembre, sempre alle 21.30 e sempre ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti. In queste date i Musei saranno eccezionalmente aperti fino alle 21, mezzora prima dei concerti. Ravenna, 6 settembre 2025
L’Orchestra Giovanile Cherubini in concerto venerdì 5 settembre ai Musei Byron e del Risorgimento
Un salotto musicale nella corte nobile dei Musei Byron e del Risorgimento: le notti magiche di settembre sono lo scenario di una nuova iniziativa culturale che abbina musica, storia e letteratura all’ombra dei Musei che fanno parlare il mondo, grazie alla bella idea promossa assieme dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna presieduta da Mirella Falconi Mazzotti e dalla Fondazione Orchestra Giovanile Luigi Cherubini. Protagonisti della rassegna sono infatti alcuni dei gruppi da camera nati in seno all’orchestra fondata dal Maestro Riccardo Muti con l’obiettivo di sviluppare e perfezionare l’affiatamento dei singoli attraverso il repertorio cameristico che consente di approfondire il rapporto dialettico fra gli strumenti; sviluppando e perfezionando quel senso di comunità che è linfa di ogni orchestra. Venerdì sera (5 settembre) il primo dei tre appuntamenti, alle 21.30, presenta ‘Settimino di archi e fiati’, composto da Lucia Malavasi (clarinetto), Enrico Bertoli (fagotto), Marco D’Agostino (corno) Elia Chiesa (violino), Giampaolo Lavorata (viola), Luigi Visco (violoncello) e Marcello Bon (contrabbasso). In programma un gioiello della musica di ‘intrattenimento’ del Settecento, il Settimino in mi bemolle maggiore op. 20 di Ludwig van Beethoven. Per l’occasione, i Musei Byron e del Risorgimento ed il Piccolo Museo delle Bambole ed altri Balocchi resteranno aperti eccezionalmente fino alle ore 21, consentendo così a visitatori e visitatrici di abbinare comodamente la visita ai Musei prima, un elegante aperitivo al Bar L’Incontro all’ombra del palazzo che accolse l’amore tra Byron e Teresa, e per concludere la serata il concerto finale. I successivi concerti saranno poi venerì 12 settembre e venerdì 19 settembre. Mentre il mese di settembre si apre ad una serie di iniziative di grande valore culturale che i Musei proporranno con continuità per tutto il periodo fino a Natale, con ospiti internazionali e numerose sorprese in arrivo a breve, la grande stampa internazionale continua ad accendere i riflettori sui Musei, a quasi un anno dall’inaugurazione dell’autunno 2024. Questa volta è stato l’Observer, prestigioso settimanale britannico nato addirittura nel 1791, a dedicare un ampio reportage in cui consiglia espressamente a milioni di inglesi la visita ai Musei Byron e del Risorgimento particolarmente in questo periodo dell’anno ideale per un viaggio di cultura e conoscenza nella storica capitale romana e bizantina ed ora anche città di Dante e di Byron. In allegato: foto del Quartetto Orchestra Giovanile Cherubini Ravenna, 4 settembre 2025
Grande successo per l’apertura serale dei Musei Byron e del Risorgimento
La magia serale dei Musei Byron e del Risorgimento sta conquistando sempre più il cuore di visitatori e visitatrici: dal 2 luglio, prima data in cui ‘Mosaico di Notte’ ha aperto le porte dei due musei, il numero di persone iscritte alle visite del mercoledì sera è stato in costante aumento, tanto che l’Ufficio del Turismo comunale, già al terzo appuntamento, ha deciso di organizzare un doppio turno di visita in lingua italiana per accontentare tutti, in aggiunta ovviamente al turno in lingua inglese che solitamente chiude la serata. Mercoledì sera, nella prima serata di agosto, solo stati tantissimi i visitatori e le visitatrici che, puntuali alle 19.45 e dopo aver gustato un aperitivo al Bar L’Incontro nell’affascinante porticato di Palazzo Guiccioli, si sono avviati agli ingressi dei Musei, accompagnati dalle guide specializzate. Per i ravennati, i romagnoli e gli emiliani che trascorrono questo periodo dell’anno a casa, la visita ai Musei in compagnia di turisti e turiste stranieri rappresenta, oltre che un’importante occasione di arricchimento culturale, anche una coinvolgente esperienza senza confini, in cui il valore dei cimeli e dei socumenti dei Musei e la ricchezza della loro narrazione interattiva e multimediale si sommano alla straordinaria capacità di attrazione internazionale ed alla visibilità mondiale che gli stessi Musei continuano ad avere, essendo già annunciate anche per il prossimo autunno numerose visite istituzionali, italiane e non. La posa per la foto, sulla scalinata d’ingresso accanto alla targa commemorativa della visita dei Reali Inglesi il 10 aprile scorso, è in questo senso un momento particolarmente significativo di condivisione con il mondo di una ricchezza monumentale e culturale straordinaria, per Ravenna e per l’Italia. Il successo dell’iniziativa ha portato alla decisione, da parte della Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Mirella Falconi Mazzotti, di prolungare anche alla prima settimana di settembre le visite serali guidate in preparazione anche dei numerosi eventi, istituzionali e culturali, che attendono i Musei Byron e del Risorgimento ad iniziare dal 5 settembre e per tutto il periodo successivo fino al primo compleanno dei Musei del 29 novembre 2025 e oltre. ‘Siamo particolarmente soddisfatti _ ha detto la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti _ che non solo i turisti e le turiste ma anche numerosissimi cittadini e cittadine ravennati, romagnoli ed emiliani abbiano deciso di dedicare il mercoledì sera a visitare i nostri Musei, fortemente voluti, realizzati e sostenuti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Questo risultato ci conferma l’importanza della realizzazione di questo importante progetto e la straordinaria capacità di fare sistema con gli altri tesori storici e culturali della città, per fare sempre più di Ravenna una capitale culturale e attrattiva per più giorni, capace non solo di affascinare e conquistare i visitatori e le visitatrici, ma anche di trattenerli, di farli ritornare, di farsi ambasciatori della bellezza e della ricchezza culturale di un luogo sempre più amato e cercato da tutto il mondo’. Ravenna, 8 agosto 2025
Progetto Futuro verso il gran finale: ecco i vincitori dell’edizione 2024-2025
Progetto Futuro è al lavoro anche a luglio e mentre la scuola è in vacanza prepara il gran finale della sua sesta edizione, quella dell’anno scolastico 2024-2025: la giuria ha infatti concluso il suo lavoro di selezione delle candidature ed al termine di una attenta e approfondita valutazione di ogni studentessa e studente ha deciso i nomi dei vincitori di questa edizione. Giunto alla sua sesta edizione, Progetto Futuro è diventato ormai un appuntamento fisso atteso a Ravenna da tutte le scuole ed ogni anno si consolida con un numero crescente di partecipanti, con interesse e attenzione generale. Progetto Futuro è un’idea dell’Ingegner Romeo Tasselli della Secam Srl, che conta sul supporto e l’organizzazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, presieduta da Mirella Falconi Mazzotti, dell’Usp, Ufficio Scolastico Territoriale di Ravenna e della Fondazione Golinelli di Bologna: l’obiettivo è quello di premiare con borse di studio alunni ed alunne meritevoli che frequentano il quinto anno della scuola primaria del Comune di Ravenna. All’edizione di quest’anno hanno partecipato sei Istituti Comprensivi del Comune di Ravenna: Istituto Comprensivo Damiano di Ravenna, IC Randi di Ravenna, IC Ricci-Muratori di Ravenna, IC San Pietro in Vincoli, IC San Biagio di Ravenna, IC Valgimigli di Mezzano. Sono state assegnate 20 borse di studio da 750 euro per alunno o alunna, di cui 250 euro sotto forma di attività didattiche e formative da svolgere a Ravenna, secondo un programma definito dai partner, condiviso con le scuole a cura della Fondazione Golinelli tramite la Società G-Lab Srl Impresa Sociale, per la valorizzazione delle competenze in ambito metodologico, scientifico e tecnologico, per favorire la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità. L’assegnazione delle borse di studio è stata definita sulla base di autonome e insindacabili determinazioni dalla Commissione di Valutazione, composta da un rappresentante della Società SECAM, della Fondazione Cassa Ravenna, della Fondazione Golinelli e dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Ravenna, sulla base di un’analisi comparativa delle richieste tenuto conto di diversi criteri tra cui la media dei voti, l’originalità, motivazione e completezza dell’elaborato dello studente e l’impegno sociale. Inoltre, tra i criteri si tiene conto anche della provenienza scolastica, della rappresentanza straniera nonché della parità di genere, ovvero particolare attenzione è stata data alla garanzia della parità numerica tra maschi e femmine. Questi i vincitori delle borse di studio da 750 euro complessivi: Asia Bondi, Mattia delle Monache, Bernardo Gardini, Rebecca Michelazzi, Taskent Teoman (IC Randi), Sofia Guglielmelli, Francesco Lombardi, Tommaso Ravaioli (IC Damiano), Alessandro Nicolò Brocchi, Giulio Pesaresi (IC Ricci-Muratori), Thiam Khoudia, Irene Zoli (IC San Pietro in Vincoli), Emiliano Cuzzocrea, Filippo Di Nuzzo, Marcello Randi, Nicoletta Tisari, Olivia Triossi, Vanessa Tronnolone (IC San Biagio), Simone Giraldi, Giacomo Montanari (IC Valgimigli). Quest’anno vi sarà anche un Premio agli studenti e studentesse selezionati dalle scuole: Rachele Bacchetta, Camilla Battistini, Francesca Devito, Thiago Espa, Giorgia Fusconi, Aurora Giammanco, Mattia Magnani, Anna Maroncelli, Maid Murati, Meriem Osmani, Francesca Anna Palumbo, Andrea Pezzuto, Giulia Rubino, Christian Vuocolo (IC Randi), Michael Baruzzi, Ada Bassi, Linda Belanzoni, Leonardo Blanchini, Michele Cavestro, Samuele Gavella, Antonia Maria Stamin, Sofia Maia Valenti, Virginia Viscusi, Pietro Zampetti (IC Damiano), Lyan Brunelli, Rebecca Frontini, Daniele Gagni, Katerina Manolov, Alexa Onyinye Nwosu, Veranna Scattarregia (IC Ricci-Muratori), Alessandro Camporesi, Giulia Mazzoni, Marta Montanari (IC San Pietro in Vincoli), Noemi Babini, Agnese Baccarini, Viola Bassi, Davide Bonazza, Lorenzo Calderoni, Nathan Gioele Casadei, Chiara Castellani, Nicolò Ciotola, Irene Corvi, Giorgia Maria D’Ambra, Anna D’Amico, Francesco Di Domenico, Alice Ferri, Miriana Fervore, Rebecca Formica, Noemi Gentile, Leonardo Govoni, Fabio Laghi, Marta Laghi, Mario Lotano, Giorgia Mancini, Marta Nanni, Anastasia Piccinno, Giacomo Riva, Christian Silvestro Sozzino, Ludovico Stambazzi, Davide Trincia, Andrea Zanelli Migliardi, Maya Zglavoci (IC San Biagio), Jacopo Antonini, Adelina Apostol, Giada Verde (IC Valgimigli). Ravenna, 31 luglio 2025 Nella foto: una premiazione recente di Progetto Futuro
Prospettiva Dante 2025: novità e programmi della XIV edizione, dal 17 al 21 settembre
La grande forza spirituale di Dante si sviluppa attraverso un radicale impegno poetico che può esprimersi solo in una lingua naturale, comprensibile a tutti, dunque potentissima perché capace di coinvolgere uomini e donne: il volgare (la lingua del “sì”), «che i bambini imparano ad usare da chi li circonda quando incominciano ad articolare i suoni; […] quella che riceviamo imitando la nutrice, senza bisogno di alcuna regola». Un’altra lingua volgare “sorella”, il provenzale (la lingua d’oc, parlata nel sud della Francia), risuona per otto versi nel canto XXVI del Purgatorio. È la voce di Arnaut Daniel che, secondo Dante, superò chiunque in tutte le forme della letteratura, in «versi d’amore e prose di romanzi». Proprio questo verso, il 118, è stato scelto come titolo della XIV edizione dell’unico festival interamente dedicato al Poeta. Promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna con la direzione scientifica dell’Accademia della Crusca, Prospettiva Dante è in scena a Ravenna dal 17 al 21 settembre per invitarci a scoprire e riscoprire le radici dantesche di un’idea di cultura e letteratura come sede di un’esemplare e tuttora attuale tensione spirituale e morale, che si fa anche linguistica. Per tornare a tessere insieme ricerca, alta divulgazione e arti dello spettacolo, quest’anno le cinque giornate di incontri ed eventi contano su ospiti come Paolo Rumiz, Tosca, Jacopo Veneziani, Gabriele Lavia, Roberto Mercadini, dom Bernardo Gianni, Paolo Squillacioti, Gregorio Nardi, Virginio Gazzolo, Amerigo Fontani, Marcello Prayer, Vincenzo De Angelis, Giovanna Famulari, Massimo De Lorenzi, Luca Scorziello… Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e sono in programma nella “casa” del festival, gli Antichi Chiostri Francescani di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio. «Conservare, celebrare e rendere accessibili le eredità che compongono l’identità di Ravenna e del suo territorio è parte integrante e preziosa della nostra vocazione di fondazione – sottolinea Mirella Falconi Mazzotti, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna – È una progettualità che riguarda uno straordinario patrimonio materiale e immateriale, come Palazzo Guiccioli, storica scena della passione romantica e civile di Byron e oggi complesso museale che già conta la Regina Camilla fra i suoi illustri visitatori, o come i Chiostri Francescani accanto alla Tomba del Poeta, cuore storico e ideale della Ravenna dantesca. Ma questa progettualità si esprime anche nel promuovere iniziative che ne offrono una rilettura viva, coinvolgente e dinamica e si propongono come spazio di riflessione collettiva. In questo senso, poiché Dante è parte della nostra storia e chiave per comprendere il presente e trasmettere alle nuove generazioni un’idea di cultura come bene comune, condiviso, e necessario, Prospettiva Dante rappresenta uno degli strumenti più efficaci con cui la Fondazione interpreta la propria missione sul territorio, rendendo la Città non solo custode della memoria ma laboratorio di futuro.» «Anche quest’anno – sottolinea l’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia – l’impegno culturale della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, accompagnato dall’autorevolezza scientifica dell’Accademia della Crusca, offre alla città un’edizione del festival coinvolgente e stimolante. Prospettiva Dante si conferma capace di rinnovarsi di anno in anno, approfondendo via via aspetti della vicenda umana e poetica dantesca, ma mantenendo un’identità ben definita. Una manifestazione che si inserisce come una tessera preziosa nel mosaico del Settembre Dantesco, rassegna profondamente radicata, partecipata e autentica espressione del legame che unisce Ravenna e Dante, frutto dell’impegno coordinato di istituzioni e numerosissimi attori e operatori della nostra comunità.» «Nel XXVI canto del Purgatorio, Dante incontra quello che considera il proprio “padre” quanto alla poesia, il bolognese Guido Guinizelli che, in effetti, il poeta fiorentino conobbe solo attraverso le sue liriche – spiega Domenico De Martino, direttore di Prospettiva Dante – A sua volta, Guinizelli gli addita l’anima di Arnaut Daniel, poeta provenzale, di una generazione ancora precedente (era morto nel 1210). Arnaut viene definito come il “miglior fabbro” (costruttore, forgiatore a fini poetici, espressivi e di conoscenza) della propria lingua. Si manifesta così una catena di poeti qualificati dalla scelta di scrivere in lingua volgare (che per primo Dante definisce “parlar materno”): non solo italiani, ma anche dell’altra grande tradizione romanza. Emerge la definizione di una nuova letteratura europea, che comprende sia testi lirici che in prosa (“Versi d’amore e prose di romanzi”), tanto fortemente affiatata nella scelta del volgare, quanto tesa, attraverso una severa elaborazione tecnica, a una poesia superiore. A questa idea di letteratura e, più ampiamente, di cultura, frutto di condivisione e dialogo, di impegno, di ricerca e di tensione conoscitiva e morale, dedichiamo questa edizione del festival: ancora una esaltante e appassionata proiezione dantesca nella speranza verso il futuro». La manifestazione, posta sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica, ha il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Ravenna, della Fondazione Enzo Bettiza e degli Amici dell’Accademia della Crusca; media partner media partner «QN Quotidiano Nazionale», «La Nazione», «il Resto del Carlino» e «Il Giorno». L’apertura del festival è mercoledì 17 settembre, alle 17.30 con i saluti di Mirella Falconi Mazzotti (presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna), Rosario Coluccia (membro del Consiglio direttivo dell’Accademia della Crusca e fra i coordinatori del comitato di direzione del Vocabolario Dantesco della Crusca) e Domenico De Martino (direttore di Prospettiva Dante). Il confronto serrato con le parole di Dante spetta a un maestro del teatro italiano quale l’attore e regista Gabriele Lavia, che metterà al servizio del Poeta quel suo approccio al contempo rigoroso e intenso che ne ha fatto un indimenticabile interprete di classici della scena e non. Alle 21 Roberto Mercadini propone Un monologo per Dante: «più nobile è il volgare». L’affabulatore, drammaturgo, scrittore e youtuber cesenate non è certo nuovo al confronto, attraverso la forma del monologo, con figure ed eventi chiave della Storia. Che si tratti di celebrare il genio di Leonardo da Vinci o prestare voce all’Eneide, ricostruire la storia della bomba atomica o discutere di filosofia, evoluzionismo, felicità, testi biblici, ingegno e ossessione, Mercadini è sempre un narratore d’eccezione, capace di dosare competenza e ironia, senso critico e meraviglia. Giovedì 18 settembre alle 21 ci attende un raffinato recital pianistico dal titolo «Donne ch’avete intelletto d’amore». Le donne di Dante nella musica del Romanticismo. Si evocano Beatrice, Francesca, Pia e altre figure femminili attraverso il repertorio di compositori come Liszt e Prokof’ev, ma anche pagine meno note come quelle di Hans von Bülow, Hermann Goetz, Antonio Scontrino e Teodulo Mabellini – quest’ultimo compose anche per le celebrazioni del sesto centenario della nascita di Dante nel 1865, tra i primi eventi della Firenze “italiana” post-risorgimentale. A unire virtuosismo e sensibilità filologica, come ideatore del programma e suo interprete, è il pianista Gregorio Nardi, che da sempre si dedica alla ricerca di composizioni nuove, inedite o pressoché sconosciute. Il concerto introduce uno degli appuntamenti diventati una vera e propria tradizione del festival, ovvero il Premio Dante-Ravenna, quest’anno destinato al giornalista e scrittore “errante” Paolo Rumiz. Come Dante, Rumiz ha trovato nel viaggio un atto narrativo e uno strumento di interpretazione della nostra realtà: nei suoi libri e reportage in cui racconta l’Italia, l’Europa e le sue frontiere, Rumiz concilia il passo del pellegrino con quello del cronista, sguardo poetico e coscienza civile, finché la geografia non diventa metafora e la memoria si fa bussola. Venerdì 19 settembre alle 17.30 dom Bernardo Gianni, Abate dell’Abbazia di San Miniato al Monte a Firenze, guida la riflessione sul tema Caritas, bellezza e tempo tra Dante e noi, per una prospettiva profonda e ispirata sulla dimensione spirituale che ha segnato tanto profondamente l’opera del Poeta, in una visione della fede come viaggio trasformativo, personale e universale. Con dom Gianni, la comunità monastica di San Miniato, da sempre punto di riferimento spirituale e culturale per Firenze (e non solo), si è ulteriormente aperta alla città, forse proprio perché il monastero, come l’abate ha confidato in un’intervista «desta nel mio cuore una sovrasensibilità alla novità, generando la passione per il futuro». Sabato 20 settembre alle 17.30 siamo invitati a intraprendere un viaggio drammatico attraverso tre dei personaggi più memorabili della Commedia, ovvero Ulisse, il consigliere fraudolento, cercatore di conoscenza oltre ogni limite, Ugolino, figura del dolore e della ferocia umana, e Lucifero, il male assoluto nel glaciale cuore dell’abisso: con il suo Pas de trois infernal, Virginio Gazzolo, decano degli interpreti danteschi, dà corpo e anima a questi archetipi tragici, in un intreccio di poesia e teatro che rinnova l’eco dei versi danteschi. A seguire un appuntamento pienamente in tema con il titolo di questa XIV edizione: con Luce fuoco ardore. I trovatori nella Commedia, Paolo Squillacioti, filologo romanzo ma studioso anche di letteratura contemporanea e direttore dell’Opera del Vocabolario Italiano del CNR, ci accompagna in una viva indagine sul rapporto tra Dante e la lirica provenzale. Un’occasione per confermare una volta ancora quanto Dante sia stato capace di dialogare con le voci del passato per plasmare la lingua del futuro. Esperto in particolare della letteratura galloromanza e italiana medievale, dal 2020 Squillacioti dirige l’impresa del Vocabolario storico della lingua italiana dalle Origini alla morte di Boccaccio (Tesoro della Lingua Italiana delle Origini). Alle 21 Vincenzo De Angelis, Amerigo Fontani e Marcello Prayer propongono Come in un giuoco di specchi: Dante, Lord Byron e Lorenzo Da Ponte, dialogo animato attorno alla traduzione che, dalla New York del 1819, il librettista di Mozart propose della Profezia di Dante composta da Byron proprio a Ravenna, ispirato dall’amata Teresa Guiccioli. La performance precede la consegna del Premio Musica e Parole a Tosca. Cantante e ricercatrice musicale tra le voci più intense e versatili della scena italiana e non solo, in oltre trent’anni di carriera ha saputo portare in scena un raffinato repertorio dove la musica italiana si contamina di altre culture, anche attraverso collaborazioni con artisti come quelli che hanno contribuito al suo disco Morabeza, con cui nel 2020 ha ottenuto due Targhe Tenco. Dal 2022 è inoltre supervisore artistico dell’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, il Laboratorio e HUB culturale della Regione Lazio che dal 2015 ha guidato già come coordinatore e direttore della sezione Canzone. A Ravenna, Tosca sarà in conversazione con Domenico De Martino, direttore di Prospettiva Dante, e regalerà al pubblico alcune delle sue interpretazioni, accompagnata da Giovanna Famulari al violoncello, Massimo De Lorenzi alla chitarra e Luca Scorziello alle percussioni. Domenica 21 settembre, alle 11 conclude il programma il Premio Dante Web, introdotto nel 2024. Lo riceve quest’anno lo storico dell’arte Jacopo Veneziani, la cui capacità di rendere accessibile il sapere senza tradirne la complessità, unendo cura scientifica e passione comunicativa, l’ha già reso un beniamino del piccolo schermo – è ospite fisso di In altre parole di Massimo Gramellini – e della rete (solo su Instagram conta oltre centomila followers). Inoltre da giugno è su Rai 3 con il nuovo programma Vita d’artista, che “apre” al pubblico le case di Canova, Manzoni, Leopardi, Puccini, Michelangelo, de Chirico, Sordi… Per Prospettiva Dante, Veneziani discuterà de Il cammino di Dante nella storia dell’arte. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero, fino a esaurimento posti disponibili. Info e programma dettagliato: www.prospettivadante.it Nella foto: l’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia, la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna MIrella Falconi Mazzotti ed il Direttore Artistico di Prospettiva Dante Domenico De Martino
Lord Byron torna in Inghilterra oltre duecento anni dopo l’esilio: libri e cartoline all’Istituto Italiano di Cultura a Londra
A distanza di oltre due secoli da quel 25 aprile 1816 in cui diede volontariamente l’avvio al suo esilio definitivo dall’Inghilterra, Lord Byron torna oggi per la prima volta a Londra e lo fa in un’occasione speciale: l’inaugurazione della mostra delle copie dei mosaici antichi di Ravenna nella prestigiosa sede dell’Istituto Italiano di Cultura, mostra promossa dal Comune di Ravenna e dall’Apt regionale, e che consolida ulteriormente i rapporti strettissimi e crescenti a livello istituzionale e culturale tra Ravenna e l’Inghilterra, come ben evidenziato dalla recente visita dei Reali inglesi alla città di Ravenna ed ai Musei Byron e del Risorgimento. E come attestano, quasi ogni giorno, i reportage e gli articoli di tutto il mondo, in particolare anglosassone, sulla straordinaria forza attrattiva di Ravenna, capitale mondiale dei mosaici e da qualche mese anche fonte di ispirazione, attrazione e interesse costante degli appassionati di lettaratura. Proprio il maestro del Romanticismo inglese è il tramite privilegiato di questo asse culturale che sta conoscendo settimana per settimana sempre nuove opportunità, appuntamenti, eventi, rapporti e nuovi progetti, tra cui questa straordinaria mostra che sarà inaugurata stasera alle 18.30 alla presenza delle autorità londinesi, dei rappresentanti del Consolato e dell’Ambasciata Britannica in Italia, delle autorità di Ravenna e della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, che ha fortemente voluto, sostenuto e oggi proposto al mondo i Musei Byron e del Risorgimento. Lord Byron dunque torna a casa, e lo fa in modo straordinariamente elegante: al poeta è dedicata infatti una delle cinque speciali cartoline che il Comune di Ravenna ha portato qui in Inghilterra per far conoscere ai visitatori ed alle visitatrici britanniche i tesori di Ravenna: assieme ai Musei Byron e del Risorgimento, il Mausoleo di Teodorico, il Museo e la Tomba di Dante, il Museo Classis e San Vitale. Le cartoline sono dotate di un QR Code, aprendo il quale si possono ammirare tutti i tesori di Ravenna, che oggi nel mondo è sempre più in grado di intercettare interessi e stimoli culturali di varie epoche, dai bizantini al Risorgimento, da Dante a Byron, attraverso una proposta culturale e turistica che attraversa i millenni e gli ambiti culturali più svariati, approfondisce e risveglia sempre nuove opportunità di conoscenza ed approfondimento e si propone al mondo come una realtà in continuo divenire che in pochi metri sa aprire al mondo le porte di tanti diversi e ricchi mondi del passato e del presente. Di cui Byron, contemporaneo anche se da oltre duecento anni in esilio, è un interprete straordinario. Londra, 14 luglio 2025 In allegato: il libro strenna della Fondazione Cassa di Ravenna su Lord Byron e le cartoline di Lord Byron all’ingresso dell’Istituto Italiano di Cultura di Londra
Gli artisti della ‘Etoile pour homme’ in visita ai Musei Byron e del Risorgimento
