Il servizio di Radiologia dell’Ospedale Santa Maria delle Croci, di Ravenna con l’acquisizione del tomografo di Risonanza Magnetica (“Philips Modello Intera Achieva” da 1,5 Tesla, con catena di radiofrequenza predisposta per 64 canali digitali) completa un patrimonio tecnologico che pone il servizio di Radiologia di Ravenna in uno standard ragionale medio-alto, adeguato a rispondere alle esigenze del territorio.

Era una carenza dell’Ospedale che ha costretto tanti ravennati a spostarsi in altri ospedali anche fuori provincia; per questo motivo l’A.S.L. ha segnalato come prioritaria l’acquisizione dell’apparecchiatura rappresentando una necessità inderogabile per l’utenza. La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna ha quindi ritenuto particolarmente importante soddisfare tale istanza, approntando un piano pluriennale di finanziamento.

La risonanza magnetica, che ha un ampio spettro di utilizzi, è fondamentale nella diagnosi dei traumi, di gravi malattie del cervello e della colonna vertebrale e di tumori in genere.

L’apparecchiatura è stata interamente finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, attraverso un piano pluriennale di stanziamenti della durata di cinque anni. Il Presidente Lanfranco Gualtieri ha sottolineato che questo importante intervento della Fondazione è solo uno dei numerosi finanziamenti volti a soddisfare i bisogni sanitari del territorio; ciò avviene da anni di concerto con la Direzione dell’A.S.L. in una logica di partenership per migliorare costantemente la soddisfazione del territorio di riferimento.

Il tomografo di RMN acquistato apporta, tra l’altro, un maggior comfort per i pazienti, rispetto ad altri modelli, perché consente tempi esecutivi più brevi, un accesso facilitato con posizioni più ampie e un ridotto impatto psicologico. La versatilità ampia dell’apparecchiatura è aderente alle necessità territoriali della città.

Soddisfa infatti la possibilità di effettuare studi multidisciplinari: neuroradiologici, cardiologici morfologici e funzionali, del distretto vascolare, osteo-articolari, muscolo-scheletrici, muscolo-scheletrici, addomino-pelvici, nefro-urologici, non ultimi esami senologici, che rivestiranno una notevole importanza negli studi epidemisiologici che verranno eseguiti in collaborazione con i medici del centro di Prevenzione delle nostra provincia.

L’utilizzo di onde elettromagnetiche, ritenuto allo stato attuale privo di rischi biologici, assume particolare importanza nel contenimento della esposizione alle radiazioni ionizzanti. In accordo con le indicazioni regionali, ciò potrà consentire di contenere la dose di radiazioni alla popolazione soprattutto più giovane. La nuova RMN attiva da ottobre del 2005 ha già raggiunto pieni livelli di utilizzo permettendo la diagnosi di oltre 1000 pazienti nel ultimo trimestre dell’anno. L’apparecchiatura viene utilizzata giornalmente sottoponendo ad esame circa 20 pazienti che erano precedentemente costretti a recarsi in altri ospedali con tempi di attesa più lunghi rispetto a quelli attuali, ottenendo così una refertazione più veloce al fine di affrontare più celermente i problemi.

Ad oggi, infatti i tempi di attesa sono di circa 2 mesi per i pazienti ambulatoriali e di soli 2 giorni per i degenti, che precedentemente venivano trasferiti all’Ospedale di Faenza o in strutture private convenzionate.

La soddisfazione percepita rispetto alla nuova apparecchiatura risulta quindi evidentemente molto elevata sia per i pazienti che per i medici che la utilizzano.

La qualità delle immagini prodotte è particolarmente apprezzata anche dai medici specialisti e di base nelle fasi di refertazione e diagnosi.