Oltre Ottantadue milioni e mezzo di euro erogati per lo sviluppo del nostro territorio negli ultimi quattordici, difficili, anni.
Alfieri: “Fondazione “valore” di alta civiltà per il territorio”.
E’ stato approvato il bilancio della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna relativo all’esercizio 2021, dal quale emerge il crescente impulso a iniziative di socialità, per le nuove emergenze sociali ed i bisogni delle categorie più in difficoltà.
Nel 2021 la Fondazione ha finanziato 119 progetti (in crescita sul 2020), ben 51 solo in campo sociale, sanitario e per il volontariato (oltre il 42% delle erogazioni) e, compresi gli accantonamenti di legge a favore del Fondo per il Volontariato e la partecipazione al Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, ha erogato 2.781.110,00 €uro (oltre un milione di euro più del 2020), sottolineando l’attenzione verso progetti sempre più socialmente strutturati.
Il 2021, il 30° anno di vita della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna è stato l’anno delle celebrazioni del VII centenario della morte di Dante.
Con i suoi Chiostri, nella Zona del Silenzio nel contesto della restaurata Tomba di Dante, la nostra Fondazione è stata il fulcro delle celebrazioni del centenario, onorate anche dalla visita del Presidente della Repubblica.
La nostra Fondazione è stata protagonista delle celebrazioni ospitando nei suoi Chiostri il Nuovo Museo Dantesco multimediale, il Centro Dantesco con la sua prestigiosa biblioteca di oltre venti mila volumi dedicati alla memoria dantesca e ristrutturando Casa Farini, di sua proprietà per l’insediamento della “Casa Dante”, allestita dal Comune di Ravenna.
Nell’ambito di tali celebrazioni si è svolto anche nel mese di settembre il tradizionale Festival dantesco sotto la prestigiosa direzione scientifica dell’Accademia della Crusca con il memorabile discorso del Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco.
Il 2021 è stato il primo anno completo del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia fortemente voluto dalla nostra Fondazione.
L’aver tenuto insieme sociale e sviluppo è stata una intuizione lungimirante, che ha sempre orientato il modo di operare della Fondazione Cassa.
Il 2021 verrà anche ricordato per i pesanti riflessi della interminabile pandemia aggravati oggi dalle nuove difficoltà conseguenti al conflitto in corso.
Da qualche mese l’Ucraina è martoriata da una tremenda guerra con un gran numero di vittime e danni incalcolabili alle sue strutture.
Una nazione vicina a noi con i suoi scambi commerciali che coinvolgono anche il porto di Ravenna.
Il nostro pensiero va alle persone ed alle famiglie sconvolte da questo imprevedibile trauma alle quali va e andrà nei prossimi mesi il nostro concreto aiuto con il sostegno alle istituzioni ed alle associazioni di volontariato già attivate per la necessaria assistenza.
“In questi, ultimi, difficili, anni, – ha dichiarato il Presidente Ernesto Giuseppe Alfieri – la Fondazione si è risolutamente impegnata nei vari campi della promozione sociale, innovazione sanitaria, universitaria e culturale, incrementando le buone pratiche di educazione alla legalità e ai valori della convivenza sociale e civile. La Fondazione Cassa ha aggiunto sempre con la sua azione un “valore” di alta civiltà per la crescita del nostro territorio e delle opportunità giovanili, un esempio di trasparenza per il progresso della Comunità”.
Il bilancio del 2021, redatto secondo i consueti criteri di sana e prudente gestione, ha perseguito il consolidamento patrimoniale, oltre ad un costante processo di diversificazione del patrimonio stesso.
La Fondazione è orgogliosa della partecipazione ne La Cassa di Ravenna SpA, con la quale costituisce un originale circuito virtuoso: il Presidente Alfieri ha pertanto espresso un vivo ringraziamento per l’importante andamento economico-finanziario al Presidente del Gruppo La Cassa di Ravenna, Antonio Patuelli ed al Direttore Generale, Nicola Sbrizzi.
Il 2021 è stato fortemente caratterizzato in ogni aspetto della sua attività dalle limitazioni poste dalla normativa di contrasto alla interminabile pandemia Covid 19,
ciononostante la nostra Fondazione è riuscita a chiudere l’esercizio con un significativo avanzo (notevolmente superiore al precedente bilancio, + 74%) e, grazie all’ingente patrimonio prudentemente accantonato, a far fronte anche nel 2021 agli impegni di maggiore impatto sociale ed a partecipare quale protagonista agli eventi più significativi della vita culturale di Ravenna, portando alla sua fase conclusiva il progetto di ampio respiro internazionale dei Musei Byron e del Risorgimento nel restaurato Palazzo Guiccioli.
In questo ambito, di rilievo gli importanti investimenti sociali che la Fondazione ha all’esame per il recupero a fini sociali d’immobili di particolare pregio ed interesse allocati prevalentemente nel centro storico di Ravenna. In particolare, di strategico interesse come “investimento sociale” la lungimirante proposta del Presidente dell’Abi e del Gruppo Cassa, Antonio Patuelli, per il recupero della Chiesa di San Domenico, in via Cavour a Ravenna, al fine di trasformarla in Aula Magna del Campus ravennate dell’Università di Bologna, una rigenerazione di spazi civili e religiosi per l’alta formazione, la socialità, la cultura, favorendo anche nuovi percorsi turistici per la rivitalizzazione del centro storico per convegni e congressi, una linea strategica per sostenere l’Università a Ravenna ed il tessuto sociale ed economico cittadino.
Per l’Educazione e Istruzione il nuovo Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia fa parte del più ampio progetto “Romagna Salute” e ha comportato anche la trasformazione dell’Ospedale di Ravenna in Azienda Sanitaria Universitaria, con il conseguente potenziamento strutturale di tutti i servizi sanitari di Ravenna, valorizzando gli attuali professionisti, attirando competenze e investimenti sia sugli ospedali che sulla medicina del territorio.
Tale sostegno si aggiunge a quello tradizionale per la presenza universitaria a Ravenna che ha visto nel 2021 la conferma del consolidato rapporto con il Campus Universitario e con la Fondazione Flaminia.
Nel dettaglio per il settore della Salute Pubblica significativo nel 2021 anche il tradizionale sostegno per interventi in campo sociale e per l’efficienza delle cure socio-sanitarie.
Intensificati, con priorità etica, anche gli interventi per il settore Assistenza Anziani e categorie disagiate, da segnalare, tra le altre, il sostegno all’attività della Mensa dei poveri di “San Rocco”, alla Cooperativa Sociale Don Giovanni Zalambani di S.Alberto, Ravenna e l’innovativo supporto fornito alla ricerca ed assistenza per la SLA.
Per il settore del Volontariato, Filantropia e Beneficenza è proseguito l’impegno per l’integrazione sociale e lavorativa delle categorie maggiormente in difficoltà e la promozione della buona pratica sportiva, con appositi percorsi per le disabilità.
Il settore dell’Arte, Attività e Beni Culturali, area di indispensabile promozione per il territorio, vede, tra gli altri, il contributo a Ravenna Festival, in particolare per la “Trilogia d’Autunno”. In tale contesto è proseguita la storica collaborazione con la Fondazione MIC di Faenza, con il sostegno ad un interessante progetto per la fruibilità a visitatori ipovedenti.
Infine, nell’ambito delle celebrazioni dantesche, da segnalare l’importante Mostra “Dolce Stil Novo” allestita presso i Chiostri francescani in occasione della pubblicazione del calendario storico dell’Arma dei Carabinieri 2021.
Ravenna, 25 maggio 2022