Il mondo guarda ai Musei Byron e del Risorgimento e così, anche nella grande giornata di chiusura del Ravenna Festival 2025, gli artisti de Les’Etoiles pour homme, protagonisti stasera (domenica 13 luglio) del gala di danza che concluderà al Pala De Andrè il Ravenna Festival 2025, hanno voluto questa mattina visitare i Musei dedicati al grande poeta romantico inglese, all’Eroe dei Due Mondi Giuseppe Garibaldi ed al Risorgimento Italiano. E’ stata una visita importante e ricca di opportunità di arricchimento culturale e storico-letterario: abituati a viaggiare tutto il mondo ed a visitarne quindi i Musei più prestigiosi, gli artisti hanno apprezzato soprattutto la grande modernità, la duttilità e l’inclusività dei Musei, fruendo di approfondimenti diversi a seconda degli interessi individuali, grazie alle grandi opportunità di scelta che la realtà multimediale offre a visitatori e visitatrici. Il rilievo storico e documentale dei preziosi cimeli esposti di Byron, di Teresa Guiccioli, di Garibaldi e degli Eroi Risorgimentali, l’appassionante storia del libro di Corinna come della pelle di Byron, le narrazioni tratte dai carteggi dell’epoca, le ricostruzioni storiche e la realtà immersiva hanno conquistato gli artisti, molti dei quali sono rimasti sorpresi sia dalla doppia narrazione dei Musei sia dalla significativa realizzazione di un Museo nel luogo stesso in cui si sono svolti i fatti narrati, scelta che aggiunge ovviamente fascino alla visita ma anche credibilità e spessore alla narrazione. Les Etoiles pour Homme, curato da Daniele Cipriani, presenta a Ravenna un appuntamento in esclusiva per il Ravenna Festival, con Sergio Bernal, Davide Dato, Tatiana Youbetyabootskaya, Lloyd Knight, David Moore, Simone Repele, Sasha Riva, Mario Genovese, Lorenzo Fiorito, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa. Una chiusura in grande stile per il Ravenna Festival e un appuntamento per il futuro con la speranza che la forte ispirazione dei Musei Byron e del Risorgimento visitati questa mattina dagli artisti possano un domani essere forieri di ulteriori spunti artistici e letterari per i protagonisti del gala. In allegato: la foto della visita dell’Etoile ai Musei Byron e del Risorgimento Ravenna, 13 luglio 2025
Le nuove magliette di Garibaldi ai Musei Byron e del Risorgimento per festeggiare il compleanno dell’Eroe dei due mondi
Per gli appassionati di storia ed in particolare del Risorgimento, i Musei Byron e del Risorgimento di Ravenna rappresentano un’occasione straordinaria di conoscenza, di approfondimento e di emozionante contatto con la preziosa eredità dell’Eroe dei Due Mondi. Per festeggiare il ‘compleanno’ di Garibaldi, nato a Nizza il 4 luglio 1807, i Musei hanno deciso di presentare una sorpresa ai numerosi visitatori: al bookshop sono arrivate infatti le magliette di Garibaldi, un souvenir di grande appeal sia per l’iconica immagine dell’eroe dell’Unità d’Italia, sia per la possibilità di portarsi a casa dalla visita dei Musei uno dei ricordi più belli e significativi della giornata. Nei Musei Byron e del Risorgimento, il Comitato Scientifico ha fatto un grande lavoro di reperimento dei cimeli e, grazie alla collaborazione con la Biblioteca Classense di Ravenna, la Fondazione Nuova Antologia Spadolini di Firenze e la Fondazione Craxi di Roma, le sale regalano ai visitatori ed alle visitatrici veri e propri tesori della storia garibaldina: tra questi, la placca commemorativa dell’incontro di Teano tra Vittorio Emanuele II e Giuseppe Garibaldi, una rara litografia dell’Eroe dei Due Mondi che trasporta Anita morente durante la ritirata del 1849 vicino a Ravenna, l’annuncio originale della visita di Massimo D’Azeglio a Bologna nel 1959, un passaporto del 1848 emesso dallo Stato della Chiesa, diversi ritratti di Garibaldi arricchiti da dediche autografate, litografie che illustrano battaglie storiche, un’immagine di Pio IX che guida la nave dell’Italia nella tempesta, il manifesto originale del Comitato Nazionale per l’Unità d’Italia rivolto ai Giovani Italiani del 1860, un giornale del 1848 che racconta la visita di Garibaldi a Bologna, una litografia a rilievo di Vittorio Emanuele II, una illustrazione tratta da ‘Cronaca Italiana dal 1814 al 1850 compilata da una società di scrittori. Questi sono solo alcuni dei documenti e cimeli preziosi che i Musei Byron e del Risorgimento, ideati da Antonio Patuelli e realizzati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna presieduta da Mirella Falconi Mazzotti, espongono nelle sale multimediali che grazie alla modernissima tecnologia digitale, ricostruiscono la storia del Risorgimento italiano con la doppia narrazione dei cimeli e del racconto immersivo. Ravenna, 04 luglio 2025
Conoscere la borsa al via: studenti e studentesse di tutta Europa apprendono l’educazione finanziaria giocando
‘Conoscere la Borsa’ è un grande progetto europeo che avvicina studenti e studentesse all’educazione finanziaria in modo semplice e divertente, mettendoli a confronto con colleghi e colleghe di tutta Europa e dando loro modo di imparare le tecniche e le logiche semplicemente dell’economia e della finanza con il ‘gioco’ e la gara tra coetanei che permette loro di raggiungere anche la finale nazionale e quella europea a Bruxelles. Ed anche quest’anno La Cassa di Ravenna presieduta da Antonio Patuelli e diretta da Nicola Sbrizzi e la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna presieduta da Mirella Falconi Mazzotti aderiscono al progetto mettendo a disposizione delle scuole e dei docenti, degli studenti e delle studentesse il proprio sostegno economico ed organizzativo e la formazione garantita attraverso docenti specializzati della Fondazione per l’Educazione finanziaria ed al Risparmio (Feduf), promossa dall’Associazione Bancaria Italiana (Abi). Il meccanismo è semplice e coinvolgente e riguarda scuole superiori e università. Ogni squadra, composta da uno o più elementi, anche di classi diverse, dispone di un budget virtuale di 50 mila euro che può ‘investire’, sempre virtualmente, sulle principali piazze borsistiche. I rendimenti economici dei propri investimenti determinano una classifica italiana ed una classifica europea che a fine anno promuovono le migliori selezioni ad una finale nazionale ed i migliori in assoluto addirittura alla finale europea di Bruxelles che si svolge in occasione della Global Money Week. Durante il periodo di gara, da ottobre fino a marzo, gli studenti possono verificare giorno per giugno l’andamento dei propri investimenti, vendere e comprare sui mercati internazionali, e verificare costantemente la propria posizione in classifica. Ci sono due graduatorie separate per le scuole superiori e per le università. Il principio del ‘learning by doing’ è premiante: studenti e studentesse, per tentare di migliorare i propri rendimenti, sono interessati a studiare i meccanismi dell’economia finanziaria ed in questo modo il gioco e la competitività tra scuole ed istituti invoglia a migliorare la propria conoscenza e preparazione, con la possibilità, facoltativa ma ovviamente molto importante, di aderire ai piani di educazione finanziaria mirata, con docenti specializzati e messi a disposizione dalla Banca e dalla Feduf. Le esperiense della Cassa di Ravenna e della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna sono di grande aiuto per docenti, studenti e studentesse: l’anno scorso, sulle circa mille squadre iscritte da tutta Italia, le nostre squadre sono state grandi protagoniste, con la squadra ‘Società Vincente’ composta da quattro sudenti e studentesse dell’Istituto Manfredi Tanari di Bologna, coordinati dall’insegnante Claudia Pelliconi, che hanno raggiunto la finale nazionale a Volterra classificandosi tra le prime dieci scuole in Italia, nella graduatoria finale vinta da un istituto di Scicli. L’Università di Ferrara, a lungo protagonista ed in vetta alla classifica, ha invece sfiorato l’ammissione alla finale nazionale. Quest’anno l’esperienza si rafforza ulteriormente: gli studenti e le studentesse possono informarsi ed iscriversi, gratuitamente, direttamente contattando il numero 335-7269756. In allegato: la foto dei vincitori dell’anno scorso, dell’Istituto Manfredi Tanari di Bologna, da sinistra la priofessoressa Claudia Pelliconi, Francesco Celano, Manuel Mattioli, Alessia Di Vincenzo, Luca Saverino e l’organizzatore di Acri Francesco Coccia Ravenna, 30 giugno 2025
I Musei Byron e del Risorgimento aperti anche di sera, tutti i mercoledì dal 2 luglio al 27 agosto
Il fascino dei Musei Byron e del Risorgimento nel gioco di ombre e luci della sera, la narrazione del poeta inglese e dei Carbonari, di Garibaldi e della contessina Guiccioli nel contesto magico delle serate estive in un palazzo incantevole e nella corte nobile che incanta visitatori di tutto il mondo e giornalisti e inviati di ogni latitudine, dall’Indonesia al Canada, dal Messico al Regno Unito: è la grande novità di luglio e agosto 2025 per i turisti ed i visitatori di Ravenna, che troveranno i Musei Byron e del Risorgimento aperti anche si sera tutti i mercoledì, dal 2 luglio al 27 agosto, fino alle 22, nel contesto del programma di ‘Mosaico di notte’. Un’occasione per visitare i Musei nelle fresche sale del Palazzo, per fare una tappa alla Taverna Byron dove il poeta aveva il suo zoo, nascondeva le armi da lui stesso acquistate per i Carbonari, ed al bar l’Incontro, sotto i portici che hanno ospitato, tra decine di migliaia di visitatori di questi primi sei mesi di vita dei Musei, anche la ‘Literary Reception’ della Queen’s Reading Room della Regina Camilla il 10 aprile scorso. Visto il grande successo di visite, di ospiti istituzionali anche internazionali di primissimo livello e di attenzione mediatica mondiale registrato nei primi mesi di vita, la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, che ha fortemente voluto, sostenuto e realizzato i Musei, ha deciso di prolungare le aperture eccezionalmente per tutto il periodo estivo nei mercoledì di ‘Mosaico di Notte’. Il nuovo orario in queste giornate sarà quindi dalle 10 del mattino alla 22 di sera: dodici ore piene di cultura, letteratura e storia nei Musei più moderni ed inclusivi al mondo, apprezzatissimi a tutte le età per la narrazione capace di coinvolgere grazie alla realtà immersiva ed ai contenuti digitali, tutti i visitatori, dai bambini più piccoli, agli esperti studiosi di Byron e del Romanticismo letterario. Per approfondire i contenuti, anche per chi ha già visitato una prima volta i Musei, la Direzione ha organizzato anche visite guidate straordinarie, in italiano alle 19.45 ed in inglese alle 20. Il costo è di 12 euro, comprensivo di radioguida, con numero di posti limitato per cui è fortemente consigliata la prenotazione allo 0544 482838 e 0544 35404, mail info@visitravenna.it. Ravenna, 26 giugno 2025
I complimenti della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna per la realizzazione di cinque nuovi laboratori universitari al Museo Classis
L’inaugurazione di cinque nuovi laboratori nel corso di Laurea magistrale in Conservazione e restauro dei beni monumentali del Campus universitario di Bologna al Museo Classis rappresenta un fatto molto importante per la città ed il territorio, sia perché la nuova e ricca dotazione tecnologica e strumentale a messa a disposizione rappresenta un fattore ulteriore di attrazione verso il Museo Classis e verso il Corso di laurea, sia di potenziali studenti che di docenti di alto profilo e professionisti specializzati, sia perché fornisce uno stimolo ulteriore alla produzione, allo studio, alla sperimentazione ed all’attività di ricerca in un settore di eccellenza per Ravenna ed in un corso di laurea altamente qualificante per il Campus per tutto il territorio in generale. ‘Mi complimento per la realizzazione di questi accordi tra il Dipartimento di Beni Culturali e la Fondazione Parco Archeologico di Classe _ esordisce infatti la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti _: l’Università è presente da più di trent’anni nel territorio ravennate e si è sempre parlato di integrazione tra l’attività del Campus e le realtà locali, e la realizzazione di questi laboratori rappresenta la concretizzazione di un percorso importante di qualificazione in ambito universitario delle realtà locali. La disponibilità di docenti estremamente qualificati, supportati da una consistente attrezzatura di alto livello rappresenta un valore fondamentale ed un arricchimento determinante per il Campus, per gli studenti e per il territorio, cui aggiungo la possibilità importantissima per gli studenti di vivere la realtà museale tutti i giorni’. ‘La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna _ conclude la Presidente Falconi Mazzotti _ è stata fin dall’inizio importante sostenitrice della Fondazione Ravenna Antica, di cui è anche socia fondatrice, ed oggi non posso che applaudire a questo importante salto tecnologico, che mi rende particolarmente felice anche come Presidente della Fondazione Flaminia. Complimenti per questo importante progetto che svilupperà sempre di più le sinergie tra Università e le Eccellenze locali e rappresenta un valore aggiunto straordinario per l’ulteriore crescita universitaria di Ravenna e del territorio’. Ravenna, 24 giugno 2025
I Musei Byron e del Risorgimento protagonisti anche sui media indonesiani
Si può restare letteralmente ‘stregati’ dai Musei Byron e del Risorgimento? A giudicare dalla stampa internazionale, la risposta è sì. Il magazine online ‘Bewitched by Italy’ (tradotto letteralmente, ‘Stregati dall’Italia’), diretto da Karen Warren, inserisce i Musei della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna tra le sei ragioni per le quali visitare l’Emilia Romagna, accanto a Bologna ed al Parmigiano Reggiano, al Cammino di Dante, al Festival Verdi ed a Dozza di Bologna, figurano i Musei Byron e del Risorgimento, che hanno letteralmente ‘stregato’ la direttrice Karen Warren durante una sua recente visita alle sale dedicate al grande poeta inglese ed ai moti italiani dell’800. Byron attrae facilmente il visitatore sia per la sua dimensione letteraria mondiale, sia per la sua avventura ‘fiammeggiante’ per impegno politico, storia sentimentale e vita mondana, che Byron seppe vivere tra la Pineta di Ravenna, gli affascinanti luoghi del Palazzo in cui nascondeva armi e progetti per la Carboneria e lo studiolo in cui componeva alcune delle più belle opere della sua letteratura, ispirato da Dante. ‘Stregati’ dai Musei Byron e del Risorgimento è dunque un modo straordinario per arrivare nelle case di migliaia di persone che, in tutto il mondo anglosassone e non solo, stanno pianificando a breve un viaggio in Emilia Romagna. Dalla Polonia all’Indonesia. Mercoledì infatti saranno in visita ai Musei in Palazzo Guiccioli, grazie all’interessamento dell’Apt regionale e del Comune di Ravenna, i content writer polacchi Filip Kowalik e Marta Jankowska, che hanno un grande seguito in particolare su Tik Tok e Instagram, interessati a realizzare un ampio reportage sui Musei e sul loro straordinario impatto mediatico nel mondo. Tutto questo mentre a Giacarta, capitale dell’Indonesia, oltre diecimila chilometri di distanza da Varsavia, il magazine online DetikTravel, branca del portale Detik che è 7° in Indonesia e 117° nel mondo per numero di lettori, dedica un ampio servizio ai Musei, aperto da un titolo che richiama immediatamente il tema principale dell’articolo: ‘Re Carlo visita una città in Italia e il numero di turisti sale immediatamente alle stelle’. I giornalisti indonesiani sono però molto ben informati: raccontano di una Camilla conquistata dai manoscritti di Byron e dai cimeli del poeta e di Teresa, per nulla intenzionata a rispettare i tempi del complesso programma della visita reale, tanto che Carlo, reduce dalla parallela visita a San Vitale, è costretto ad attenderla ed alla fine, incuriosito da tanto interesse della moglie, finisce a sua volta per appassionarsi del Museo’. E’ un dettaglio che pochi conoscevano, ma che il magazine indonesiano ha riportato correttamente, così come ha riportato con esattezza anche la grande visibilità mondiale dei Musei Byron e del Risorgimento. A sette mesi di distanza dall’inaugurazione, i Musei ideati da Antonio Patuelli, storico e appassionato di Risorgimento, Presidente della Cassa di Ravenna, e realizzati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, presieduta prima da Lanfranco Gualtieri e poi da Ernesto Giuseppe Alfieri ed ora da Mirella Falconi Mazzotti, continuano ad essere con frequenza costante protagonisti sui magazine generalisti e di settore di tutto il mondo, dal Canada all’Austria, dall’Argentina all’Indonesia, dall’Inghilterra ovviamente all’Est europeo. E, soprattutto, con l’oggettività che rispecchia sicuramente un portale a migliaia di chilometri di distanza, come rileva DetikTourism, i Musei Byron e del Risorgimento hanno camabiato i flussi mondiali del turismo, con un effetto straordinario che coinvolge tutto il territorio ed i cui effetti sono destinati ad aumentare nel tempo, come dimostra il dato consolidato di questi primi sette mesi di apertura. E se lo dicono in un paese con quasi duecento milioni di abitanti, quarto alle spalle soltanto di India, Cina e Stati Uniti… Ravenna, 24 giugno 2025
Inaugurata a Palazzo Rasponi la mostra ‘Tra Sogno e Natura’
E’ stata inaugurata ufficialmente a Palazzo Rasponi delle Teste a Ravenna la mostra ‘Tra Sogno e Natura: Da Miserocchi a Guaccimanni passando per Don Chisciotte’, curata da Paolo Trioschi e Giorgio Costa e che resterà aperta (ad ingresso gratuito) fino al 20 luglio 2025 con orari dal martedì al venerdì dalle 16 alle 19.30 ed al sabato e domenica dalle 11 alle 19.30. Alla mostra La Cassa di Ravenna presieduta da Antonio Patuelli e diretta da Nicola Sbrizzi e la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna presieduta da Mirella Falconi Mazzotti, hanno prestato gratuitamente nove dipinti delle proprie collezioni, come hanno sottolineato durante la presentazione dell’evento il Vice Direttore Generale Vicario della Cassa Alessandro Spadoni ed il Vice Presidente della Fondazione Franco Gabici. All’inaugurazione, oltre allo stesso Gabici, era presente anche il Responsabile dell’Area Commerciale della Cassa, Matteo Ramilli. Gabici ha sottolineato la grande attenzione che Cassa e Fondazione riservano sempre all’arte ed alla cultura, testimoniata tra l’altro nell’impegno diretto della Fondazione che ha acquisito e ristrutturato e ora mette a disposizione dei visitatori di tutto il mondo i Chiostri Danteschi e i Musei Byron e del Risorgimento: ‘l’arte è il ponte dell’uomo verso l’infinito’ ha spiegato Gabici, rilanciando una frase celebre di Schelling. Paolo Trioschi ha ricostruito l’origine della mostra, ed in particolare la scelta di impostarla sulla ‘Pittura a Ravenna tra ‘800 e ‘900’, che Trioschi ha definito ‘un bel periodo, che si riflette nei volti sereni dei personaggi ritratti nei dipinti’ e nasce proprio in coincidenza con la notizia del ‘Don Chischiotte’ a Ravenna che, per raccontarla alla Sciascia (‘nulla c’è nulla di più certo delle coincidenze’) quando Giorgio Costa e la moglie Adele Felletti Spadazzi, da veri appassionati e cultori d’arte, trovano online lo splendido quadro di Miserocchi ‘Il Pastorino’ che fa da traino all’intera mostra e che era finito, dimenticato e trascurato, in una seconda casa a Forte dei Marmi. L’inaugurazione della mostra è stata caratterizzata da una affluenza straordinaria, con la sala piena e persone in piedi: a riprova della grande passione di Ravenna per l’arte e la cultura, della scelta felice dei curatori Paolo Trioschi e Giorgio Costa ed anche del grande momento di vitalità, attenzione e promozione culturale di Ravenna che si trova al centro dell’interesse di tutta la stampa mondiale, per le sue chiese millenarie, per la sua storia straordinaria, per i mosaici e per la grande novità del 2025, i Musei Byron e del Risorgimento. Ravenna, 21 giugno 2025 In allegato: la foto durante l’inaugurazione, da sinistra Matteo Ramilli, Paolo Trioschi, Franco Gabici e Giorgio Costa posano accanto al Don Chischiotte di Miserocchi
‘Tra sogno e natura’: a Palazzo Rasponi la mostra con i quadri della Cassa di Ravenna e della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna
E’ stata presentata questa mattina, con gli interventi, tra gli altri, del Vice Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Franco Gabici e del Vice Direttore Generale Vicario della Cassa di Ravenna Alessandro Spadoni la mostra ‘Tra sogno e Realtà’, a cura di Paolo Trioschi e Giorgio Costa, che ospiterà dal 19 giugno al 20 luglio a Palazzo Rasponi una esposizione di 77 opere ‘Da Miserocchi a Guaccimanni passando per Don Chisciotte. Per l’allestimento della mostra la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e La Cassa di Ravenna hanno prestato gratuitamente ai promotori nove opere della propria collezione. ‘Questa mostra _ ha detto Franco Gabici _ ci regala un viaggio anche nella Ravenna che non c’è più: tra tutti i quadri, ne segnalo uno dedicato a quella che D’Annunzio definì ‘La strada più bella d’Italia’, via D’Alaggio, che fu chiusa nel 1961 per lasciare spazio al nascente sviluppo industriale della città. Preservare la cultura è un compito primario di tutti noi e la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna è impegnata su tanti fronti per farlo, perché ogni artista ci trasmette sempre un mondo da cui tutti noi possiamo sempre trarre insegnamento’. ‘Il Gruppo La Cassa di Ravenna _ ha proseguito Alessandro Spadoni _ è sempre in prima fila nel valorizzare le iniziative ed i tesori del territorio ed in questo caso siamo, non solo felici, ma anche orgogliosi di prestare gratuitamente alcune opere della nostra collezione alla mostra ‘Tra Sogno e natura’. Come banca del territorio abbiamo l’impegno a non occuparci solo di economia, ma anche di promuovere la cultura e le attività sociali e, tra le tante cose che facciamo, ricordo il Calendario Artistico, tradizionale appuntamento di fine anno con gli artisti più importanti del territorio, la Strenna Natalizia dedicata all’arte ed alla cultura, ed in generale la nostra Banca, negli ultimi cinque anni, oltre ad aver pagato imposte per 50 milioni, ha distribuito dividendi per 60 milioni, 30 milioni dei quali sono andati alla Fondazione per poter sostenere nel territorio la cultura, l’assistenza, il volontariato, la salute pubblica e l’istruzione’. A questa mostra, la Cassa di Ravenna, presieduta da Antonio Patuelli e diretta da Nicola Sbrizzi, e la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna presieduta da Mirella Falconi Mazzotti, danno un importantissimo contributo, con il prestito gratuito di nove opere selezionate da Paolo Trioschi e Giorgio Costa, curatori della mostra, tra quelle che meglio illustrano l’esperienza artistica oggetto della mostra. L’idea espositiva, infatti, è quella di raccontare, partendo dal ‘Don Chisciotte’ di Domenico Miserocchi un periodo artistico particolarmente prolifico, che si snoda in un percorso ricco di figure importanti come Arturo Moradei, i fratelli Guaccimanni, Angelo Torchi, Enrico Piazza ed altri artisti. La mostra inoltre, partendo dalle opere e dai loro autori, approfondirà tematiche specifiche del periodo storico, delle dinamiche sociali ed artistiche del periodo a cavallo tra i due secoli. Le opere prestate dalla Cassa di Ravenna sono di alcuni degli autori più importanti dell’epoca come Arturo Moradei (‘Nello studio del pittore’), Angelo Torchi (‘Paesaggio montano’), Vittorio Guaccimanni (‘Cavalli in autunno’), Domenico Miserocchi (‘Interno della basilica di San Vitale’, ‘Donna che lava nel cortile di casa’, ‘Cavalli in pineta’, e ‘La palizzata’) e di Enrico Piazza (‘Ritratto di popolano’ e ‘Vaso di fiori’). La mostra di Palazzo Rasponi delle Teste è particolarmente finalizzata a valorizzare e far conoscere al grande pubblico, in un periodo tra l’altro di grande afflusso turistico nella città di Ravenna, opere connesse al patrimonio culturale di Ravenna e della Romagna, ed in questo senso la Cassa di Ravenna e la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna sono sempre pronte ad accogliere proposte culturali che favoriscano la conoscenza e la valorizzazione delle eccellenze culturali ed artistiche, che sono assieme preziosa fonte di conoscenza e di arricchimento culturale per le persone e strumento di promozione e valorizzazione turistica del territorio e delle sue attività. L’esperienza dello scorso anno con la bella mostra dedicata ad Antonio Salietti, cui La Cassa contribuì concretamente prestando preziose opere dell’autore, è stata particolarmente positiva e verrà quindi ripetuta quest’anno con la Cassa di Ravenna in prima fila sia con il prestito gratuito delle opere individuate dai curatori, sia con la collaborazione attiva sia nell’inaugurazione che nel catalogo. Nella foto da sinistra Alessandro Spadoni, Franco Masotti, Fabio Sbaraglia, Franco Gabici, Marco Martinelli Ravenna, 17 giugno 2025
Ben 2.800 studenti a lezione di educazione finanziaria grazie a Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e La Cassa di Ravenna
Sono stati 2.800 gli studenti, distribuiti in dieci scuole e per oltre 200 ore di lezione che hanno partecipato all’anno didattico dell’Educazione Finanziaria promossa dalle banche del Gruppo La Cassa di Ravenna, che comprende anche Banca di Imola e Banco di Lucca e del Tirreno, e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna: le lezioni si sono svolte in sei diverse città (Ravenna, Bologna, Imola, Ferrara, Firenze e Lucca) e sono state tenute da docenti della Fondazione per l’Educazione finanziaria e al risparmio (Feduf), espressione dell’Associazione Bancaria Italiana. Introdotta nel 2024 come materia obbligatoria di insegnamento scolastico in seguito alla conversione in legge del decreto Capitali, l’educazione finanziaria era già presente però nelle scuole da prima, grazie all’intuito della Cassa di Ravenna, presieduta da Antonio Patuelli e diretta da Nicola Sbrizzi, che da anni ha proposto alle scuole lezioni modulate in base all’età degli studenti e delle studentesse ed agli interessi ed argomenti scelti da dirigenti scolastici e docenti. I programmi sono stati estremamente articolati con la possibilità per le scuole di scegliere una o due lezioni oppure cicli didattici più corposi da svolgersi durante l’anno: tra i temi che hanno riscosso il maggiore interesse sicuramente l’economia sostenibile, da Aristotele ad oggi, la parità di genere, l’approfondimento sulle varie forme di investimento tra titoli, azioni, conti correnti, obbligazioni e criptovalute, e l’economia domestica e familiare, quest’ultima particolarmente richiesta dai più giovani. Gli studenti e le studentesse delle primarie, tra le quali la ‘Cavina’ di Porto Fuori (Ravenna), la Tavelli di Ravenna e la San Vincenzo De’ Paoli di Ravenna, hanno avuto così la possibilità di avvicinarsi per la prima volta alla conoscenza di strumenti semplici come guadagno, spesa, tasse, risparmio, libretto, debito, investimento, entrate e uscite. Alle secondarie, tra le quali il Liceo Ariosto di Ferrara, il Liceo Castelnuovo di Firenze, il Liceo Scientifico Oriani di Ravenna e il Liceo Garfagnana di Lucca, le prime nozioni di economia domestica sono state integrate da concetti oggi fondamentali come risparmio energetico, lotta agli sprechi, parità di genere, economia circolare e sostenibile. Nelle secondarie di secondo grado il focus è stato incentrato in particolare sui grandi temi dell’Agenda 2030, particolarmente quelli economici, mentre gli studenti più intraprendenti e preparati si sono cimentati addirittura in una vera gara europea con i coetanei e le coetanee di Francia, Germania, Svizzera, Belgio, eccetera. Il progetto, che ha visto alla fine una selezione del Liceo Manfredi-Tanari di Bologna classificarsi tra le prime dieci scuole in Italia, si chiama ‘Conoscere la Borsa’ ed ha visto competere in categorie distinte studenti e studentesse delle classi secondarie di secondo grado e dell’Università. L’attività della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, della Cassa di Ravenna, della Banca di Imola e del Banco di Lucca e del Tirreno nell’educazione finanziaria, in collaborazione con la Feduf diretta da Giovanna Boggio Robutti sarà oggetto di una speciale mostra dall’1 al 15 ottobre al Private Banking della Cassa di Ravenna, in piazza del Popolo a Ravenna. Ravenna, Bologna, Imola, Firenze, Lucca e Ferrara, 02 giugno 2025
