L’acquisizione di opere artistiche rientra nella vasta iniziativa culturale che caratterizza l’opera della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, attiva sia nella valorizzazione dell’investimento patrimoniale sia nel recupero e nella valorizzazione di testimonianze artistiche pertinenti al territorio che rischierebbero, senza questo intervento, di essere disperse sul mercato antiquario italiano ed internazionale.
I dipinti della Collezione d’Arte della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, non sono numerosissimi e per la scelta ponderata è stata seguita la linea guida di ispirazione della Scuola Romagnola. Una logica precisa che, attraverso la selezione di artisti fortemente legati al territorio, vuole portare un contributo alto e qualificato allo spirito di comunità. Tra questi artisti, tre, in particolare, ne caratterizzano in modo determinante la composizione: Luca Longhi, Arcangelo Resani e Andrea Barbiani.
Luca Longhi (1507/1580) fu un pittore ravennate tra i più quotati in ambito romagnolo cinquecentesco, al quale si devono opere che gli conferirono buona fama nella sua terra, tanto da essere vantato dai suoi concittadini come “il Raffaello delle Romagne”. La sua educazione all’arte ebbe luogo entro i confini della cultura regionale, soprattutto di quella ravennate e, presumibilmente, nell’ambito della sfera d’influenza di Nicolò Rondinelli, Marco Palmezzano e Francesco Zaganelli. Del Longhi la Fondazione ha acquisito i dipinti Cristo morto sorretto da due angeli, fra l’Abate di Classe e una Monaca inginocchiata e Natività. L’adorazione del bambino.
Di Arcangelo Resani sappiamo che fu allievo romano di Giovanni Battista Buonocuore (Lanzi) e che dipinse prevalentemente animali e pastori. I critici d’arte affermano che la sua pittura si presenta molto accurata, anche quando esibisce una fattura veloce. Il periodo entro il quale viene collocata la sua attività è quello compreso tra il 1660 ed il 1700. Del Resani, la Fondazione possiede i dipinti Pastore di capre e Guardiano di bestiame. Andrea Barbiani fu uno dei protagonisti del Settecento romagnolo, affiancandosi ad altri artisti.
Il dipinto L’adorazione dei magi presenta caratteri di mediata accademia bolognese, fortemente connotata dall’area romagnola nel corso del Settecento dai riflessi dell’attività di Carlo Cignani.
Sempre all’interno del Palazzo storico della Cassa di Risparmio di Ravenna – costruito appositamente nel 1895 nel luogo dove sorgevano l’antica Chiesa e Convento di San Giorgio, la cui fondazione si fa risalire all’anno 959 – è contenuta una ulteriore Collezione d’Arte, costituita da una quadreria di notevole pregio di proprietà della stessa Cassa di Risparmio di Ravenna Spa che annovera numerose tele riconducibili alla cosiddetta “Bottega del Longhi”, con dipinti attribuiti al Maestro Luca Longhi (in particolare quello che è considerato il suo capolavoro, ovvero, la Pala Cavalli) e ai sui figli Francesco e Barbara Longhi (XVI secolo).
Di particolare rilievo risultano essere altre opere, sempre riconducibili al XVI secolo, di Benedetto Coda, di Francesco Rizzo da Santa Croce e di Francesco e Pierpaolo Menzocchi.
Sede Espositiva
Tutte le opere delle Collezioni d’Arte sono ospitate nei locali del Palazzo storico della Cassa di Risparmio di Ravenna, fatta eccezione per l’opera bibliografica di Vincenzo Coronelli Teatro delle Città accessibile e consultabile presso la Biblioteca Classense di Ravenna
Referente Antonio Bianco
Telefono 0544.215748
Orari di apertura Apertura uffici: dal lunedì al giovedì 08.30-17.00, venerdì 8.30-14.30