Ricostruire la storia dei preziosi cimeli di Lord Byron conservati al Museo a lui dedicato è un esercizio ricco di fascino. Tanto più quanto i protagonisti arrivano ai Musei di persona. Geoffrey Bond lo ha fatto con la moglie Dianora in questo autunno di grandi sorprese per i Musei Byron e del Risorgimento. Bond non è un mecenate qualsiasi: vive nella casa che fu di Lord Byron, nella Contea di Nottingham, a Londra, ne conserva a tutt’oggi molti cimeli e nel 2019, quando venne a sapere che a Ravenna si stava lavorando alla realizzazione di un Museo dedicato al grande poeta inglese, decise di donarne una parte importante alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. ‘Byron visse nella casa in cui abitiamo noi dal 1803 al 1808 _ ricorda Bond, che era Procuratore Capo a Londra e ora può dedicarsi a tempo pieno alla sua grande passione di collezionista di opere _, quando aveva cioè dai 15 ai venti anni e compose molte delle poesie più belle’. Poesia contenute nell’Hebrew Melodies, la cui prima edizione è custodita nella Sala del Viaggio dei Musei Byron e del Risorgimento. Nella sua visita ravennate, Bond è stato accompagnato dalla Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti, dal Presidente dell’Italian Byron Society Ernesto Giuseppe Alfieri, dal Vice Presidente Gregory Dowling, dalla Direttrice dei Musei Alberta Fabbri, dal Coordinatore dei comitati scientifici Donatino Domini e dalla componente Claudia Giuliani. Lo stesso Domini racconta come è nato il ponte con casa Byron a Londra. ‘Nel 2019 quando era ormai in formazione il progetto dei Musei fu lo stesso Bond, che ne aveva avuto notizia in Inghilterra già nel 2015-2016, a mettersio in contatto con noi e venne a Ravenna. Ci ha donato cimeli straordinari, uno su tutti il busto di Byron che campeggia nella Sala Venezia accanto a Teresa’. Quello che Domini non dice è che Bond ha scelto di donare i suoi cimeli ai Musei Byron e del Risorgimento di Ravenna, pur essendoci a Londra un Museo, di dimensioni molto più ridotte, dedicato a Byron. E Bond continua ad arricchire la collezione dei Musei Byron e del Risorgimento con altri cimeli: durante la sua visita ha fatto dono ai Musei di due busti ‘che datano il 1830 e sono stati realizzati in una famosa fabbrica di porcellana’. Geoffrey Bond è un entusiasta: si è talmente appassionato alle narrazioni mutlimediali dei Musei che si è lasciato più volte scappare espressioni di stupore e sorpresa, culminate con un entusiastico applauso finale all’ultima interattività della Sala della Grecia, dove il colpo al tavolo attiva la narrazione degli ultimi giorni di Byron. Dopo la visita del pronipote di Byron, Robin, e della moglie Lady Robyn Byron, un altro illustre inglese legato alla storia del grande poeta arriva a Ravenna, attratto dalla straordinaria eco mediatica che i Musei Byron e del Risorgimento hanno ottenuto su tutta la stampa mondiale, ed anglosassone in particolare. Ma i Musei stanno conquistando tutti, prova ne sono le 1.050 visite registrate durante la giornata di ‘E’ Cultura’. Un boom che ha spinto la Presidente della Fondazione Mirella Falconi Mazzotti a studiare una grande sorpresa per festeggiare il compleanno dei Musei il 29 novembre 2025.
Ravenna, 17 ottobre 2025