Presidenti e dirigenti delle Camere di Commercio dell’Emilia Romagna in visita ai Musei Byron e del Risorgimento
‘I Musei Byron e del Risorgimento hanno una straordinaria importanza culturale, economica e turistica, non solo per Ravenna e la Romagna, ma per tutta l’Italia che diventa meta privilegiata per migliaia di persone amanti della letteratura, del romanticismo e della storia. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna ed all’intuizione e lungimiranza del presidente della Cassa di Ravenna, Antonio Patuelli, ideatore dei Musei’. Lo ha detto Giorgio Guberti, Presidente della Camera di Commercio di Ravenna e Ferrara, guidando la visita dei Presidenti e dei dirigenti di Unioncamere e delle Camere di Commercio della regione Emilia Romagna ai Musei Byron e del Risorgimento. ‘Si tratta _ ha aggiunto _ di un patrimonio di inestimabile valore che è tornato ad essere valorizzato e fruibile, e ricordo che secondo una recente statistica, ogni euro investito in cultura ne produce 1,8 per la collettività. Mi preme rivolgere un sentito ringraziamento a Unioncamere e a tutti i Presidenti e Segretari per aver accolto l’invito a visitare i Musei’. La Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Mirella Falconi Mazzotti, ha accolto i Presidenti rivolgendo loro un sentito ringraziamento: ‘Ci onoriamo di accogliere una visita così importante e prestigiosa _ ha detto _ che testimonia come i nostri Musei Byron e del Risorgimento siano un volano strategico per tutta l’economia del territorio, qui rappresentata ai massimi livelli dai Presidenti camerali. La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, oltre alle cospicue erogazioni effettuate ed agli importanti edifici dati in comodato gratuito all’Università, favorisce un continuo flusso di turisti e anche di autorità da tutto il mondo, rafforzando in modo consistente, continuo e articolato l’impatto complessivo degli interventi nel tessuto economico e sociale, per il quale la Fondazione non rappresenta soltanto un supporto insostituibile e fondamentale per volontariato, educazione, assistenza anziani, arte e cultura e salute pubblica, ma un promotore diretto di opportunità culturali, economiche e sociali, i cui risultati sono già in questi primi mesi visibili a tutti’. ‘I Musei e il loro straordinario potere di attrazione su turisti di ogni parte del mondo _ ha proseguito la Presidente Falconi Mazzotti _ rappresentano non solo la realizzazione di un sogno concepito anni fa dal Presidente della Cassa di Ravenna Antonio Patuelli con l’allora Presidente della Fondazione Lanfranco Gualtieri _ ma anche un salto di qualità storico dell’intero territorio che, celebre nel mondo per tutte le eccellenze che lo contraddistinguono, ora ne aggiunge un’altra, particolarmente cara a tutti gli appassionati nel mondo di letteratura e romanticismo, oltre che di Garibaldi e del Risorgimento. La visita in pochi mesi a Ravenna del Capo dello Stato Sergio Mattarella, del Vice Presidente della Commissione Europea Raffaele Fitto, del Vice Presidente del Consiglio Antonio Tajani e dei Reali Britannici testimonia questo salto di qualità di cui siamo orgogliosi’. Accompagnati dal Presidente della Camera di Commercio di Ravenna e Ferrara Giorgio Guberti, hanno visitato i Musei Byron e del Risorgimento Valerio Veronesi, Presidente di Unioncamere Emilia-Romagna e Camera di commercio di Bologna, Stefano Bellei, Segretario Generale di Unioncamere Emilia-Romagna e Camera di commercio di Modena, Carlo Battistini, Presidente della Camera di commercio della Romagna, Mauro Giannattasio, Segretario Generale della Camera di commercio di Ravenna e Ferrara, Giada Grandi, Segretario Generale della Camera di commercio di Bologna, Cinzia Iucci, Presidente del Collegio dei revisori dei conti di Unioncamere Emilia-Romagna e Giuseppe Molinari, Presidente della Camera di commercio di Modena. Ravenna, 11 giugno 2025
MUSEI BYRON E DEL RISORGIMENTO ANCORA PROTAGONISTI SULLA GRANDE STAMPA
E’ il prestigioso ‘The Guardian’ ad accendere questa settimana un nuovo, importante, riflettore mondiale sui Musei Byron e del Risorgimento, cui il quotidiano londinese fondato nel 1821 dedica uno speciale reportage sia sull’edizione cartacea, dove nel titolo si cita espressamente ‘la Regina Camilla affascinata dal Museo dedicato a Lord Byron’ sia sull’edizione online che, con i suoi 4 milioni di visualizzazioni ogni giorno, è uno dei media più seguiti oltre che più stimati e considerati per autorevolezza ed imparzialità al mondo. Sono passati giusto sei mesi dall’inaugurazione dei Musei Byron e del Risorgimento, ideati da Antonio Patuelli, Presidente della Cassa di Ravenna e realizzati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, presieduta prima da Lanfranco Gualtieri, poi da Ernesto Giuseppe Alfieri e ora da Mirella Falconi Mazzotti: e praticamente ogni settimana nel mondo la grande stampa internazionale racconta i Musei che conquistano tutti, visitatori e visitatrici, inviati internazionali, giovanissimi e giovanissime, famiglie, turiste e turisti di passaggio, studiose e studiosi di Byron, per lo straordinario doppio linguaggio della sua narrazione, quello dei cimeli e dei documenti e quello digitale e multimediale per i quali i Musei sono tra i più moderni al mondo. Mentre la visibilità internazionale trova sempre più prestigiosi e autorevoli attenzioni, i Musei sono ogni giorno di più meta del grande turismo internazionale, soprattutto di spagnoli, inglesi e americani che nell’ultimo week-end si sono messi in fila per visitarli con una punta di oltre duecento visitatori solo nella giornata di domenica quando ha suscitato grande curiosità la visita di Marina di Guardo, scrittrice e mamma di Chiara Ferragni, il cui post su Instagram ‘Giorni da ricordare’ con la foto della visita ed un video girato all’interno dei Musei assieme alle amiche ha avuto 2.162 like in poche ore, e che è stata subito notata dagli altri visitatori e dalle numerose persone presenti sia nel cortile nobile del Palazzo sia al bar caffetteria “L’Incontro”. Tra i visitatori del fine settimana anche molti ospiti di Ravenna che hanno poi assistito ai concerti del Ravenna Festival con il Maestro Riccardo Muti, i soci del Circolo della Caccia di Bologna e turisti attratti, per loro stessa ammissione, dalla grande visibilità mondiale assicurata ai Musei dalla visita di re Carlo III e della Regina Camilla. I Musei Byron e del Risorgimento sono aperti tutti i giorni, ad eccezione del lunedì dalle 10 alle 18: per tutte le informazioni si può consultare il rinnovato sito all’indirizzo www.museibyronedelrisorgimento.it, oppure seguire gli account Instagram e Facebook con lo stesso nome indicativo, museibyronedelrisorgimento. In allegato: il reportage del The Guardian sui Musei Byron e del Risorgimento Ravenna, 6 giugno 2025 Guardian
INAUGURATA OGGI LA MOSTRA ‘BYRON CONTEMPORANEO’ A VENEZIA
Lì dove tutto è cominciato: Venezia. Dopo Ravenna e Firenze, dove ha ottenuto un successo importante, la mostra ‘Byron Contemporaneo’ di Giampiero Corelli approda da oggi nella prima città in cui Lord Byron si fermò in Italia, dove il poeta inglese conobbe Teresa a casa della Contessa Benzoni, e avviò quella storia romantica e letteraria che lo avrebbe portato in breve a Ravenna, proprio nel meraviglioso Palazzo che oggi è sede, per una straordinaria intuizione di Antonio Patuelli, Presidente della Cassa di Ravenna, che proprio sabato interverrà nella stessa Venezia all’importante Convegno Nazionale dei Cavalieri del Lavoro ‘L’Europa che vogliamo’. I Musei Byron e del Risorgimento sono stati realizzati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna presieduta allora da Lanfranco Gualtieri, poi da Ernesto Giuseppe Alfieri e ora da Mirella Falconi Mazzotti. La mostra compie quindi il viaggio di Byron a ritroso: dalla storica capitale bizantina, Ravenna, fino alla Serenissima: un percorso ricco di un fascino unico, quella stessa magia che ha portato in pochi mesi ai Musei di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, le massime istituzioni dell’Unione Europea, della Repubblica Italiana ed anche della Gran Bretagna. E così, dopo essere nata a Ravenna nei Chiostri Danteschi della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, ed essere poi stata ospitata a Palazzo Strozzi di Firenze, grazie al prestigioso Gabinetto scientifico-letterario Vieusseux, presieduto dallo scrittore e storico Riccardo Nencini, la mostra ‘Byron Contemporaneo’, prosegue il suo viaggio e arriva nella nuova sede di Scoletta dei Calegheri a Campo San Tomà a Venezia. Curata da Daniela Ferrari, curatrice e conservatrice presso il Museo di Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, la mostra ritrova a Venezia l’atmosfera delle calli e dei salotti che i Musei Byron ricostruiscono mirabilmente, grazie alle modernissime tecnologie digitali ed immersive che animano fin dalla prima sala la visita di migliaia di ospiti. Per presentare la mostra a Venezia sono intervenuti oggi la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Mirella Falconi Mazzotti, il Segretario Generale Giancarlo Bagnariol, Riccardo Nencini, Daniela Ferrari, Vincenzo Patanè e l’autore, Giampiero Corelli. ‘Si completa il viaggio straordinario _ ha detto Riccardo Nencini _ di Byron, con il ritorno nella città italiana in cui l’avventura ha inizio. Venezia è mare e sguardo a Oriente, le coordinate predilette dal poeta qui rappresentate dall’occhio folgorante del maestro Corelli’. ‘Byron Contemporaneo è un titolo straordinario _ ha detto Mirella Falconi Mazzotti _: perché riassume la straordinaria attualità di un personaggio e di un poeta che ha avviato con il suo amore libero la modernità in piena atmosfera del Congresso di Vienna. Ma è anche uno spot: perché nei Musei a lui dedicati, il poeta prende vita grazie alla meravigliosa ricostruzione digitale dei personaggi, delle voci, delle parole e delle ambientazioni dell’epoca, e sembra davvero che Byron sia lì, in mezzo a noi. E questa mostra di Giampiero Corelli è stata ed è tuttora uno straordinario traino per i nostri Musei’. ‘Per interpretare la figura di Lord Byron _ spiega Daniela Ferrari _, Giampiero Corelli si lascia guidare dalla luce. Corelli raccoglie la sfida di interpretare l’opera di un letterato che ha inanellato a un ritmo sfrenato viaggi, versi, amori, scandali e pubblicazioni, calando la sua poetica nel presente non dimenticando la tradizione e il portato di senso che i suoi scritti – e soprattutto il suo modus vivendi – ci hanno trasmesso, proiettando la sua figura nel contesto del quotidiano. Nel caso del progetto Byron contemporaneo il fotografo non riproduce l’interpretazione di un altro artista. È egli stesso interprete per mezzo della fotografia, di sentimenti espressi in parole. Molteplici fonti visive si intrecciano alle suggestioni lasciate dal contatto con le riflessioni byroniane. Nel comporre le immagini è come se cercasse tracce delle opere d’arte che nel tempo hanno costituito, sedimentandosi, il suo immaginario e così, nei gesti e nei volti del quotidiano, Corelli guarda al banale presente con la sensibilità di chi sa bene che il presente banale non è mai’. “Ogni fotografia – spiega Vincenzo Patanè – è commentata da una citazione byroniana collegata alle immagini da un nesso logico, a volte evidente altre più sottile. Se alcune foto propongono dei riferimenti alla sua permanenza a Ravenna (dal 1819 al 1821), in particolare alla relazione con Teresa Guiccioli, altre sono invece degli scatti sulla realtà contemporanea. Queste ultime, grazie alle citazioni, sottolineano il virtuale fil rouge che lega il poeta romantico, innamorato, giocoso, amante della libertà, della natura e degli animali al mondo moderno, di cui ha saputo preconizzare con acume tanti aspetti”. ‘Lord Byron _ ha detto l’autore Giampiero Corelli _ è un inno infinito alla bellezza ed alla libertà: e proprio qui a Venezia, protetta da quelle maschere che ne hanno disegnato il volto nell’immaginario collettivo, la società ha costruito il mito sociale di Byron che poi Ravenna ha reso ancora più immortale con le sue opere più ispirate. L’ispirazione di questa mostra è stata la straordinaria attualità di un poeta capace di anticipare il suo tempo e di interpretare il nostro con le stesse parole indimenticabili’. La mostra, costituita da 25 stampe, resterà aperta fino al 15 giugno, con orari dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, ad ingresso gratuito. Intanto, sempre a Venezia, il Presidente della Cassa Antonio Patuelli sarà relatore sabato al Convegno Nazionale dei Cavalieri del Lavoro ‘L’Europa che vogliamo’, alla Sala degli Arazzi della Fondazione Giorgio Cini, all’Isola di San Giorgio: la relazione del Presidente Patuelli sul tema ‘Verso una nuova politica industriale europea: le sfide dell’impresa’ completa così la settimana di stretta interconnessione tra Ravenna e Venezia, nel nome della cultura e del lavoro, principi fondanti della Cassa di Ravenna e della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Venezia, Ravenna 5 giugno 2025 La foto dell’inaugurazione: nel tavolo da sinistra Mirella Falconi Mazzotti, Riccardo Nencini, Daniela Ferrari, Vincenzo Patanè e Giampiero Corelli
MUSEI, UNIVERSITA’, ASSISTENZA, ANZIANI E VOLONTARIATO: LA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI RAVENNA APPROVA IL BILANCIO 2024
La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna è intervenuta anche nel 2024 con erogazioni crescenti, sia in termini di contributi diretti sia di investimenti nel patrimonio museale e monumentale della città sia di concessioni in comodato gratuito di edifici all’Università. Ed è questo il risultato del bilancio approvato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, presieduta ora da Mirella Falconi Mazzotti e nel 2024 da Ernesto Giuseppe Alfieri, il cui impegno diretto e sostanzioso nell’inaugurazione e poi nel lancio internazionale dei Musei, non ha impedito di aumentare in quantità e investimenti il proprio sostegno delle attività: prova ne è che nel 2024 sono stati 195 i progetti finanziati (contro i 163 dell’anno precedente ed i 151 di due anni fa) per un importo complessivo di 3.541.770 euro, anch’esso in crescita negli ultimi due anni rispetto ai 3.315.217 del 2023. Grazie ai dividendi crescenti della Cassa di Ravenna, presieduta da Antonio Patuelli e diretta da Nicola Sbrizzi, che ha approvato recentemente il bilancio migliore di sempre dal 1840, e di cui detiene il 49,74% delle azioni, la Fondazione nel 2024 ha potuto rafforzare ulteriormente il proprio sostegno al volontariato, agli anziani ed alle persone disagiate, all’educazione, alla cultura ed alla salute pubblica, che sono le cinque aree istituzionali di intervento della Fondazione. Nel dettaglio, all’assistenza agli anziani ed alle altre categorie disagiate sono andati 270.091 euro, destinati a finanziare 30 progetti presentati da associazioni nel territorio, ai quali vanno aggiunti i 283 mila euro destinati da Cassa Ravenna e Banca di Imola alle famiglie danneggiate dalla terribile alluvione del 2023. Al settore educazione, istruzione e formazione sono andati a bilancio 1.523.715 euro destinati a progetti particolarmente importanti: tra questi il sostegno al Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia giunto al completamento del quinto anno di attività per 800 mila euro e l’intervento agli ex Asili di via Tombesi, oggi sede del Corso di laurea in Ingegneria (372 mila euro). L’edificio, che ha una superficie vastissima di 2.920 metri quadri coperti più altri 965 scoperti, è concesso in comodato d’uso gratuito alla Facoltà di Ingegneria e non figura quindi a bilancio: si tratta di una erogazione però a tutti gli effetti della Fondazione a beneficio della città e soprattutto dei giovani che possono studiare e affrontare corsi sempre più qualificati a chilometro zero. Altri interventi sono stati finanziati a favore di importanti progetti come il Campionato di Giornalismo, il Progetto Parlamento nelle Scuole, A Scuola in Teatro ed altri. Importante anche il sostegno alla Biblioteca di Casa Oriani che gestisce anche la biblioteca della Fondazione ospitata ai Chiostri Danteschi. Al settore Volontariato, filantropia e beneficenza sono stati erogati 711.753 euro con una attenzione tra gli altri per il Progetto Montecatone, per l’acquisto di una ambulanza per la Croce Rossa, per un progetto speciale sulle emergenze industriali e per il Progetto Accoglienza della Caritas Ravenna e Cervia. Alla Salute Pubblica sono stati destinati dalla Fondazione 155.947 euro, con investimenti importanti destinati alla sanità cittadina come il robot chirurgico (acquistato in leasing per una quota annuale di 82 mila euro), la donazione di una ecografia specialistica per gastroenterologia e la donazione di una colonna labaroscopica per il blocco operatorio ospedaliero. Inoltre sono stati garantiti interventi ad importanti associazioni che operano nel territorio, come Anffas (Associazione Nazionale famiglie disabili), Agebo (Associazione Genitori Bambini Ospedalizzati), Alice (associazione per la lotta all’ictus cerebrale, Associazione italiana sclerosi multipla, Associazione Diabetici Ravennate. La Fondazione è stata molto impegnata nel 2024 nell’inaugurazione nel lancio mondiale dei Musei Byron e del Risorgimento che hanno avuto fin da subito una visibilità internazionale straordinaria, portando Ravenna e la Romagna su tutti i più prestigiosi giornali inglesi e su moltissime tv e media internazionali, non solo anglosassoni. Questo non ha impedito alla Fondazione di sostenere con importanti investimenti la Trilogia d’Autunno del Ravenna Festival, l’Orchestra Luigi Cherubini, l’Associazione musicale Angelo Mariani, la Fondazione Museo Internazionale delle Ceramiche, la Fondazione Teatro Rossini di Lugo ed il restauro di tre importanti dipinti della Pieve di San Giovanni in Ottavo a Brisighella, il restauro del Pantheon del cimitero di Russi. La Fondazione è inoltre organizzatrice assieme all’Accademia della Crusca di Prospettiva Dante, importante evento destinato ogni anno a diffondere e approfondire il culto di Dante con ospiti di primissimo piano, culturale e letterario. Dato che, come ha detto recentemente il presidente della Camera di Commercio Giorgio Guberti, ‘ogni euro investito nella cultura produce benefici per 1,8 euro alla collettività, il bilancio economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna è solo una parte del suo sostegno concreto e diretto alla comunità. Ravenna, 29 maggio 2025 In allegato: foto dell’inaugurazione dei Musei Byron e del Risorgimento 29-11-2024 – ravenna inaugurazione Museo Byron e Museo Risorgimento – Patuelli – Alfieri – De Pascale
GRANDE SUCCESSO PER LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI IVANO DIONIGI PROMOSSA DALLA FONDAZIONE
Siamo la città dei mosaici: e il libro di Ivano Dionigi è un mosaico di aspetti, culturali, storici e didattici’. Lo ha detto Antonio Patuelli, Presidente della Cassa di Ravenna, intervenendo alla presentazione del libro ‘Magister. La scuola la fanno i maestri, non i ministri’ di Ivano Dionigi, alla Sala Dantesca della Biblioteca Classense. La presentazione è stata aperta dai saluti della Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti e del Presidente della Fondazione Del Monte Pierluigi Stefanini. ‘Per chi come me ricopre un ruolo di formazione credo sia importante affrontare questi temi perché la scuola deve avere un ruolo da protagonista in questi giorni e la scuola deve tornare al centro del dibattito come una realtà dove progettare e sviluppare un percorso idoneo per i nostri ragazzi’ ha detto Mirella Falconi Mazzotti, aggiungendo che è importante ‘avere una scuola in cui sia importante essere e non soltanto fare’. Alla presenza tra gli altri del Prefetto di Ravenna Raffaele Ricciardi e del Sindaco facente funzione di Ravenna Fabio Sbaraglia, l’autore Ivano Dionigi, Rettore dell’Università di Bologna dal 2009 al 1015, ha ricostruito l’etimologia ed il ruolo del Magister, distinguendo in particolare il ‘Magis’ qualitativo dal ‘Plus’ quantitativo del latino. ‘Dov’è che oggi uno diventa cittadino digitale? _ si è chiesto Dionigi _. La scuola non serve per trovare un lavoro, ma perché i ragazzi capiscano chi sono. E il Maestro è colui che, come Socrate, è in grado di rispondere non con una pagina del libro, ma col dialogo e con il linguaggio dell’anima. Io sono per una scuola aperta 24 ore dove si fa scuola, certamente, ma anche teatro, sport, compiti’. Dionigi ha fatto riflettere e alternato osservazioni profonde e proposte importanti: ‘Oggi occorre un’alleanza tra il Socrate umanista ed il Prometeo tecnologico: i nostri giovani all’estero oggi primeggiano in tutti i concorsi, il paese è pieno di talenti, ma non sa riconoscerli. E’ necessario ripartire e la scuola è il luogo ideale dove farlo’. ‘Il libro è importante e poliedrico: ci sono riflessioni sulla scuola attuale e la sua evoluzione _ ha detto Patuelli _, poi c’è una cospicua parte autobiografica ed una parte conclusiva in cui si assommano riflessioni di filosofia e di cultura del linguaggio, ovvero del confronto con il suo antecedente latino di cui Dionigi è un maestro. Non è un caso che il libro sia presentato in questa sala che il 13 settembre 1921 è stata consacrata al culto di Dante. Questo contenitore della Classense _ ha continuato Patuelli _ ha connessioni con il libro: una su tutte, Benedetto Croce che intervenne per il sesto centenario di Dante ed i cui allievi hanno animato l’Università di Bologna dove Ivano Dionigi ha raccolto la loro eredità. Conosco Ivano Dionigi da 35 anni, nella tarda primavera del 1990 approdammo assieme in consiglio comunale a Bologna e non casualmente lui era seduto sotto il grande quadro che raffigura Aurelio Saffi, e io andai a conquistarmi lo scranno intitolato a Marco Minghetti’. Patuelli vede nel libro di Dionigi grandi riferimenti: ‘Nei riferimenti autobiografici _dice _ c’è la storia del ‘900, in particolare dei momenti difficili. Quello che Dionigi propone è avere un nuovo umanesimo di fronte allo sviluppo dell’intelligenza artificiale ed un nuovo spirito critico per guidare l’AI e per non subirla e quindi identifica una nuova cittadinanza per identificare i cittadini digitali che padroneggino e non vengano schiacciati in diritti e doveri troppo forti. Lo spirito critico _prosegue Patuelli _ è connesso consustanzialmente all’etica. Quale etica? Quella della Costituzione della Repubblica, della prima parte della Costituzione che non deve essere assolutamente indebolito’ Poi Patuelli entra nel dettaglio del libro: ‘Alcuni passaggi producono particolari emozioni soprattutto ai miei conterranei. Parlare bene, scrive Dionigi, è la premessa per pensare bene e per dare voce ai propri sentimenti, per capire differenze ed opportunità dei nuovi linguaggi, parlare bene per conoscersi ed affermarsi, questo è uno stile di vita, sono concetti fondanti della ricerca e della cultura. Ha ragione Dionigi quando dice che la scuola ha il compito decisivo di formare cittadini digitali consapevoli come in passato ha formato cittadini agricoli, cittadini industriali e cittadini elettronici. La scuola è il luogo dove si apprende che la res pubblica è di tutti. L’insegnamento decisivo di Roma ci viene dalla sua capacità di accogliere, assimilare, integrare. Se sostituiamo Roma con Ravenna, abbiamo un risultato di grande insegnamento, La capitale fu spostata qui ma non abbiamo memoria che gli eruli di Odoacre e gli ostrogoti di Teodorico siano riusciti a sopraffare la cultura del latino e la cultura del diritto romano. Gli eruli e gli ostrogoti sono stati assimilati perché la civitas riesce a far prevalere la forza della cultura insita nella lingua e la forza del diritto romano che ha la sua continuità, con la forza e la necessità del coinvolgimento di questi anni complessi si basa su elementi fondamentali, non più il diritto romano ma la Costituzione, non più la lingua latina ma la lingua italiana’. L’incontro, inserito all’interno del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2025, è stato promosso da Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, per la quale era presente anche il Segretario Generale Giancarlo Bagnariol, Fondazione Del Monte, Biblioteca Classense e Associazione per lo Sviluppo Sostenibile. L’autore ha dialogato con la giornalista Gianna Fregonara. Nella foto allegata: da sinistra Gianna Fregonara, Patrizia Ravagli, Mirella Falconi Mazzotti, Antonio Patuelli, Ivano Dionigi, Pierluigi Stefanini e Silvia Masi Ravenna, 22 maggio 2025
“Magister la scuola la fanno i maestri non i ministri” di Ivano Dionigi
‘Magister. La scuola la fanno i maestri, non i ministri’: è questo il titolo del libro che l’autore Ivano Dionigi presenta oggi alle 17.30 alla Sala Dantesca della Biblioteca Classense. Dopo i saluti introduttivi della Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Mirella Falconi Mazzotti, e del Presidente della Fondazione del Monte di Bologna Pierluigi Stefanini, interverrà Antonio Patuelli, storico e saggista, Presidente della Cassa di Ravenna Spa. Dialoga con l’autore la giornalista Gianna Fregonara. L’incontro, inserito nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile, è promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e dalla Fondazione del Monte di Bologna assieme a Biblioteca Classense e Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Ravenna, 22 maggio 2025
DELEGAZIONE DELLA GRANDE STAMPA INTERNAZIONALE IN VISITA OGGI AI MUSEI BYRON E DEL RISORGIMENTO
I Musei Byron e del Risorgimento sono sempre più al centro dell’attenzione della grande stampa internazionale, oltre che meta sempre più ricercata dai turisti di tutto il mondo, anglosassone e non. Oggi una delegazione di inviati e giornalisti inglesi, organizzata da Apt Servizi Emilia Romagna in collaborazione con l’Ufficio Turismo del Comune di Ravenna, ha visitato i Musei dedicati al grande poeta romantico inglese ed al Risorgimento, guidati dalla Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti, dalla Direttrice dei Musei Alberta Fabbri e dal Vice Presidente dell’Italian Byron Society, nonché professore ordinario di letteratura inglese all’Università di Parma, Diego Saglia. I giornalisti sono rimasti incantati dalla bellezza delle sale, conquistati dalla modernità delle narrazioni multimediali sia di Byron che del Risorgimento, ed hanno chiesto più volte di rivedere e approfondire alcuni dei ‘tesori’ dei Musei, dalle preziosissime prime edizioni ai cimeli collezionati gelosamente da Teresa Guiccioli per il proprio amato e arrivati fino ai giorni nostri. Il professor Saglia è stato straordinariamente coinvolgente nel racconto, sia del significato dei documenti contenuti nelle vetrine, sia nel racconto emotivo della sua esperienza con la Regina britannica Camilla, che ha ovviamente appassionato gli inviati come continua a fare, ad oltre un mese dall’evento del 10 aprile scorso, con tantissime persone ospiti a Ravenna. Saglia ha strappato sorrisi e applausi e raccontato per la prima volta anche l’aneddoto di una Regina che voleva proseguire e visitare anche un numero maggiore di sale rispetto a quelle previste dalla severissima agenda e dai tempi della visita reale, ma il personale del cerimoniale inglese e della sicurezza l’hanno quasi costretta a invertire il suo percorso ed avviarsi verso l’uscita dove Re Carlo, reduce da San Vitale, era invece già arrivato ad attenderla. La delegazione della grande stampa internazionale in visita ai Musei Byron e del Risorgimento era composta da Karen Edwards, di High Life, magazine di British Airways, Danielle Mitzman di Monocle Radio Londra, Alex salakis del The Times – Italian Magazine, Donna Smiley di Fabolous Magazine, che fa parte del gruppo di The Sun, Jordan Raynolds dell’agenzia PA Media ed Emma Cook del The Observer. In allegato: foto della delegazione di giornalisti internazionali in visita ai Musei Byron e del Risorgimento. Ravenna, 18 maggio 2025
