Grazie ai fondi messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, si è attuata una Rivoluzione hi-tech per le ambulanze del 118 della provincia di Ravenna che sono state dotate di Life-pack 12.

Si tratta di strumenti essenziali per il soccorso delle persone colpite da infarto: permettono, infatti, di defibrillare il paziente e di fare un elettrocardiogramma che viene trasmesso in tempo reale (tramite tecnologia bluetooth e gsm) alle unità coronariche di Ravenna, Lugo o Faenza. In tal modo verrà capitalizzata sul territorio la possibilità di interagire tra i mezzi di soccorso e gli Ospedali, riducendo così i tempi di intervento sanitario sul paziente.

Il sistema di gestione emergenze EMS prevede l’installazione di un tablet (computer portatile) in ogni mezzo, sia esso avanzato o “BLS”. Tale hardware contiene il software che permette la gestione completa della scheda intervento. In sede di installazione (e successivi aggiornamenti) è possibile installare il modello o i modelli di scheda già esistenti. Tutto ciò che viene scritto sul “Touch screen” può essere trasmesso on demand o automaticamente nei siti predefiniti in cui sia prevista una stazione (Pronto Soccorso, UTIC, CO118, …). Ciò permette l’arrivo dei dati, ad esempio in UTIC, in anticipo rispetto al paziente.

In caso di “malfunzionamento” delle reti è previsto comunque un sistema di sicurezza costituito da una stampante “bluetooth” in grado di stampare su carta la scheda senza essere collegata al tablet con alcun cavo.

Oltre alla gestione del paziente, il sistema prevede un’archiviazione automatica delle schede a scopo di statistica e/o di tutela M.L. Ogni tablet prevede la sincronizzazione con i defibrillatori a bordo, siano essi LPCR+, LP500 o LP12; ciò sottintende la TOTALE autonomia del presidio salvavita dal sistema EMS.

In aggiunta a tale sistema è prevista l’installazione sulle ambulanze, di n.14 defibrillatori multiparametrici LP12, dotati di modulo semiautomatico e 12 derivazioni interpretative; ciò permetterà la trasmissione alle Unità Coronariche di un tracciato elettrocardiografico 12 D e di tutti quei dati fisiologici (pressione, stato di coscienza, livello di anidride carbonica nel respiro, ecc.) che i soccorritori riterranno utili trasmettere. È previsto, inoltre, l’interfacciamento con i sistemi informatici di centrale.

L’elisoccorso e tutte le ambulanze dedicate all’emergenza sono dotate di defibrillatore semiautomatico (Medtronic LP 500),tali apparecchiature sono in grado di trasferire i dati sanitari via modem presso un server presente in centrale (sistema Lifenet) ogni qual volta vengono utilizzate. I dati immagazzinati nel server vengono trasferiti ai reparti di degenza quando richiesti e vengono utilizzati per il controllo di qualità del sistema e per la compilazione dei un Registro Provinciale dell’Arresto Cardiaco secondo il ben noto stile di Utstein.

Il Sistema EMS di telemedicina, implementato grazie al contributo della nostra Fondazione per un valore complessivo di oltre 385 mila euro, rappresenta il primo esempio in Emilia Romagna.

Per ottenere un perfetto ed efficiente funzionamento del sistema è stata completata la formazione dei 98 infermieri del 118 operanti sui tre ambiti territoriali dell’AUSL. Il lavoro è stato svolto in collaborazione con la Cardiologia di Ravenna ed i medici del Pronto Soccorso che svolgono attività di emergenza territoriale.

I soccorritori sono, così, in grado di eseguire un Ecg senza la presenza del medico e di effettuare i primi interventi, seguendo le indicazioni del cardiologo collegato con loro e al quale è stato inviato il tracciato dell’esame.

La vera forza di questo sistema è la capacità di battere sul tempo l’infarto e le problematiche cardiologiche; in questo campo ogni dieci minuti di ritardo equivalgono allo 0,5 per cento di mortalità in più per quel paziente dal momento dell’attacco a tre anni.

Il Presidente Lanfranco Gualtieri, in occasione della presentazione delle apparecchiature avvenuta il 21 settembre 2006 nella sala conferenze Azienda AUSL, ha sottolineato il costante impegno della Fondazione teso a perseguire la politica della qualificazione della rete sanitaria con acquisizione di nuove tecnologie ad uso dell’Azienda Sanitaria che consentano di operare con dati sempre più omogenei e fruibili ottimizzando, così, i comportamenti delle varie figure professionali coinvolte nella filiera del soccorso e, conseguentemente, riducendo i tempi di intervento.