LA PREMIAZIONE FINALE DELLE SCUOLE PER L’ANNO 2024-2025 DELL’EDUCAZIONE FINANZIARIA
Questa mattina, la Sala Sergio Bandini della Cassa di Ravenna Spa in Largo Firenze a Ravenna ha ospitato un evento significativo per il futuro di Ravenna e Bologna: la cerimonia finale di premiazione dell’anno di Educazione Finanziaria. L’iniziativa, organizzata dalla Cassa di Ravenna, presieduta da Antonio Patuelli e diretta da Nicola Sbrizzi, in collaborazione con la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e il Risparmio (FEduF), diretta da Giovanna Boggio Robutti e promossa dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI). Durante la premiazione, che ha visto la partecipazione di circa 80 giovanissimi studenti e studentesse, il Presidente della Cassa di Ravenna Antonio Patuelli, la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna ed il Vice Direttore Generale Vicario della Cassa Alessandro Spadoni hanno consegnato riconoscimenti agli alunni delle classi IV A e IV B della Scuola Tavelli di Ravenna, accompagnati dalle docenti Giulia Casadio, Paola Melini e Raffaella Ghiselli e agli studenti e studentesse delle classi IV e V della Scuola San Vincenzo De Paoli, con la guida delle insegnanti Silvia Tanoni, Irene Hidalgo e Menna Price. Un momento speciale è stato dedicato alla squadra dell’Istituto Manfredi Tanari di Bologna — Luca Saverino, Manuel Mattioli, Alessia Di Vincenzo e Francesco Celano — che, sotto la supervisione dell’insegnante Claudia Pelliconi, ha ottenuto un piazzamento tra le prime dieci scuole in Italia nel Progetto Europeo Conoscere la Borsa. L’incontro ha rappresentato un importante ponte tra studenti di diverse età: i più giovani hanno avuto l’opportunità di esplorare per la prima volta i principi dell’educazione finanziaria, mentre i più ‘esperti’ hanno condiviso la loro esperienza in un progetto europeo promosso dalla Centrale Europea delle Casse di Risparmio e Banche Territoriali. L’evento ha sottolineato come l’educazione finanziaria sia non solo una materia scolastica prevista dai programmi ministeriali, ma anche un pilastro dell’educazione civica e dell’arricchimento personale, affrontando temi chiave come risparmio, investimenti, economia sostenibile, parità di genere e innovazioni digitali. Il crescente interesse degli studenti per l’educazione finanziaria è emerso chiaramente nel corso dell’anno scolastico, culminando con la richiesta da parte degli studenti del Liceo Scientifico di includere una lezione sul tema nell’assemblea d’istituto, davanti a 1.200 partecipanti. L’incontro è stato condotto dal Vice Direttore della Cassa, Alessandro Spadoni. Durante la cerimonia, gli studenti hanno prima partecipato a una lezione di Laura Ranca dal titolo “Diventare cittadini sostenibili: a lezione di cittadinanza tra economia, arte, risparmio e sostenibilità”. Successivamente, i ragazzi e le ragazze, delle scuole primarie e delle superiori, hanno visitato assieme i Musei Byron e del Risorgimento. Guidati dalla Direttrice Alberta Fabbri, hanno potuto approfondire il legame tra economia, cultura e arte, riconoscendo il valore del patrimonio culturale all’interno del sistema economico di una città. Ravenna, 14 maggio 2025
FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI RAVENNA: A GODO UN GRUPPO APPARTAMENTO PER SEI PERSONE CON DISABILITA’
Una speranza di vita migliore ed un ambiente accogliente e confortevole con l’assistenza di personale professionale e preparato: è quella che garantiranno a sei persone con disabilità il Gruppo Appartamento che la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna sta adattando dopo donazione ricevuta dalla famiglia composta da Paolo De Marchi, Patrizia De Giovanni e Giovanni De Marchi. La storia inizia una decina d’anni fa ed è un esempio di sensibilità, lungimiranza, solidarietà e attenzione per il prossimo. Paolo e Patrizia acquistano una proprietà immobiliare articolata a Godo di Russi, una ex casa colonica con spazi da cui ricavare 450 metri quadri abitabili, ristrutturano l’immobile ed hanno un’idea che portano avanti grazie anche alla collaborazione del Comune di Russi e dell’Asl di Ravenna. L’idea è destinare l’immobile a Gruppo Appartamento per persone disabili, garantendo così assistenza e attenzione per il proprio figlio, e contemporaneamente assicurando lo stesso servizio ad altre cinque persone affette da disabilità. Per garantire continuità e sostenibilità al progetto i coniugi contattano la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e l’allora Presidente Lanfranco Gualtieri pone le basi per un progetto che oggi si avvia alla sua fase conclusiva. La Fondazione, la cui Presidenza nel frattempo è passata a Ernesto Giuseppe Alfieri ed ora a Mirella Falconi Mazzotti, si incarica dei lavori di adattamento dell’immobile, ristruttura anche un’ulteriore porzione di casa che un domani potrà diventare un secondo Gruppo Appartamento e individua nella Cooperativa La Pieve il gestore per l’intera struttura che accoglierà, oltre alle sei persone disabili, anche uno o più educatori. Con questa intuizione la famiglia De Marchi-De Giovanni ha fatto non solo il bene del proprio figlio, che oggi ha una trentina d’anni, ma attraverso di lui anche di altre persone che potranno essere ospitate, stabilmente o con una turnazione, nel Gruppo Appartamento di Godo. ‘Va dato atto alla Fondazione _ dicono Paolo De Marchi e Patrizia De Giovanni _ di avere intuito subito la portata e l’importanza di questo progetto, sostenendolo e dandogli una veste completa con il coinvolgimento della cooperativa La Pieve. Ci ha colpito fin dall’inizio l’entusiasmo e l’energia con i quali l’allora Presidente Lanfranco Gualtieri ed il Presidente della Cassa Antonio Patuelli hanno subito sposato l’idea che oggi è ad una svolta: conosciamo bene i valori della Cassa e della Fondazione e questi valori sono per il nostro territorio, per le persone della Romagna una certezza su cui contare per costruire assieme qualcosa di importante. Che infatti sta per arrivare anche nel caso di questo progetto: con l’inizio dei lavori di adattamento infatti possiamo prevedere che in massimo due anni potremo arrivare all’inaugurazione’. ‘Come Presidente attuale della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna non posso che ringraziare i miei predecessori Lanfranco Gualtieri ed Ernesto Giuseppe Alfieri per aver dato concretezza ad un progetto straordinario per importanza, per impatto sociale e per intelligenza operativa _ spiega con giustificata riconoscenza ed anche un pizzico di commozione negli occhi Mirella Falconi Mazzotti, che è anche medico e docente universitario della Facoltà di Medicina _. Siamo orgogliosi di sostenere come Fondazione progetti così significativi che vengono dalle famiglie e dalle persone del territorio e che per il territorio svolgeranno un servizio straordinario ben oltre l’immediato futuro. Questo progetto unisce tutti gli obiettivi della Fondazione: l’assistenza, il volontariato, la progettualità, il territorio, la cooperazione con le istituzioni, l’intervento diretto dove il pubblico da solo non può arrivare. Non vedo l’ora di inaugurare la struttura assieme al Presidente della Cassa Antonio Patuelli che, anche come cittadino onorario di Russi, è stato in prima fila fin dall’inizio nel sostenere questa straordinaria intuizione della famiglia De Marchi-De Giovanni’. Giovanni, Paolo e Patrizia hanno trasformato in risorsa e bene prezioso per il territorio una esperienza di vita importante che li ha visti crescere con un grande sogno: quello di fare qualcosa per sé e per gli altri, coinvolgendo la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna in un progetto che cambierà in meglio la vita di tantissime famiglie. Ravenna, 12 maggio 2025 Nella foto: la casa ristrutturata che diventerà Gruppo Appartamento a Godo
I RINGRAZIAMENTI DELL’AMBASCIATA BRITANNICA ALLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI RAVENNA PER IL SUCCESSO DELLA VISITA DEI REALI AI MUSEI BYRON E DEL RISORGIMENTO
‘La visita di Stato delle loro Maestà Re Carlo III e la Regina Camilla ha avuto un enorme successo per i rapporti tra Regno Unito e Italia. L’evento ai Musei Byron e del Risorgimento ha permesso di porre in risalto i forti legami culturali che uniscono i nostri paesi storicamente e ancora oggi’. Inizia così la lettera di ringraziamenti, formali ma soprattutto sentiti e intensi, che l’Ambasciatore Britannico in Italia Lord Edward David Gerard Llewellyn ha scritto alla Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Mirella Falconi Mazzotti, a conclusione di un lungo periodo che ha visto nascere, svilupparsi e concretizzarsi con pieno successo la visita dei Reali Britannici al Museo dedicato al grande poeta del Romanticismo inglese il 10 aprile scorso. ‘Il determinante supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna da Lei presieduta _ prosegue Lord Llewellyn _, della governance e di tutto lo staff sono stati fondamentali per assicurare il successo dell’iniziativa e desidero esprimere un caloroso ringraziamento per la vostra prontezza e disponibilità ad accogliere con entusiasmo e spirito proattivo le richieste organizzative’. A nemmeno sei mesi dall’inaugurazione del 29 novembre scorso, i Musei Byron e del Risorgimento hanno già potuto annoverare tra i propri prestigiosi visitatori, oltre ai Reali Britannici Carlo e Camilla, anche il Vice Presidente della Commissione Europea Raffaele Fitto, il Vice Presidente del Consigli e Ministro degli Esteri Antonio Tajani ed importanti personalità del mondo della cultura e dello spettacolo come Pietrangelo Buttafuoco, Antonio Caprarica, Gianni Morandi e Claudio Martelli. Ed ovviamente siamo solo all’inizio per i Musei ideati dal Presidente della Cassa di Ravenna Antonio Patuelli e realizzati poi dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna presieduta prima da Lanfranco Gualtieri e poi da Ernesto Giuseppe Alfieri e Mirella Falconi Mazzotti. Il 18 maggio prossimo infatti una prestigiosa rappresentanza di giornalisti inglesi, coordinata dall’Apt Servizi Emilia Romagna in collaborazione con l’Ufficio Turismo del Comune di Ravenna, sarà in visita ai Musei: tra gli inviati britannici anche Emma Cook del ‘The Observer’ ed Alex Salakis del ‘The Times’. Il tutto mentre all’orizzonte si annuncia un’altra prestigiosa visita internazionale… Ravenna, 10 maggio 2025
LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE DEL PARLAMENTO DELLE SCUOLE – LA COSTITUZIONE DEI BAMBINI
‘La Costituzione ed il Parlamento sono le basi di una democrazia libera. Il costituzionalismo ed il parlamentarismo rappresentano le culture profonde da cui derivano i doveri ed i diritti di cittadinanza per tutti e per ciascuno’: lo ha detto Antonio Patuelli, Presidente della Cassa di Ravenna e grande esperto di diritto e di Costituzione, intervenendo al Teatro Alighieri di Ravenna alla festa finale del Progetto Parlamento della Scuola – La Costituzione dei bambini, la grande iniziativa sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna presieduta da Mirella Falconi Mazzotti e rivolta alle scuole primarie per promuovere la conoscenza della Costituzione e dei meccanismi della democrazia presso giovanissime e giovanissimi. L’idea del Parlamento delle Scuole è nata dagli stessi studenti e studentesse della Toddlers di Formigine, in provincia di Modena, la cui direttrice Monica Frasca ha poi messo in pratica questa intuizione grazie al coinvolgimento entusiasta e appassionato di Riccardo Nencini, scrittore e saggista, Presidente del Circolo Vieusseux di Firenze. Proprio Riccardo Nencini e Monica Frasca hanno aperto la giornata del Teatro Alighieri, ringraziando le numerose scuole che hanno aderito al progetto, i docenti, alunne e alunni, ma anche i genitori e la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna ‘che ha subito creduto nel valore culturale, didattico e civico dell’iniziativa’, come ha sottolineato la Presidente Mirella Falconi Mazzotti nel suo intervento. Non a caso la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna è in prima linea nel sostegno alle scuole di ogni ordine e grado: ad iniziare dall’Educazione Finanziaria proposta in collaborazione con la Fondazione per l’Educazione finanziaria ed il Risparmio (Feduf), promossa dall’Associazione Bancaria Italiana (Abi), per continuare con il Progetto Europeo ‘Conoscere la Borsa’ che ha visto quest’anno i rappresentanti della Cassa Ravenna e della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, l’Istituto Manfredi Tanari di Bologna, piazzarsi nei primi dieci posti tra tutte le scuole d’Italia, per continuare con il Campionato di Giornalismo, con il Progetto Futuro e per arrivare fino all’Università che vede la Fondazione impegnata in prima linea nella costituzione e nel sostegno al Corso di Laurea in Medicina di Ravenna. Per tornare al Progetto Parlamento delle Scuole, durante la cerimonia alla quale hanno preso parte anche il Vice Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Franco Gabici ed il Segretario Generale Giancarlo Bagnariol, ciascuna scuola vincitrice è poi salita sul palco esponendo con l’ausilio di video, di presentazioni e di altri supporti digitali, il proprio lavoro, tra gli applausi dell’affollatissimo teatro Alighieri per la sorprendente vivacità, intuizione e intelligenza dei lavori prodotti. Grandi applausi ha strappato anche Matteo Mago Meleleo che ha intrattenuto il pubblico in modo divertente e coinvolgente. Queste le scuole che sono risultate vincitrici al termine del progetto: Classe 5A e 5B Scuola Casarini , Monte San Pietro Bologna Classe 5A Scuola Senza Zaino, Calderino Monte San Pietro Bologna Classe 5A Scuola Burioli (I.C. Canevaro), Castiglione di Ravenna Classe 5A Scuola Carducci (I.C. Canevaro), Ravenna Classe 4B I.C. San Rocco, Faenza Classe 3U Scuola Sacro Cuore, Lugo di Ravenna Classe 5A Scuola San Giuseppe, Lugo di Ravenna Classe 3A I.C.3 Sud Sassuolo Classe 5B Scuola San Giovanni Bosco, Sassuolo Classe 5° Scuola San Vincenzo de Paoli, Ravenna Classe 5A Scuola Manara Valgimigli, Mezzano Ravenna Ravenna, 3 maggio 2025
AL TEATRO ALIGHIERI LA PREMIAZIONE DEL ‘PARLAMENTO DELLE SCUOLE’
Sabato prossimo 3 maggio alle 15 il Teatro Alighieri di Ravenna ospiterà la cerimonia finale di premiazione del progetto Il Parlamento della Scuola – Concorso ‘La Costituzione dei bambini e delle bambine’ promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna presieduta da Mirella Falconi Mazzotti ed organizzato dalla Scuola Toddlers di Formigine con il coordinamento della professoressa Monica Frasca, su un’idea lanciata dal Presidente del Gabinetto Scientifico-letterario Vieusseux di Firenze Riccardo Nencini. ‘È tempo di nuove modalità di educazione civica rivolte al mondo della scuola _ afferma Nencini _. Prima il Parlamento dei Ragazzi, oggi la Costituzione scritta da loro. Iniziative che promuovono il senso di responsabilità e partecipazione in anni difficili per i profondi cambiamenti in corso. Evviva alla Fondazione che ha fatto questa scommessa’. E la Presidente della Fondazione Mirella Falconi Mazzotti aggiunge: ‘Ci fa piacere sostenere questo progetto che con una formula dinamica, partecipativa e moderna coinvolge ragazze e ragazzi in un’attività didattica assieme divertente e importante. La Fondazione è sempre in prima linea nel sostegno alla scuola, dal Campionato di Giornalismo per i più giovani al sostegno diretto al Corso di Laurea di Medicina a Ravenna. Ma questa iniziativa ha il pregio di nascere da un’idea semplice quanto geniale: far provare i giovanissimi quello che fanno i grandi per capire le difficoltà, le possibilità ed i problemi di una democrazia’. Monica Frasca è fin dall’inizio l’anima del progetto: “Sono profondamente orgogliosa _ dice _ che un’iniziativa nata da un’idea dei bambini abbia avuto un successo così grande. È stato meraviglioso assistere alla creatività con cui hanno saputo inventare diritti e doveri, dimostrando una sensibilità sorprendente. Ma ciò che rende davvero speciale questo progetto è la straordinaria partecipazione di tutta la comunità: dai sindaci ai nonni, dai rappresentanti politici ai cittadini. Tutti hanno contribuito con entusiasmo, rendendo questa esperienza davvero unica’. Al progetto hanno partecipato le scuole primarie di gran parte della regione Emilia-Romagna, presentando un elaborato in cui, oltre a pensieri e riflessioni su diritti e doveri della Costituzione Italiana, hanno inventato almeno 5 diritti e doveri scelti democraticamente con la guida dei rappresentanti eletti democraticamente dagli stessi alunni ed alunne della classe. Fra le numerose scuole primarie dell’Emilia Romagna che hanno partecipato sono risultate vincitrici le seguenti undici scuole che saranno appunto premiate sabato al Teatro Alighieri di Ravenna. Classe 5A e 5B Scuola Casarini , Monte San Pietro Bologna Classe 5A Scuola Senza Zaino, Calderino Monte San Pietro Bologna Classe 5A Scuola Burioli (I.C. Canevaro), Castiglione di Ravenna Classe 5A Scuola Carducci (I.C. Canevaro), Ravenna Classe 4B I.C. San Rocco, Faenza Classe 3U Scuola Sacro Cuore, Lugo di Ravenna Classe 5A Scuola San Giuseppe, Lugo di Ravenna Classe 3A I.C.3 Sud Sassuolo Classe 5B Scuola San Giovanni Bosco, Sassuolo Classe 5° Scuola San Vincenzo de Paoli, Ravenna Classe 5A Scuola Manara Valgimigli, Mezzano Ravenna Ravenna, 29 aprile 2025 Nell’immagine: una delle scuole premiate l’anno scorso
INAUGURATA LA MOSTRA ‘I REALI BRITANNICI AI MUSEI BYRON E DEL RISORGIMENTO’ AL PRIVATE BANKING
Il Sindaco di Ravenna Fabio Sbaraglia e la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti hanno inaugurato questa mattina la mostra ‘I Reali britannici ai Musei Byron e del Risorgimento’ che resterà esposta fino al 29 aprile al Private Banking della Cassa (ex Bubani) ed all’Agenzia 1 della Cassa di Piazza del Popolo a Ravenna. ‘La mostra, allestita sulle ali dell’entusiasmo per la visita di giovedì scorso _ ha detto Mirella Falconi Mazzotti _, vuole essere sia un omaggio ai Musei Byron e del Risorgimento che, ad appena quattro mesi dalla loro inaugurazione, hanno saputo attrarre un’attenzione istituzionale, mediatica, culturale e turistica straordinaria, sia un invito ai numerosissimi turisti che visitano Ravenna in questo periodo festivo a non perdersi la magia dei Musei che hanno incantato la Regina Camilla e che hanno conquistato anche i tantissimi visitatori che da tutto il mondo sono già venuti in Italia ed a Ravenna per visitarli’. L’idea originaria di Antonio Patuelli di dedicare proprio a Lord Byron un Museo nello stesso Palazzo in cui il grande poeta inglese ha vissuto è oggi il segreto che sta portando tanta attenzione internazionale su Ravenna. Il sindaco Fabio Sbaraglia si è complimentato con la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna per aver ‘arricchito il programma della visita dei Reali con uno straordinario evento di valore culturale e turistico’ ed in generale ‘per aver aperto a Ravenna le porte del mondo anglosassone e degli appassionati di letteratura romantica oltre che a quelli di storia e del Risorgimento in particolare. L’importanza istituzionale della presenza del Presidente Mattarella e dei Reali britannici al consiglio comunale dedicato all’80° anniversario della Liberazione è stata grandissima. Ma la visita della Regina Camilla e poi l’arrivo del Re Carlo III al Museo Byron è stata un momento straordinario, sicuramente tra i più belli’. La mostra presenta alcune tra le foto più belle scattate da Giampiero Corelli nella corte nobile di Palazzo Guiccioli durante la Literary Reception e nelle sale del Museo Byron durante la visita della Regina Camilla, con anche scatti di Fabrizio Zani e Massimo Fiorentini sulla giornata dei Reali e del Presidente Mattarella a Ravenna. Inoltre è esposta la targa ricordo della visita della Sovrana britannica che, dopo la mostra, sarà affissa nell’androne principale di ingresso ai Musei, oltre ai libri su Byron editi in questi anni da Cassa Ravenna e Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. All’inaugurazione di stamattina, oltre alla Presidente Falconi Mazzotti ed al Sindaco Sbaraglia, erano presenti il Direttore Generale della Cassa di Ravenna Nicola Sbrizzi, il Vice Direttore Generale Vicario Alessandro Spadoni, l’ex Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Lanfranco Gualtieri, il Presidente dell’Italian Byron Society Ernesto Giuseppe Alfieri, il Vice Presidente della Fondazione Franco Gabici, il Segretario Generale Giancarlo Bagnariol, i consiglieri Callegari e Minguzzi, il Coordinatore dei Comitati scientifici dei Musei Donatino Domini e la Direttrice Alberta Fabbri. Ad una settimana esatta di distanza dall’evento, la grande stampa internazionale continua a parlare di Ravenna e dei Musei Byron e del Risorgimento mentre è ancora grande la voglia di riviere le emozioni di quel giorno. La mostra di piazza del Popolo è l’occasione giusta per fare un salto nel tempo e riscoprire dettagli di una giornata indimenticabile che ha portato Ravenna, attraverso telegiornali, social, reportage e dirette, nelle case di centinaia di milioni di cittadini in tutto il mondo. “nell’immagine, da sinistra il Presidente dell’Italian Byron Society Ernesto Giuseppe Alfieri, il Direttore Generale della Cassa di Ravenna Spa Nicola Sbrizzi, la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti, il Sindaco di Ravenna Fabio Sbaraglia, il Vice Presidente della Fondazione Franco Gabici, la Direttrice di Palazzo Guiccioli Alberta Fabbri ed il Segretario Generale della Fondazione Giancarlo Bagnariol”. Ravenna, 17 aprile 2025
PARLAMENTO DELLA SCUOLA edizione 2025
Il Parlamento della Scuola – Concorso ‘La Costituzione dei bambini’ sta per arrivare al suo momento più importante: la comunicazione dei nomi delle scuole e degli studenti e studentesse premiati per la seconda edizione, che ha già fatto registrare uno straordinario successo di partecipazione ed interesse. Al progetto hanno partecipato le scuole primarie di buona parte della regione Emilia-Romagna, da Modena a Ravenna, da Bologna a Sassuolo, presentando un elaborato in cui, oltre a pensieri e riflessioni su diritti e doveri della Costituzione Italiana, hanno inventato almeno 5 diritti e doveri scelti democraticamente con la guida dei rappresentanti ‘politi’ della classe, ovvero eletti democraticamente dagli stessi alunni ed alunne della classe. In conclusione, gli stessi protagonisti dell’iniziativa devono proporre e votare democraticamente un progetto cui destinare i 500 euro previsti come premio per la classe in caso di successo: si va dalla realizzazione di aree verdi all’acquisto di strumenti digitali per la scuola, dalla dotazione di strutture sportive all’acquisto di materiale didattico e di documentazione. Una vera e propria democrazia reale, insomma, in cui studenti e studentesse diventano ‘Parlamentari’ e si confrontano tra loro su proposte di progetti che poi è possibile realizzare concretamente grazie al premio messo in palio dagli organizzatori. Il progetto, nato due anni fa da un’idea di Riccardo Nencini, scrittore e saggista, Presidente del Gabinetto Scientifico-Letterario Vieusseux, e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna presieduta da Mirella Falconi Mazzotti e organizzato dalla professoressa Monica Brasca, ha visto quest’anno la commissione valutare progetti interessantissimi, tra i quali sono state scelte come vincitrici le seguenti scuole: Classe 5A e 5B Scuola Casarini , Monte San Pietro Bologna Classe 5A Scuola Senza Zaino, Calderino Monte San Pietro Bologna Classe 5A Scuola Burioli (I.C. Canevaro), Castiglione di Ravenna Classe 5A Scuola Carducci (I.C. Canevaro), Ravenna Classe 4B I.C. San Rocco, Faenza Classe 3U Scuola Sacro Cuore, Lugo di Ravenna Classe 5A Scuola San Giuseppe, Lugo di Ravenna Classe 3A I.C.3 Sud Sassuolo Classe 5B Scuola San Giovanni Bosco, Sassuolo Classe 5° Scuola San Vincenzo de Paoli, Ravenna Classe 5A Scuola Manara Valgimigli, Mezzano Ravenna La premiazione sarà sabato 3 maggio al Teatro Alighieri di Ravenna: presenteranno gli alunni e le alunne della scuola Toddlers di Formigine, primi promotori del progetto. Ravenna, 4 aprile 2025
TORNA PROGETTO FUTURO: PREMI E FORMAZIONE PER STUDENTI E STUDENTESSE DELLA CLASSE V DELLA SCUOLA PRIMARIA
Nato da un’idea dell’ingegner Romeo Tasselli subito sposata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Progetto Futuro è una delle più belle realtà che oggi uniscono il mondo della scuola, la creatività e la capacità di ideazione, il sistema economico ed il territorio, tutti uniti con il forte collante dell’intraprendenza, dell’imprenditorialità e del comune interesse per migliorare la città e il benessere dei cittadini. Ed anche quest’anno Progetto Futuro torna con la sua formula collaudata e apprezzata negli anni: Secam, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Miur e Fondazione Golinelli mettono in palio 20 borse di studio per altrettanti studenti e studentesse delle scuole primarie del comune di Ravenna, iscritti nell’anno 2024-2025. Le borse di studio sono composte da un doppio premio: 500 euro consegnati ai genitori e 250 euro sotto forma di attività didattiche e formative, secondo un programma definito dai partner del progetto a cura della Fondazione Golinelli e condiviso con le scuole. Il programma, realizzato tramite la società G-Lab Srl Impresa Sociale valorizza le competenze in ambito metodologico, scientifico e tecnologico per favorire la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità, con attività svolte a Ravenna in uno specifico istituto scolastico. A segnalare gli studenti e le studentesse meritevoli sia per rendimento scolastico, sia per il loro impegno nei valori positivi, saranno i Dirigenti scolastici di riferimento attraverso la scheda allegata al link del progetto, entro il 7 luglio 2025. L’assegnazione della borsa di studio avverrà in base ad una serie di criteri che vanno dai voti scolastici dell’anno in corso all’originalità, capacità comunicativa e motivazione degli studenti e delle studentesse, all’impegno sociale desunto dalla lettera di presentazione della scuola. Progetto Futuro persegue con questa formula due obiettivi: premiare concretamente, con un contributo economico ed una proposta formativa concreta, studenti e studentesse più meritevoli a 360 gradi e contemporaneamente stimolare la creatività, la capacità di esprimere la propria personalità e idee, l’intraprendenza di pensiero e lo spirito di gruppo dei più giovani, avviandoli a diventare in embrione le donne e gli uomini che guideranno e orienteranno la società del domani. E proprio nelle parole ‘Futuro’ e ‘Progetto’ è contenuta tutta la forza e la bellezza di questa iniziativa, rivolta al futuro della nostra socie. Le giovanissime ed i giovanissimi e costruita come un ‘Progetto’ appunto che si rinnova e completa negli anni, in una filiera di impegno, pensiero e passione che insegue l’unica via del progresso, quello dell’idea, del coraggio e della cooperazione. Ravenna, 27 marzo 2025 https://www.fondazionecassaravenna.it/wp-content/uploads/2025/04/progetto-Futuro_as_24_25.pdf
I MUSEI BYRON E DEL RISORGIMENTO ANCORA PROTAGONISTI DELLA STAMPA INTERNAZIONALE
I Musei Byron e del Risorgimento si apprestano a vivere un aprile di grandissima attenzione e curiosità in tutto il mondo, essendo al centro della visita a Ravenna di due Capi di Stato, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed il Re Carlo III d’Inghilterra con la Regina Camilla. Ma l’attenzione mediatica per i Musei della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna presieduta da Mirella Falconi Mazzotti è già altissima e lo dimostra l’ampio reportage realizzato, prima sull’edizione digitale e poi su quella cartacea, dal Kleine Zeitung, il terzo giornale austriaco per diffusione ed il primo in assoluto tra i giornali dei Lander. ‘Lo splendore dorato di Ravenna’ è il titolo del reportage di Adolf Winkler che, partendo da Giustiniano e Teodora arriva ai giorni nostri di Riccardo e Cristina Muti, ricorda l’amore infinito di Lord Byron, oltre che per la Contessa Teresa, anche per i mosaici d’oro che hanno conquistato anche Gustav Klimt, e per la lotta dell’Italia per la libertà dall’oppressore straniero, quel Risorgimento cui l’intuizione originaria di Antonio Patuelli ha portato oggi alla realizzazione in parallelo dei due Musei Byron e del Risorgimento, collegati dalle vicende byroniane e da una profonda condivisione di ideali e di contenuti. Dopo essere stati protagonisti su gran parte della stampa anglosassone, dal The Guardian al The Times, dopo aver trovato spazio sui media spagnoli e sudamericani, dopo aver attraversato l’Europa sui media più prestigiosi, i Musei Byron e del Risorgimento, già meta quotidiana di centinaia di visitatori, turisti, studiosi e scolaresche da tutto il mondo, sono nuovamente sotto i riflettori della stampa internazionale. In attesa del grande evento che accenderà sui Musei Byron e del Risorgimento i riflettori da tutto il mondo, il 10 aprile prossimo. Ravenna. 1 aprile 2025
NUOVI PRESTIGIOSI SOCI PER L’ITALIAN BYRON SOCIETY E UN IMPORTANTE PROGRAMMA DI ATTIVITA’ PER IL 2025
Mentre i Musei Byron e del Risorgimento si apprestano a vivere una giornata storica il 10 aprile prossimo, con la visita a Ravenna di due Capi di Stato, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Re Carlo III d’Inghilterra accompagnato dalla Regina Camilla, ferve l’attività dell’Italian Byron Society, che ha sede a Ravenna e che dalla stessa sede dei Musei Byron e del Risorgimento raggiunge studiosi e appassionati di tutto il mondo. E la Byron Society sta moltiplicando le sue attività, accrescendo il coinvolgimento di prestigiose figure internazionali, promuovendo assieme la conoscenza nel mondo del grande poeta inglese e accrescendo l’attrattività internazionale dei Musei inaugurati appena quattro mesi fa. Il Consiglio Direttivo e l’Assemblea dell’Italian Byron Society, presieduti da Ernesto Giuseppe Alfieri, alla presenza del Presidente onorario e ideatore dei Musei Byron e del Risorgimento Antonio Patuelli, hanno ufficialmente ammesso una serie di importanti personalità internazionali del mondo della cultura come nuovi soci: Kerry Olsen, giornalista culturale del New York Times, Wall Street Journal e di Vogue, Geoffrey Bond, scrittore di fama mondiale e collezionista di cimeli di Byron, autore del libro ‘Dangerous to show: Lond Byron and his portrait’ (‘Pericoloso da vedere: Lord Byron e il suo ritratto’), Franco Gabici, Vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna che sostiene direttamente l’Italian Byron Society, Riccardo Nencini, scrittore e Presidente del Gabinetto scientifico-letterario Viieusseux di Firenze. il professor Vincenzo Patanè, scrittore e grande esperto di Byron, la professoressa Gioia Angeletti dell’Università di Parma, la professoressa Valentina Varinelli ed il professor Francesco Rognoni dell’Università Cattolica, la professoressa Carla Pomarè dell’Università del Piemonte Orientale, le professoresse Roberta Ferrari, Nicoletta Caputo e Laura Giovanelli ed il professor Paolo Bugliani dell’Università di Pisa. Particolarmente importante è anche il programma delle attività che l’Italia Byron Society promuoverà nel 2025, su proposta del Presidente Alfieri e dei due Vicepresidenti Diego Saglia e Gregory Dowling, docenti rispettivamente a Parma ed a Ca’ Foscari di Venezia: il programma si apre il 23 maggio con la conferenza del professor Andrew Stauffer (Presidente dell’American Byron Society e docente dell’Università della Virginia) e del professor Jonathan Sachs (Università di Concordia) co-organizzata con l’Associazione Culturale Italo-Britannica. Nel prossimo autunno la Byron Society sta organizzando un importante evento al quale invitare anche Robin Byron, il più vicino discendente di Lord Byron che intervenne tra l’altro anche alla presentazione del Museo Byron con un suo scritto particolarmente emozionante. Nel programma attualmente in fase di elaborazione anche due altri importanti appuntamenti, un simposio con la Italian Oscar Wilde Society con possibile sede a Ravenna o Bologna ed una iniziativa congiunta con i responsabili della Keats Shelley House di Roma Ella Kilgallon e Luca Cadda. Con questi importanti sviluppi, sia in termini di nuovi prestigiosi ingressi tra i soci, sia per il programma culturale avviato, l’Italian Byron Society rafforza la propria dinamica volontà di fare di Ravenna la capitale mondiale del mondo byroniano, un mondo che già in questi primi quattro mesi di attività dei Musei Byron e del Risorgimento ha indirizzato sull’Italia e sulla Romagna in particolare la grande attenzione istituzionale, mediatica e turistica mondiale. Ravenna, 25 marzo 2025
LA VISITA DEL GIORNALISTA E SCRITTORE ANTONIO CAPRARICA AL MUSEO BYRON
‘Il Romanticismo dell’epoca si unisce all’età romantica di Teresa Gamba e Lord Byron creando un mix straordinario e una storia meravigliosa: raccontata in modo eccellente, moderno, inclusivo e appassionante dal Museo Byron’. Lo ha detto Antonio Caprarica, storico e popolarissimo inviato e corrispondente della Rai da tutto il mondo e soprattutto dal Regno Unito, a Ravenna su invito dell’Associazione Culturale Italo-Britannica e in visita al Museo dedicato al grande poeta inglese. Caprarica è stato accolto dai tre Presidenti della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna che hanno sostenuto e realizzato il Museo, Lanfranco Gualtieri, Ernesto Giuseppe Alfieri e Mirella Falconi Mazzotti, dal Presidente della Cassa di Ravenna e ideatore del Museo, Antonio Patuelli, accompagnato dalla moglie Giulia, dal Vicepresidente della Fondazione Franco Gabici e dalla Direttrice dei Musei Byron e del Risorgimento Alberta Fabbri. Caprarica è stato conquistato sia dai cimeli esposti (‘rivelano l’amore assoluto, infinito, irresistibile di Teresa, che dell’amato arrivò a collezionare perfino frammenti di pelle che il poeta perse dopo un’insolazione’) sia dalla narrazione digitale immersiva che lo stesso giornalista ha attivato nelle varie sale, commentando e arricchendo di conoscenza, aneddoti e approfondimenti i vari passaggi tra le sale, affollate questa mattina, come d’abitudine, da tantissimi turisti italiani e non, incuriositi dalla presenza del noto inviato, saggista e scrittore. Caprarica è un grande conoscitore della storia e della vita inglese: ‘Byron ereditò una fortuna e visse nel Regno Unito in uno dei momenti più floridi e ricchi, con le cospicue rimesse che arrivavano dalle Indie. Teresa, oltre ad innamorarsi di lui, si innamorò sicuramente del loro amore, della storia che i due vissero, del suo sviluppo e delle sue difficoltà, una storia di liberà e di bellezza’. Conclusa con il viaggio in Grecia e la morte del poeta cui è dedicata l’ultima esposizione del Museo, la statuetta della Grecia che vigila il corpo senza vita di Byron, rendendogli omaggio nell’iconografia oggi eterna. Ed a proposito di Grecia, nello studiolo di Byron tra i dipinti di scuola faentina (‘Faenza era l’Atene di allora’ ha detto la direttrice) Caprarica ha dedicato il suo ultimo regalo ai Musei Byron e del Risorgimento, registrando un video, come gli indimenticabili collegamenti da Londra, video che sarà a breve fruibile negli account Instagram dei Musei Byron e del Risorgimento. Un omaggio ai mezzi di comunicazione odierni al primo grande comunicatore ed influencer della storia, Lord Byron, da parte di uno straordinario protagonista di mezzo secolo di comunicazione tradizionale, televisiva e cartacea. Ravenna, 23 marzo 2025
I MUSEI BYRON E DEL RISORGIMENTO SI PREPARANO ALLA VISITA DEI CAPI DI STATO A RAVENNA
Quando il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella accompagnerà Re Carlo III e la Regina Camilla ad aprire i loro occhi sulla magia di piazza San Francesco, la città di Ravenna farà il giro del mondo rimettendo i panni dell’antica capitale imperiale di cui la città mostrerà ai Capi di Stato ed a miliardi di telespettatori i monumenti ancora intatti. La capacità di Ravenna, non solo di conservare magnificamente, ma anche di recuperare e rendere fruibile, viva, la propria storia e la propria cultura ha una recentissima, stupefacente, testimonianza nei Musei Byron e del Risorgimento che, ad appena quattro mesi dalla propria inaugurazione, saranno una delle tappe centrali della straordinaria visita di Capi di Stato. Il legame tra il Museo Byron in particolare ed i britannici è forte. Non solo per evidenti ragioni di interesse culturale e letterario per il grande poeta inglese maestro del Romanticismo, che è già da quattro mesi motivo di interesse di tutta la grande stampa anglosassone per il Museo Byron. Ma The Queen’s Reading Room, l’ente benefico fondato e ora guidato dalla stessa Regina che si occupa di valorizzare e far conoscere i benefici ed il potere della lettura nel mondo, è il punto d’incontro ideale tra la Gran Bretagna e il Museo appena inaugurato, le cui sale riportano magnificamente l’atmosfera british che animava gli anni di Byron in Italia e lo ispirava in alcune delle sue opere più famose. ‘Con la loro straordinaria possibilità di educare ed ispirare _ scrive la Regina _ i libri di autori di tutto il mondo mi hanno arricchito per tutta la vita’. Ed una parte di questo arricchimento arriverà anche dalle splendide sale del Museo Byron, dove la vita, le opere e i cimeli del poeta sono raccontati e vissuti con la potente forza della tecnologia digitale, capace di immergere qualsiasi visitatore nella vera realtà, nel pensiero e nell’atmosfera di quegli anni. Il Museo Byron, che è anche sede dell’Italian Byron Society, sarà quindi per un giorno anche la sezione italiana della Queen’s Reading Room in cui ovviamente il poeta inglese sarà il grande protagonista. I Musei Byron e del Risorgimento, ideati ormai venti anni fa dal Presidente della Cassa di Ravenna Antonio Patuelli, fortemente voluti, sostenuti e realizzati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna presieduta prima da Lanfranco Gualtieri e da Ernesto Giuseppe Alfieri ed ora da Mirella Falconi Mazzotti, si evidenziano come uno straordinario patrimonio mondiale di cultura. Ad appena quattro mesi dall’inaugurazione, i Musei hanno fatto il giro del mondo facendo parlare di se tutti i più prestigiosi media internazionali, dal The Telegraph al The Time, hanno già ospitato importantissime visite istituzionali nazionali ed internazionali, come quelle recenti del Vice Presidente della Commissione Europea Raffaele Fitto e del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani. Ed ora si preparano ad essere di nuovo al centro dell’attenzione mondiale. Quell’attenzione che Ravenna, capitale imperiale romana e bizantina non ha mai smesso, culturalmente parlando, di essere. Ravenna, 18 marzo 2025
IL VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ANTONIO TAJANI ENTUSIASTA DOPO LA VISITA DEI MUSEI BYRON E DEL RISORGIMENTO
Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani ha visitato a Ravenna i Musei Byron e del Risorgimento, su invito del Presidente della Cassa di Ravenna e ideatore dei Musei, Antonio Patuelli e della Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti. Il Vice Presidente Tajani, che ha visitato tutte le sale soffermandosi a lungo in ciascuna di esse, sia del Museo Byron che del Museo del Risorgimento, attivando personalmente con interesse e attenzione le singole narrazioni tecnologiche, è uscito dal Museo particolarmente entusiasta: ‘Faccio i miei più sinceri complimenti a tutti, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna in particolare, per la modernità, la completezza e la proposta di questi Musei: in particolare la parte narrativa è straordinariamente moderna e coinvolgente, adatta ai giovani. I Musei in questo modo sono una attrazione reale per le nostre generazioni future. Io ho lavorato con Montanelli che diceva sempre: nei vostri articoli dovete immaginare di parlare sia al laureato che alla persona che ha la terza media. Questi Musei lo fanno perfettamente: e con la loro semplicità e con la facilità dell’esposizione raccontano la grande storia in modo divertente e discorsivo, ricco di approfondimenti, creando un ponte verso i giovani. Io stesso ho imparato tanto stamattina: conosco i personaggi e la storia, ma gli approfondimenti ed i collegamenti che ho trovato qui mi hanno straordinariamente arricchito’. Il Vice Presidente Tajani era accompagnato, oltre che dal Presidente della Cassa di Ravenna Antonio Patuelli e dalla Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti, dal Vice Presidente Franco Gabici e dal Segretario Generale Giancarlo Bagnariol, dal Prefetto Raffaele Ricciardi, dal Presidente della Camera di Commercio Giorgio Guberti, dal Sindaco Fabio Sbaraglia, dal Presidente dell’Italian Byron Society Ernesto Giuseppe Alfieri, dalla Direttrice dei Musei Alberta Fabbri e dal consiglio della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna al gran completo. Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani è poi intervenuto alla Sala Cavalcoli della Camera di Commercio all’incontro di approfondimento promosso dalla Camera di Commercio di Ravenna e Ferrara sull’attuale situazione economica e geopolitica e le possibili strategie da adottare per il rafforzamento della presenza delle imprese sui mercati internazionali. All’incontro sono intervenuti anche il Presidente della Camera di Commercio di Ravenna e Ferrara Giorgio Guberti, il Presidente della Regione Emilia Romagna Michele De Pascale ed il Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi) e della Cassa di Ravenna Antonio Patuelli. In questi tre giorni, la visita istituzionale del Vice Presidente della Commissione Europea Raffaele Fitto e del Vice Presidente del Consiglio Antonio Tajani confermano il grande valore e l’importanza dei Musei Byron e del Risorgimento che sempre più si confermano una straordinaria dimostrazione di come la cultura e la storia siano occasioni fondamentali di conoscenza e di progresso per la società, ma anche di grande attenzione mondiale, mediatica, istituzionale e turistica. Ravenna, 10 marzo 2025
IL VICE PRESIDENTE ESECUTIVO DELLA COMMISSIONE EUROPEA RAFFAELE FITTO AI MUSEI BYRONE E DEL RISORGIMENTO
Il Vice Presidente esecutivo della Commissione Europea Raffaele Fitto ha visitato oggi i Musei Byron e del Risorgimento, su invito del Presidente della Cassa di Ravenna e ideatore dei Musei Antonio Patuelli e della Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti. Alla visita erano presenti anche l’onorevole Galeazzo Bignami, l’europarlamentare Stefano Cavedagna, il Presidente della Regione Emilia Romagna Michele De Pascale, il Prefetto di Ravenna Raffaele Ricciardi, il Sindaco facente funzione di Ravenna Fabio Sbaraglia, la Presidente della Provincia di Ravenna Valentina Palli, il Presidente dell’Italian Byron Society Ernesto Giuseppe Alfieri ed il Segretario Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Giancarlo Bagnariol. Il Vice Presidente Fitto, che ha la delega europea alla Coesione ed alle Riforme, si è intrattenuto a lungo nelle sale dei Musei, illustrate da Donatino Domini, Coordinatore dei Comitati Scientifici dei Musei Byron e del Risorgimento, e dalla Direttrice Alberta Fabbri. Fitto ha avuto parole di apprezzamento per la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna che ha fortemente voluto con gli allora Presidenti Lanfranco Gualtieri ed Ernesto Giuseppe Alfieri, ed ha poi sostenuto e realizzato i Musei Byron e del Risorgimento, di cui il Vice Presidente ha particolarmente apprezzato sia la modernità dell’impostazione complessiva, con la narrazione digitale e immersiva che accompagna il visitatore nelle sale, sia il grande valore storico e letterario, capace di unire due mondi di straordinario valore, come quello letterario e romantico di Byron e quello storico e fortemente identitario del Risorgimento e del consolidamento dell’Italia verso la nascita dello Stato italiano. Il Vice Presidente Fitto si è dimostrato anche grande conoscitore e appassionato della storia, sulla quale ha scambiato interessanti momenti di confronto in particolare con Antonio Patuelli, dedicando particolare attenzione alle preziose collezioni di cimeli e di memorabilia esposte nelle sale dei Musei. La visita del Vice Presidente della Commissione Europea Raffaele Fitto è stata la prima importante visita istituzionale internazionale ufficiale ai Musei inaugurati esattamente cento giorni fa, e meta incessante di migliaia di visitatori, turisti e appassionati da tutto il mondo, oltre che al centro dell’attenzione dei principali media internazionali. Ravenna, 7 marzo 2025
I MUSEI BYRON E DEL RISORGIMENTO PROTAGONISTI IN MESSICO E AMERICA LATINA
I Musei Byron e del Risorgimento conquistano un’altra importante vetrina mondiale, prendendosi uno spazio di rilievo per la prima volta al di fuori non solo dell’Europa ma anche dell’amplissimo perimetro del mondo anglosassone. E’ l’Agenzia Reforma a dedicare uno straordinario reportage ai Musei della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, e si tratta di un moltiplicatore formidabile di contati visto che è la più grande media company del Messico e dell’America Latina, con dieci giornali editi in cinque diverse città ed una tiratura complessiva di 1,4 milioni di copie. I primi giornali a riprendere il reportage di Agenzia Reforma sono stati El Imperial, media specializzato sui temi della cultura e della letteratura, che dedica ai Musei Byron e del Risorgimento un servizio intitolato ‘Romantico Escenario’ e Zocalo Saltillo, giornale più generalista, in cui compare un articolo intitolato ‘Recuperan antigua casa de Lord Byron como museo’. I due articoli confermano come la conoscenza e l’attenzione per Byron siano anche nel mondo latino estremamente diffuse e appassionanti, sia per la sua dimensione letteraria che per quella avventuriera e romantica, particolarmente care alle letteratura centramericana e sudamericana. Dall’altro confermano come l’intuizione di dedicare a Byron ed al Risorgimento i Musei oggi meta di migliaia di turisti da tutto il mondo abbia acceso una potente luce nuova da tutto il mondo sull’Italia, e su una parte della sua storia e della sua letteratura più amate a livello mondiale. E la foto del cortile di Palazzo Guiccioli, che campeggia centrale in entrambi gli articoli, è la prospettiva meravigliosa che sta per schiudersi ad una serie di importanti visite che nella primavera accenderanno nuovi e importantissimi riflettori sui Musei di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna fortemente voluti dall’allora presidente Lanfranco Gualtieri e dal Presidente della Cassa di Ravenna Antonio Patuelli. Ravenna, 3 marzo 2025
MUSEI BYRON E DEL RISORGIMENTO SEMPRE PIU’ PROTAGONISTI NEI MEDIA NAZIONALI
A tre mesi esatti dall’inaugurazione, i Musei Byron e del Risorgimento continuano ad essere protagonisti ogni giorno sui media nazionali ed internazionali, digitali e tradizionali. A guidare i lettori in un’affascinante visita tra emozioni e ricordi sentimentali di Lord Byron e Teresa Guiccioli è questa settimana Famiglia Cristiana, la rivista settimanale fondata nel 1931 e che conta diverse centinaia di migliaia di lettori in tutta Italia e non solo: Famiglia Cristiana aveva già dedicato un bel servizio online in occasione dell’inaugurazione, ma ora ritorna a parlare dei Musei Byron e del Risorgimento con un ampio servizio di Orsola Vetri che racconta benissimo gli oltre due secoli di la byronmania, ovvero la passione accesa dal poeta inglese sia come precursore nella sua epoca dei moderni influencer, dettando una moda, un linguaggio, uno stile di vita ed anche diffondendo gli ideali di libertà e di emancipazione dalle tirannie europee, sia ai giorni nostri, in cui le opere del poeta, alcune delle quali come il Don Juan scritte proprio nel periodo ravennate, e soprattutto il Museo a lui dedicato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna presieduta da Mirella Falconi Mazzotti, stanno facendo parlare di sé tutto il mondo, e non solo quello anglosassone. Famiglia Cristiana riprende bene questa esplosione mondiale di interesse per il Museo Byron, raccontandone l’attenzione per tutti i ricordi, dalla preziosa lettera che Byron scrisse a Teresa da Missolungi, ideale ponte tra Museo Byron e Museo del Risorgimento, fino ai gioielli, riccioli di capelli, messaggi. Molto apprezzate dalla giornalista le ‘narrazioni visive’, la realtà raccontata da Studio Azzurro tra letteratura e storia, in cui il visitatore è il vero protagonista nel ‘Museo più moderno e inclusivo al mondo’, come ha ricordato il suo ideatore, Antonio Patuelli, già nel giorno della presentazione ai media. I Musei Byron e del Risorgimento intanto si preparano ad una primavera di grande importanza, sia per le rilevanti visite istituzionali già in programma ad iniziare dai primi giorni di marzo, sia per l’arrivo di migliaia di visitatori da tutto il mondo che già hanno prenotato la propria visita e che saranno i grandi protagonisti della primavera nello splendido cortile, nelle sale e tra le preziose vetrine dei Musei Byron e del Risorgimento. Ravenna, 28 febbraio 2025
IL PRESIDENTE DELLA BIENNALE PIETRANGELO BUTTAFUOCO IN VISITA AI MUSEI BYRON E DEL RISORGIMENTO
Il Presidente della Fondazione Biennale di Venezia Pietrangelo Buttafuoco ha visitato questa mattina i Musei Byron e del Risorgimento, guidato dalla Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti, dal coordinatore dei Comitati scientifici dei Musei Donatino Domini, dalla Direttrice Alberta Fabbri e dalla restauratrice Ada Foschini. Buttafuoco, che era accompagnato da Debora Rossi, Vicedirettore generale della Biennale e responsabile dell’archivio storico, da una delegazione della stessa Biennale, dal regista e videoartista Yuri Ancarani e dal Presidente dell’Associazione ‘Tessere del 900’ Piero Casavecchia, si è soffermato a lungo sia al Museo Byron che al Museo del Risorgimento, suggerendo come lo spazio si presti anche ad alcune interessantissime ipotesi di ambientazioni e spettacoli particolarmente per la corte di Palazzo Guiccioli, ma anche per i Musei che all’arte, alla letteratura ed alla grande storia aprono oggi uno spazio straordinariamente ricco e ambito a livello internazionale. Mentre per i Musei Byron e del Risorgimento si annunciano mesi importantissimi sia per l’arrivo dei grandi flussi turistici della primavera, sia per le importantissime visite istituzionali già in programma, non passa giorno che il racconto di Byron, Garibaldi e del Risorgimento non trovi spazio sulle diverse riviste nazionali ed internazionali. ‘Il Carabiniere’, la rivista istituzionale dell’Arma dei Carabinieri, dedica un ampio servizio di Sergio Campagnolo ai Musei Byron e del Risorgimento, intrecciando mirabilmente la grande storia del poeta inglese e di Garibaldi e sovrapponendola a quella del grande sogno di libertà dell’Ottocento europeo. Un sogno di libertà che filtra ancora oggi tra le finestre di Palazzo Guiccioli, incrociando gli sguardi ammirati di un numero sempre crescente di visitatori da tutto il mondo. Ravenna, 25 febbraio 2025 In allegato la foto della delegazione in visita ai Musei con al centro il Presidente della Fondazione Biennale Giampietro Buttafuoco, la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti, il Presidente dell’Associazione ‘Tessere del 900’ Piero Casavecchia ed il Coordinatore dei Comitati scientifici dei Musei Donatino Domini
I Musei Byron e del Risorgimento di nuovo sulla stampa internazionale
I Musei Byron e del Risorgimento sono sempre più protagonisti sulla grande stampa internazionale: un ampio reportage sul poeta inglese, la sua avventura amorosa e la sua militanza risorgimentale è in evidenza sulle prime pagine digitali del The Telegraph, il prestigioso quotidiano londinese fondato nel 1855 e con un milione di abbonamenti tra edizioni cartacee e digitali. William Cook, che aveva fatto parte della delegazione internazionale di giornalisti presenti al compleanno di Byron il 22 gennaio scorso, ricostruisce tutta la vicenda byroniana a Ravenna nell’ampio articolo ‘The unspoilt city where Byron fell in love’ (la città incontaminata dove Byron si innamorò) descivendo benissimo il personaggio e i suoi luoghi, in un’alternanza di citazioni letterarie e fascinazione personale. Ma i Musei Byron e del Risorgimento tornano anche su altri media, grazie a Maev Kennedy, la giornalista che dopo la visita di gruppo al Museo Byron aveva chiesto di tornarvi da sola in una seconda più approfondita visita individuale, che ha dedicato uno splendido reportage ai Musei sul ‘The Art Newspaper’, rivista con sede a Londra e New York fondata dall’imprenditore torinese Umberto Allemandi e voce di grandissimo prestigio soprattutto per l’arte, il turismo, l’architettura e la cultura. Maev infonde mnelle sue parole l’incanto e la sorpresa che la visita ai Musey le hanno ispirato, dallo studiolo di Byron alle immersioni deginitali nell’atmosfera dell’epoca, raccontando ai due mondi, vecchio e nuovo, la magia di una visita che non è solo arte e cultura, ma emozione e fascino. A due mesi e mezzo dell’inaugurazione, i Musei Byron e del Risorgimento stanno facendo sempre più parlare di sé: dopo il The Times ed il The Guardian, dopo gli ampi servizi sulle emittenti radiotelevisive di diversi paesi nel mondo, altre due prestigiose testate dedicano i propri servizi in maggiore evidenza ai Musei dedicati a Byron ed al Risorgimento mentre, con l’arrivo della primavera, si moltiplicano le prenotazioni e gli arrivi di turisti, studiosi, appassionati e visitatori da tutto il mondo. Ravenna, 11 febbraio 2025
Nuovo Organo di Indirizzo Nuovo Consiglio di Amministrazione – Presidente Mirella Falconi Mazzotti
Si è concluso alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna il secondo quadriennio del Presidente Ernesto Giuseppe Alfieri, del Vice Presidente Alberto Domenicali e del Presidente del Collegio Sindacale Ermanno Cicognani e l’Organo di Indirizzo e il Consiglio di Amministrazione della Fondazione hanno ringraziato Alfieri, Domenicali e Cicognani per il loro doppio mandato, non rinnovabile per legge. Sotto la Presidenza Alfieri la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna ha sviluppato crescenti attività sociali, realizzato progetti importantissimi, ad iniziare dall’apertura dei Musei Byron e del Risorgimento a Palazzo Guiccioli, dall’apertura e dal consolidamento del Corso di Laurea in Medicina dell’Università, dalla crescita del Festival Dantesco e dell’attività culturale ai Chiostri Danteschi, oggi anche giacimento librario di grandissimo valore, della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, progetti portati avanti a fronte di un contestuale consolidamento del patrimonio della stessa Fondazione. Il nuovo Organo di Indirizzo ed il nuovo Consiglio di Amministrazione si sono insediati ed hanno eletto la professoressa Mirella Falconi Mazzotti Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna: si tratta della prima donna alla guida della Fondazione dopo la prima presidenza di Sergio Bandini, la lunga e apprezzatissima guida di Lanfranco Gualtieri e la recente presidenza Alfieri. Nata a Bagnacavallo, Mirella Falconi Mazzotti si è laureata in Medicina e Chirurgia all’Università di Bologna: professore ordinario di Anatomia all’Università di Bologna, per l’Ateneo bolognese ha anche ricoperto i ruoli di Presidente del Corso di Laurea in Controllo di Qualità dei Prodotti per la Salute, Presidente del Corso di Laurea in Farmacia, Vice Presidente Vicario della Scuola di Farmacia, Biotecnologie e Scienze Motorie dell’Alma Mater, e coordinatrice dei Corsi di Laurea in Logopedia ed in Medicina e Chirurgia, del Campus di Ravenna. Socia della Fondazione, fino al 2020 è stata componente dell’Organo di Indirizzo. E’ anche Presidente della Fondazione Flaminia. Vice Presidente è stato eletto Franco Gabici, ravennate, scrittore e giornalista, laureato in fisica, già Direttore del Planetario, Presidente del Comitato ravennate della Società Dante Alighieri, vincitore nel 2007 del Premio Guidarello per il giornalismo d’autore, collaboratore di quotidiani e cultore della storia nazionale e locale. Presidente del Collegio Sindacale è stato eletto Roberto Fabbri, Presidente dell’Assemblea dei Soci della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna ed ex Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Ravenna. Segretario Generale è stato confermato Giancarlo Bagnariol. In allegato: da sinistra i Vice Segretari Daniela Fuschini e Corrado Piffanelli, il Segretario Generale Giancarlo Bagnariol, il Presidente uscente Ernesto Giuseppe Alfieri, la nuova Presidente Mirella Falconi Mazzotti, il Vice Presidente uscente Alberto Domenicali, il nuovo Vice Presidente Franco Gabici e l’ex Presidente Lanfranco Gualtieri. Ravenna, 30 gennaio 2025
Ravenna festeggia il compleanno di Byron
Una serata di poesia e cultura ed una grande torta per celebrare il compleanno di Lord Byron, nato a Londra il 22 gennaio 1788 ed oggi stabilmente protagonista a Ravenna di un continuo flusso di studiosi, appassionati e cultori del Romanticismo che fanno tappa ogni giorno ai Musei Byron e del Risorgimento della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Per il compleanno del maestro inglese si sono dati appuntamento alla Taverna Byron, a pochi passi da quella era era la scala che il poeta imboccava ogni giorno per salire invisibile da Teresa, ben sette inviati di prestigiose testate americane e inglesi: Maev Kennedy del The Art Newspaper, che dopo la visita collettiva è tornata da sola a rivedere il Museo una seconda volta per apprezzarne meglio i dettagli, Karen Warren del Bewitched By Italy, Rupert Parker del The Travel Magazine, Alice Bradley di Arcadia, William Cook del prestigioso The Telegraph e le americane Sammi DiBacco di CN Traveller e Sharri Whiting di Luxury Travel Advisor. A fare gli onori di casa il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Ernesto Giuseppe Alfieri: ‘Abbiamo investito molto su questi Musei _ ha detto il numero uno anche dell’Italian Byron Society _ ed è stato un investimento economico ma soprattutto culturale. Ravenna ha la fortuna di avere due cittadini illustri, come Dante e Byron, che, nati altrove, hanno eletto la nostra città come luogo per ideale per la loro ispirazione, la loro vita ed il solo sentimenti più forti e veri. Ogni anno celebriamo Dante con un grande festival internazionale e ora siamo fortunati a ricordare anche Byron con grandi eventi di portata mondiale per i quali siamo orgogliosi di avere qui questa prestigiosa rappresentanza della stampa internazionale’. Alla serata era presente anche il Segretario Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Giancarlo Bagnariol. Il grande evento è stato organizzato da Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Italian Byron Society, per la quale erano presenti oltre ad Alfieri anche i due vicepresidenti Diego Saglia e Gregory Dowling, Apt Servizi Emilia-Romagna e Comune di Ravenna. ‘Siamo orgogliosi di ospitare questa importante delegazione _ ha detto l’Assessore al Turismo Giacomo Costantini _ e siamo felici che possiate apprezzare, come altri viaggiatori prima di voi, tra cui Byron e lo stesso Dante, la straordinaria ricchezza culturale, storica e ambientale di Ravenna e del territorio. Oltre ai Musei, alla città antica, all’incredibile tesoro storico presente a Ravenna ci sono due aree naturali totalmente protette e il Parco del Delta del Po è un luogo straordinario ambito e apprezzato da tutto il mondo’. Il gruppo di inviati è stato guidato nei segreti dei Musei dal coordinatore dei comitati scientifici Donatino Domini e dalla direttrice Alberta Fabbri. Gregory Dowling, in una serata relativamente mite e nell’irresistibile fascino della corte di Palazzo Guiccioli, ha letto versi di Byron e Diego Saglia ha intrattenuto gli ospiti con la leggenda della zuppa inglese che ‘secondo alcuni sarebbe stata inventata, così ricca di elementi nutrienti, proprio da Lord Byron per una ammalata Teresa’. Verità o leggenda? ‘The truth is stranger than literature’ per usare le parole di Byron (la realtà è più strana della letteratura). Fatto è che i Musei hanno conquistato inglesi e americani. ‘Questo Palazzo è affascinante e straordinario _ dice Maev Kennedy _ ed i Musei hanno dato modo a Ravenna di apprezzare un tesoro che forse nemmeno i ravennati sapevano di avere qui. Questo non è solo il Risorgimento dell’Italia: qui c’è anche il Risorgimento della conoscenza di Byron e del suo straordinario valore letterario e culturale. Il tutto in un edificio veramente meraviglioso’. Ravenna, 23 gennaio 2025
Boom di visitatori ai Musei nel periodo Natalizio
I Musei Byron e del Risorgimento e il Museo delle Bambole ed altri Balocchi hanno fatto il pieno di visitatori durante il periodo festivo superando in pieno, sia in termini di numeri, che in fatto di apprezzamenti dei visitatori, il primo vero test a un mese appena dall’inaugurazione del 29 novembre scorso. I visitatori totali nel periodo dal 20 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 sono stati 2441 per una media di 135 visitatori al giorno: molti visitatori hanno voluto iniziare l’anno ai Musei, dal momento che il 1° gennaio, nonostante l’apertura dalle 13, si sono registrate 177 presenze, mentre il record è stato il 26 dicembre con 257 persone. I flussi peraltro sono stati costanti nei giorni. Il biglietto onnicomprensivo non fa differenze tra i tre Musei, ma la tendenza generale, anche per i turisti appassionati e interessati principalmente a uno dei tre, è stata quella di visitarli in serie, trovandosi poi facilmente conquistati anche dai Musei per la loro diversità sia di contenuti che di fruizione e di ambientazione. I flussi di visitatori dei Musei sono stati molto articolati: famiglie e visitatori stranieri si sono affiancati ai numerosissimi turisti di ogni parte d’Italia. Importante il riscontro ottenuto dalle varie componenti. Le famiglie sono rimaste molto soddisfatte sia per i contenuti dei Musei sia per l’apprezzamento dei bambini che, attratti dalle realtà multimediali, si sono avvicinati con entusiasmo alla conoscenza delle grandi storie raccontate del Museo. Per i visitatori stranieri, in gran parte europei ma anche americani, è stata fondamentale l’applicazione Palazzo Guiccioli che consente ai visitatori di fruire della versione in inglese a supporto dei video e propone l’approfondimento dei contenuti con il QR code. La grande modernità del Museo, la digitalizzazione dei suoi contenuti, la fruizione multimediale e la ricchezza delle collezioni del Risorgimento ed in particolare di Garibaldi e di Lord Byron sono stati i fattori che hanno riscosso i maggiori consensi dei visitatori, nella maggior parte dei casi sorpresi sia dalla modalità immersiva in cui si sono trovati coinvolti, sia dai dettagli delle storie di Byron e di Garibaldi raccontate dai Musei. La Trafila Garibaldina e gli amori di Byron, la storia di Anita e il mistero della morte del poeta inglese in Grecia sono stati al centro delle domande più frequenti rivolte agli esperti dei Musei come alle guide ed agli operatori. Parallelamente ai Musei, hanno fatto registrare ottimi risultati anche la Taverna Byron, un richiamo ineludibile nei sotterranei dove il poeta nascondeva le armi per i suoi amici Carbonari, e l’accogliente Caffetteria L’Incontro che con il bar e la vineria completano uno straordinario percorso del gusto e della vita cittadina anche per chi i Musei li ha già visitati e sta eleggendo Palazzo Guiccioli come meta assidua delle passeggiate nel cuore di Ravenna. I Musei sono aperti tutti i giorni dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18: il biglietto standard per i tre ingressi costa 10 euro ma sono previsti sconti tra gli altri per residenti, over 65enni, studenti, per i giovani da 12 a 26 anni e per gli insegnanti. Ravenna, 7 gennaio 2024
La Magia di Palazzo Guiccioli
I Musei Byron e del Risorgimento hanno accolto in questi primi venti giorni di apertura oltre cinquemila presenze, con una media di trecento visitatori al giorno, molti dei quali anche dall’estero (Svizzera, Germania, Inghilterra) destinati ad aumentare durante il periodo festivo visto che i Musei saranno aperti anche giovedì 26 dicembre, mercoledì 1 gennaio e lunedì 6 gennaio, per venire incontro alle richieste, telefoniche e per mail, di molti visitatori di tutta Italia che si sono informati sul programma delle aperture durante il lungo periodo festivo che si concluderà appunto il 6 gennaio. Oltre a regalare una giornata meravigliosa tra storia e letteratura, i Musei stessi sono un regalo: è possibile infatti, accedendo al portale di Palazzo Guiccioli (www.palazzoguiccioli.it) acquistare uno o più biglietti di ingresso da regalare direttamente per una sorpresa natalizia, unendo eleganza, classe e novità con un semplice gesto. E’ possibile anche fruire dei numerosi sconti che sono previsti per studenti, docenti, per i gruppi, per i residenti nel Comune di Ravenna, per i giovani fino a 26 anni e per gli over 65. Gli over 80 ed i bambini accompagnati da adulti entrano gratuitamente, così come i giornalisti ed i docenti che accompagnano le scuole. I Musei sono frequentatissimi già in questi primi giorni dai visitatori di altre città e stranieri, oltre ovviamente che dai ravennati e dai romagnoli: a questi ultimi non è sfuggito il cambiamento radicale che tutta la città ha conosciuto, perché il passaggio nel cortile del Palazzo, meravigliosamente illuminato dal sole o nella luce avvolgente della sera, è diventato una vera e propria meta per la passeggiata cittadina, con un flusso continuo di persone che entrano anche da via Morigia, passano a fianco della Campana Storica della Torre Civica, che un tempo annunciava le calamità e oggi racconta una bella storia di affetto e riconoscenza da parte dei cittadini, fanno una tappa piacevole nel bar, nella vineria e nella Taverna Byron che trovano spazio nel cortile e nei sotterranei dove Byron nascondeva le armi, ed escono da via Cavour o viceversa, facendo di Palazzo Guiccioli non solo una meta turistica ambita da tutto il mondo ma anche una elegante e sempre emozionante abitudine quotidiana. Con un tocco finale di eleganza e costume rappresentato dal Museo delle Bambole e di Altri Balocchi di Graziella Gardini Pasini: ‘Come il dessert alla fine di una bella cena’ ha commentato, complimentandosi, una visitatrice. I Musei, con Taverna Byron, bar e vineria saranno aperti anche nelle festività: per respirare l’atmosfera suggestiva dell’Ottocento e del Romanticismo in questi giorni di magia, di attesa e di grande suggestione, Ravenna, 20 dicembre 2024
A Ravenna un centro trapianti per le leucemie
Un Centro Trapianti al midollo osseo destinato a curare a Ravenna i pazienti affetti da leucemia acuta: tra un anno l’ospedale Santa Maria delle Croci si doterà di questa importantissima struttura, unica in Romagna, grazie all’Azienda sanitaria locale della Romagna e con il contributo determinante della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, presieduta da Ernesto Giuseppe Alfieri, che con un investimento di 250 mila euro ha reso possibile, assieme al cospicuo lascito dell’ingegner Ottone Ghinassi, la realizzazione del Centro. L’Asl Romagna e i tecnici hanno concluso la fase di progettazione ed a breve aprirà il cantiere destinato a concludersi entro un anno, a ottobre 2025, con l’ingresso del primo paziente in struttura. ‘In tutta la Romagna _ spiega il dottor Alfonso Zaccaria, presidente dell’Ail (Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma), ematologo ed ex primario dell’ospedale Santa Maria delle Croci _ ci sono purtroppo 30-40 pazienti all’anno costretti a sottoporsi a trapianto di cellule staminali da midollo osseo. Ultimamente molti erano costretti ad andare a Milano o Ancona e sostenere una degenza complicata lontano da casa di un mese oltre al day hospital, un disagio enorme anche per i parenti che li assistono e sono costretti ad un trasferimento lungo. Inoltre, questa struttura alleggerirà considerevolmente le liste di attesa perché a volte per un paziente è necessario oggi attendere anche sei-otto mesi in condizioni di grande sofferenza fisica e psicologica’. Il trapianto di cellule staminali da donatore è la speranza di vita che accomuna ogni anno migliaia di persone affette da leucemia acuta nel mondo: una volta trovato il donatore grazie ad una banca dati mondiale (ricerca difficilissima se si pensa che la compatibilità in Italia tra donatore e paziente è di uno su centomila), il paziente viene progressivamente preparato all’operazione riducendo progressivamente il sistema immunitario: l’attesa del trapianto, in queste condizioni, è sempre un’operazione molto delicata perché una semplice complicazione come una polmonite, una nefrite o una enterocolite possono essere letali. ‘Il problema biologico di questi trapianti è unico _ spiega ancora il dottor Zaccaria _ perché assieme alle cellule viene trapiantato il sistema immunitario destinato a proteggerle: questo significa sostituire il sistema immunitario progressivamente, esponendo il paziente ad una delicatissima fase. In questo l’Ematologia funziona come volano coinvolgendo tutte le migliori specialità e professionalità nella prevenzione e l’eventuale cura di complicanze’. Il Centro avrà quattro camere completamente sterilizzate per i pazienti, con un ambiente di preparazione in ingresso per infermieri e parenti, e con un day hospital per le terapie continuative. La speranza è quella di realizzare anche una Casa Ail per ospitare i pazienti durante il day hospital ed un eventuale familiare. ‘Fin da subito la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna ha messo a disposizione una cifra importante per questo progetto _ racconta il Presidente Ernesto Giuseppe Alfieri, sia per l’importanza indubbia per la popolazione e tutto il territorio della Romagna di questa struttura, sia per la possibilità strategica di rafforzare ulteriormente con professionalità, strumentazioni e sinergie l’ospedale Santa Maria delle Croci. La nostra Fondazione ha come compito istituzionale il sostegno alla ricerca ed al potenziamento della sanità pubblica e la possibilità di dialogare con continuità con professionalità di eccellenza come il dottor Zaccaria e il dottor Mario Arpinati ha reso possibile la realizzazione di un progetto che aumenta la speranza di vita di pazienti acuti, alleggerisce la sofferenza loro e dei loro familiari ed accresce il perimetro di intervento della sanità regionale in un’area che fino ad oggi è stata critica’. A conferma delle parole del Presidente Alfieri non ci sono solo i dati (due milioni e cinquecentomila euro investiti dalla Fondazione in dieci anni per la sanità): ‘La Fondazione è stata determinante in questi anni per l’Ematologia a Ravenna _ ha concluso il dottor Zaccaria _: con le sue elargizioni ha consentito di volta in volta di anticipare le necessità dell’Ematologia, che in tempi successivi sono state poi strutturate dall’Azienda sanitaria. Stipendi per medici, attrezzature, arredi, il Laboratorio di Biologia Molecolare tra gli altri interventi diretti. La Fondazione ci è sempre stata molto vicina, fino a quest’ultimo intervento che consentirà l’acquisto di arredi e strumentazioni per il futuro Centro Trapianti allogenici da midollo osseo di Ravenna’. Ravenna, 14 ottobre 2024
Richieste on line 2025
Si informa che dalle ore 8.00 di lunedì 23 settembre 2024 decorre il termine con scadenza al 31/12/2024 per la presentazione della RICHIESTA ON LINE per l’ottenimento dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna di contributi per l’anno 2025. Rimane invariato il Regolamento per la concessione di tali contributi. Accesso all’area riservata.
Ritrovamento della cassetta contenente le ossa di Dante
Questa targa racconta l’ultimo capitolo della tormentata vicenda delle “Ossa di Dante”. Dante esule trascorre gli ultimi anni della sua vita a Ravenna, accolto da Guido Novello da Polenta, signore della città, e qui muore nella notte fra il 13 e il 14 settembre del 1321 a causa di una febbre, probabilmente malaria, contratta mentre ritornava da Venezia dove Guido lo aveva inviato come ambasciatore per dirimere alcune questioni. Da questo momento Firenze avanza ripetute richieste al Comune di Ravenna per poter avere i resti dell’illustre concittadino (Dante era nato a Firenze nel 1265), richieste che Ravenna respinge sempre con fermezza, orgogliosa di essere stata l’ultimo rifugio del padre della Divina Commedia. Nel 1519, però, arriva una richiesta che induce a Ravenna serie preoccupazioni. Alcuni delegati della fiorentina Accademia Medicea, infatti, fra i quali il celeberrimo Michelangelo, ottengono da papa Leone X l’autorizzazione di recarsi a Ravenna per prelevare le ossa del Poeta e portarle a Firenze. La richiesta preoccupa non poco perché all’epoca Ravenna apparteneva allo Stato pontificio e dunque si doveva assoluta ubbidienza al papa che, fra l’altro, era particolarmente interessato alla vicenda essendo un componente della famiglia fiorentina dei Medici. Le ossa di Dante, dunque, sono seriamente in pericolo ma a questo punto entrano in scena i Frati minori conventuali, che dal 1261 reggono la basilica di San Francesco nei pressi della quale è sistemata la tomba del poeta e che da sempre si considerano i veri custodi delle spoglie di Dante. I frati allora decidono di mettere al sicuro le ossa e in una notte imprecisata praticano un foro nel muro sul quale era addossata la Tomba del poeta e dopo aver prelevato le ossa le nascondono nel loro convento. Grande fu la sorpresa dei fiorentini quando trovarono la tomba vuota. La cosa, però, fu messa a tacere e per distogliere l’attenzione si sparse la voce che nella zona fosse nascosto un tesoro così la gente cominciò a pensare al tesoro e dimenticò le ossa. Dal 1519, dunque, la Tomba di Dante è vuota e pertanto quanti si recarono alla Tomba per rendere omaggio al poeta in realtà omaggiarono un sepolcro vuoto. Una data cruciale per la vicenda delle “ossa” è il 1810 perché, a causa dei decreti napoleonici che ordinano la soppressione degli ordini religiosi, i Frati devono lasciare il convento e decidono di nascondere nelle vicinanze della tomba la cassetta contenente le ossa. Poi arriva il 1865, anno del sesto centenario della nascita di Dante e per l’occasione vengono promossi lavori di restauro della zona che all’epoca si presentava in uno stato di deplorevole degrado. E durante questi lavori viene alla luce fortunosamente la preziosa cassetta delle ossa che cade fra le braccia di un muratore mentre sta aprendo un varco nel muro. Il muratore, tutto felice, pensa di aver trovato il tesoro di cui parlava la diceria ma quando si accorge che la cassetta contiene delle ossa con un gesto di stizza sta per gettarla nel mucchio di ossa che durante i lavori erano emerse essendo un tempo in quella zona il cimitero del convento. Ma poco prima che il muratore gettasse via la cassetta il giovane Anastasio Matteucci, presente alla scena, fa notare che sulla cassetta c’è la scritta: “Ossa Dantis”. E così le ossa di Dante furono salvate alla città. Franco Gàbici Presidente Comitato Ravennate Società Dante Alighieri ************** ENGLISH VERSION ************** This plaque narrates the last chapter of the troubled history of Dante’s bones. Dante, exiled, spends the last years of his life in Ravenna, welcomed by Guido Novello da Polenta, the lord of the city. Here he dies in the night between September 13th and 14th 1321, due to a fever most likely caused by malaria, which he contracted on his way back from Venice, where Guido had sent him as an ambassador to take care of certain matters. From this moment, Florence asks multiple times Ravenna to receive back the remains of the illustrious fellow citizen (Dante was born in Florence in 1265). However, Ravenna firmly declines the requests, proud of being the last refuge of the father of the Divine Comedy. In 1519, however, Ravenna receives a worrying request. A number of delegates from the Florentine Accademia Medicea, amongst whom the famous Michelangelo, obtain from pope Leo X the authorisation to go to Ravenna, collect the poet’s bones and return them to Florence. This request was very concerning, because at the time Ravenna was part of the Papal State, and therefore had to obey to the Pope, who was particularly interested in this event as he was part of the De Medici family from Florence. Therefore, Dante’s bones are in serious danger. However, at this point the Friars Minor Conventual intervene. In fact, since 1261 they were responsible for the San Francesco basilica, in the vicinity of which Dante’s tomb was located, and they were considered the custodians of Dante’s remains. The friars decide to secure Dante’s remains and one night they extract the bones from the tomb through a whole in the wall where it was positioned against and hide them in their convent. The Florentines were incredibly surprised when at their arrival the tomb was empty. This mystery was put to rest, and to divert people’s attention a rumour was circulated that there was a treasure hidden in the area. From 1519, therefore, Dante’s tomb is empty, and all those who went to pay homage to the poet, were in reality pay homage to an empty tomb. A crucial date for the vicissitude of the bones is 1810 because, due to the Napoleonic decrees which ordered the closure of all religious orders, the friars have to abandon the convent and decide to hide the bones nearby the tomb in a small box. 1865 marks the year of the 6th centenary of the birth of Dante and to celebrate this occasion, a series of renovations are started to savage the area that was in a state of degradation. It is during these works that the box is found by a mason who was creating an opening in a wall. The mason, joyful, thinks he found the treasure of the rumours. But, when he realises that instead he has found some bones, angered, he is about to throw them with the other remains from a nearby cemetery. But just before he throws them away, the young Anastasio Matteucci, present in that moment, realises that on the box there is a writing “Ossa Dantis”. And this is how Dante’s bones were saved for the city. Franco Gàbici Presidente Comitato Ravennate Società Dante Alighieri
VINCITORI PROGETTO FUTURO V a.s. 2023/2024
Progetto Futuro, giunto alla sua quinta edizione, è diventato ormai un appuntamento fisso atteso a Ravenna da tutte le scuole ed ogni anno si consolida con un numero crescente di partecipanti, con interesse e attenzione generale. Come si ricorderà Progetto Futuro è un’idea dell’Ingegner Romeo Tasselli della SECAM Srl, che conta sul supporto e l’organizzazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, dall’USP, Ufficio Scolastico Territoriale di Ravenna e dalla Fondazione Golinelli di Bologna: l’obiettivo è quello di premiare con borse di studio alunni ed alunne meritevoli che frequentano il quinto anno della scuola primaria del Comune di Ravenna. All’edizione di quest’anno hanno partecipato 8 Istituti Comprensivi del Comune di Ravenna, contro i sei dell’edizione precedente con un aumento del 33%: IC DAMIANO, IC DARSENA. IC DEL MARE, IC RANDI, IC RICCI MURATORI, IC SAN PIETRO IN VINCOLI, IC SAN BIAGIO, IC VALGIMIGLI. Sono state assegnate 27 borse di studio da 750 euro per alunno (per complessivi 20.250 euro), di cui 250 euro sotto forma di attività didattiche e formative da svolgere a Ravenna, secondo un programma definito dai partner, condiviso con le scuole a cura della Fondazione Golinelli tramite la Società G-Lab Srl Impresa Sociale, per la valorizzazione delle competenze in ambito metodologico, scientifico e tecnologico, per favorire la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità. L’assegnazione delle borse di studio è stata definita sulla base di autonome e insindacabili determinazioni dalla Commissione di Valutazione, composta da un rappresentante della Società SECAM, della Fondazione Cassa Ravenna, della Fondazione Golinelli e dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Ravenna, sulla base di un’analisi comparativa delle richieste tenuto conto dei seguenti criteri: media dei voti a.s. concluso (30% peso) originalità, motivazione e completezza dell’elaborato dello studente (50% peso) impegno sociale (20% peso) desunto dalla lettera di presentazione della scuola Ulteriori criteri di valutazione Si è tenuto conto della provenienza scolastica, della rappresentanza straniera nonché della parità di genere, ovvero particolare attenzione è stata data alla garanzia della parità numerica tra maschi e femmine. Inoltre, la Commissione ha ritenuto opportuno aumentare a 27 le borse inizialmente previste. La graduatoria finale vede l’adesione di 14 bambini e 13 bambine. La graduatoria definitiva, in ordine di istituto comprensivo, degli assegnatari della borsa di studio 2023/2024. ISTITUTO SCOLASTICO N. CANDIDATURE PRESENTATE ALUNNE/I VINCITRICI/VINCITORI IC Randi 20 BRISCHIA CONTIPELLI ALMA CORIASSI GIOVANNI FARABEGOLI AMELIA GUERRINI EMMA LOMBARDI SAMUEL PAGNANI GIORGIA IC Del Mare 9 DE CESARE FILIPPO MAZZANTI MARGHERITA ZUFFI FILIPPO IC Damiano 8 CALDERONI MICHELE SHANIN OMER IC San Biagio 20 CORDELLA NICOLO’ MBENGUE DIARRA PENDA ORLANDO ANNA PANNACCI VIRGINIA PINI DAVIDE SAPORETTI GIULIA IC Valgimigli 10 CROCIATI ALESSIA LIPPI BRUNI GIORGIA POLIDORI THIAGO SPADONI MATTEO IC Ricci-Muratori 12 BENDANDI CARLO DE MASI ETTORE FRANCUCCI PIETRO FUSCONI MATILDE IC Darsena 1 RANIERI ALESSANDRO IC San Pietro in Vincoli 2 MAZZOLI MATILDE IC Guido novello 0 // Progetto Futuro” prevede una cerimonia di premiazione dei vincitori, in occasione della quale avverrà la consegna delle borse di studio. La cerimonia si terrà: martedì 17 settembre alle ore 17.00 presso la Sala Muratori della Biblioteca Classense in Via Baccarini 3 a Ravenna Ricordiamo che per accedere alla Borsa di studio è necessaria la presenza dello studente sia alla premiazione che alla formazione.
Bilancio 2023: approvato all’unanimità
‘Per la prima volta la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna supera i 200 milioni di patrimonio, un risultato importante che abbiamo raggiunto quest’anno facendo crescere l’entità delle erogazioni per il territorio, in particolare per l’assistenza, le emergenze, gli anziani, il sociale e la cultura’. È commosso ed orgoglioso il Presidente Ernesto Giuseppe Alfieri, annunciando i dati più significativi ed evidenti del bilancio 2023 della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, approvato all’unanimità dall’Organo di indirizzo. ‘Registriamo entrate _ ha detto ancora il Presidente _ per quasi 10 milioni di euro, e questo grazie alla scelta giusta che facemmo a suo tempo di restare comproprietari della nostra banca ottimamente gestita, unendo l’eccellenza del risultato di gestione della Fondazione all’importanza del flusso di erogazioni con le quali siamo promotori nella logica della sussidiarietà per lo sviluppo del territorio e supporto nei gravi momenti di emergenza come quello che purtroppo ci ha colpito duramente nel 2023’. Proprio nella drammatica emergenza dell’alluvione la Fondazione assieme alla Cassa di Ravenna ed alla Banca di Imola ha operato nel 2023 importanti interventi, tempestivi e strategici, per la comunità e il territorio. La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna in particolare ha favorito finanziamenti agevolati per la sostituzione e sistemazione di automobili danneggiate dall’alluvione e distribuito alle famiglie altri 283 mila euro per 318 famiglie proprio per aiutare le popolazioni colpite. Inoltre, ha distribuito assieme alla Croce Rossa Italiana alle famiglie 415 mila euro provenienti dall’Acri e dall’Associazione regionale delle Fondazioni bancarie, consentendo ai cittadini più duramente colpiti di avere un proprio aiuto per limitare le drammatiche conseguenze dell’alluvione. Oltre alle famiglie ed alle imprese, la Fondazione ha aiutato la Fondazione Ravenna Manifestazioni, il cui magazzino stipato di scenografie, costumi e materiali tecnici a Fornace Zarattini è stato gravemente danneggiato dall’ondata di acqua che lo ha travolto. L’attività svolta a sostegno di famiglie, imprese e imprenditori colpiti dall’alluvione ha assorbito una parte importante dell’impegno della Fondazione durante il 2023. Ma non ha limitato in nessun modo le sue attività di erogazione e sostegno, che anzi sono aumentate. L’intervento più evidente e importante è il percorso di allestimento verso l’inaugurazione di Palazzo Guiccioli con il Museo di Byron e del Risorgimento ormai prossimi all’apertura del 25 e 26 ottobre, e sostenendo in modo importante tutta l’attività universitaria, oggi arrivata a proporre diciannove corsi di laurea, ed in particolare il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia giunto al completamento del terzo anno, ed il recupero del complesso di via Tombesi dell’Ova, oggi sede del Corso di laurea in Ingegneria. Importanti anche il completamento del restauro della ‘Vasca del Re’ all’interno del Mausoleo di Teodorico, preludio alle celebrazioni nel 2026 dei 1500 anni della morte del Re Ostrogoto. Da un punto di vista economico, la Fondazione ha chiuso un 2023 molto positivo grazie ai dividenti della Cassa di Ravenna. Nel 2023 l’avanzo di esercizio è cresciuto nettamente arrivando a 5.951 euro, il che ha consentito un aumento della profondità di intervento della Fondazione nel territorio, come ha sottolineato il Segretario Generale Giancarlo Bagnariol. La Fondazione è orgogliosa della partecipazione nella Cassa di Ravenna Spa, con la quale costituisce un importante circuito virtuoso di valore: il Presidente Alfieri ha espresso un vivo ringraziamento per l’assai positivo andamento economico-finanziario al Presidente del Gruppo La Cassa di Ravenna, Antonio Patuelli ed al Direttore Generale, Nicola Sbrizzi. Nel 2023 la Fondazione ha sostenuto e finanziato 162 progetti (in crescita rispetto ai 151 del 2022), con erogazioni per 3.645.015 euro. Ben 80 sono stati gli interventi solo in campo sociale, sanitario e per il volontariato, per quasi un milione e 500 mila euro complessivi, con l’attenzione verso progetti sempre più socialmente strutturati. Nel settore dell’Assistenza e Salute Pubblica importanti sono state le iniziative finanziate con l’utilizzo del Lascito Cariani – Ghiselli con la seconda tranche per il Nucleo Alzheimer della Casa di Riposo Rosa dei Venti a Ravenna e un contributo per l’implementazione dell’attività angiologica del reparto Medicina 2 e l’uso di compressori meccanici esterni su pazienti con arresto cardiaco e rianimazione. Per il settore Assistenza Anziani e categorie disagiate sono stati finanziati 34 progetti (contro i 29 dell’anno precedente) per 583.689 euro: tra gli altri interventi, da ricordare quelli a favore di Aias (Associazione Italiana Assistenza Spastici), di Amare Ravenna per il Campo Scuola per anziani, di Marinando Ravenna per il progetto mare per ragazzi disabili, del Comitato territoriale Welfare Gente di mare, del Comune di Cervia per iniziative per persone affette da demenza senile, del Comune di Russi per programmi di sicurezza sociale e autonomia per persone con disabilità, della Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo, della Cooperativa Sociale La Pieve per il nuovo servizio residenziale e del Dopo di Noi, di Fabionlus per persone affette da Sla, della Fondazione San Rocco e Associazione con i progetti ‘Vi portiamo noi’ e ‘Non lasciare indietro nessuno’, delle giovani coppie meno abbienti per il contributo su interessi su mutui agevolati prima casa e ratealizzazione utenze, della Cooperativa Sociale Don Giovanni Zalambani di Sant’Alberto per attrezzature della Casa di Riposo. Per l’Educazione e Istruzione la Fondazione ha finanziato nel 2023 33 progetti per 1.403.480 euro. In questo settore, oltre al già citato sostegno del Polo decentrato dell’Università di Bologna, strategico per Ravenna e con un’offerta didattica particolarmente coerente con le peculiarità del territorio, sono rilevanti i finanziamenti a sostegno della Biblioteca Fondazione Casa di Oriani, del Progetto Campionato di Giornalismo in sinergia con Ascom Confcommercio, del Progetto a scuola in teatro, Parlamento dei Ragazzi e Asd Gym Academy. Per il settore della Salute Pubblica significativi nel 2023 sono stati gli interventi a favore di Anffas (Associazione Famiglie, Fanciulli e Adulti Subnormali), Agebo, Alice, Associazione italiana sclerosi multipla, Associazione diabetici ravennate, ed Ausl Romagna per implementare l’attività angiologica del Reparto di Medicina 2. Per il settore del Volontariato, Filantropia e Beneficenza, con ben 38 progetti e complessivi 738.492 euro la Fondazione ha sostenuto in particolare la Fondazione Montecatone per il progetto Ripartiamo, la Croce Rossa Italiana per l’acquisto di una autoambulanza, l’Arcidiocesi di Ravenna-Cervia per il progetto di accoglienza della Caritas di Ravenna e Cervia. La Fondazione inoltre partecipa in modo massiccio al Fondo per il Contrasto alla Povertà Educativa Minorile con un accantonamento dovuto per legge ed al Fondo per la Repubblica Digitale e la Fondazione Con il Sud. Il settore dell’Arte, Attività e Beni Culturali ha visto nel 2023 49 interventi per complessivi 831.792 euro investiti. La scelta di sostenere ampiamente Ravenna come ‘Città d’Arte e di Cultura’ è particolarmente strategica in questo momento storico in cui la città inaugura con la prossima inaugurazione del Museo Byron e del Risorgimento una nuova frontiera culturale, letteraria, storica e turistica, particolarmente orientata al mondo anglosassone e greco, ma anche a quello romantico e risorgimentale, che ha profonde radici in tutta l’area mediterranea. Inoltre, rafforza l’immagine di Ravenna come capitale culturale internazionale specchiata nella sua vocazione storica ad essere l’incrocio mondiale di storie e di culture, ma anche di economie e di flussi come ben testimonia il nostro Porto. La nascita della Italian Byron Society con fondatori e amministratori di grande respiro internazionale, accresce la titolarità accademica di una Città che sempre più intercetta l’interesse dei visitatori internazionali ed alla quale la Fondazione vuole dare un contributo importante ed ulteriore di ricchezza, conoscenza, immagine ed attrazione. Il grande impegno in questo progetto non ha però attenuato gli interventi della Fondazione per la ‘Trilogia d’autunno’ di Ravenna Manifestazioni, per la stagione dell’Associazione Angelo Mariani, per il Progetto Prospettiva Dante, per il sostegno alla Fondazione MIC (Museo Internazionale della Ceramica di Faenza) e per la prosecuzione della più che quarantennale promozione del pensiero e dell’opera di Dante, anche attraverso il Centro Dantesco Onlus dei Frati Minori conventuali e la Fondazione Flaminia, con la quale sono state promosse importanti iniziative culturali nei Chiostri Danteschi. Di rilievo anche il sostegno alla stagione teatrale della Fondazione Teatro Rossini di Lugo ed il finanziamento del Restauro di tre importanti dipinti della Pieve di San Giovanni in Ottano a Brisighella. Ravenna, 29 maggio 2024
Nasce l’Italian Byron Society con sede a Palazzo Guiccioli
Ravenna è da oggi ufficialmente la sede della Italian Byron Society, affiliata alla prestigiosa International Association of Byron Societies, che in tutto il mondo promuove la diffusione della cultura byroniana, organizzando conferenze, dibattiti, eventi, mostre, borse di studio ed ogni altra iniziativa utile a far conoscere la vita e le opere del poeta inglese. Ravenna diviene, dunque, capitale italiana di questi studi, e la sede ufficiale sarà ovviamente Palazzo Guiccioli, che ospitò il poeta e vide nascere alcune delle sue opere più importanti tra il 1819 e il 1821, e che sarà sede dal 26 ottobre prossimo anche del Museo Byron. L’atto costitutivo della Italian Byron Society è stato firmato questa mattina ai Chiostri Danteschi, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, alla presenza di Ernesto Giuseppe Alfieri, Presidente della stessa Fondazione, che ha acquistato e ristrutturato Palazzo Guiccioli per destinarlo appunto a Museo Byron e del Risorgimento, e del Segretario Generale della Fondazione Giancarlo Bagnariol. Scopo dell’Italian Byron Society, come recita lo statuto, è quello di ‘promuovere in Italia la conoscenza e lo studio della figura e dell’opera di George Gordon, Lord Byron, tramite attività utili a realizzare tale scopo; promuovere la traduzione e la pubblicazione in italiano di opere in lingua straniera inspirate alla vita ed agli scritti di George Gordon, Lord Byron e promuovere lo scambio culturale con analoghe Associazioni e Istituzioni straniere nel mondo, con particolare attenzione alle Byron Societies nel mondo’. A presiedere la Italian Byron Society è Ernesto Giuseppe Alfieri, Presidente anche della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, nonché Presidente e Consigliere di altre importanti istituzioni culturali ravennati. Vicepresidenti sono il professor Diego Saglia, docente ordinario di Letteratura Inglese all’Università di Parma e già Direttore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dello stesso Ateneo, e Gregory Dowling, docente di letteratura Anglo-Americana all’Università Cà Foscari di Venezia. Presidente Onorario dell’Italian Byron Society è Antonio Patuelli, Presidente del Gruppo La Cassa di Ravenna e promotore fin dall’inizio del Museo Byron e delle iniziative ad esso collegate a Ravenna, assieme ad Alfieri ed all’allora Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Lanfranco Gualtieri. Tra i soci fondatori della Italian Byron Society figurano Donatino Domini e Claudia Giuliani, già direttori della Biblioteca Classense e componenti del Comitato Scientifico di istituzione del Museo Byron e Mirella Falconi Mazzotti, Presidente della Fondazione Flaminia e docente universitario. ‘Eleggere Ravenna a sede della Italian Byron Society non rappresenta soltanto un’importante promozione istituzionale e culturale’ – spiega il Presidente Alfieri –, che aggiunge: ‘significa fare della nostra città la sede permanente di laboratori, conferenze, convegni, eventi e dibattiti per approfondire con continuità momenti ed aspetti della vita e delle opere di Byron’. La decisione di fondare una Italian Byron Society risale al 2018, in occasione del convegno annuale dell’International Association of Byron Societies, che si tenne proprio a Ravenna. In quell’evento, a cui parteciparono studiosi e appassionati del poeta da tutto il mondo, la decisione fu praticamente unanime. Mentre cresce l’attesa per l’inaugurazione dell’unico Museo in Italia dedicato a George Gordon, Lord Byron, questo importante riconoscimento alla Città di Ravenna conferma la straordinaria intuizione della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna di investire su un progetto di respiro così alto, nonché il ruolo preminente di Ravenna non solo come seconda patria del poeta inglese, che qui visse la sua parentesi letteraria e civile probabilmente più appassionante, ma anche come punto di riferimento ineludibile per la cultura internazionale. “Quello tra Ravenna e Byron fu un connubio speciale, all’insegna del ‘fatal dono della bellezza’ italiana, a cui oggi la Byron Society e la sua neonata Sede Italiana assicurano nuova visibilità in un contesto culturale, letterario e turistico di risonanza mondiale. Ravenna, 25 maggio 2024 Nell’immagine Antonio Patuelli ed Ernesto Giuseppe Alfieri. In alto i fondatori: da sinistra Giancarlo Bagnariol, Donatino Domini, Gregory Dowling, Diego Saglia e, dopo il notaio Guglielmo Scalise, Mirella Falconi Mazzotti e Claudia Giuliani.
Jas Gawronski con l’amico e collega Enzo Bettiza
La Biblioteca dei Chiostri Francescani della Fondazione Cassa di Risparmio di di Ravenna, a pochi metri dalla tomba di Dante, si arricchisce da oggi di una nuova prestigiosa collezione di libri. Lo storico e apprezzato corrispondente Rai Jas Gawronski, uno dei volti più noti dei telegiornali nazionali, ha infatti donato ufficialmente alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna la collezione dei propri libri ed altri preziosi documenti personali, tra cui il significativo carteggio con l’amico e collega Enzo Bettiza: l’atto è stato firmato nella sede della Biblioteca dei Chiostri, dove i libri trovano spazio accanto ai volumi dello stesso Enzo Bettiza, alla presenza di Jas Gawronski, del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Ernesto Giuseppe Alfieri, del Presidente del Gruppo Bancario La Cassa di Ravenna Antonio Patuelli, del Segretario Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Giancarlo Bagnariol e del notaio Guglielmo Scalise. Gawronski, giornalista, scrittore e già anche parlamentare europeo, è stato per tanti anni corrispondente da New York, Parigi, Mosca e Varsavia ed ha curato programmi culturali, scientifici e politici, collaborando con varie tv e testate nazionali, oltre alla Rai, tra cui Mediaset e La Stampa. Nel corso della sua lunghissima e brillante carriera, Gawronski, ha raccolto via via i libri che sono anche testimonianze puntuali, importanti e rare non solo della sua esperienza umana e professionale, ma anche e soprattutto documento storico meravigliosamente prezioso, trasversale tra Est e Ovest, Nord e Sud del mondo, tra epoche e confini diversi, sensibilità e culture molteplici. Tutto questo si specchia nei libri donati da Gawronski alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna: i ricordi e le opere di Gawronski ora sono conservati nella prestigiosa cornice della Biblioteca nel più ampio contesto dei luoghi dedicati alla memoria dantesca e sono consultabili dai cittadini attraverso la Biblioteca di Storia Contemporanea ‘Alfredo Oriani’ di Ravenna. Ravenna, 11 aprile 2024
IL FIORINO D’ORO AD ANTONIO PATUELLI
Il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Ernesto Giuseppe Alfieri, il Segretario Generale Giancarlo Bagnariol assieme a tutti i dirigenti e consiglieri si complimentano ed esprimono la propria viva soddisfazione per l’assegnazione del Fiorino d’Oro al Presidente dell’Abi (Associazione Bancaria Italiana) e del Gruppo La Cassa di Ravenna Antonio Patuelli. Si tratta della più alta onorificenza concessa dalla Città di Firenze e dell’ennesimo riconoscimento alla carriera, al lavoro, alla dedizione ed allo straordinario profilo professionale, culturale ed etico del Presidente Patuelli: per sottolineare l’importanza del momento il Presidente Alfieri assieme ad una importante delegazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna sarà sabato mattina a Palazzo Vecchio a Firenze, orgogliosi oltre che di celebrare questo importante momento anche di rappresentare la storica banca ravennate, privata e indipendente dal 1840 e l’intera Città di Ravenna. Ravenna, 11 gennaio 2023
TORNA PROGETTO FUTURO V edizione a.s. 2023/2024
Il progetto che valorizza a Ravenna lo studio e l’impegno sociale dalla giovane età Progetto Futuro taglia un importante traguardo: arriva al suo quinto anno di vita e in questa occasione si arricchisce di nuovi contenuti e novità e anticipa i tempi in vista di un ampliamento delle classi, delle scuole, del numero di giovani coinvolti e di un’estensione quindi della sua area di intervento nel territorio e nella programmazione didattica. La quinta edizione chiude anche simbolicamente un primo ciclo di lancio, consolidamento e crescita e apre quindi la strada ad una fase di ulteriore rafforzamento in vista di obiettivi e modalità in grado di raggiungere sempre più giovani, famiglie, scuole, docenti e cittadini. Progetto Futuro è già dal nome un ponte verso il domani nostro e delle giovani generazioni: Progetto richiama infatti la nostra intenzione forte di lavorare ad un’idea importante e condivisa, che abbraccia la nostra città, il territorio e la scuola, ovvero la nostra casa in senso lato. Futuro è sinonimo delle generazioni più giovani ma anche delle aspettative che abbiamo tutti per gli anni prossimi, per i quali con questo Progetto ci impegniamo tutti nella direzione di costruire città, ambienti, rapporti, conoscenze e relazioni migliori. IL PROGETTO Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Fondazione Golinelli e Secam srl, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale di Ravenna, lanciano la quinta edizione di Progetto Futuro, che punta a far emergere nella comunità locale, dalla giovane età, il valore dello studio e l’importanza del valore sociale. Obiettivo del Progetto Futuro è di favorire, nella comunità locale, la crescita del valore dello studio e nell’impegno sociale. LE BORSE DI STUDIO L’iniziativa, che prevede l’assegnazione di 20 borse di studio agli alunni che si distingueranno nell’anno scolastico 2023-24 per impegno scolastico e civile, è rivolta agli studenti del quinto anno delle scuole primarie del Comune di Ravenna. Viviamo un momento delicato, con la pandemia ancora in agguato e le emergenze metereologiche che cambiano e minacciano la nostra vita e le nostre abitudini. La consapevolezza che a causa di tutto questo le problematiche di natura sociale, relazionale e ambientale saranno importanti, ha spinto i creatori di Progetto Futuro a muoversi in due direzioni parallele; Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Fondazione Golinelli e Secam si impegneranno non solo nel lancio della nuova edizione, ma anche nel creare continuità con lo scorso anno, seguendo i giovani premiati nel loro cammino scolastico e aiutandoli nello sviluppo dei loro percorsi futuri. Progetto Futuro non è quindi un evento, ma un percorso di vita ed un’esperienza diffusa che va oltre le date e le cerimonie e affianca la nostra quotidianità e quella dei nostri ragazzi. Le borse di studio offerte comprendono un’attività formativa da parte della Fondazione Golinelli e l’erogazione di 500 Euro per ogni alunno premiato. Per visualizzare e stampare il bando, cliccare nel link sottostante: https://www.fondazionecassaravenna.it/wp-content/uploads/2024/01/V_edizione_2023_2024.pdf
Antonio Patuelli riceve il Premio Cavour
Il Presidente Ernesto Giuseppe Alfieri, il Segretario Generale Giancarlo Bagnariol e l’intero Consiglio di Amministrazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna si complimentano con il Presidente dell’ABI e de La Cassa di Ravenna per il prestigioso Premio Cavour ricevuto oggi a Santena e consegnato dalla Fondazione Cavour. Come Fondazione siamo particolarmente orgogliosi per questo Premio che è il meritato riconoscimento al Presidente Patuelli per l’impegno profuso nella diffusione della cultura, nello sviluppo imprenditoriale, nel consolidamento del sistema bancario e di conseguenza della credibilità del Paese, principi questi che furono ispiratori per Cavour nella costruzione dello Stato Italiano e che rappresentano oggi gli elementi fondanti della vita personale e professionale di Antonio Patuelli, come eloquentemente recitano le importanti motivazioni del Premio. Grati per questo impegno e questa continuità, Presidente, Segretario Generale e componenti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione proseguiranno con ancora maggiore impegno nel sostegno delle attività istituzionali, culturali e sociali del territorio. Ravenna, 12 ottobre 2023
DALLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI RAVENNA132 MILIONI DI EURO EROGATI IN 30 ANNI
Centotrentadue milioni di euro investiti sul territorio: un fiume ininterrotto di investimenti, oltre 10 mila, nel sociale, nell’assistenza, nel volontariato, nell’istruzione, nella salute pubblica, nell’arte e nella cultura. A tanto ammontano complessivamente gli interventi che la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna ha operato dalla sua nascita ad oggi: un trentennio segnato da un ritmo incessante di donazioni, interventi d’emergenza, sostegni, finanziamenti, elargizioni, programmazione, investimenti, progetti e idee.Nata nel 1992, dopo un secolo e mezzo di vita della Cassa di Risparmio di Ravenna, in attuazione della Legge Amato di ristrutturazione delle banche pubbliche e delle Casse di Risparmio,la Fondazione della Cassa di Risparmio di Ravenna dopo un anno di rodaggio iniziale ha iniziato a operare a pieno ritmo nel tessuto territoriale: ed ora ha completato il considerevole traguardo dei trent’anni di attività. Gli investimenti sono stati a getto continuo ed hanno riguardato tutto il territorio della provincia di Ravenna ed oltre e le più ampie aree di intervento socio-economico-culturale. Già nel 1995 l’impennata degli interventi aveva superato abbondantemente il milione di euro, poi a cavallo del 2010 ha raggiunto cifre più elevate, per poi confermarsi e consolidarsi, pur con la drammatica parentesi del Covid, fino ai giorni nostri, caratterizzati da un ritorno ai livelli alti di erogazioni e interventi diretti. E con una programmazione futura che guarda fino al 2024 con l’inaugurazione del Museo Byron e del Risorgimento nel complesso di Palazzo Guiccioli, nel quale si insedierà la sede italiana della Byron Society, e addirittura al 2026 con le celebrazioni dei 1500 anni della morte di Teodorico, due delle tante iniziative di respiro mondiale candidate a portare Ravenna al centro dell’attenzione internazionale.Gli investimenti sono andati di pari passo con la crescita dei dividendi del Gruppo Bancario, che ha garantito oltre ad un aumento delle erogazioni e della distribuzione di risorse sul territorio, anche un consistente rafforzamento del patrimonio della Fondazione: l’attivo patrimoniale è passato infatti dai 99 milioni di euro dell’anno zero della Fondazione, ai quasi 174 milioni di euro del bilancio 2022.Sono cinque i settori individuati dalla Fondazione come aree di intervento principale nell’ambito della sua attività istituzionale, focalizzata su interventi di utilità sociale: l’assistenza agli anziani ed alle categorie disagiate, particolarmente necessario per l’aumento dell’età media della popolazione e per l’insorgere di sempre maggiori emergenze sociali; l’educazione, l’istruzione e la formazione, incentrati sul consolidamento del rapporto di collaborazione con l’Ateneo Multicampus di Bologna, Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini, ed in particolare con il sostegno del Campus Ravennate che accoglie ormai stabilmente migliaia di studenti; il volontariato, la filantropia e la beneficenza, con progetti educativi rivolti alle categorie più disagiate oltre che interventi nelle aree definite per legge; la salute pubblica, con l’intervento diretto a favorire il miglioramento delle strutture ospedaliere, intervenendo sull’innovazione tecnologica, sull’ampliamento dei servizi offerti e sulla prevenzione e cura delle malattie maggiormente diffuse; l’arte, le attività e i beni culturali, con interventi importanti a sostegno della valorizzazione e la promozione del patrimonio artistico – culturale locale e la promozione del Festival Dantesco, con la direzione scientifica dell’Accademia della Crusca, evento unico nel suo genere.Considerate le caratteristiche di Ravenna, il settore che ha registrato più investimenti è quello dell’Arte, Attività e Beni Culturali: oltre 50 milioni di euro, con interventi imponenti negli anni a sostegno dei principali eventi e delle istituzioni della città, dal Museo Archeologico di Classe alle mostre del Mar, dal Ravenna Festival al recupero e restauro del Complesso Classense, dalla valorizzazione del Sito Storico della Zona Dantesca, con l’importante restauro dei prestigiosi Antichi Chiostri Francescani, divenuti il fulcro delle celebrazioni del VII Centenario della morte del Sommo Poeta, ai restauri della Chiesa dei SS Giovanni e Paolo e della Basilica di San Giovanni Evangelista, dagli interventi alla Biblioteca Classense al restauro del Seminario e dell’Archivio Arcivescovile.Al settore Educazione, istruzione e formazione sono andati oltre 29 milioni di euro con il fondamentale sostegno alla nascita ed al consolidamento dei Corsi di Laurea in Beni Culturali, Giurisprudenza, Ingegneria e ora anche del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia. Al settore Assistenza anziani e altre condizioni di disagio sono andati 15 milioni di euro, gli ultimi dei quali (200 mila euro nel 2023) destinati a progetti post-alluvione. Il settore Volontariato, filantropia e beneficenza ha avuto circa 17 milioni di euro, le attività sportive oltre 5 milioni di euro e la Ricerca scientifica oltre 2 milioni di euro. Dai primissimi interventi (la manutenzione straordinaria della Colonna dei Francesi), ad oggi, il territorio di Ravenna è cambiato molto anche grazie agli interventi della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, dall’ospedale all’Università, dal Teatro alle attività sportive, dalle Istituzioni di assistenza per gli anziani alle biblioteche, senza dimenticare i frequenti interventi per le emergenze che purtroppo hanno toccato il territorio. Interventi possibili grazie all’autonomia della Banca, la Cassa di Ravenna, e del circuito virtuoso con la sua Fondazione: l’autonomia consente alla Fondazione di investire e di decidere in loco, vivendo il territorio ogni giorno, il raggio di intervento e la destinazione degli utili. A seguire, la tabella riepilogativa delle erogazioni della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna nel suo trentennio di vita. EROGAZIONI FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI RAVENNA NEI PRIMI 30 ANNI Colonna1 Colonna2 Settore intervento Numero Interventi Erogazioni ARTE, ATTIVITA’ E BENI CULTURALI 2.553 50.392.820,26 EDUCAZIONE, ISTRUZIONE E FORMAZIONE 1.725 29.156.361,92 ASSISTENZA ANZIANI E ALLE CATEGORIE DIS. 748 14.641.983,34 SALUTE PUBBLICA 285 9.058.612,09 VOLONTARIATO, FILANTROPIA, BENEFICENZA 2.134 16.708.050,15 ATTIVITA’ SPORTIVE 2.490 5.599.966,19 RICERCA SCIENTIFICA 150 3.628.723,09 SVILUPPO LOCALE 395 2.140.075,00 ALTRI SETTORI 69 986.361,42 TOTALI 10.546 132.312.953,46
DA DANTE A BYRON
FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI RAVENNA E GABINETTO SCIENTIFICO LETTERARIO VIEUSSEUX ASSIEME PER GRANDI PROGETTI Da Ravenna a Firenze, due antiche capitali, da Dante a Byron due padri della letteratura, dal Risorgimento ai giorni nostri: le strade del Gabinetto Scientifico Letterario Vieusseux, nato nel 1820 e che annovera tutti i grandi della letteratura nella sua storia bicentenaria, e della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, che da oltre trent’anni promuove sul territorio eventi culturali e artistici di primissimo piano, tornano a riunirsi per compiere un percorso comune attraverso Byron e Dante, ma non solo. E’ stato firmato ieri, nella prestigiosa sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, a due passi dalla tomba di Dante, l’accordo di collaborazione tra il Gabinetto oggi presieduto da Riccardo Nencini, ex presidente della Commissione Cultura del Senato e la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna presieduta da Ernesto Giuseppe Alfieri e rappresentata al momento della firma anche dal Segretario Giancarlo Bagnariol. Un atto formale che apre la via ad una importantissima collaborazione il cui battesimo in grande stile sarà già all’inizio del 2024 con un grande convegno letterario su Byron, nel duecentesimo anniversario della morte ed in occasione dell’inaugurazione del Museo a lui dedicato a Palazzo Guiccioli, recentemente acquistato e ristrutturato con un intervento importante dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. E proprio Byron sarà assieme a Dante, cui la Fondazione dedica annualmente il Festival internazionale ai primi di settembre, uno dei due capisaldi di questa collaborazione che incrocia letteratura e storia, ma anche arte e attualità, pittura e didattica, in un progetto a 360 gradi che metterà Ravenna al centro dell’Europa letteraria come il Gabinetto Vieusseux è storicamente il fulcro del grande movimento di letterati, intellettuali, giornalisti e scrittori, che proprio nella sua sede a Firenze facevano obbligatoriamente tappa per il più grande centro di divulgazione di idee e talento, di arte e letteratura e per le prime letture dei giornali internazionali e delle riviste specializzate da tutto il mondo. Il piano di sviluppo di questa collaborazione si estenderà quindi a convegni, mostre, dibattiti, conferenze, eventi e rassegne. <Esprimo una grande soddisfazione _ ha detto il Presidente Alfieri al momento della firma del documento _ per questa collaborazione tra due realtà culturali legate da tantissimi punti in comune, primo tra tutti ovviamente Dante>. Riccardo Nencini ha aggiunto come <la collaborazione culturale tra queste due antiche capitali passerà da Dante fino ad arrivare a Byron: siamo felici che una Fondazione di una banca con una presenza così diffusa in Italia abbia instaurato una collaborazione con il Gabinetto scientifico letterario più antico d’Europa. Nella mia esperienza di rapporti maturata anche quando presiedevo la Commissione cultura del Senato è raro trovare una Fondazione che non si limiti a sponsorizzare eventi ma che intervenga direttamente nelle scelte strategiche e nella realizzazione di grandi progetti>. In alto FOTO STUDIOCORELLI Didascalia: da sinistra Giancarlo Bagnariol, Riccardo Nencini ed Ernesto Giuseppe Alfieri
LA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI RAVENNA DONA UN NUOVO ECOGRAFO ALL’UNITA’ OPERATIVA DI MEDICINA INTERNA DELL’OSPEDALE
Un nuovo ecografo di ultimissima generazione è stato donato oggi dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna all’Unità Operativa di Medicina Interna dell’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna. L’ecografo rappresenta uno strumento di medicina d’avanguardia ed è in grado di fungere da ecodoppler di alta fascia par la diagnostica cardiologica e vascolare e contemporaneamente dispone del software per l’ecocardiogramma, consentendo quindi di arricchire la dotazione tecnologica a vantaggio dei pazienti che necessitano di prestazioni specialistiche e della stessa diagnostica medica. L’Unità Operativa di Medicina Interna dispone attualmente di 60 posti di degenza cui a breve si aggiungeranno altri 20 posti per il trattamento e la cura dei casi più complicati: il nuovo Ecografo rappresenta in questo senso uno strumento importantissimo sia per accrescere le possibilità e ridurre i tempi di intervento sia per innalzare il livello di diagnostica grazie alla strumentazione di avanguardia di cui dispone. Alla cerimonia di consegna era presente il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna ingegner Ernesto Giuseppe Alfieri che ha sottolineato come <sia un piacere aver contribuito ormai da oltre trent’ anni all’attività di una struttura così importante come l’Ospedale di Ravenna: oltre a questo intervento dell’Ecografo sono in corso attualmente anche altre due fondamentali collaborazioni che riguardano il Trapianto di Midollo Osseo e la chirurgia robotica e siamo contenti che anche grazie al nostro contributo l’Ospedale possa crescere e rappresentare un bel segnale per tutto il territorio>. La dottoressa Maria Giulia Sama, Primario dell’Unità Operativa di Medicina Interna, ha sottolineato le potenzialità di avanguardia del nuovo ecografo e l’importanza di <accrescere la qualità e il numero delle prestazioni dell’Unità Operativa e contemporaneamente di alleggerire le liste di attesa dell’Ospedale> mentre la Direttrice Sanitaria dell’Asl Romagna dottoressa Francesca Bravi ha posto l’accento sulla <capacità dell’Unità Operativa di Medicina Interna di valorizzare le professioni iniziando un nuovo percorso per giovani medici e di qualificare contemporaneamente l’offerta a beneficio non solo della popolazione di Ravenna ma di tutto il territorio>. Il nuovo ecografo, per il quale la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna ha investito 38.000,00 euro, conferma la grande sensibilità ed attenzione per il territorio, le sue esigenze e la valorizzazione delle professioni e dei servizi in sinergia con le istituzioni e le eccellenze del territorio. In primo piano la foto della cerimonia di consegna. Ravenna, 29 settembre 2023
DONATI 283.570 EURO AI RESIDENTI COLPITI DALL’ALLUVIONE
GRAZIE AL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO SENIOR I recenti eventi calamitosi che duramente hanno colpito i nostri territori, hanno però messo in risalto un grande spirito di solidarietà e di sacrificio.Anche il Gruppo La Cassa ha cercato di dare il proprio contributo sia attraverso la raccolta fondi a favore della Protezione Civile dell’Emilia Romagna ed alla Croce Rossa Italiana fortemente impegnate nella gestione dell’emergenza alluvionale che attraverso l’emissione di un prestito obbligazionario, della durata di 3 anni, con tasso fisso 1% per i sottoscrittori e la devoluzione una tantum del 7% dell’importo collocato a favore dei residenti nei territori colpiti.A seguito del collocamento di prestiti obbligazionari per l’ammontare di € 4.051.000, il Gruppo Bancario ha devoluto l’importo di € 283.570 alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna che si occuperà delle erogazioni a favore degli aventi diritto secondo il regolamento pubblicato.Potranno beneficiare della donazione di importo € 500 (cinquecento) sia clienti che non clienti fino ad esaurimento del plafond.Le richieste potranno essere effettuate presso la propria filiale o – nel caso di non clienti – presso la filiale territorialmente competente dal 02 al 31 ottobre (salvo chiusura anticipata per esaurimento fondi).L’erogazione agli aventi diritto avverrà entro il 15 dicembre 2023DESTINATARI• Famiglie residenti nei territori censiti come alluvionati nell’allegato 1 al Decreto Legge n. 61 del 1° giugno 2023 “Interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi verificatisi a partire dal 1° maggio 2023”;• Attestazione ISEE valido per l’anno 2023 inferiore o uguale a max € 35.000;• Titolari di mutuo ipotecario prima casa anche presso altre banche e/o contratto di affitto stipulato dopo l’01/05/2023 per esigenze abitative dovute all’inagibilità dell’abitazione principale;• Privati Consumatori sia clienti delle banche del Gruppo La Cassa di Ravenna che non• Periodo della domanda: 02 – 31 ottobre 2023• Modalità di erogazione: vedasi regolamento• Erogazione: entro 15 dicembre 2023• Modulo di domanda: LINK (target _black)• Presentazione della domanda: presso le filiali della Cassa, di Banca di Imola e la sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Link per il modulo di presentazione della richiesta:https://www.fondazionecassaravenna.it/wp-content/uploads/2023/09/SV3648-Modulo-di-domanda.pdf Link del Regolamento: https://www.fondazionecassaravenna.it/wp-content/uploads/2023/09/Regolamento-contributo-alluvionati.pdf
Progetto Futuro IV edizione: cerimonia di consegna borsa di studio.
Come sarà la nostra città del futuro? E’ questo il progetto cui hanno lavorato i 22 giovanissimi studenti premiati giovedì sera al Palazzo dei Congressi di Ravenna a conclusione della IV edizione di Progetto Futuro, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, dalla SECAM Srl, dall’USP, Ufficio Scolastico Territoriale di Ravenna e dalla Fondazione Golinelli di Bologna che ha assegnato 22 borse di studio ad altrettanti studenti del 5° anno della Scuola Primaria del Comune di Ravenna. Il progetto è nato da un’idea dell’ingegner Romeo Tasselli per festeggiare i trent’anni della sua azienda, la Secam, ed è finanziato con 100 mila euro, destinati a premiare e dare un contributo agli alunni più meritevoli, segnalati dagli Istituti Comprensivi, per poter implementare e arricchire nel modo migliore possibile il loro percorso di apprendimento. A ciascuno studente infatti viene riconosciuto un doppio contributo: una borsa di studio di 500 euro ed un’ulteriore opportunità di formazione curata dalla Fondazione Golinelli tramite la Società G-Lab per la valorizzazione delle competenze in ambito metodologico, scientifico e tecnologico, per favorire la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità. E nell’ambito di questa formazione gli studenti hanno potuto ideare, grazie a moderne tecnologie digitali ed al ricorso all’intelligenza artificiale, le città del futuro, fondate sulla sostenibilità ambientale, il rispetto della parità di genere, il risparmio energetico e l’armonia. Alla cerimonia di premiazione sono intervenuti il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Ernesto Giuseppe Alfieri, il Consigliere delegato della Secam Srl e ideatore di Progetto Futuro Romeo Tasselli, Doris Cristo referente per la formazione e l’inclusione scolastica del Miur, Lucia Tarantino, program manager di Fondazione Golinelli e l’assessore alla partecipazione e transizione digitale del Comune di Ravenna Igor Gallonetto. La premiazione dei 22 studenti vincitori del bando è stata affidata simbolicamente agli studenti che avevano vinto la prima edizione a riprova della continuità e del radicamento che il Progetto Futuro ha per la Città di Ravenna. Al proposito i promotori hanno annunciato già la prosecuzione del bando per altri sette anni, fino al 2030: quando i vincitori delle prime edizioni saranno già iscritti all’Università. Significativa, al proposito, la citazione finale della giornata, tratta dall’articolo 3 della Costituzione: “Compito della Repubblica è rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese”. E una copia della Costituzione è stata regalata a ciascuno dei 22 vincitori. La graduatoria finale, in ordine alfabetico, degli assegnatari della borsa di studio, di seguito riportata, è stata pubblicata anche sul sito della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, www.fondazionecassaravenna.it.
Richieste On Line 2024
Si informa che dalle ore 8.00 di lunedì 4 settembre 2023 decorre il termine con scadenza al 31/12/2023 per la presentazione della RICHIESTA ON LINE per l’ottenimento dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna di contributi per l’anno 2024. Rimane invariato il Regolamento per la concessione di tali contributi. Accesso all’area riservata.
VINCITORI PROGETTO FUTURO IV
Si è concluso l’iter per il quarto anno, nell’ambito del Bando “Progetto Futuro”, per l’assegnazione di borse di studio dedicate ad alunni meritevoli frequentanti il 5^ anno della Scuola Primaria nel Comune di Ravenna, nel contesto di un programma di valorizzazione delle capacità individuali dei nostri ragazzi, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, dalla SECAM Srl, dall’USP, Ufficio Scolastico Territoriale di Ravenna e dalla Fondazione Golinelli di Bologna. All’edizione di quest’anno hanno partecipato 6 Istituti Comprensivi del Comune di Ravenna: IC DAMIANO, IC DARSENA. IC DEL MARE, IC RANDI, IC RICCI MURATORI, IC SAN PIETRO IN VINCOLI. Sono state assegnate 22 borse di studio da 750 euro per alunno (per complessivi 16.500 euro), di cui 250 euro sotto forma di attività didattiche e formative da svolgere a Ravenna, secondo un programma definito dai partner, condiviso con le scuole a cura della Fondazione Golinelli tramite la Società G-Lab Srl Impresa Sociale, per la valorizzazione delle competenze in ambito metodologico, scientifico e tecnologico, per favorire la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità. L’assegnazione delle borse di studio è stata definita sulla base di autonome e insindacabili determinazioni dalla Commissione di Valutazione, composta da un rappresentante della Società SECAM, della Fondazione Cassa Ravenna, della Fondazione Golinelli e dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Ravenna, sulla base di un’analisi comparativa delle richieste tenuto conto dei seguenti criteri: • media dei voti a.s. concluso (30% peso) • originalità, motivazione e completezza dell’elaborato dello studente (50% peso) • impegno sociale (20% peso) desunto dalla lettera di presentazione della scuola Ulteriori criteri di valutazione Si è tenuto conto della provenienza scolastica, della rappresentanza straniera nonché della parità di genere, ovvero particolare attenzione è stata data alla garanzia della parità numerica tra maschi e femmine. Inoltre, la Commissione ha ritenuto opportuno aumentare a 22 le borse inizialmente previste. Nell’ottica della parità di genere, la graduatoria finale vede l’adesione di 11 bambini e 11 bambine. La graduatoria finale, in ordine alfabetico, degli assegnatari della borsa di studio 2022/2023 Cognome Nome IC ACCARDI Anna IC DEL MARE AQUILINO Elinor IC DAMIANO BAGNARI Giorgia IC DAMIANO BOLZONI Carlo IC DAMIANO CONTI Alice IC RANDI FELLINI Luigi IC DAMIANO FOCACCI Linda IC S.P in VINCOLI GOTINI Greta IC DAMIANO IACOVELLA Nicolò IC RANDI MILANESI Lorenzo IC DAMIANO NERI Alessandro IC RANDI ORSELLI Lorenzo IC DAMIANO PALUMBO Giulia IC RANDI RIZZI Emma IC RICCI MURATORI RUSSO Greta IC DARSENA RUSTIGNOLI Lorenzo IC DAMIANO SORAGNI Antonio IC RANDI STRIOLO Gianluca IC RANDI TAMBURINI Sara IC DEL MARE VAGHETTI Rebecca IC DAMIANO VANDI Matteo IC RANDI ZANOTTI Matteo IC RICCI MURATORI “Progetto Futuro” prevede una cerimonia di premiazione dei vincitori, in occasione della quale avverrà la consegna delle borse di studio. La cerimonia si terrà: giovedì 21 settembre alle ore 17.00 presso la Sala Congressi di Largo Firenze Ricordiamo che per accedere alla Borsa di studio è necessaria la presenza dello studente sia alla premiazione che alla formazione.
Bilancio Esercizio 2022: Sempre più impegnati per lo sviluppo sociale, sanitario e universitario.
Oltre Ottantacinque milioni e mezzo di euro erogati per lo sviluppo del nostro territorio negli ultimi quindici, difficili, anni. Presidente Alfieri: “Intuizione lungimirante aver tenuto insieme sociale e sviluppo”. È stato approvato il bilancio della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna del 2022, dal quale emerge il crescente impulso a iniziative di socialità, per le nuove emergenze sociali ed i bisogni delle categorie più in difficoltà. Nel trentennale della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, grazie alla rilevante crescita dei dividendi distribuiti dalla Cassa di Ravenna Spa, il bilancio del 2022 è il primo dopo due anni condizionati dalla pandemia COVID19. L’avanzo di esercizio è incrementato di oltre 1 milione e 600 mila euro e ha consentito erogazioni superiori alle previsioni del Documento Programmatico Previsionale, DPP. Nel 2022 la Fondazione ha sostenuto e finanziato 150 progetti (in crescita sul 2021), ben 77 solo in campo sociale, sanitario e per il volontariato e, compresi gli accantonamenti di legge a favore del Fondo per il Volontariato e la partecipazione al Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, ha erogato 3.162.078,00 €uro, con l’attenzione verso progetti sempre più socialmente strutturati. Nel 2022, in vista delle celebrazioni nel 2026 dei 1500 anni dalla morte di Teodorico, è stato finanziato il restauro della tomba del Re Ostrogoto, già avviato, che rappresenta la prima delle tante iniziative di respiro mondiale che si svilupperanno nei prossimi anni a Ravenna. Nel 2022 si è consolidato il fondamentale sostegno della nostra Fondazione alla presenza universitaria a Ravenna con il completamento del secondo anno di attività del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e l’avvio dell’importante intervento di rifunzionalizzazione del complesso degli ex Asili in Via Tombesi dall’Ova sede della Facoltà di Ingegneria. Molto importante è il restauro di Palazzo Guiccioli con il completamento edile del Corpo Storico che ospiterà i Musei di Byron e del Risorgimento e l’installazione degli allestimenti museali. È in corso l’insediamento della sede italiana della Byron Society. Molto intensa l’attività sviluppatasi negli Antichi Chiostri di Via Dante che nell’anno hanno ospitato, tra l’altro, la Settima Biennale del Mosaico promossa dal MAR. Nel settore dell’Assistenza e Salute Pubblica importanti sono state le iniziative finanziate con l’utilizzo del Lascito Cariani – Ghiselli con la donazione al Reparto di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale di Ravenna della seconda colonna endoscopica per interventi chirurgici e con il finanziamento della sezione dedicata ai degenti malati di Alzheimer della nuova struttura Rosa dei Venti, inaugurata nel mese di novembre 2022. “L’aver tenuto insieme sociale e sviluppo è stata una intuizione lungimirante, che ha sempre orientato il modo di operare della Fondazione Cassa. In questi, ultimi, difficili, anni, – ha dichiarato il Presidente Ernesto Giuseppe Alfieri – la Fondazione si è impegnata nei vari campi della promozione sociale, innovazione sanitaria, universitaria e culturale, incrementando le buone pratiche di educazione alla legalità e ai valori della convivenza sociale e civile. La Fondazione Cassa ha aggiunto sempre con la sua azione un “valore” di alta civiltà per la crescita del nostro territorio”. La Fondazione è orgogliosa della partecipazione nella Cassa di Ravenna SpA, con la quale costituisce un originale circuito virtuoso: il Presidente Alfieri ha espresso un vivo ringraziamento per l’assai positivo andamento economico-finanziario al Presidente del Gruppo La Cassa di Ravenna, Antonio Patuelli ed al Direttore Generale, Nicola Sbrizzi. Per l’Educazione e Istruzione il nuovo Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia fa parte del più ampio progetto “Romagna Salute” e ha comportato anche la trasformazione dell’Ospedale di Ravenna in Azienda Sanitaria Universitaria, con il conseguente potenziamento strutturale di tutti i servizi sanitari di Ravenna. Tale sostegno si aggiunge a quello per la presenza universitaria a Ravenna che ha visto nel 2022 la conferma del consolidato rapporto con il Campus Universitario e con la Fondazione Flaminia. Importanti iniziative di promozione alla lettura si sono sviluppate in sinergia con la Fondazione Casa di Oriani, Biblioteca di Storia Contemporanea, che si concreta anche nella diretta gestione delle biblioteche ospitate presso i Chiostri Francescani della Fondazione. Per il settore della Salute Pubblica significativo nel 2022 anche il sostegno per interventi in campo sociale e per l’efficienza delle cure socio-sanitarie, tra le altre, il sostegno all’attività dell’ANFFAS Onlus, Ass.ne Famiglie Disabili intellettuali, con il progetto di laboratorio artistico Riflessi. Intensificati anche gli interventi per il settore Assistenza Anziani e categorie disagiate, con 29 progetti approvati. La Fondazione, nel 2022, ha dato priorità etica alle situazioni di particolare svantaggio sociale. Nell’ottica del potenziamento della rete di presidi per una nuova offerta sociale di qualità, di rilievo i progetti a favore della Cooperativa Sociale Don Giovanni Zalambani, di S. Alberto (Ra), con il sostegno per ausili utili per posizionamento, sollevamento, trasferimento e stimolazione cognitivo psicologica; per la Fondazione San Rocco Onlus, con il sostegno e l’ospitalità a categorie particolarmente disagiate. L’Organizzazione di Volontariato “San Rocco” Mensa dei poveri – Ravenna è un’iniziativa sociale di grande rilievo, costantemente sostenuta. E’ proseguito il sostegno a meritorie Associazioni quali l’A.I.A.S. e l’Associazione Medici Cattolici Italiani, che ha dato vita ad un innovativo intervento a Ravenna denominato “Una culla per la vita”, oltre all’innovativo supporto fornito alla ricerca ed assistenza per la SLA. La Fondazione prosegue negli interventi a favore delle famiglie e delle giovani coppie favorendo l’acquisto della casa con contributi sugli interessi e sui mutui ipotecari agevolati per l’accesso alla proprietà della prima casa, sostenendo lo strategico settore dell’edilizia abitativa attraverso i mutui agevolati promossi dalla Cassa di Ravenna Spa e dalla Banca di Imola Spa e un contributo su prestiti agevolati per la rateizzazione delle utenze. Particolarmente significativi gli interventi deliberati nell’esercizio 2022 per il Comune di Russi, con azioni di sostegno ai programmi di sicurezza sociale, con una rete di servizi più incisiva, con supporto anche alle locazioni abitative e alle ASP Romagna Faentina, Faenza (Ra) e l’ASP dei Comuni della Bassa Romagna, Bagnacavallo (Ra) per la loro rilevante attività assistenziale. Per il settore del Volontariato, Filantropia e Beneficenza, conben 44 progetti, la Fondazione ha sostenuto l’impegno per l’integrazione sociale e lavorativa delle categorie maggiormente in difficoltà e la promozione della buona pratica sportiva, con appositi percorsi per le disabilità: tra gli altri il progetto di Accoglienza Caritas dell’Archidiocesi, “Un biberon pieno di latte”, promosso dalla Croce Rossa di Ravenna e quello promosso ad Imola dalla Cooperativa il Solco Prossimo. Il settore dell’Arte, Attività e Beni Culturali vede, tra gli altri, il contributo a Ravenna Festival, in particolare per la “Trilogia d’Autunno”, con la Fondazione MIC di Faenza, mentre è proseguito l’importante progetto culturale rappresentato per il festival Dante 2021+1. Ravenna, 30 giugno 2023
Educazione Finanziaria per le future generazioni
Si è conclusa, promossa da La Cassa di Ravenna Spa e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, in collaborazione con la Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio, FEduF, l’iniziativa di educazione civica e cittadinanza economica “Un Salvadanaio per la Città”, rivolta agli scolari delle classi IV e V e agli insegnanti delle scuole del primo ciclo – primarie di Ravenna. Il progetto, al quale hanno partecipato 5 classi di 3 istituti di Ravenna, ha coinvolto la Scuola Giuseppe Garibaldi – I.C. Darsena e l’Istituto Gulminelli, entrambe di Ravenna, e la primaria Marino Moretti di Punta Marina Terme. Tutte le classi incontrate hanno partecipato con entusiasmo e interesse alle attività proposte. I bambini si sono dimostrati partecipi e coinvolti ed hanno interagito con domande e interventi che dimostrano quanto anche alla loro età siano già spesso molto sensibili verso le tematiche proposte. Sono stati realizzati dei lavori di gruppo in modo da sensibilizzare i piccoli studenti anche verso i concetti di collaborazione, condivisione e inclusione di cui si è parlato nel corso delle lezioni. Sono state promosse le seguenti attività: • Lezione “Diventare cittadini sostenibili”: Gli studenti sono stati coinvolti in una lezione online della durata di circa 90 minuti, volta a stimolare nei bambini una prima riflessione sul valore del denaro e sulla necessità di gestirlo responsabilmente per sé stessi e per la comunità, in un’ottica di cittadinanza consapevole. I bambini sono stati inoltre aiutati a ragionare sul tema della sostenibilità, partendo dalle azioni quotidiane e personali che ognuno può compiere, promuovendo quindi le “buone pratiche” di sviluppo sostenibile che creano valore aggiunto e al contempo preservano le risorse per le generazioni future. • Lezione di approfondimento “L’economia circolare spiegata con i mattoncini” e laboratorio per la realizzazione dei salvadanai con materiali di recupero: Gli studenti sono stati coinvolti in un incontro stimolante e interattivo condotto da Luciano Canova, economista e da un formatore FEduF, per spiegare i concetti di economia circolare, risparmio e recupero delle risorse in modo semplice e divertente servendosi dei mattoncini. A seguire il formatore della FEduF presente a scuola ha coordinato la realizzazione da parte dei bambini di salvadanai per i quali sono stati utilizzati materiali di recupero (es. bottiglie di plastica, scatole, decorazioni di abiti non più utilizzabili, ecc.). I salvadanai più belli saranno esposti e premiati domani, venerdì 12 maggio, a Ravenna, presso i Chiostri Francescani della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna nel corso di un evento conclusivo, previsto alle ore 10,00, al quale parteciperanno tutte le classi iscritte al progetto, Antonio Patuelli, Presidente del Gruppo La Cassa di Ravenna, Nicola Sbrizzi, Direttore Generale La Cassa di Ravenna Spa, Ernesto Giuseppe Alfieri, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e Giovanna Boggio Robutti, Direttore Generale della Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio. A seguire si terranno dei laboratori pratici coordinati da Laura Ranca, Fondazione per l’educazione finanziaria e dall’economista e formatore Luciano Canova, con una riflessione stimolante e interattiva sui concetti di economia circolare, risparmio e recupero delle risorse in maniera semplice e divertente attraverso l’uso dei mattoncini. Ravenna, 11 Maggio 2023
PARLAMENTO DELLA SCUOLA
La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravvena da sempre sostiene l’istruzione e la formazione restando a fianco dei docenti e supportando le scuole con contributi concreti per aiutare i bambini nella loro crescita per diventare cittadini preparati, responsabili e consapevoli. Appartenere ad un gruppo, far parte di una comunità è una condizione naturale per l’essere umano e ha inizio, in modo particolare, nel mondo della scuola. La scuola è la prima esperienza di socialità e di democrazia. La Fondazione promuove quindi, la creazione del “Parlamento della Scuola”, una vera e propria organizzazione composta da Camera e Senato dove gli alunni avranno la possibilità̀ di votare i propri rappresentanti, di decidere i propri diritti e doveri. Rendere gli alunni protagonisti dell’organizzazione scolastica e lasciar loro il potere di decidere, insegna loro a sentirsi più̀ sicuri e responsabili, accogliendo il loro interesse e la loro curiosità̀. La partecipazione è rivolta alle scuole primarie della Regione Emilia Romagna e patrocinata dell’Ufficio Scolastico Regionale Emilia Romagna. Le scuole interessate dovranno compilare la scheda di partecipazione e inviarla entro il 30 settembre 2023 all’indirizzo ilparlamentodellascuola@gmail.com La commissione, presieduta dal presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, valuterà̀ i progetti presentati, dai quali sceglierà̀ i quindici più̀ meritevoli, sulla base di originalità̀, creatività̀ e che avranno trasmesso maggiormente i valori di cittadinanza attiva. A ciascuno dei vincitori verrà̀ attribuita la somma di € 500,00 da destinarsi alla realizzazione del bilancio previsto del “Parlamento della Scuola”. I progetti classificatisi ai primi quindici posti saranno ammessi al premio finale consistente nella partecipazione ad una cerimonia di elevato valore istituzionale. Allegati: -Scheda di partecipazione https://www.fondazionecassaravenna.it/wp-content/uploads/2023/05/Scheda-di-Partecipazione-Parlamento.pdf -Bando/Concorso https://www.fondazionecassaravenna.it/wp-content/uploads/2023/05/BandoConcorso-Il-parlamento-della-scuola-.pdf Si comunica inoltre la diffusione delle informazioni relative a questa iniziativa sul sito dell’Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna, al link diretto “Il Parlamento della Scuola” – Percorso di Cittadinanza e Costituzione
TORNA PROGETTO FUTURO IV edizione
Il progetto che valorizza a Ravenna lo studio e l’impegno sociale dalla giovane età Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Fondazione Golinelli e Secam srl, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale di Ravenna, lanciano la quarta edizione di Progetto Futuro, che punta a far emergere nella comunità locale, dalla giovane età, il valore dello studio e l’importanza dell’impegno sociale. L’iniziativa, che prevede l’assegnazione di 20 borse di studio agli alunni che si distingueranno nell’anno scolastico 2022-23 per impegno scolastico e civile, è rivolta agli studenti del quinto anno delle scuole primarie del Comune di Ravenna. Al termine della pandemia degli anni scorsi alcune problematiche di natura sociale sono sempre più diffuse, ha spinto i creatori di Progetto Futuro a muoversi in due direzioni parallele; Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Fondazione Golinelli e Secam si impegneranno non solo nel lancio della nuova edizione, ma anche nel creare continuità con lo scorso anno, seguendo i giovani premiati nel loro cammino scolastico e aiutandoli nello sviluppo dei loro percorsi futuri. Per gli aspiranti partecipanti le domande di candidatura dovranno essere presentate a cura degli istituti comprensivi del comune di Ravenna, entro il 5 luglio. La graduatoria dei vincitori sarà pubblicata nei giorni successivi sul sito della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, che provvederà a comunicarlo alle Scuole interessate. Il bando è consultabile sul sito della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna (www.fondazionecassaravenna.it). Le borse di studio offerte comprendono un’attività formativa da parte della Fondazione Golinelli e l’erogazione di 500 Euro per ogni alunno premiato. L’attività formativa, che si svolgerà nei giorni 6, 7 e 8 settembre, sarà dedicata alle competenze digitali e all’autovalutazione. Gli studenti, accompagnati da due tutor di laboratorio esperti della Fondazione Golinelli, si prepareranno all’ingresso nella scuola secondaria attraverso attività e laboratori sullo sviluppo di una maggiore consapevolezza di sé stessi, e sul rafforzamento e il riconoscimento delle competenze e delle passioni sviluppate durante il ciclo di primaria Per consentire una equa distribuzione tra i comprensivi, verranno premiati fino a 2 alunni per istituto. Nel caso di mancata trasmissione da parte di alcune scuole dei nominativi dei candidati, si procederà ad una redistribuzione delle borse di studio. Mercoledì 19 aprile 2023 alle ore 16,00 è previsto un incontro online rivolto ai genitori, insegnanti e dirigenti per offrire maggiori delucidazioni sull’iter di presentazione delle domande e sul progetto in generale, di seguito il link e le informazioni per partecipare: https://meet.google.com/itk-eiqd-yqs?authuser=0 Per visualizzare e stampare il bando, cliccare nel link sottostante: https://www.fondazionecassaravenna.it/wp-content/uploads/2023/03/BANDO-PROGETTO-FUTURO-2023.pdf Contestualmente, alla presentazione della candidatura da parte dell’insegnante, si richiede la compilazione del seguente Google Form – a carico di ciascun genitore/tutore: https://forms.gle/sXfqTE1ZY4MYSbfU9 Ravenna, 28 marzo 2023
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- La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna si complimenta con il Presidente della Cassa Antonio Patuelli per il conferimento della laurea honoris causa dell’Università di Pisa
- Inaugurata la mostra sull’Educazione Finanziaria: resterà aperta fino al 18 novembre
- Martedì 4 novembre alle 19 uno speciale di Studio Aperto di Italia 1 sui Musei Byron e del Risorgimento. Inaugurata intanto la mostra del Micromosaico
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